Sakamoto Ryōma (坂本
龍馬; Kōchi, 3 gennaio 1836 – Kyoto, 10 dicembre
1867) è stato un samurai giapponese, a capo del movimento volto a
rovesciare lo shogunato Tokugawa durante il periodo Bakumatsu in
Giappone.
Biografia
Primi anni
Sakamoto Ryōma nacque a Kōchi, nel
dominio Tosa, l'odierna prefettura di Kōchi sull'isola di Shikoku.
Secondo il calendario giapponese, è nato il 15º giorno dell'11º
mese, del sesto anno dell'era Tenpō. Le precedenti generazioni della
sua famiglia, commercianti di sake, erano diventati abbastanza ricchi
da guadagnarsi il rango di samurai mercanti, o goshi, che era
il più basso rango nella gerarchia sociale dei samurai. A differenza
di altri domini, a Tosa i samurai jōshi (di alto rango) e
kashi (di basso rango) erano trattati in modo molto differente
e vivevano in luoghi separati. Anche nella generazione di Ryōma, la
terza generazione della famiglia Sakamoto, il grado della sua
famiglia rimase kashi. All'età di dodici anni, Ryōma fu
iscritto in una scuola privata, ma questo rappresentò un episodio di
breve durata della sua vita, poiché non era molto incline allo
studio. Sua sorella maggiore lo iscrisse così ai corsi di scherma
quando aveva 14 anni, dopo essere stato vittima di bullismo a scuola.
Con il tempo raggiunse l'età adulta e divenne un maestro di spada.
Nel 1853, gli fu permesso di trasferirsi a Edo dove divenne discepolo
di Chiba Sadakichi, un maestro di spada. Quell'anno, il commodoro
Perry degli Stati Uniti arrivò con una flotta di navi verso il
Giappone, ponendo fine alla sua secolare politica isolazionista.
Implicazioni politiche
Terminati gli studi nel 1858, Sakamoto
tornò a Tosa. Nel 1862, il suo amico Takechi Hanpeita (o Takechi
Zuizan) creò un'organizzazione di matrice conservatrice all'interno
del dominio nota come "Kinnoto", il cui slogan politico era
"riverire l'Imperatore, espellere gli stranieri". Si
trattava di circa 200 samurai, per lo più di rango inferiore, che
premevano per una riforma del governo di Tosa. Dal momento che il
signore di Tosa aveva rifiutato di riconoscere l'organizzazione, essi
complottarono per assassinare Yoshida Tōyō, il quale venne ucciso
il 6 maggio di quell'anno, ma solo dopo che Sakamoto ebbe lasciato
Tosa. Ryōma infatti partecipò all'ideazione del piano, senza
tuttavia essere d'accordo con la sua attuazione, perché Takechi era
interessato a una rivoluzione del solo clan Tosa, mentre Ryōma era
dell'avviso che dovesse essere fatto qualcosa per tutto il Giappone.
Decise così di lasciare Tosa e separarsi da Takechi. In quel
periodo, a nessuno era permesso di lasciare il proprio clan senza
un'autorizzazione, pena la morte. Una delle sorelle di Ryōma si
suicidò per il disonore, mentre egli fece ricorso allo pseudonimo di
Saitani Umetarō (才谷
梅太郎).
Periodo Bakumatsu
Divenuto un rōnin, Sakamoto
decise di assassinare Katsu Kaishū, un alto funzionario dello
shogunato Tokugawa che fu sostenitore sia della modernizzazione sia
della occidentalizzazione del Giappone. Tuttavia, Katsu Kaishū
persuase Ryōma della necessità di un piano a lungo termine per
aumentare la forza militare del Giappone. Invece di uccidere Katsu,
Ryōma iniziò a lavorare come suo assistente e protetto. Nel 1864,
come lo shogunato Tokugawa iniziò a prendere una linea dura, Ryōma
fuggì a Kagoshima nel dominio di Satsuma, il quale stava divenendo
un centro importante per il movimento anti-Tokugawa. Ryōma negoziò
l'alleanza segreta tra il dominio di Chōshū e quello di Satsuma.
Satsuma e Chōshū storicamente erano stati nemici assoluti, e la
posizione di Ryōma in qualità di "estraneo neutrale" fu
fondamentale nel colmare le distanze tra le parti.
Sakamoto lavorò sotto la direzione di
Katsu Kaishū nella creazione di una forza navale moderna (con
l'aiuto delle potenze occidentali) per consentire a Satsuma e Chōshū
di resistere contro le forze navali dello shogunato Tokugawa. Ryōma
fondò la marina privata e la società di commercio Kameyama Shachū
(亀山社中)
nella città di Nagasaki con l'aiuto di Satsuma. Più tardi Kameyama
Shachū prese il nome di Kaientai.
La successiva vittoria di Chōshū
sull'esercito Tokugawa nel 1866 e il crollo imminente dello shogunato
Tokugawa permise a Ryōma di avvantaggiarsi nei confronti dei suoi ex
compagni di Tosa, e fu richiamato a Kōchi con tutti gli onori del
caso. Il dominio Tosa era ansioso di ottenere una soluzione negoziata
tra lo shōgun e l'Imperatore, che avrebbe impedito alla potente
Alleanza Satchō di rovesciare i Tokugawa con la forza e di emergere
quindi come una nuova forza dominante nel governo del Giappone. Ryōma
giocò un ruolo cruciale nelle successive trattative che portarono
alle dimissioni volontarie dello shōgun Tokugawa Yoshinobu nel 1867,
portando così alla restaurazione Meiji.
Ultimi anni e morte
Ryōma fu assassinato all'età di 31
anni (secondo il vecchio calendario lunare è nato il giorno 15 del
mese 11°, e ucciso il giorno del suo compleanno nel 1867) presso la
locanda Ōmiya (近江屋)
di Kyoto, non molto tempo prima che la restaurazione Meiji avesse
luogo.
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