Ti alzi, vai a scuola o al lavoro e la giornata già inizia male: un gruppo di bulletti pieni di sé ti circonda e inizia a spingerti. Se decidi di reagire ripagandoli con la stessa moneta e la lotta è imminente, devi sapere come fronteggiare il tuo opponente. Dopo aver dimostrato le tue capacità per un paio di volte, capiranno che sarà meglio starti alla larga.
Assumi una posizione minacciosa, ma non troppo autoritaria, o sembrerai uno sciocco. Non ti conviene dare questa impressione, perché probabilmente altre persone assisteranno alla scena. A ogni modo, non preoccuparti troppo di cosa penserà la gente. L'importante è che tu riesca a incassare i colpi e a difenderti, uscendone vivo.
Pronuncia una frase che potrebbe far retrocedere l'opponente, come “Cosa vuoi?” o “Non voglio litigare con te”. Se non sembra sentire, preparati a difenderti.
Parla in maniera chiara per intimorire i bulli. Non essere timido né avere un tono spaventato. Fai pratica parlando in modo fermo, chiaro e sicuro. Se non puoi batterlo fisicamente, potresti riuscire a convincere della tua superiorità le persone che assistono. Il bulletto perderà molto potere quando i presenti metteranno in dubbio la sua superiorità.
Guardalo negli occhi. Non spostare lo sguardo né abbassarlo. Fissalo, ma cerca di non piangere. Guarda verso di lui o, se è troppo difficile, concentrati sulle sopracciglia. Se ti distrai, il bullo potrebbe colpirti e lasciarti in una posizione vulnerabile.
Distogli l'attenzione. L'unico modo per sciogliere la tensione alla base di una possibile lotta, e per canalizzarla altrove, è imparare a cambiare argomento. Magari puoi fare una battuta non minacciosa o, meglio ancora, porre una domanda. È meglio concentrarti su un argomento in qualche misura rilevante per le tue interazioni con questa persona. Se è troppo ovvio il tuo tentativo di distogliere l'attenzione, verrà ignorato e la tensione continuerà a svilupparsi.
Impara a difenderti. Mostrati sicuro davanti al bulletto, in modo che dubiti delle sue capacità. Magari, se sei stato minacciato o molestato ripetutamente da questa persona, hai assimilato qualche abilità di autodifesa. Potresti dire con un tono deciso ma calmo: “Ascolta, è da un anno che pratico karate, non penso che sia una buona idea attaccarmi”. Poi, vai via, ma guardati alle spalle e, nel frattempo, continua a praticare qualche tecnica di autodifesa.
Raccontalo a un adulto di cui ti fidi, come un genitore o un insegnante. A meno che tu non sia nuovo nella tua scuola, saprai come i diversi professori reagiscono di fronte ai casi di bullismo. Prima, rivolgiti a quelli che ti apprezzano e che detestano i bulletti. Gli atteggiamenti degli insegnanti possono variare parecchio, dunque non parlarne con uno che è sempre troppo occupato o che potrebbe chiederti “Cosa hai fatto per provocarlo?” nel caso dovessi essere picchiato. Alcuni professori potrebbero effettivamente credere che il bulletto sia dalla parte della ragione. Ciò dipende dalla loro filosofia e da quella della scuola in merito alla questione.
Non è consigliabile mentire sulle tue abilità di combattimento! Per qualsiasi bullo sarebbe un invito a lottare. Cerca di prepararti per reagire a un possibile attacco, ma non vantarti di quello che impari. A volte, la sicurezza di un bullo può essere messa a repentaglio dall'ignoto.
Sorridi. Comportati come se apprezzerai davvero quello che succederà, anche se ovviamente non è questo quello che pensi. In generale, se lo guardi e gli sorridi, penserà che tu stia tramando qualcosa. È un modo facile per iniziare a farlo dubitare. In alcuni casi è questo il trucco per evitare che attacchi. Se ti chiede perché stai sorridendo, non dire niente. Continua a farlo e gongola al pensiero di averlo fatto spaventare almeno un po'.
Proteggiti. Se sei costretto a intervenire in una lotta e sai che non potrai evitarla, sono varie le azioni che possono proteggerti.
- Le mani dovrebbero trovarsi all'altezza del viso, in modo da
coprirlo e da proteggerlo da un pugno a tradimento proveniente dal
bullo. Inoltre, irrigidisci gli addominali nel caso cerchi di
colpirti in questa zona.
- Girati leggermente di lato, in modo che il tuo corpo non sia
un bersaglio facile.
Guardati alle spalle. I bulli solitamente attaccano in gruppo. In questo momento, dovrai combattere per la tua vita. Infatti, l'unica regola è sopravvivere, facendo tutto quello che puoi per metterli KO e andare via.
Pensa alle conseguenze. Non sei sul set di un film. Colpisci la persona sbagliata e dovrai andare in giro preoccupato di come reagiranno i suoi amici quando ti vedranno mentre fai shopping, vai al bar o ti rechi a scuola. Nella vita reale, picchiare qualcuno ha delle conseguenze. Non farti coinvolgere da una situazione per la quale non sei assolutamente pronto.
Se la lotta è imminente, comportati e picchia come se non avessi niente da perdere, e fai in modo che la scena sia pubblica. Potresti pensare di sembrare ridicolo mentre ti picchiano davanti a tutta la scuola, ma questo tentativo ti servirà a ottenere le prove che ti servono affinché il bulletto venga punito e il tuo problema risolto.
Consigli
- Se il bullo ti ha già coinvolto nel conflitto e sta cercando
di farti davvero male (non ti prende solo a pugni, ti dà calci sul
volto o ha un'arma), lotta per la tua vita. A un certo punto,
qualora riuscissi a far volgere il conflitto a tuo favore, non
perdere il vantaggio, metti fine allo scontro in un modo non fatale,
per esempio spezzando un osso. Sembra estremo, e lo è. Di
conseguenza, questa azione va usata solo nel caso di una grave
lotta. Se riesci a battere il tuo avversario, scappa e metti fine a
tutto. Non montarti la testa dopo averlo battuto, rincarando la
dose. Una volta raggiunto il tuo scopo, lo scontro è finito (questo
consiglio è molto pericoloso da implementare; prendilo in
considerazione solo se rischi la vita).
- Conosci il bullo e le sue intenzioni. Vuole farsi quattro
risate a tue spese o vuole farti male? Nel primo caso, probabilmente
non è più bravo di te negli scontri di questo tipo. Tuttavia, se
cerca costantemente di coinvolgerti in un conflitto, assicurati di
non abbassare la guardia. Se è così sicuro di sé, deve sapere
cosa sta facendo.
- Se riesci a stare alle sue spalle, dovresti provare a farlo
soffocare: più si agita, più ossigeno userà. Ciò gli farà
perdere il controllo delle abilità motorie, permettendoti di
pensare con più chiarezza rispetto a lui. Una volta che hai preso
in mano le redini della situazione, stendilo e assicurati che non ti
infastidirà di nuovo. Fai tutto il necessario in modo che lo
ricordi.
Avvertenze
- Se il bullo è un tuo genitore (o un altro adulto), è più
difficile denunciarlo, perché questa persona ha autorità. Se
dovesse infastidirti e farti del male dal punto di vista fisico (per
esempio ti picchia o ti molesta sessualmente), parlane con un adulto
di cui ti fidi.
- Fai sentire la tua voce presso gli adulti (e i bulli) che
pensano che i bambini vadano ignorati. Ricorda però che non tutti
gli adulti supportano i ragazzini che denunciano azioni di bullismo.
A ogni modo, sollevare la questione ti permette di farti sentire.
Inoltre, avrai una documentazione che proverà che sei un cittadino
dalla parte della legge (non uno in cerca di rogne). Ai bulli non
piacerà tutto questo? È ovvio. Non cedere alla loro pressione
psicologica. Denunciare il loro comportamento alle autorità con il
passare del tempo creerà una rete di supporto, difficile da
scalfire.
- Denuncia un atto di bullismo quando non corri particolari
rischi, ma cerca di capire che non è facile affrontare questo
processo. Molti poliziotti, genitori e insegnanti credono sia
sbagliato denunciare altri ragazzini in un ambiente scolastico. E
potresti non avere altra scelta se non dar loro retta. Sii
completamente onesto quando denunci i bulli. È il modo migliore per
ottenere la fiducia di chi ha potere.
- Se denunci un adulto, assicurati di spiegare con cura tutta
la situazione, incluse le tue azioni di autodifesa. In questo modo,
quando analizzeranno meglio la faccenda, sapranno che sei stato
sincero, invece di pensare automaticamente che tu sia un disonesto
in cerca di problemi.
- Tieni a mente che, se una persona ti tocca di proposito senza
il tuo permesso e senza averne un motivo valido, ciò può essere
denunciato, anche se il perpetratore fosse un bambino. Dovresti
dirlo a un adulto di cui ti fidi, a meno che, ripensandoci,
l'episodio non sia stato affatto grave.
- Comprendi l'autodifesa e conosci i suoi limiti. Serve a
proteggerti. A volte ti richiede di reagire colpendo la persona che
ti attacca, altre di correre o di evadere da un problema in altri
modi. Quando reagisci a un attacco frontale, ricorda che dovrai solo
evitare di essere fisicamente ferito. A volte l'autodifesa potrebbe
scatenare accuse contro di te (facendoti sembrare un criminale; in
alcuni casi sarà un giudice a stabilire chi ha torto). Devi
decidere se denunciare o meno un attacco dopo aver usato
l'autodifesa.
- Denuncia le situazioni di emergenza, come gli attacchi che
implicano una minaccia immediata alla tua salute, alla tua vita o
alla tua proprietà in assenza di un adulto competente. Chiama la
polizia il prima possibile. Denuncia i comportamenti privi di
minacce istantanee, ma potenzialmente pericolosi, a un insegnante,
al preside, all'infermiere, allo psicologo scolastico o ai tuoi
genitori. Se necessario, ti aiuteranno a sporgere denuncia alla
stazione di polizia.
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