Gli ema (絵馬
Ema)
sono piccole tavolette di legno su cui i credenti shintoisti scrivono
preghiere o desideri.
Caratteristiche e significato
Gli ema vengono lasciati appesi nei
templi, dove i kami (spiriti o dei) li possono leggere. Essi
hanno solitamente forma e dimensione uniformi (un pentagono
irregolare di circa 20 cm di base), ma vi vengono impresse immagini
differenti, come animali od icone shintoiste; inoltre spesso
riportano la parola "negai" (願い
"desiderio")
o "wish" ("desiderio" in inglese) scritta su una
faccia. Normalmente l'immagine sulla tavoletta dovrebbe essere un
cavallo, in giapponese "uma" (馬)
(contratto in "ma" nelle parole composte): infatti "ema"
letteralmente significa "immagine di cavallo". Questo nome
ha origine dal fatto che in passato i cavalli reali venivano offerti
ai templi in cambio di salute e benedizione.
Storia
A partire dal periodo Edo, nel periodo
di maggior popolarità del teatro Kabuki, divenne comune per i templi
ed i santuari ricevere ema da parte di pittori della scuola Torii.
Questi possedevano quasi il monopolio della produzione di cartelli e
di altro materiale promozionale per questi teatri, ed iniziarono a
donare grandi dipinti di attori Kabuki fatti su tavolette di legno ai
santuari. Nonostante i soggetti raffigurati potessero apparire
insoliti per il contesto religioso, questi quadri furono ben
accettati ed entrarono a far parte delle altre icone religiose dei
santuari.
Contrariamente alle tradizioni
occidentali dove la preghiera ha scopo di riverenza, lode e
beatificazione di Dio, nello Shintoismo le persone chiedono ai kami
una grande varietà di cose, che vanno dalla pace nel mondo alla
buona valutazione nel prossimo esame. Alcuni dei più popolari e
principali santuari, come Santuario Meiji di Tokyo, si possono
trovare ema scritti in molte lingue che sono stati lasciati dai
turisti e contengono i propri desideri e le preghiere.
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