Minamoto no Yorimasa (源
頼政; 1104 – 20 giugno 1180) è stato un militare e
poeta giapponese membro del clan Minamoto, conosciuto anche con il
nome di Genzanmi (源三位)
per la sua appartenenza al rango ju san-mi. È noto per aver
guidato l'esercito nipponico durante la guerra Genpei (1180-1185),
che vide contrapposti il clan Minamoto e il clan Taira. Fu il primo
di cui si abbia traccia a mettere in pratica il rituale del seppuku,
il suicidio praticato dai samurai per sfuggire ad una morte
disonorevole per mano dei nemici.
Biografia
Yorimasa era discendente di Minamoto no
Yorimitsu e apparteneva al gruppo Settsu Genji. Era un samurai che
operava alla Corte Imperiale; era vicino ai Sekkan-ke che lo
appoggiavano nelle sue attività nelle ex-province denominate Kinnai
e avanzava di carriera col passare del tempo. Operava a Watanabe
nella provincia di Setsu (attuale quartiere Chūō-ku di Osaka) come
Ōchi Shōgo (guardia imperiale) presso la famiglia Watanabe,
appartenente al gruppo Saga Genji. Minamoto no Yorimitsu, antenato di
Yorimasa, era stato un illustre poeta che spesso interagiva con i
Kuge (nobili). Anche i suoi figli furono coinvolti nella composizione
dei waka. Yorimasa era uno di loro e più tardi pure lui sarebbe
stato riconosciuto come celebre poeta.
I documenti storici riguardanti
l’adolescenza di Yorimasa sono scarsi. Si sa che accompagnò il
padre Nakamasa nel nuovo posto di lavoro quando fu nominato
Governatore di Shimōsa, e che gli successe come capofamiglia durante
l'era Hōen (1135–1140). Successivamente ottenne la carica di rokui
no kurōdo (ciambellano imperiale) nel secondo anno dell’Era
Hōen (1136). Nello stesso anno gli venne assegnato il titolo di ju
go-i no ge (uno dei ranghi della nobiltà).
Yorimasa servì l’Imperatore Toba e
la consorte di questi, Fujiwara no Nariko, conosciuta anche col nome
di Bifukumon-in.
Ribellione di Hōgen e Heiji
Nel 1142 l'imperatore Toba, prima di
ritirarsi, costrinse il figlio regnante Sutoku (1123-1142) ad
abdicare in favore di Konoe, nono figlio avuto da una diversa
consorte. Alla morte di Konoe nel 1155, Sutoku sperò venisse
nominato successore il proprio figlio, ma l'anno seguente, alla morte
dell'imperatore Toba, dovette scontrarsi con la pari ambizione del
fratellastro Masahito, quartogenito di Toba. La disputa fra le due
fazioni, conosciuta come Ribellione di Hōgen, non riguardò solo il
possesso del trono, ma anche la presenza del governo del chiostro,
una particolare forma di governo tipica in Giappone, grazie alla
quale l'imperatore continuava a regnare e a mantenere inalterato il
proprio potere, pur avendo abdicato.
Dalla Ribellione di Hōgen uscì
vincitore Masahito che divenne imperatore il 23 agosto 1155 con il
nome di Go-Shirakawa. Il 5 settembre 1158, Go-Shirakawa abdicò in
favore del figlio Nijō, ma di fatto continuò a detenere il potere
effettivo attraverso il governo del chiostro fino alla morte,
avvenuta nel 1192. In questo periodo si alternarono gli imperatori
(nominali) Nijō, Rokujō, Takakura, Antoku, e Go-Toba.
Alla fine degli anni cinquanta, durante
il regno dell'imperatore Nijo (1143-1165), la situazione politica
divenne estremamente confusa a causa di un nuovo conflitto che oppose
i sostenitori dell'imperatore in carica, guidati dal principale dei
consiglieri di Nijo, Fujiwara no Michinori, conosciuto anche come
Shinzei, e quelli del padre di questi, Go-Shirakawa, guidati da
Fujiwara no Nobuyori. Nel 1159 avvenne un colpo di stato, guidato da
Taira no Kiyomori in opposizione al regime di Shinzei. Quest'ultimo
venne ucciso e dopo la cosiddetta ribellione di Heiji (1159-1160) che
vide opporsi i clan Taiga e dei Minamoto, salì al potere Taira no
Kiyomori, un leader militare noto per aver stabilito il primo governo
militare samuraico nella storia del Giappone.
Minamoto no Yorimasa, alleato
dell'imperatrice consorte Bifukumon-in (moglie di Toba e madre di
Konoe) aveva partecipato al colpo di stato sostenendo Taira no
Kiyomori, inizialmente sostenitore di Nijo. Anche Minamoto no
Mitsuyasu, consigliere dell'Imperatore Nijo, si schierò con
Kiyomori. Quando Nijio fu sconfitto e costretto a fuggire dalla
Residenza Imperiale per stabilirsi a Rokuhara, Kyoto, Yorimasa perse
i privilegi di cui aveva goduto fino a quel momento.
Nell’anno precedente alla rivolta, il
secondo anno dell’Era Kyūju (1155), Yorimasa adottò Minamoto no
Nakaie (fratello maggiore di Kiso Yoshinaka), figlio maggiore di
Minamoto no Yoshikata, che fu ucciso nella battaglia di Okura. L’anno
successivo alla ribellione di Hōgen, nel 1157, il fratello più
giovane di Yorimasa, Yoriyuki, venne improvvisamente accusato ed
esiliato e, per questo motivo, si suicidò. In seguito, Yorimasa
prese con sè Muneyori, Masatsuna, e Kanetsuna, figli di Yoriyuki.
Decano della famiglia Genji sotto il potere del clan Taira
Yorimasa era rimasto nella politica
sotto l’amministrazione dei Taira e aveva occupato la posizione di
Decano dei Genji (clan Minamoto). Nel 1167, secondo anno dell’Era
Nin’an, venne promosso a ju shi-i no ge. Lavorò come Ōchi
Shōgo (guardia imperiale) con Nakatsuna per tre generazioni:
Imperatore Nijo, Imperatore Rokujō e Imperatore Takakura e, pure,
per le forze armate di Go-Shirakawa. Nel 1177, terzo anno dell’Era
Angen, quando una grande folla di gente dell'Enryaku-ji si oppose a
Saikō, vassallo imperiale, Yorimasa intervenne insieme a Taira no
Shigemori mobilitando le guardie del Palazzo Imperiale.
Yorimasa era un eccellente poeta e
aveva legami con personaggi illustri nel mondo della letteratura come
Fujiwara no Shunzei, Shun'e e Inpumon'in no Tayū. 59 delle sue più
famose poesie furono raccolte nella collezione imperiale “Shika
Wakashū”. Nei suoi ultimi anni compose molte poesie riguardanti il
sistema ufficiale dei ranghi. Nel 1178, secondo anno dell’Era
Jishō, fu promosso dal rango shō shi-i ge a quello di ju
san-mi grazie alla raccomandazione di Kiyomori.
Secondo l’”Heike monogatari”,
Kiyomori aveva completamente dimenticato che il rango di Yorimasa era
stato per molto tempo quello di shō shi-i ge. Quando Yorimasa
scrisse questa poesia:
- のぼるべきたよりなき身は木の下に 椎(四位)をひろひて世をわたるかな 『平家物語』 巻第四 「鵺」
- Noborubeki tayorinaki mi wa konoshita ni shī (Shii) wo hiro hite yo wo wataru ka na “Heike monogatari”, quarto volume “Nue”
«Non vi è alcuna
possibilità per me di salire sull'albero. Allora, ci cammino
intorno e raccolgo le dolci ghiande.»
|
Kiyomori si accorse del suo forte
desiderio di essere elevato a ju san-mi e così lo promosse
all’ambito rango. Kiyomori aveva fiducia in Yorimasa perché nel
corso degli anni ebbe diversi riconoscimenti.
Anche nei documenti storici veri e
propri, la sua promozione a ju san-mi era senza precedenti e,
infatti, Kujō Kanezane ne parlò nel suo diario "Gyokuyō":'
fatto del tutto insolito'. A quel tempo aveva 74 anni.
Nel novembre del 1179, terzo anno
dell’Era Jishō, Yorimasa divenne un prete buddhista lasciando la
tenuta e la famiglia al figlio Nakatsuna.
Battaglia di Uji
In questo periodo scoppiò un conflitto
tra il regime dei Taira e il governo esercitato da Go-Shirakawa. Nel
1177, primo anno dell’Era Jishō, ebbe luogo la “Cospirazione
Shishigatani” e di ciò fu sospettato Go-Shirakawa, imperatore che
abdicò aderendo ad un ordine buddhista, ritenuto coinvolto nella
ribellione. Poi, nel novembre del 1179, terzo anno dell’Era Jishō,
Taira no Kiyomori, in disaccordo con l’imperatore abdicante,
trasferì il suo esercito da Fukuhara-kyō a Kyoto, organizzò un
colpo di stato, interruppe il regime di Go-Shirakawa e lo fece
incarcerare. In seguito, nel febbraio del 1180, quarto anno dell’Era
Jishō, Kiyomori costrinse l’Imperatore Takakura ad abdicare e a
far salire al trono un bambino di tre anni, l’Imperatore Antoku,
figlio dell'Imperatore Takakura e di Taira no Tokuko, figlia di Taira
no Kiyomori.
Fu il Principe Mochihito (conosciuto
col nome di Principe Takakura e Minamoto Mochimitsu), terzo figlio
dell’Imperatore Go-Shirakawa, a non accettare molto volentieri le
azioni di Kiyomori. Fu così che divenne il figlio adottivo di
Hachijoin Akiko, sorella dell’imperatore abdicante (Go-Shirakawa),
come unica possibilità di ottenere la corona, ma l’ascesa al trono
dell’Imperatore Antoku vanificò tutte le sue speranze. Yorimasa,
allora, studiò un piano per far rovesciare i Taira con l'aiuto del
Principe Mochihito.
Secondo l’“Heike monogatari”,
Yorimasa decise di schierarsi contro Kiyomori perché Taira no
Munemori, terzo figlio di Kiyomori, lo aveva insultato riguardo a uno
dei cavalli del figlio primogenito Nakatsuna. Per la sua forte
determinazione di guerriero decise di ribellarsi contro i Taira e una
notte fece visita al Principe Mochihito nella sua residenza per
incoraggiarlo ad opporsi a Kiyomori. Esiste un’altra teoria che
afferma che Yorimasa, il quale servì l’Imperatore Konoe e
l’Imperatore Nijo, entrambi consanguinei dell’Imperatore Toba,
come Ōchi Shōgo (guardia imperiale) per diverse generazioni, non
accettò di buon grado come sovrano Takakura e Antoku, che non erano
in linea diretta per l'ascesa al trono, e si oppose loro. Inoltre,
sempre nell'opera letteraria “Heike monogatari”, in cui vengono
chiarite le cause del piano di ribellione di Yorimasa insieme al
Principe Mochihito, è scritto che, per il fatto di essersi ribellato
il 21 maggio, si fece monaco buddhista al Tempio Mii-dera, che fosse
terrorizzato dall'essere catturato dai Taira e che Mochihito cercò
di fuggire.
Nell'aprile dello stesso anno, Yorimasa
e il Principe Mochihito scrissero un messaggio a tutti i samurai del
clan Minamoto e ai principali santuari religiosi e templi di tutto il
paese per dichiarare guerra al clan Taira. Il messaggio fu inviato da
Minamoto no Yukiie (decimo figlio di Minamoto no Tameyoshi). Però
già nel mese di giugno, il loro piano di insorgere fu scoperto dai
Taira che ordinarono ai Kebiishi (polizia imperiale) di arrestare
Mochihito, ma loro non si accorsero che tra i poliziotti c’era pure
Kanetsuna, figlio di Yorimasa. Ciò indicava che non si erano resi
conto che Yorimasa era ancora coinvolto nella rivolta. Mochihito si
rifugiò nel Tempio Mii-dera, formalmente chiamato Onjō-ji. Il 21
maggio il clan Taira assaltò il Templio Onjō-ji. Nell'attacco era
coinvolto anche il team di Yorimasa. Quella notte, Yorimasa dette
fuoco alla sua stessa abitazione ed entrò nel Templio Onjō-ji
insieme ai suoi familiari, includendo Nakatsuna e Kanetsuna, per
unirsi a Mochihito. Rivelarono chiaramente le loro intenzioni di
opporsi ai Taira.
Il loro piano di insorgere prevedeva
anche il coinvolgimento dei templi Enryaku-ji e Kōfuku-ji, oltre che
quello di Onjō-ji. Tuttavia, l’Enryaku-ji prese una posizione
neutrale. Nella notte del 25, allorché le forze ribelli sentirono il
pericolo perfino nel Tempio Onjō-ji, Yorimasa si diresse verso il
Kōfuku-ji, Nara, insieme al Principe Mochihito, ma quest’ultimo
cadde da cavallo durante la ritirata finendo per fermarsi al Byōdō-in
per riposare, che era lungo la strada. Fu lì che il grande esercito
dei Taira attaccò.
Il giorno seguente la battaglia iniziò.
Nonostante i monaci che vivevano nel tempio avessero distrutto il
ponte che consentiva l'ingresso alla struttura, le forze del clan
Taira riuscirono comunque a conquistarlo. Allora Yorimasa e i suoi
guerrieri si barricarono nel Tempio Byōdō-in per contrastare gli
attacchi del nemico in modo da permettere al Principe Mochihito di
scappare, ma le milizie dei Taira erano di gran lunga più numerose
di quelle di Minamoto no Yorimasa. Come risultato quest'ultimo perse
la maggior parte dei suoi comandanti e soldati e alcuni dei suoi
figli, tra cui Nakatsuna, Munetsuna e Kanetsuna, che morirono nel
conflitto o si suicidarono. Alla fine Yorimasa si tolse la vita pure
lui con la tecnica del seppuku, in quello che molti storici
considerano il secondo caso registrato di suicidio di un samurai di
fronte alla sconfitta, con l’assistenza di Watanabe no Tonau
lasciandoci la sua “poesia della morte”. Aveva 77 anni. La
suddetta poesia è la seguente:
- 埋もれ 木 の / 花 咲く こと も / な かり し に / 身 の なる 果て ぞ / 悲し かりける
- umoregi no / hana saku koto mo / nakarishi ni / mi non naru odio zo / kanashikarikeru
«Come un vecchio albero
da cui si non raccolgono i fiori triste è stata la mia vita destinata a non portare alcun frutto» |
Mochihito, che era riuscito a scappare,
venne raggiunto e ucciso. L'alleanza tra Mochihito e Yorimasa fu un
fallimento su tutti i fronti, le conseguenze del messaggio, scritto
dal principe, suscitarono un grande scalpore. Infatti, Minamoto no
Yoritomo, Minamoto no Yoshinaka e altri membri del clan Minamoto,
insieme a molti templi, si unirono alla rivolta, che portò alla
Guerra Genpei e alla successiva sconfitta e distruzione del clan
Taira.
Minamoto no Hirotsuna, il figlio più
giovane di Yorimasa, e Minamoto no Aritsuna e Minamoto no Naritsuna,
figli di Nakatsuna, sopravvissero alla serie di scontri perché si
trovavano nella provincia di Izu e si unirono all’esercito di
Minamoto no Yoritomo che si scontrò con i Taira a Izu.
Carriera
※ Calendario basato su quello giapponese antico.- Secondo anno dell’Era Hōgen (1136)
- 17 aprile: nominato Ciambellano.
- 13 giugno: conferimento della carica di Jugoino-ge (uno dei ranghi della nobiltà).
- Marzo del terzo anno dell’Era Ninpei (1153): concessione di entrare a far parte della corte di Fujiwara no Nariko, conosciuta anche col nome di Bifukumon-in.
- 22 ottobre del secondo anno dell’Era Kyūju (1155): nominato Hyōgoryo, agente dell’Arsenale.
- 2 ottobre del terzo anno dell’Era Hōgen (1158): permesso di accedere nella parte più interna della Corte Imperiale.
- Quarto anno dell’Era Hōgen (1159):
- 28 gennaio: avanzamento di rango nobiliare a Jūgoijō (stesso rango di quello precedente, ma con grado superiore) e ritiro dalla posizione di Hyōgoryo.
- 10 dicembre del periodo Heiji: responsabile della provincia di Izu. Sconosciuta la data del suo ritiro.
- 21 ottobre dell’Era Nin'an o Ninnan (1166): elevamento al rango nobiliare Shōgoige. Abbandono ufficiale della carica di Hyōgoryo, agente dell'Arsenale.
- 30 gennaio del secondo anno dell’Era Nin'an, denominato anche Ninnan (1167): avanzamento ad altro rango della nobiltà: Jyushiige
- 20 novembre del terzo anno dell’Era Nin'an (1168): elevamento al rango Jyushiijō (stesso rango del precedente, ma con grado superiore).
- 14 gennaio del secondo anno dell’Era Kaō (1170): assegnatagli temporaneamente la carica di Signore dell’Ovest della capitale nipponica.
- 9 dicembre dell’Era Jōan (1171): avanzamento del rango nobiliare a Shōshii. Abbandono della carica di Signore dell’Ovest della capitale.
- 19 gennaio del terzo anno dell’Era Jōan (1173): nominato Governatore della provincia di Bingo.
- 5 febbraio del secondo anno dell’Era Angen (1175): riottenuta la carica di Signore dell’Ovest della capitale giapponese continuando altresì ad essere Governatore della provincia di Bingo.
- 25 dicembre del secondo anno dell’Era Jishō (1178): avanzamento ad altra carica nobiliare: Jyusanmi.
- 28 novembre del terzo anno dell’Era Jishō (1179): divenuto monaco.
- 26 maggio del quarto dell’Era Jishō (1180): giorno della sua morte. Nome buddista postumo: Rengeji Kenhō Sawayama no Yoriyuki.
Leggende
Storie dell'Heike Monogatari
Romanzo: Heike monogatari
Nell’opera classica “Heike
monogatari” è stata scritta una storia su un mostro chiamato
Nue. Secondo questo racconto, l’Imperatore Konoe aveva incubi ogni
notte che lo portarono ad ammalarsi. Per guarirlo, Minamoto no
Yoshiie, nonché Minamoto no Yorimasa, capo del clan Genji, il quale
portava con sé un arco, appena fuori dal palazzo imperiale gridò
con tutta la potenza della sua voce: “Minamoto no Yoshiie,
governatore di Mustu!”.
In attesa dell’arrivo di un valoroso
samurai, fu scelto, all'interno del suo stesso clan, Yorimasa,
guerriero dalle eroiche gesta militari. Nel cuore della notte proprio
mentre Yorimasa proteggeva il giardino imperiale, da nord-est
giunsero nuvoloni neri che portarono con sé il demone Nue, il cui
aspetto era composto da diversi parti di animali: la testa di una
scimmia, il corpo di un cane procione, le zampe di una tigre e la
coda di un serpente. Yorimasa scagliando una freccia col suo arco, e
con l’aiuto della katana del suo seguace Ino Hayata, fece cadere
dal cielo il mostro. Una volta sconfitto, Yorimasa prese il suo
corpo, lo fece in tanti pezzi, li ripose poi in una barca fatta di
bambù e li gettò infine nel Mar del Giappone. In seguito a quel
fatto l’imperatore si ristabilì in breve tempo.
La leggenda sostiene inoltre che a
Yorimasa fu data dalla Corte Imperiale la “Shishiou”, una tachi,
offertagli come ricompensa del suo coraggio per aver ucciso il
mostro.
Luogo di sepoltura
Il luogo di sepoltura più conosciuto è
situato nel Tempio Byōdō-in nella città di Uji (prefettura di
Kyoto). Il 26 maggio, giorno della commemorazione di Yorimasa, si
celebra la relativa cerimonia religiosa buddhista.
Ve ne sono altri come il Tempio Rengeji
(Seki, prefettura di Gifu), dove è stata tramandata le leggenda di
Ino Hayata, vassallo di Minamoto no Yorimasa, che seppellì la testa
di Yorimasa nelle terre di Minamoto no Kuninao, suo zio. C’è anche
il Tempio Yorimasa, situato a Koga nella prefettura di Ibaraki, dove
è collocato il suo tumulo (altra leggenda riguardante il luogo dove
possa essere sepolta la sua testa); è tradizione credere che il suo
servitore, facente parte del clan Shimokobe, onori il padrone. Altra
tomba di Yorimasa è posta a Kameoka nella prefettura di Kyoto.
Inoltre, non è chiara la relazione stretta tra Yorimasa e la sua
tomba collocata nel Tempio Choumyou-ji a Nishiwaki nella prefettura
di Hyogo.
Templi scintoisti dedicati a Minamoto no Yorimasa
Ci sono diversi templi nelle province
vicine a quella del Kantō. In generale sono dedicati a Minamoto no
Yorimasa, come antenato del clan Ōkouchi (ex signore feudale).
- Tempio Toyoki – città di Toyohashi, prefettura di Aichi
- Tempio Yorimasa – città di Takasaki, prefettura di Gunma
- Tempio Yorimasa - città di Koga, prefettura di Ibaraki
- Tempio Yorimasa – città di Ryūgasaki, prefettura di Ibaraki
Templi in cui si prega Yorimasa
- Tempio Honkō – città di Ichikawa, prefettura di Chiba
Albero genealogico
Pronipote di Minamoto no Yorimitsu,
figlio primogenito di Minamoto no Nakamasa (secondo figlio di
Minamoto no Yoritsuna, discendente del clan Minamoto). Appartenente
alla ramificazione Tada, successione di Tada no Shō, e a quella di
Settsu, prendendo in considerazione il rango, la carica di ufficiale
e il fatto di essere il primogenito della famiglia.
- Padre: Minamoto no Nakamasa – secondo figlio di Minamoto no Yoritsuna
- Madre: figlia di Fijiwara Tomomi – originaria del rango nobiliare Fujiwara Nanke
- Fratelli
- Minamoto no Yoriyuki – fratello minore nato dalla stessa madre. Suicidatosi nel secondo anno dell’Era Hōgen (1157)
- Minamoto no Mitsushige – Saburo Fukaso. In origine il vero nome era Minamoto no Mitsunobu (Mino Genji), ma successivamente fu adottato come figlio adottivo da Nakamasa.
- Minamoto no Yasumasa – figlio adottivo di Ikeda Matsusada ereditando il cognome del clan Ikeda. Cambiamento del nome e cognome in Osamu Matsusei. Da bambino possedeva anche i seguenti nomi: Ki no Tomomitsu e Ki no Mochimasa.
- Hōshōji Donomikawa – moglie di Fujiwara no Tadamichi. Poetessa.
- Kōgōmiya Mino – dama di corte della principessa Reishi. Poetessa.
- Moglie di Fujiwara no Tsunesada (carica di Chūnagon, cioè consigliere del secondo rango nella Corte Imperiale)
- Mogli: Figlia di Minamoto no Masayori – originaria della linea di Minamoto no Mitsumasa, appartenente a Seiwa Genji (uno dei rami del clan Minamoto). Nella realtà la moglie di Yorimasa è la nipote di Masayori, non la figlia.
- Minamoto no Nakatsuna – figlio legittimo di Yorimasa. Poeta. Morto insieme al padre nella Battaglia di Uji.
- Nijōin no Sanuki – poetessa. Moglie di Fujiwara no Shigeyori, (componente del Ministero della Casa Imperiale), parte della famiglia Hamuroke.
- Concubina: Ayame no Mae – luogo di nascita a Izunagaoka Kona. Originariamente era la moglie di Tobain. Ha avuto due figli con Yorimasa. Dopo la Ribellione di Heiji, fuggì nel distretto di Kamo in provincia di Aki dove si fece monaca e lì morì.
- Madre biologica: sconosciuta
- Minamoto no Yorikane – gokenin (samurai di basso livello presso lo shogunato Kamakura) con la carica di Ōuchi Shugo, difensore del Palazzo Imperiale.
- Minamoto no Hirotsuna – figlio più giovane di Yorimasa. Gokenin (samurai di basso livello presso lo shogunato Kamakura).
- Minamoto no Yoritaka – Ajari, maestro nel Buddhismo esoterico
- Minamoto no Mikoto – Ajari, maestro nel Buddhismo esoterico
- Figlia: moglie di Fujiwara no Takayasu, con la carica di Ukyou no daibu e componente della famiglia Shijyōke.
- Figlia: moglie di Fujiwara no Kenjō, il quale fu nominato Taikōtaigōgū-ken daishin e appartenente al sottogruppo Kanjuji, ramo Hokke, uno dei principali del clan Fujiwara.
- Figlia: moglie di Murakami Tsunenari – Ministro di Centro e componente della famiglia Shina no Murakami.
- Figli adottivi
- Minamoto no Kunimasa – figlio di Minamoto no Kuninao (zio). Discendente della famiglia Yamagata.
- Minamoto no Muneyori – figlio di Minamoto no Yoriyuki (fratello minore). Discendente della famiglia Oguni.
- Minamoto no Masatsuna – figlio di Minamoto no Yoriyuki (fratello minore).
- Minamoto no Kanetsuna - figlio di Minamoto no Yoriyuki (fratello minore). Morto in battaglia insieme a Yorimasa nella Battaglia di Uji.
- Minamoto no Nakaie – figlio legittimo di Minamoto no Yoshikata. Morto in battaglia insieme a Yorimasa nella Battaglia di Uji.
- Cugini
- Minamoto no Yukikuni – in successione del sottogruppo Tada del ramo Settsu, il quale apparteneva a quello del clan Minamoto.
- Fujiwara no Akinori – figlia di Minamoto no Moriko (zia da parte di padre). Discendente del clan Uesugi
- Fujiwara no Norisue – cugino da parte di madre.
Vassalli
Su Yorimasa si conoscono varie
informazioni riguardanti i suoi vassalli. In una di queste si afferma
che Yorimasa ebbe come quartiere generale un’area vicino a Watanabe
nella provincia di Settsu (zone nei pressi dell’attuale Osaka,
prefettura di Osaka), mentre la famiglia dello zio di Yorimasa
ereditò il territorio di Tada no shō, il centro del ramo Settsu.
Inoltre, è noto il fatto che il clan Watanabe, gruppo di samurai che
si formarono nella stessa zona, a Watanabe, servì Minamoto no
Yorimasa come la più importante famiglia di vassalli. Si è venuti a
conoscenza altresì che il clan Shimokobe, che costruì la residenza
Shimokobe-no-sho nel feudo Hachijo-in, nella provincia di Shimōsa,
servì pure Yorimasa con la stessa qualifica.
Riguardo ai suoi rapporti con il clan
Shimokobe, definito come una famiglia di samurai proveniente dalla
parte orientale del Giappone, si ritiene che la relazione tra padrone
e servitore fosse iniziata dalla fondazione di Shimokobe-no-sho dopo
che Yorimasa si era recato nella provincia di Shimōsa insieme al
padre Nakamasa nominato Shimōsa no Kami (Governatore della provincia
di Shimōsa).
Discendenti
- Clan ShimotsumaNella famiglia Shimotsuma sono presenti i discendenti dei figli maggiori: il figlio ed erede di Minamoto no Nakatsuna e il figlio e il successore di Minamoto no Munetsuka. Il clan Shimotsuma ha servito il Tempio Hongan-ji come la principale famiglia di vassallii e ha avuto un ruolo fondamentale nella rivolta contro la setta Ikko nell’epoca Sengoku; poi nel periodo Edo Shigetoshi Ikeda, uno dei discendenti del clan Shimotsuma, ha ottenuto dalla propria famiglia diecimila koku e conseguentemente divenne daimyō.
- Clan OikawaOikawa Naritsuna, nipote di Yorimasa, è conosciuto come Izu-kanja Naritsuna o Saemon-no-jo Moritsuna, che è il fratello minore di Mianmoto no Munetsuna e di Minamoto no Aritsuna. Naritsuna era in possesso della villa padronale Oikawa a Kinosaki, distretto situato nella provincia di Tajima, e da quel momento ha cominciato a usare, come nome per il suo clan, Oikawa. Inoltre, anche Minamoto no Masatsugu, fratellastro di Minamoto no Nakatsuna (da parte di madre), da allora ha iniziato a utilizzare lo stesso nome Oikawa, quindi si sono formati due clan che avevano lo stesso nome.
- Clan Ōta e Clan KajiwaraI discendenti del figlio più giovane di Minamoto no Hitrotsuna fanno parte del clan Ōta. Tra i discendenti Ōta si possono trovare Ōta Sukeie, nipote di Ōta Dōkan il quale ha servito la famiglia Ōgigayatsu Uesugii-ke, e suo figlio Ōta Sukeyori. Fra i figli di Sukeyori vi sono Ōta Sukeaki e Ōta Sukemasa. Sono presenti perfino: Ōta Ujisuke, primogenito di Ōta Sukemasa, e Kajiwara Masakage, secondogenito. Oltre a ciò, si aggiungono alla discendenza: Ōta Sukemoto, che divenne un Rōjū (funzionario governativo con il grado più alto) dello shogunato Edo, e Ōta Seizaemon, capo dei servitori del clan Mito.
- Clan ŌkōchiAkitsuna, figlio di Minamoto no Kanetsuna (figlio adottivo di Minamoto no Yorimasa), ha iniziato a usare il nome Ōkōchi. Nel periodo Edo Matsudaira Nobutsuna ha preso il soprannome di Chie-Izu per il suo ingegno.
- Clan InokoI fratelli Inoko Hyōsuke e Inoko Kazutoki, comandanti militari, nell’epoca Sengoku hanno affermato di essere discendenti di Yorimasa.
- Clan BabaAnche il clan Baba, che ha generato Baba Nobuharu, uno dei quattro saggi vassalli di Takeda Shingen della provincia di Kai, oggigiorno è diventata la prefettura di Yamanashi, pare che discenda da Yorimasa.
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