lunedì 31 dicembre 2018

Tripitaka Koreana

Risultati immagini per Tripitaka Koreana



I Tripitaka Koreana (in coreano: 팔만 대장경 in hangul, 八萬大藏經 in hanja) sono una collezione di tripitaka (scritture buddhiste) composta da 81.258 tavolette in legno risalenti al XIII secolo e derivate in larga parte dal Canone buddhista cinese. Si tratta del più antico e completo canone buddhista del mondo, in cui non è stato trovato alcun errore negli oltre 52 milioni di caratteri cinesi organizzati in 6.568 volumi e 1.496 titoli. Ogni tavoletta è lunga 24 centimetri e larga 70, mentre lo spessore varia fra i 2,6 e i 4 centimetri e il peso fra i 3 e i 4 chili.
L'intera collezione è conservata nel Tempio di Haeinsa, un tempio buddhista che si trova nella provincia sudcoreana di Sud Gyeongsang. Le tavolette furono scolpite a cominciare dal 1011, quando la penisola coreana venne invasa dai Khitani. L'atto dello scolpire le scritture buddhiste era considerato un modo per invocare l'aiuto di Buddha e cambiare le sorti della guerra.
Le tavolette originali vennero quasi completamente distrutte durante l'invasione mongola della Corea nel 1232, quando la capitale del regno venne spostata sull'isola di Ganghwa per quasi 30 anni per resistere meglio agli attacchi mongoli. Una volta tornata la calma, il re Gojong ordinò che i Tripitaka venissero riscolpiti dall'inizio, un lavoro che durò 16 anni fra il 1236 e il 1251, dove fu indetta una cerimonia ufficiale. Le tavolette vennero scolpite presso Namhae (una provincia della Corea del Sud), e dopo il completamento furono depositate fuori dalla porta ovest della fortezza Ganghwa. Nel 1381 furono spostate presso il tempio Sonwonsa. Le testimonianze raccontano come il Re abbia personalmente supervisionato lo spostamento delle tavolette lungo il fiume fiume Han, quando nel 1398 le tavolette vennero spostate nel Tempio di Haeinsa, dove sono tuttora conservate in quattro edifici. Il tempio, anche grazie a questo inestimabile tesoro, è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Il valore storico dei Tripitaka Koreana deriva dal fatto di essere la collezione più completa ed accurata di trattati, leggi e scritture buddhiste. I compilatori della versione coreana incorporarono altre antiche versioni e vi aggiunsero altre versioni scritte da rispettabili monaci. La qualità delle incisioni su tutte le tavolette è attribuita al Precettore nazionale Sugi, che le controllò attentamente in cerca del più piccolo errore. Proprio per la loro accuratezza, sulle Tripitaka Koreana sono basate le versioni giapponesi, cinesi e di Taiwan.
Ogni tavoletta è costituito di legno di betulla proveniente dalle isole meridionali della Corea, trattato per evitarne il decadimento: vennero lasciate nell'acqua di mare per tre anni, poi tagliate e successivamente bollite in acqua salata. Dopo di ciò, le tavolette vennero messe all'ombra ed esposte al vento per altri 3 anni e solo allora erano considerate pronte per essere scolpite. Una volta scolpita ogni tavoletta veniva ricoperta di uno strato velenoso per tenerne lontani gli insetti e incorniciata con del metallo per evitarne la deformazione.
Su ogni tavoletta venivano scolpite 23 righe di testo, contenente 14 caratteri per riga, per un totale di 644 caratteri considerando entrambi i lati. Lo stile calligrafico utilizzato deriva dalla dinastia cinese Song, dal calligrafo Ou-yang Hsun, una delle ragioni per cui anche il valore estetico (oltre che storico e religioso) dei Tripitaka Koreana è considerato enorme. A causa dell'uniformità dello stile e per alcune fonti storiche, si credeva che un solo uomo fosse l'arteficie di tutte le iscrizioni in tutte le tavolette, ma oggi si è più portati a credere che la collezione sia opera di un gruppo di una trentina di persone.

FISTRE Autosystems

Grazie al nostro sponsor FISTRE Autosystems.
Gli sponsor sono fondamentali per realizzare i nostri post e gli siamo veramente grati.

sabato 29 dicembre 2018

Gensui

Risultati immagini per Gensui



Il titolo di Gensui (元帥) (spesso tradotto come "maresciallo") è stato il più alto titolo dell'Esercito imperiale giapponese prima della seconda guerra mondiale.
Le termine gensui, che è stato utilizzato anche nella Marina imperiale giapponese, era in origine il nome del rango di Saigō Takamori nel 1873 in qualità di comandante dell'esercito. Tuttavia, nel maggio 1873, Saigo è stato «declassato» al rango di generale, e gensui non indica più che una funzione molto onorifica conferita per servizio esemplare all'Imperatore del Giappone.
Il titolo per i generali dell'Esercito imperiale giapponese era maresciallo generale d'armata (元帥陸軍大将, translitterato Gensui Rikugun Taishō) che può essere paragonato a Feldmaresciallo o al titolo di Maresciallo di Francia dell'esercito francese; per gli ammiragli della Marina imperiale giapponese il titolo era maresciallo ammiraglio (元帥海軍大将, translitterato Gensui Kaigun Taishō) corrispondente a Großadmiral, Grande ammiraglio o Ammiraglio di Flotta. Le denominazioni e la sequenza gerarchica dei gradi giapponesi erano le stesse sia per l'esercito imperiale sia per la marina: l'unica distinzione era la collocazione della parola Rikugun (esercito) o Kaigun (marina) prima del nome del grado. La denominazione di ammiraglio era quella di Generale d'armata navale, quella di viceammiraglio era di generale di divisione navale e quella di contrammiraglio era generale di brigata navale.
Chi veniva investito del titolo di Gensui aveva le stesse insegne di grado di generale o di ammiraglio, ma si distingueva per una placca smaltata appuntata sul petto, sulla quale vi erano al centro delle foglie di Paulonia con gli stendardi incrociati dell'esercito imperiale ai lati la bandiera di guerra della Marina giapponese e sormontate dal sigillo imperiale; inoltre coloro che avevano il titolo di Gensui erano anche autorizzati ad indossare in particolari cerimonie la spada da samurai.
Il titolo è stato assegnato a un totale di diciassette generali e tredici ammiragli, alcuni dei quali promossi a questo rango a titolo postumo l'anno della loro morte.
Durante il periodo Meiji, il titolo è stato assegnato a cinque generali e tre ammiragli, a sei generali e sei ammiragli durante il periodo Taishō e a sei generali e quattro ammiragli durante il periodo Shōwa. Alcuni furono promossi a questo rango a titolo postumo l'anno della loro morte.
Del titolo di Gensui è stato insignito anche il sovrano britannico Giorgio V il 28 ottobre 1918.

Storia

1871–1873

Nell'agosto 1871 sono stati introdotti i titoli dei due ufficiali Dai-Gensui (大元帥Grande-Gensui“) e Gensui. Il Dai-Gensui era il comandante dell'esercito e della marina e il Gensui dell'esercito. Poco tempo dopo questo è stato corretto o chiarito che il Dai-Gensui era il titolo onorario dell'imperatore come comandante di entrambe le forze armate nell'evento di una campagna personalmente condotta e Gensui del principe ereditario e ministro equivalente.
Il 20 luglio 1872 Yamagata Aritomo diede le dimissioni a causa dello scandalo Yamashiroya (山城屋事件, Yamashiroya-jiken) come comandante della guardia imperiale (近衛都督, konoe totoku). Poi l'incarico è stato affidato a Saigō Takamori e gli è stato dato il titolo di Rikugun Gensui (陸軍元帥, „Gensui dell'Esercito“), che corrisponde grosso modo al posto di ministro dell'esercito. Tuttavia c'era ancora il posto ufficiale di Ministro della Guerra (陸軍卿, Rikugun-kyō) nel gabinetto di governo, così in modo che le due cariche andassero in parallelo, a Saigō è stato aggiunto il titolo di Rikugun Gensui ricevuto dal Gran Cancelliere (Daijō Daijin) Sanjō Sanetomi. Anche se non era stato stabilito, fu aggiunto che dipendeva anche da quest'ultimo.
Per stabilire una chiara catena di comando in data 8 maggio 1873 furono ancora aboliti entrambi i titoli. Tuttavia il termine di Dai-Gensui per l'Imperatore del Giappone nella sua qualità di comandante in capo è stato ancora utilizzato con questo significato.

1898–1945

Il 20 gennaio 1898 è stato adottato un editto imperiale che istituisce il Gensui-fu (元帥府). Inoltre, assieme al Consiglio militare supremo (軍事参議院, gunji sangiin) fondato nel 1903, è stato uno dei due corpi che hanno consigliato il Tenno in campo militare. I suoi membri erano solo generali (陸軍大将, rikugun taishō) e ammiragli (海軍大将, kaigun taishō), che ricevettero il titolo onorifico di Gensui prefisso al loro rango.

Lista dei gensui

Gensui dell'Esercito Imperiale


Nome giapponese Date di nascita e morte promozione provenienza


Saigō Takamori 西郷 隆盛 1828–1877 20 luglio 1872 –
8 maggio 1873
Kagoshima


Principe Komatsu Akihito 小松宮彰仁親王 1846–1903 20/01/98 Yamaguchi


Principe Yamagata Aritomo 山県 有朋 1838–1922 20/01/98 Famiglia imperiale


Principe Ōyama Iwao 大山 厳 1842–1916 20/01/98 Kagoshima


Marchese Nozu Michitsura 野津 道貫 1841–1908 31/01/06 Kagoshima


Conte Oku Yasukata 奥 保鞏 1847–1930 24/10/11 Fukuoka


Conte Hasegawa Yoshimichi 長谷川 好道 1850–1924 09/01/13 Yamaguchi


Principe Fushimi Sadanaru 伏見宮貞愛親王 1858–1923 09/01/13 Famiglia imperiale


Barone Kawamura Kageaki 川村 景明 1850–1926 09/01/13 Kagoshima


Conte Masatake Terauchi 寺内 正毅 1852–1919 24/06/16 Yamaguchi


Principe Kanin Kotohito 閑院宮載仁親王 1865–1945 12/12/19 Famiglia imperiale


Barone Uehara Yūsaku 上原 勇作 1856–1933 27/04/21 Miyazaki


Principe Kuni Kuniyoshi 久邇宮邦彦王 1873–1929 27 gennaio 1929 (postuma) Famiglia imperiale


Principe Nashimoto Morimasa 梨本宮守正王 1874–1951 08/08/32 Famiglia imperiale


Barone Nobuyoshi Mutō 武藤 信義 1868–1933 03/05/33 Saga


Conte Hisaichi Terauchi 寺内 寿一 1879–1946 21/06/43 Tōkyō


Hajime Sugiyama 杉山 元 1880–1945 21/06/43 Fukuoka


Shunroku Hata 畑 俊六 1879–1962 02/06/44 Fukushima

Gensui della Marina Imperiale



Nome giapponese Date di nascita e morte promozione provenienza


Marchese Tsugumichi Saigō 西郷 従道/西郷 從道 1843–1902 20/01/98 Kagoshima


Conte Itō Sukeyuki 伊東 祐亨 1843–1914 31/01/06 Kagoshima


Visconte Inoue Yoshika 井上 良馨 1845–1929 31/10/11 Kagoshima


Marchese Tōgō Heihachirō 東郷 平八郎 1847–1934 21/04/13 Kagoshima


Principe Arisugawa Takehito 有栖川宮威仁親王 1862–1913 7 luglio 1913 (postuma) famiglia imperiale


Barone Gorō Ijūin 伊集院 五郎 1852–1921 26/05/17 Kagoshima


Principe Higashifushimi Yorihito 東伏見宮依仁親王 1867–1922 27 giugno 1922 (postuma) famiglia imperiale


Barone Hayao Shimamura 島村 速雄 1858–1923 8 gennaio 1923 (postuma) Kochi


Barone Tomosaburō Katō 加藤 友三郎 1861–1923 24 agosto 1923 (postuma) Hiroshima


Principe Hiroyasu Fushimi 伏見宮博恭王 1875–1946 27/05/32 famiglia imperiale


Isoroku Yamamoto 山本 五十六 1884–1943 18 aprile 1943 (postuma) Niigata


Osami Nagano 永野 修身 1880–1947 21/06/43 Kochi


Mineichi Kōga 古賀 峯一 1885–1944 31 marzo 1944 (postuma) Saga

Dai-Gensui

Il titolo di Dai Gensui traducibile con Gran maresciallo e comparabile a quello di generalissimo o Reichsmarschall era riservato all'Imperatore. Il corrispondente italiano in epoca fascista era quello di Primo maresciallo dell'Impero riservato solamente al Re Vittorio Emanuele III e a Mussolini, titolo abolito dall'Italia dopo la seconda guerra mondiale.
L'ultimo ad essere insignito del titolo Dai Gensui è stato l'imperatore Hirohito che lo assunse nel 1926 quando ascese al Trono del crisantemo e lo mantenne fino al 15 agosto 1945 quando il Giappone si arrese agli alleati; il titolo venne abolito nel 1947.

Nome giapponese Date di nascita e morte In carica Note


Imperatore Meiji (明治天皇 Meiji Tennō) 3 novembre 1852 – 30 luglio 1912 1872-1873; 1889-1912 Istituzione del titolo di Dai-Gensui


Imperatore Taishō (大正天皇 Taishō tennō) 31 agosto 1879 – 25 dicembre 1926 1912-1926


Imperatore Shōwa (昭和天皇 Shōwa Tennō) 29 aprile 1901 – 7 gennaio 1989 1926-1945 Mantenne il titolo fino al 15 agosto 1945 quando il Giappone si arrese agli alleati


NIXOTE Duck

Grazie al nostro sponsor NIXOTE Duck.
Gli sponsor sono fondamentali per realizzare i nostri post e gli siamo veramente grati.


Kojima Yatarō

Risultati immagini per Kojima Yatarō


Kojima Yatarō (小島 弥太郎; 1522 – 1582) è stato un samurai giapponese del periodo Sengoku che servì il clan Uesugi della provincia di Echigo.
Yatarō servì prima Nagao Tamekage, poi Uesugi Kenshin. Fu uno dei principali generali di Kenshin e la sua ferocia in combattimento gli valse il soprannome di Demon Kojima (鬼小島 Oni Kojima?). Era spesso chiamato anche "The Ogre" poiché il suo elmo aveva un'immagine di un oni grignante, una creatura mitica simile ad un orco o demone. La sua arma era un kanabō (金棒, simile ad una mazza ferrata), un'arma associata agli orchi, per aggiungere fama alla sua reputazione.
È ricordato per un incidente che si verificò nel corso di una battaglia di Kawanakajima: Yataro fu inviato alla tenda Takeda come messaggero e fu aggredito da un cane da guardia. Senza battere gli occhi con calma tenne il cane verso terra e consegnò il suo messaggio a Takeda Shingen. Una volta consegnato il messaggio liberò il cane velocemente e se ne andò.


LESSOS Unit

Grazie al nostro sponsor LESSOS Unit.
Gli sponsor sono fondamentali per realizzare i nostri post e gli siamo veramente grati.

venerdì 28 dicembre 2018

Forma Chen di 49 posizioni con la spada

Risultati immagini per tai chi chen style


Nell'ambito delle arti marziali cinesi la Forma Chen di 49 posizioni con la spada (Cinese semplificato: 陈氏太极单剑套路名称, Pinyin: Chén shì tàijí dān jiàn tàolù míngchēng) è una sequenza di movimenti codificati eseguiti con la spada cinese o Jian.
Nell'ambito del Taijiquan (o Tai Chi), lo Stile Chen - sviluppatosi nel villaggio di Chenjiagou, paese nella provincia cinese dello Henan - è caratterizzato da due caratteristiche:
  • l'utilizzo di un tipo di forza esplosiva (Fa Jin),
  • l'utilizzo di un tipo di forza a spirale (Zhansi Jin).
Queste forze caratterizzano anche lo stile Chen di spada, che presenta continui passaggi dal duro al morbido, unendo grazia e potenza.

Forma

La forma
# Nome Pinyin Descrizione
1 单剑起势 dān jiàn qǐ shì Preparazione e apertura
2 朝阳剑 cháo yáng jiàn Omaggio al Sole
3 仙人指路 xiān rén zhǐ lù L'Immortale Indica la Via
4 青龙出水 Qīng lóng chū shuǐ Il Drago Azzurro Emerge dalle Acque
5 护膝剑 hù xī jiàn Proteggere le Ginocchia
6 闭门势 bì mén shì Chiudere il Portone
7 青龙出水 Qīng lóng chū shuǐ Il Drago Azzurro Emerge dalle Acque
8 翻身下劈剑 fān shēn xià pī jiàn Ruotare e Tranciare in Basso
9 青龙转身 Qīng lóng zhuǎn shēn Il Drago Azzurro si Volta
10 斜飞 xié fēi Volare Obliquamente
11 展翅点头 zhǎn chì diǎn tóu Spiegare le Ali e Annuire con la Testa
12 拨草寻蛇 bō cǎo xún shé Separare l'Erba per Cercare il Serpente
13 金鸡独立 jīn jī dú lì Il Gallo d'Oro Sta su una Zampa
14 仙人指路 xiān rén zhǐ lù L'Immortale Indica la Via
15 盖拦势 gài lán shì Proteggere e Bloccare
16 古树盘根 gǔ shù pán gēn Il Vecchio Albero Intreccia le Radici
17 饿虎扑食 è hǔ pū shí La Tigre Affamata si Scaglia sulla Preda
18 青龙摆尾 Qīng lóng bǎi wěi Il Drago Azzurro Ondeggia la Coda
19 倒倦肱 dào juàn gōng Indietreggiare Ruotando le Braccia
20 野马跳涧 yě mǎ tiào jiàn Il Cavallo Selvaggio Salta il Torrente
21 白蛇吐信 bái shé tǔ xìn Il Serpente Bianco Saetta la Lingua
22 乌龙摆尾 wū lóng bǎi wěi Il Drago Nero Ondeggia la Coda
23 钟馗仗剑 Zhōng Kuí zhàng jiàn Zhong Kui Maneggia la Spada
24 罗汉降龙 luó hàn jiàng lóng L'Illuminato Sottomette il Drago
25 黑熊翻背 hēi xióng fān bèi L'Orso Nero si Gira all'Indietro
26 燕子啄泥 yàn zi zhuó ní La Rondine Becca nel Fango
27 白蛇吐信 bái shé tǔ xìn Il Serpente Bianco Saetta la Lingua
28 斜飞 xié fēi Volare Obliquamente
29 鹰熊斗智 yīng xióng dòu zhì L'Aquila e l'Orso Competono in Arguzia
30 燕子啄泥 yàn zi zhuó ní La Rondine Becca nel Fango
31 摘星换斗 zhāi xīng huàn dòu Cogliere le Stelle e Cambiare le Costellazioni
32 海底捞月 hǎi dǐ lāo yuè Sollevare la Luna dal Fondo del Mare
33 仙人指路 xiān rén zhǐ lù L'Immortale Indica la Via
34 凤凰点头 fèng huáng diǎn tóu La Fenice Annuisce con la Testa
35 燕子啄泥 yàn zi zhuó ní La Rondine Becca nel Fango
36 白蛇吐信 bái shé tǔ xìn Il Serpente Bianco Saetta la Lingua
37 斜飞 xié fēi Volare Obliquamente
38 左托千斤 zuǒ tuō qiān jin Sorreggere Mille Libbre— Sinistra
39 右托千斤 yòu tuō qiān jin Sorreggere Mille Libbre—Destra
40 燕子啄泥 yànzi zhuó ní La Rondine Becca nel Fango
41 白猿献果 bái yuán xiàn guǒ La Scimmia Bianca Offre il Frutto
42 落花流水 luò huā liú shuǐ Fiori che Cadono
43 上下斜刺 shàng xià xié cì Colpire Obliquamente in Alto e poi in Basso
44 斜飞 xié fēi Volare Obliquamente
45 哪吒探海 Nézha tàn hǎi NeZha esplora il Mare
46 怪蟒翻身 guài mǎng fān shēn Il Serpente Gigante si Gira
47 韦驮献杵 wéi tuó xiàn chǔ Wei Tuo Batte con il Pestello
48 磨盘剑 mò pán jiàn Ruotare la Spada in Cerchi Orizzontali come una Macina
49 单剑收势 dān jiàn shōu shì Ritorno al Taiji

ZODIREUX Solar

Grazie al nostro sponsor ZODIREUX Solar.
Gli sponsor sono fondamentali per realizzare i nostri post e gli siamo veramente grati.


giovedì 27 dicembre 2018

Yu Jin

Risultati immagini per Yu Jin generale


Yu Jin (... – 220) è stato un generale cinese del periodo dei Tre Regni.
Era un coraggioso ufficiale sotto Cao Cao; combatté in diverse battaglie, tra cui Guan Du (era il generale che presiedeva la difesa di Bai Ma, una roccaforte), le campagne contro Liu Bei e Chi Bi.
Difese insieme a Li Dian e Zhang Liao il castello di He Fei minacciato dalle truppe del regno di Wu; difese il castello ed attirò Sun Quan e il suo esercito in un'imboscata.
Insieme a Cao Ren e Pang De difese Fanchen dall'attacco di Guan Yu, da cui fu sconfitto a duello e fu fatto prigioniero.
Dopo la morte di Guan Yu venne liberato e Sun Quan lo rispedì a Wei, dove morì disonorato.

UNOCLES Number

Grazie al nostro sponsor UNOCLES Number.

Gli sponsor sono fondamentali per realizzare i nostri post e gli siamo veramente grati.

mercoledì 26 dicembre 2018

London Prize Ring Rules

Risultati immagini per London Prize Ring Rules


Le London Prize Ring Rules sono le regole fondamentali da seguire durante gli incontri di pugilato. Sviluppate da Jack Broughton e da altri pugili all'Anfiteatro di Tottenham Court dello stesso Borughton. Venne pubblicato per la prima volta il 16 agosto 1743. Dal 1748 furono utilizzate in tutti gli incontri validi per il titolo inglese, successivamente in tutti gli incontri sul suolo americano e mondiale. Cadute in disuso nel 1888 quando si diffusero le nuove regole contenute nel codice della boxe scientifica del marchese del Queensbery. Si considera come l'ultimo incontro ufficiale in cui vennero utilizzate le sue regole quello tra John Lawrence Sullivan e Joe Kilrian disputato l'8 luglio 1889 a Richburg.

London Prize Ring Rules:
  • Un quadrato di una yarda di lato sia dipinto al centro del ring e venga ricalcato ad ogni caduta di un pugile. Ogni aiutante deve accompagnare il pugile all'interno del quadrato e porlo di fronte all'avversario. Affinché entrambi i pugili non sono entrati completamente nel quadrato non sarà permesso ad ognuno di colpire l'avversario.
  • Dopo un caduta, qualora i secondi non riescano a riportare il pugile all'interno del quadrato in un tempo massimo di trenta secondi, il pugile sarà dichiarato sconfitto.
  • Nessuna persona è ammessa all'interno del ring, ad eccezione dei pugili e dei secondi.
  • Nessuno può essere dichiarato sconfitto fino a che non cada e non riesca a tornare entro la linea nel tempo previsto, oppure un suo secondo dichiari che il suo uomo non è in grado di proseguire l'incontro. I secondi non possono fare domande al pugile avversario o consigliarli di abbandonare la sfida.
  • Alla fine dell'incontro, al vincitore siano consegnati due terzi del montepremi accumulato, che sarà diviso nel ring per evitare qualsiasi rischio di accordo.
  • In ogni incontro i pugili scelgano tra il pubblico due arbitri, che avranno facoltà di prendere qualsiasi decisione su ogni disaccordo. Se i due arbitri non riusciranno a risolvere la controversia verrà scelto un terzo arbitro.
  • Nessuno può colpire il pugile caduto a terra, o afferrarlo per la cosce, il sedere o per ogni parte del corpo al di sotto della cintura. Un pugile seduto sulle ginocchia è considerato a terra.

NITHATOR Consumables


Grazie al nostro sponsor NITHATOR Consumables.
Gli sponsor sono fondamentali per realizzare i nostri post e gli siamo veramente grati.

martedì 25 dicembre 2018

Lotta libera

Immagine correlata



La lotta stile-libero (detta anche lotta libera) è uno dei due stili di Lotta olimpica. A differenza della lotta greco-romana, nella lotta libera si possono eseguire tecniche di proiezione, atterramento o ribaltamento che prevedano azioni sulle gambe.
La federazione internazionale che rappresenta questo sport è la United World Wrestling mentre a livello italiano è attiva la Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali (F.I.J.L.K.A.M).

Storia

Nell'antica Grecia la lotta era chiamata ortophale e costituiva la base per il pancrazio, il più cruento e allo stesso tempo il più spettacolare, combattimento totale senza regole, che prevedeva l'uso di qualsiasi parte del corpo come arma (come in un moderno scontro di valetudo), le regole erano ben poche, era vietato solamente mordere, colpire i genitali o accecare gli occhi, non erano rari però incontri dove le regole erano completamente assenti (soprattutto a sparta).
Gli attuali stili olimpici (la libera e la greco-romana) sono stati codificati nel 1900, prendendo spunto dagli stili "classici", ma adattandone e modificandone le regole. Il bagaglio tecnico della lotta libera "moderna" deriva dal catch-as-catch-can wrestling, brutale stile di combattimento di origini anglosassoni che prevede leve articolari, strangolamenti, sottomissioni (anche percussioni) e proiezioni senza alcun tipo di limitazione; nonostante i vincoli introdotti con le olimpiadi (assenza strangolamenti e sottomissioni volontarie), la lotta libera prevede diverse tecniche del catch-as-catch-can wrestling, al punto che alcune sottomissioni al suolo della disciplina inglese sono state "mascherate" in schienamenti, validi nel contesto olimpico.

Regole

La lotta stile libero è praticata da atleti di sesso sia maschile che femminile. Il combattimento, della durata di due round da 3 minuti l'uno, intervallati da 30 secondi di pausa, si svolge su un tappeto (chiamato materassina) delimitato da un cerchio rosso (detto zona) che limita l'area dove si svolge il combattimento.
L'obiettivo è quello di "schienare" l'avversario, proiettarlo con grande ampiezza oppure aggiudicarsi le due riprese. La schienata equivale al KO, ed i contendenti per ottenerla tentano di eseguire diverse mosse (es. proiezioni, atterramenti, sbilanciamenti, controlli) alle quali vengono attribuiti dei punteggi che variano da 1 a 4 (per le proiezioni) secondo la difficoltà. In assenza dello schienamento, la vittoria viene assegnata ai punti.
Quando la differenza punti diventa uguale o superiore a 10, ci si aggiudica automaticamente l'incontro. Nel caso di parità con i due contendenti che hanno conquistato almeno un punto ciascuno, il vincitore è colui che ha conquistato l'ultimo punto. Se dopo due minuti dall'inizio della prima ripresa il punteggio è di 0 a 0 gli arbitri assegnano un punto al lottatore che a loro parere ha fatto più "azione", ovvero, ha cercato maggiormente di attaccare l'avversario.
Il combattimento è controllato da un arbitro di tappeto, e due giudici di gara che stanno al limite della materassina. Durante il combattimento i due avversari possono utilizzare una vasta gamma di tecniche di proiezione e atterramento utilizzando tutte le parti del corpo (dalla cintura in su le tecniche sono molto simili a quelle usate in greco romana, inoltre ci sono molte tecniche che prevedono la presa o l'utilizzo delle gambe). Una volta che l'avversario è stato portato a terra si possono utilizzare molte tecniche che servono per portare (nel caso che non lo sia già) l'avversario con le spalle a terra e far finire in questo modo l'incontro.
L'attuale regolamento è entrato in vigore nel 2013 dopo la temporanea esclusione della disciplina dai giochi olimpici del 2020, la cui partecipazione è ora confermata.

Allenamento

Per incrementare le qualità fisiche del lottatore la preparazione atletica è curata in modo particolare: ginnastica, allenamento con i pesi (in particolare pesistica e powerlifting) per la forza e la potenza, scatti in salita per la potenza esplosiva, corsa e circuiti specifici per la resistenza.

Le tecniche

Nella lotta libera confluiscono centinaia di tecniche di sbilanciamento, proiezione, atterramento e controllo derivate dai vari stili di lotta tradizionale ed internazionale (la lotta greco-romana ad esempio) presenti nell'intero globo. Non a caso sono nate diverse scuole con differenze tecnico tattiche marcate e facilmente distinguibili nel corso del combattimento. Quella russa-ex URSS è sicuramente la più efficace ed è caratterizzata da svariate proiezioni sfruttando le prese in clinch o comunque alla parte alta del corpo. Ad essa si contrappone quella statunitense che si basa sugli attacchi alle gambe vista la forte influenza dell'american folkstyle wrestling.
La lotta libera si svolge per la maggior parte del tempo in piedi ed in questo campo rappresenta lo stile più completo ed evoluto, grazie alla grande ricettività tecnica che la contraddistingue.

Diffusione

La lotta stile libero è presente in 180 Paesi attraverso la United World Wrestling. È lo sport nazionale in Iran, Georgia, Turchia, Azerbaijan, Bielorussia, Uzbekistan, Mongolia, Senegal ed in diverse regioni russe fra cui quelle del Daghestan, Ossezia e Cecenia. Il freestyle wrestling è uno degli sport principali anche negli USA, a Cuba, in Giappone, in India, Pakistan, Corea del sud, nord Corea e molte nazioni dell'ex blocco sovietico. In Europa le nazioni in cui la lotta è particolarmente diffusa sono Ucraina, Germania, Polonia, Bulgaria, Ungheria, Francia, Grecia, Finlandia, Svezia, Spagna e Romania.

Competizioni sportive

La lotta libera è uno stile olimpico, di conseguenza le Olimpiadi sono considerate le competizioni sportive più prestigiose, seguite dal campionato del mondo e dalla coppa del mondo. Sono presenti anche i campionati continentali, il campionato mondiale militari e numerosi tornei internazionali come i prestigiosi Golden Grand Prix. Nel 2014 sono stati programmati 81 eventi internazionali in tutto il mondo. In Italia viene disputato ogni anno il torneo "Città di Sassari".

Le nazioni più competitive

Storicamente, la Russia e le altre nazioni del blocco ex URSS hanno dominato per decenni le competizioni sportive internazionali seguite dagli USA e da altri Paesi come Turchia, Iran, Cuba, Mongolia e Giappone. Oggi i valori in campo non sono cambiati molto e le nazioni in grado di arrivare a punti nel campionato del mondo 2014 sono le seguenti:
1. Russia, 62 pts. 2. Iran, 45 pts. 3. Turchia, 41 pts. 4. Azerbaijan, 36 pts. 5. Cuba, 31 pts. 6. Mongolia, 29 pts. 7. Bielorussia, 28 pts. 8. Georgia, 23 pts. 9. USA, 20 pts. 10. Ucraina, 20 pts. 11. Giappone, 19 pts. 12. Moldavia, 15 pts. 13. Kazakistan, 12 pts. 13. Uzbekistan, 12 pts. 15. Bulgaria, 10 pts. 15. Nord Corea, 10 pts. 17. Canada, 6 pts. 17. Tajikistan, 6 pts. 19. Polonia, 5 pts. 20. India, 4 pts. 20 Albania, 4 pts. 20. Ecuador, 4 pts. 23. Cina, 3 pts. 23. Porto Rico, 3 pts. 25. Germania, 2 pts. 25. Romania, 2 pts. 25. Corea, 2 pts. 28. Venezuela, 1 pt. 28. Serbia, 1 pt.


Competizioni professionistiche

Negli ultimi anni la lotta libera si sta diffondendo anche attraverso le competizioni sportive professionistiche. Il circuito europeo più importante è quello della Bundesliga tedesca in cui partecipano alcuni dei migliori lottatori europei ed internazionali. In Asia è nata la Indian Wrestling League che inizierà a novembre. L'India è una delle nazioni in cui la lotta libera sta crescendo più velocemente, trascinata dalla popolarità dello stile tradizionale Kushti. Negli USA sono presenti diversi tornei pro fra cui Agon e la recente FLO Premier League. In Russia, Germania ed Iran sono presenti competizioni nazionali ed internazionali molto vicini al professionismo in termini economici.

La lotta stile libero ed il collegamento con altre discipline

La lotta libera è la base di alcune discipline come nel caso del "beach wrestling", sport internazionale incluso nella United World Wrestling. Inoltre è uno degli stili fondamentali delle MMA grazie alle tecniche di proiezione, atterramento e controllo che consentono ai "wrestlers" di portare il combattimento nella distanza a loro più congeniale. La lotta stile libero rappresenta il "ponte" che unisce il combattimento in piedi con i colpi a quello a terra. Le MMA della United World Wrestling si identificano nel Pancrazio. Un'altra disciplina strettamente legata alla lotta libera per via del catch as catch can wrestling è il grappling no-gi, anche se quest'ultimo è specializzato nella lotta a terra.

Ruolo della lotta libera nelle arti marziali miste

Numerosi atleti provenienti dalla lotta libera sono riusciti ad ottenere fama e gloria nelle arti marziali miste, già dai primi combattimenti "no rules" importati negli USA agli inizi degli anni novanta (vale tudo), vincendo ben 6 delle prime 12 edizioni dell'UFC (le uniche "no rules" insieme al Pancrazio russo dell'epoca) e diventando i rappresentanti della disciplina con il maggior numero di vittorie in tale contesto ; i lottatori olimpici furono invitati soltanto dalla quarta edizione. La maggior parte degli atleti che combattono nell'UFC provengono dagli Stati Uniti, nazione con una forte tradizione nella lotta che nel 2014 ha raggiunto il decimo posto nel campionato mondiale. La tecnica del "ground and pound" seppur presente nel Pancrazio è stata riproposta da un liberista americano.
Di seguito ne è riportato un breve elenco di noti lottatori di MMA con un background nella lotta libera: Kazushi Sakuraba (shootfighting), che ha dominato la famiglia Gracie, Mark Coleman, Frankie Edgar, Daniel Cormier, Chad Mendes, Jon Jones, Quinton Jackson, Rashad Evans, Norifumi Yamamoto, Brock Lesnar, Gray Maynard, Dominick Cruz, Jon Fitch, Matt Hughes, Sean Sherk, Josh Koscheck, Ben Askren, Michael Chandler, Urijah Faber, Joseph Benavidez, Jon Fitch, Phil Davis, Zach Makovsky, Chael Sonnen, Anthony Johnson, Ian McCall, Muhammed Lawal, Cole Konrad, Ryan Bader, Miesha Tate, Sara McMann, Chris Weidman, Yoel Romero e Luke Rockhold. Campioni come Georges St-Pierre hanno iniziato la pratica della lotta libera (il punto di forza del canadese) dopo aver deciso di intraprendere la carriera nelle MMA. Nel campionato UFC, ritenuto il primo al mondo per quanto riguarda le MMA nel post-Pride, la maggior parte dei campioni in carica (oggi 6 su 8) ha un background di lotta libera.

HELIOHINE Industrial

Grazie al nostro sponsor HELIOHINE Industrial.
Gli sponsor sono fondamentali per realizzare i nostri post e gli siamo veramente grati.

lunedì 24 dicembre 2018

Submission Wrestling

Risultati immagini per Submission Wrestling


Il Submission Wrestling, detto anche Submission Grappling o Submission Fighting o alle volte per brevità Grappling, è uno stile di lotta in cui lo scopo è portare a terra l'avversario e costringerlo alla resa con una tecnica di sottomissione (strangolamenti, leve articolari o pressioni dolorose). Le sottomissioni sono tecniche che mettono l'avversario in una posizione pericolosa per la sua incolumità fisica costringendolo ad ammettere, attraverso un segnale verbale o fisico (battere con la mano o con il piede sul corpo dell'avversario o sul tappeto), che non può liberarsi dalla presa senza riportare danni fisici (e riconoscendo in questo modo la sconfitta). Inoltre è possibile vincere un combattimento guadagnando più punti tecnici (portando a terra l'avversario o, nel combattimento a terra, ribaltandolo o conquistando una posizione di dominio su di lui).
In Italia il Grappling è uno sport riconosciuto dal CONI e di competenza della FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali), federazione nazionale riconosciuta dal CONI, che ne ha delegato la gestione alla FIGMMA (Federazione Italiana Grappling Mixed Martial Arts).
Nei combattimenti di MMA, la fase in cui gli avversari lottano a terra viene chiamata "fase di grappling".

Storia

L'arte della lotta ha una storia millenaria. La lotta è divenuta popolare in culture diverse come l'Antico Egitto, l'Antica Grecia, l'Antica Roma, l'India e la Cina. Reperti archeologici mostrano scene di lotta con sottomissione databili fin dal periodo dell'antico impero egiziano, mentre nell'antica Grecia la disciplina della lotta prevedeva uno stile in cui la vittoria si conseguiva con la sottomissione dell'avversario.
Nel corso dei secoli molti stili di grappling si sono sviluppati, come il Catch wrestling nel XVIII secolo in Lancashire, o il Brazilian jiu-jitsu negli anni '20 del XX secolo in Brasile. Essi possono essere considerati i genitori più diretti del grappling. Il catch wrestling fu molto popolare negli USA durante gli ultimi anni del diciannovesimo secolo e i primi anni del ventesimo secolo. Questo stile, nato dal Lancashire Wrestling e sviluppato negli incontri senza regole "rough & tumble" ha radici inglesi ma di fatto nacque negli Stati Uniti grazie all'arrivo dei coloni britannici. Gli incontri sportivi di catch wrestling si svolgevano in un ring e duravano fino a quando un combattente sottometteva o immobilizzava il suo avversario. Il catch wrestling è considerato anche il precursore dei moderni combattimenti di MMA e da esso vennero tratte anche molte tecniche in uso nella lotta libera. Anche la luta livre brasiliana (disciplina molto simile al jiu jitsu brasiliano ma praticata esclusivamente senza kimono) ideata da Euclydes Hatem deriva dal catch wrestling. Il jiu jitsu brasiliano ha reso nuovamente popolare l'arte della sottomissione negli anni '90 focalizzandosi principalmente sul combattimento a terra. La disciplina nacque in Brasile grazie ad Helio Gracie ed è una evoluzione degli insegnamenti di Mitsuyo Maeda, un esperto judoka giapponese e membro del Kodokan di Jigoro Kano, che si trasferì in Brasile nel 1914.
Dagli anni '90 del XX secolo le MMA contribuiscono ad aumentare la popolarità degli stili di lotta con sottomissioni. In seguito all'esperienza di questi incontri, in cui spesso la risoluzione del match avveniva per una sottomissione durante la lotta a terra, si è venuta quindi a generare l'esigenza di riconoscere e regolamentare a livello ufficiale ed internazionale quel tipo di lotta che pone enfasi al combattimento a terra senza gi.
Nel 2003 fu costituita l'associazione internazionale di submission wrestling (ISWA) per sviluppare e gestire il Grappling a livello internazionale. La ISWA è stata fondata da Jason Townsend, Chris Carlino, Arthur Barker, Will Townsend, Shane Racine e Nathan Ross. I membri fondatori hanno passato tre anni provando e sviluppando le regole sportive dell'attuale sport del grappling prima che la Federazione Internazionale delle Lotte Associate le adottasse nel 2006. Unendosi alla FILA, l'ISWA si è trasformata nel Comitato Mondiale di Grappling (CMG) e di conseguenza Jason Townsend è stato nominato membro di questo comitato. Il francese Jean-Francois Court è stato designato come Direttore esecutivo. La Federazione Internazionale delle Lotte Associate (oggi diventata United World Wrestling) ha così riconosciuto il Grappling fra le proprie discipline ufficiali e ha creato un regolamento di gara che permetta al Grappling di essere una delle migliori discipline lottatorie per avvicinarsi alle MMA e per la difesa personale. Si è cercato di creare una disciplina con un regolamento che sia il più semplice possibile ma nello stesso tempo completo e con il regolamento più permissivo. Il Grappling è quindi uno degli stili di lotta più efficaci in un combattimento reale proprio perché riunisce le tecniche più efficaci di tutti gli stili di lotta. Si utilizzano tecniche di lotta libera per portare a terra l'avversario e di BJJ No-Gi, luta livre brasiliana e catch wrestling nel combattimento a terra.

Competizioni sportive

Nelle competizioni sportive i grapplers indossano dei pantaloncini corti ed una maglietta aderente (rash guard) nello stile Grappling No-Gi e il kimono nello stile Grappling Gi.
La durata di un incontro di grappling per la categoria seniores è di 5 minuti. Presso il Palafijlkam di Ostia si sono svolti il 1º Campionato Italiano della disciplina il 6 luglio 2008 e la 1° Coppa Italia il 16 novembre 2008. Il 1º Campionato Mondiale si è svolto a Lucerna (Svizzera) il 20 e il 21 dicembre 2008. Il 2º Campionato Mondiale si è svolto a Fort Lauderdale (USA) il 12 e il 13 dicembre 2009. Il 3º Campionato Mondiale si è svolto a Cracovia (Polonia) il 26 e il 27 marzo 2010.
Al livello internazionale vengono organizzati alcuni tornei di prestigio, tra cui , il campionato del mondo della UWW (United World Wrestling), l' ADCC Submission Wrestling World Championship, il NoGi World Jiu Jitsu Championship della IBJJF (International Brazilian Jiu Jitsu Federation) e gli SportAccord World Combat Games (le "olimpiadi delle arti marziali"), organizzati dalla SportAccord, l'associazione che racchiude tutte le federazioni mondiali sportive riconosciute dal CIO, nonché alcune tra le federazioni ancora in via di riconoscimento.

Grappling e MMA

Il Grappling tra tutti gli sport di lotta è il più completo ed efficace per la preparazione delle fasi di combattimento a terra delle MMA e proprio perché riunisce tutte le tecniche di sottomissione più efficaci è lo stile di lotta al suolo più utilizzato negli incontri di MMA.
Il grande successo che hanno i campioni di Grappling nei vari circuiti di MMA professionistiche in tutto il mondo sta inoltre contribuendo notevolmente alla diffusione del Grappling in tutto il mondo.

Grappling per Forze Armate, Forze di Polizia e difesa personale

Il Grappling, per la sua peculiarità di permettere di difendere se stessi e altre persone controllando e rendendo impotente l'aggressore senza provocargli danni fisici seri, è sempre più utilizzato nelle Forze Armate e nelle Forze di Polizia di tutto il mondo e per la difesa personale.

ZEPTO Brick

Grazie al nostro sponsor ZEPTO Brick.
Gli sponsor sono fondamentali per realizzare i nostri post e gli siamo veramente grati.



domenica 23 dicembre 2018

Kumārajīva

Risultati immagini per Kumārajīva


Kumārajīva (鳩摩羅什, Pinyin: Jiūmóluóshí, Wade-Giles: Chiu-mo-lo-shih, coreano: 구마라집, Kumarajip, giapponese: Kumaraju; Kucha, 344 o 350 – Chang'an, 413) fu un monaco buddhista kucheano, traduttore di testi dal sanscrito al cinese, figura importante per lo sviluppo del Buddhismo in Estremo oriente.

L'infanzia e gli anni dell'apprendimento del Dharma

La sua vita è nota grazie alla Biografia di monaci eminenti (cin. Gāosēngzhuàn, 高僧傳, giapp. Kōsō den, T.D. 2059, 50.330a-333a), composto in 14 fascicoli da Huìjiǎo (慧皎, 497-554) nel 519; al Chūsānzàngjìjí (出三藏記集, Raccolta di note relative alla traduzione del Tripitaka, giapp. Shutsu sanzō kishū, T.D. 2145, 55.100a-102b) opera composta da Sēngyòu (僧祐, 445-518) nel 515; e grazie all'Elogio postumo del maestro del Dharma Kumarajiiva (riportato nel Guǎnghóngmíngjí, 廣弘明集, giapp. Kō gumyō shū, T.D. 2128, 54.908c24) redatto dal suo discepolo diretto Sēngzhào (僧肇, 374-414). La prima e la terza di queste opere non concordano, tuttavia, sulla data di nascita e morte.
Secondo Sēngzhào egli morì nel 413 all'età di 69 anni, quindi dovrebbe essere nato nel 344. Ma secondo Huìjiǎo sarebbe nato nel 350 e morto nel 409, quindi a 59 anni. Si sa che suo padre, Kumārāyaṇa (鳩摩羅炎, cinese Jiūmóluóyán giapp. Kumaraen, date sconosciute), era indiano e di casta brāhmaṇa, ed era destinato a cariche politiche ma non si sa per quale motivo ad un certo punto si convertì al Buddhismo prendendo i voti monastici e decidendo, inoltre, di attraversare le montagne del Pamir per diffondere la dottrina buddhista fuori dall'India. Kumārāyaṇa, padre di Kumārajīva, nel suo peregrinare verso Oriente giunse nel Regno di Kucha (oasi sulla Via della seta, situata sul versante settentrionale bacino del Tarim) che tre secoli dopo Xuánzàng (玄奘) testimonierà come uno dei regni più devotamente buddhisti che egli abbia mai visitato. Colpito dalla preparazione e dalla devozione del monaco indiano, il re di Kucha gli offrì di restare in qualità di 'Maestro della nazione' giungendo a promettergli la figlia in sposa. Kumārāyaṇa accettò ambedue le offerte e dall'unione con la figlia del sovrano nacque Kumārajīva, il cui nome, secondo le cronache del Chūsānzàngjìjí, deriva proprio da quello del padre unito a quello della madre, Jīvaka. È da notare che Kumārāyaṇa violò i voti monastici sposando Jīvaka e ciò accadrà più tardi anche per Kumārajīva.
A sei anni Kumārajīva entrò in un monastero buddhista. Anche la madre, Jīvaka, prese i voti monastici nello stesso periodo. Si narra che Kumārajīva fin da giovanissimo espresse delle doti particolari, imparando facilmente a memoria l'Abhidharma della scuola sarvāstivāda. Dopo tre anni la madre decise di approfondire il proprio studio e di tornare nel Kashmir da dove era partito il marito così, insieme al figlio di nove anni, rientrò in India. Giunti nel Kashmir, Kumārajīva ebbe maestri di tradizione sarvāstivāda, il più importante dei quali fu Bandhudatta che gli fece accuratamente approfondire il Sūtrapiṭaka di quella scuola. Si narra che non ancora dodicenne si fece notare in una disputa come profondo conoscitore della dottrina soprattutto in termini di comprensione profonda. Il fatto che ciò accadesse davanti al sovrano di Chipin (o Kipin in Kashmir oggi compreso nella regione dello Swat), lo rese famoso in tutta la regione. Compiuti i dodici anni, Kumārajīva insieme alla madre rientrò nel regno di Kucha.
È durante questo viaggio di ritorno che Kumārajīva ebbe la predizione da parte di un arhat sarvāstivāda incontrato lungo il cammino che, se non avesse infranto i voti da monaco, entro i trentacinque anni sarebbe divenuto eguale a Upagupta. Secondo la tradizione sarvāstivāda Upagupta ebbe il merito di aver convertito l'imperatore Aśoka al Buddhismo. Kumārajīva e la madre raggiunsero, sulla via del ritorno verso Kucha, lo stato di Kashgar (sul versante occidentale del bacino del Tarim) dove risiedettero per un anno e dove Kumārajīva approfondirà l'Abhidharma ed altri testi sarvāstivāda e, con Buddhayaśas, testi della scuola dharmaguptaka. Studiò anche importanti testi del Sanātana Dharma (Induismo), e opere di astronomia e di scienze. Durante un altro dibattito pubblico sul Sutra della messa in moto della Legge (Dharmaçakrapravartana Sūtra) ebbe ancora modo di far notare la sua profonda erudizione e intuizione. Fino a questo momento Kumārajīva è tuttavia un monaco di tradizione sarvāstivāda, sarà l'incontro, avvenuto sempre a Kashgar, con Sutyasoma, monaco del Grande veicolo (Buddhismo Mahāyāna), che ne modificherà le vedute religiose. Con Sutyasoma, Kumārajīva iniziò infatti lo studio della letteratura dottrinale Mahāyāna, in particolar modo dei testi madhyamaka di Nāgārjuna e di Āryadeva.
Molti anni dopo Kumārajīva così ricorderà il suo rapporto con Sutyasoma:
«Nel passato quando ero in India, ho percorso le cinque regioni del paese alla ricerca degli insegnamenti del Mahāyāna. Quando ebbi modo di studiare presso il grande maestro Sutyasoma, riuscii finalmente ad assaporare il gusto dell'autentica sapienza. Egli mi affidò i testi in sanscrito e, incaricandomi di divulgarli, disse -Il sole del Buddha è tramontato dietro le montagne occidentali, ma i suoi raggi si attardano a illuminare le regioni nordorientali. Questi testi sono destinati proprio a quelle regioni. Tu ne devi assicurare la trasmissione!»
(Kumārajīva.)

Giunto a Kucha ottenne la piena ordinazione monastica ma, dopo alcuni mesi, siamo nel 382, questa città-regno venne conquistata da Lǚ Guāng (呂光, 338–399), un generale cinese della dinastia Qin anteriori. Tradotto prigioniero a Liángzhōu (凉州, odierna Wŭwēi, 武威, nella provincia di Gansu) vi rimase diciotto anni in quanto, morto l'imperatore Fú Jiān (苻堅, regno: 357–385) il generale Lǚ Guāng si autonominò re di Liángzhōu. Durante questa lunga prigionia, Kumārajīva apprese perfettamente il cinese.

L'attività di traduzione in Cina

La conquista del trono imperiale cinese da parte di Yaó Xīng (姚興, 366-416) della dinastia Qin posteriori, sovrano interessato al Buddhismo, consentì finalmente a Kumārajīva di entrare nella capitale cinese Chang'an, nel 401, con tutti gli onori e sotto la protezione imperiale. Qui, nei suoi restanti dodici anni di vita, Kumārajīva provvederà alla traduzione di numerosissimi sutra buddhisti (la tradizione gli attribuisce la traduzione di un minimo di 35 ad un massimo di 74 sutra) sia di tradizione del Buddhismo dei Nikāya sia di quella del Buddhismo Mahāyāna. Prima dell'arrivo di Kumārajīva era uso in Cina prendere a prestito terminologie daoiste o confuciane per tradurre i testi buddhisti. Alcune dottrine buddhiste erano, infatti, sovrapponibili a quelle daoiste e ciò aveva consentito di varare il metodo Géyì (格義, "Fare coincidere il senso") per cui molti termini cinesi presi in prestito dal Daoismo (e anche dal Confucianesimo) furono utilizzati dai primi traduttori di sutra buddhisti: così inizialmente nirvāṇa veniva reso come 無爲 (wúwéi, non azione) e non più correttamente come 湼槃 (nièpán); così come śunyātā veniva tradotto () e non più correttamente (kōng).
Huìguān (慧觀, IV-V secolo), altro suo discepolo diretto, così narra nella sua introduzione a questa versione cinese del Sutra del Loto (妙法蓮華經 Miàofǎ Liánhuā Jīng T.D. 262, 9.1c-62b, conservata nel Fǎhuābù), di come traducesse Kumārajīva:
«Egli poteva prendere in mano un sutra scritto in una lingua straniera e tradurlo oralmente in cinese. Poteva poi spiegarlo in modo perfetto sempre in cinese. Alle sue riunioni partecipavano fino a 500 dotti cinesi che, dopo essersi convinti che la traduzione di Kumārajīva era migliore di quelle precedenti, prendevano il pennello e la riportavano in cinese. Kumārajīva rivedeva sempre le traduzioni.»
(Huìguān)
Nella stessa introduzione, Huìguān, ci informa che:
«Nell'estate dell'ottavo anno dell'era Hung-shih (406 e.v.), sotto la dinastia Qin posteriori, oltre duemila monaci provenienti dalle quattro direzioni si riunirono in uno dei grandi templi di Chang'an. Venne lì recitata la nuova versione del Sutra del Loto e tutti i membri dell'assemblea si unirono per esaminarla e verificarla. Kumārajīva si esprimeva con parole semplici eppure colme di profondi concetti; faceva uso di esempi familiari ma il significato era di grande portata. Spiegava quanto era nascosto sotto il livello superficiale del testo sforzandosi di portarne alla luce le idee fondamentali.»
(Huìguān)
In un'altra cronaca dello stesso evento, quella di Sēngruì (僧叡, 371-438), riportata nella sua introduzione (dal titolo 大品經序 Dàpǐn jīngxù) alla traduzione cinese del Mahā prajñāpāramitā sūtra (摩訶般若經 Móhēbānréjīng , conservato nel Bōrěbù), si legge:
«I membri dell'adunanza si colmavano di gioia ricevendo la nuova traduzione, sentendosi come se, in una giornata limpida, avessero potuto dominare con lo sguardo il mondo sottostante dalla cima dei monti Kunlun»
(Sēngruì)



La vasta erudizione del maestro Kumārajīva spinse il sovrano cinese ad obbligarlo a rinunciare ai voti monastici per dargli una posterità degna di lui, secondo gli ideali confuciani.
Importanti discepoli di Kumārajīva furono: Dàoshēng (道生, 355 – 434), Dàoróng (道融, 372-445), Sēngruì (僧叡, 371-438), Sēngzhào (僧肇, 374-414) e Huìguān (慧觀, IV-V secolo), patriarchi della scuola Madhyamaka cinese denominata Sānlùn (三論宗, Sānlùn zōng).
Kumārajīva si spense a Chang'an nel 413 e, narra la tradizione riportata nel Gāosēng zhuàn, dopo la cremazione del suo corpo effettuata nello stesso giardino del monastero (Giardino di Xianyao) dove si tenevano le assemblee di traduzione, fu trovata la sua lingua intatta, come controprova della sua corretta attività di traduttore e di insegnante. Nello stesso giardino sono oggi conservate le sue ceneri.

OXYVAX Personal


Grazie al nostro sponsor OXYVAX Personal.
Gli sponsor sono fondamentali per realizzare i nostri post e gli siamo veramente grati.