Gunki monogatari (軍記物語
lett. "Racconti di
guerra") è un genere letterario giapponese tipico dei
periodi Kamakura e Muromachi che si concentra sul racconto di guerre
e conflitti, specialmente guerre civili combattute tra il 1156 e il
1568. Tra le opere di questo genere rientrano lo Hōgen monogatari
e lo Heiji monogatari. Il più famoso gunki monogatari
è lo Heike monogatari.
Autori
Diversamente dalle opere di periodo
Heian come il Genji monogatari, l'autore di molti gunki
monogatari è ignoto, e generalmente si presume siano opera di
più autori diversi che avrebbero modificato e riscritto le storie
più volte nell'arco dei secoli.
Trasmissione
I gunki monogatari sono stati
trasmessi principalmente in due modi: come yomimono (testi
scritti) e attraverso la recitazione accompagnata dal suono del liuto
di preti ciechi conosciuti come biwa hōshi, che viaggiando in
diversi luoghi del Giappone ne avrebbero permesso la diffusione.
La loro longevità nella tradizione
orale ha portato allo sviluppo dell'errata concezione per cui i gunki
monogatari sarebbero stati originariamente scritti con l'unico
scopo di essere memorizzati e recitati, mentre in realtà essi
avevano anche la funzione di narrare pseudo-storicamente le battaglie
fra clan rivali. Comparazioni fra manoscritti originali accuratamente
conservati hanno rivelato infatti come lo Heike monogatari sia
stato originariamente redatto come cronaca degli scontri fra le
famiglie Taira e Minamoto, e durante la sua stesura l'autore avrebbe
attinto, oltre che a narrazioni orali, anche a diari e altre fonti
storiche. Dato che la versione originale fu scritta per essere letta,
non recitata, fu poi successivamente modificata per renderla adatta
alla recitazione, pertanto l'odierna versione ufficiale dello Heike
monogatari sarebbe il risultato di diverse trascrizioni di queste
recitazioni orali.
Stile e forma
Rispetto alle storie di guerra del
periodo Heian scritte in kanbun (prosa cinese), i gunki
monogatari sono scritti in un mix di giapponese e cinese.
Nonostante i testi siano principalmente in prosa, occasionalmente
includono anche poesie, solitamente waka.
La struttura generale dei gunki monogatari consiste
generalmente in tre parti, che descrivono rispettivamente le cause
della guerra, le singole battaglie e le conseguenze del conflitto.
Come risultato della trasmissione orale, i testi sono generalmente
episodici, spezzati in diverse piccole storie che spesso si
concentrano su singoli episodi o personaggi. I gunki monogatari
danno particolare importanza proprio alle esperienze individuali e ai
pensieri dei singoli guerrieri, spostando la prospettiva su coloro
che sono materialmente impegnati nel conflitto e spesso simpatizzando
o esprimendo un giudizio morale sulle loro azioni. Se esaminiamo ad
esempio le diverse versioni dello Heike monogatari, possiamo
infatti notare come quelle più antiche includano solo una
descrizione generale della battaglia, mentre altre successive
riportano anche le azioni individuali dei singoli personaggi.
Inoltre, le versioni più recenti trasformano i soldati da comuni
umani a figure idealizzate di eroi incarnanti l'etica guerriera.
Queste ultime aggiunte sono presumibilmente frutto della tendenza,
tipica della trasmissione orale, di integrare a persone ed eventi
reali temi prescritti, in modo da rendere la recitazione più
piacevole ed efficace. Per questi motivi i gunki monogatari
possono essere considerati un misto di fatti reali e finzione.Tematiche principali
Etica guerriera
I gunki monogatari danno grande
enfasi all'etica guerriera intrecciata al sistema di valori morali
tipici del codice samurai, che prescriveva prima di tutto la lealtà
verso il proprio superiore, l'importanza dell'onore personale e
l'invito ad affrontare la morte con coraggio. I soldati preferivano
morire ed essere in seguito elogiati piuttosto che continuare a
vivere con un nome macchiato dalla vergogna: un esempio di ciò è
rappresentato nell'Heike Monogatari da Sanemori, un guerriero
che, nonostante la sua età, continua a combattere il nemico per
proteggere la ritirata delle forze degli Heike. L'etica guerriera
prescriveva una linea di condotta ben precisa che i soldati dovevano
seguire a prescindere dai loro sentimenti o dalle loro inclinazioni
personali, ad esempio rifiutando la compassione quando questa è in
conflitto col dovere. Sempre citando un esempio presente nello Heike
monogatari, la prevalenza del dovere sulla compassione è
evidente nell'episodio in cui il giovane soldato Genji Yukishige si
ribella contro Takahashi Nagatsuna e lo uccide nonostante
quest'ultimo gli abbia risparmiato la vita poiché molto somigliante
al suo stesso figlio. Questa rigida aderenza al codice di lealtà
riappare anche nel famoso episodio di Astumori-Naozane, dove le
esortazioni etiche del soldato sono più importanti del rimorso e lo
obbligano ad uccidere.
Oltre a prescrivere il "giusto" codice morale da
perseguire, l'etica guerriera limitava le azioni dei soldati anche
livelli più superficiali: tagliare le mani dei nemici come trofei di
guerra ad esempio era considerato la norma sui campi di battaglia, ma
veniva al contrario condannato come un atto non onorevole se il
nemico si era già arreso.Buddhismo
L'altro fondamentale sistema di valori
che governa l'etica dei gunki monogatari è quello del
buddhismo, questo non necessariamente in opposizione all'etica
guerriera. Nonostante le loro intrinseche differenze infatti, nei
gunki monogatari queste due componenti sono combinate. Ciò è
possibile poiché la forma di buddhismo presente nei gunki
monogatari è quello di Amida, che insegna che tutti coloro che
si pentono dei loro peccati, e quindi anche i guerrieri che
commettono atti violenti, rivolgendosi a lui potranno rinascere nel
suo paradiso e raggiungere lì l'illuminazione. Inoltre, secondo
questa forma di buddhismo è possibile raggiungere l'illuminazione in
questa vita a causa della deteriorazione terrena della legge (mappō).
Concetti chiave del buddhismo nei gunki
monogatari comprendono il karma (l'idea per cui le circostanze
attuali sono punizioni o premi per le nostre azioni passate) e
l'impermanenza (l'idea per cui tutte le cose sulla terra non sono
eterne ma sono destinate ad avere una fine). Questi temi appaiono
apertamente in piccoli sermoni inseriti nei testi, in particolare lo
Heike monogatari stesso può essere visto come un lungo
sermone sul buddhismo.
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