Con Stati combattenti o Regni
combattenti (戰國,
战国,
Zhànguó) si indica il periodo storico cinese che va dal 453
a.C. al 221 a.C.
Il periodo degli stati combattenti vide
numerosi stati - Han, Wei, Zhao, Qi, Qin, Yan e Chu - combattersi la
supremazia nell'antica Cina. Ad imporsi fu lo Stato di Qin, che per
raggiungere questo scopo ricorse ad ogni mezzo, dallo scontro
militare alla manovra diplomatica, dall'inganno all'assassinio degli
avversari.
La fase conclusiva del processo di
unificazione ebbe inizio con l'ascesa al trono di Qin del re Ying
Zheng nel 246 a.C., sovrano dalle rare capacità organizzative e
dall'eccezionale senso strategico, che conquistò nell'ordine: Han
(230 a.C.), Wei (225 a.C.), Chu (223 a.C.), Zhao e Yan (222 a.C.) e
Qi nel 221 a.C. unificando così la Cina e dando inizio alla dinastia
Qin. Yin Zheng si rinominò Qin Shihuangdi, nome che si richiamava
agli antichi sovrani mitici.
Il Periodo dei regni combattenti vide
il fiorire della lavorazione del ferro, che sostituì il bronzo nelle
armi. La sfera d'influenza della cultura cinese si allargò ad aree
come lo Shu (l'attuale Sichuan) e lo Yue (l'odierno Zhejiang). Le
scuole filosofiche più importanti, come il confucianesimo, il
taoismo e il moismo subirono varie elaborazioni e se ne aggiunsero
altre, come il legismo formulato da Han Feizi, dando vita alle Cento
scuole di pensiero.
Divisione
dello stato di Jin
Durante il Periodo delle Primavere e
degli Autunni, lo stato di Jin era lo Stato più potente della Cina,
ma al termine del periodo esso cadde sotto il potere di sei ministri
provenienti da sei potenti famiglie, che ingaggiarono fra loro una
dura lotta per la supremazia. All'inizio del Periodo dei regni
combattenti erano rimaste quattro famiglie: gli Zhi (智),
i Wei (魏), gli Zhao (趙)
e gli Han (韓). Zhi Yao (智瑶),
l'ultimo capo della famiglia Zhi, la più potente di Jin, tentò di
coalizzarsi con i Wei e gli Han per sconfiggere la famiglia Zhao, ma
la coalizione si rovesciò e nel 453 a.C. le tre famiglie Wei, Han e
Zhao annientarono gli Zhi. Le tre famiglie si spartirono lo Stato di
Jin, dividendolo in tre stati: lo Stato di Wei (stato), lo Stato di
Zhao e lo Stato di Han. Nel 403 a.C. il re Zhou riconobbe la
spartizione e conferì ai loro sovrani il titolo di marchese (侯,
hóu). Lo Stato di Jin continuò ad esistere come un piccolo
territorio fino al 376 a.C., quando anche quest'ultimo frammento fu
diviso fra i tre stati.
I regni
combattenti
I regni combattenti, verso
il 350 a.C.
Il
declino della dinastia Zhou
Ornamento in giada intagliata raffigurante un drago,
Periodo dei regni combattenti
All'inizio del Periodo dei regni
combattenti, lo Stato di Chu era uno dei più potenti stati cinesi.
Il suo potere si rafforzò ulteriormente quando nel 389 a.C. il re
nominò primo ministro Wu Qi (吳起),
che introdusse importanti riforme. Sempre nel 389 a.C., la famiglia
Tian (田) assunse il potere
nello Stato di Qi, ed il sovrano Tian ottenne il titolo di duca di
Qi.
Nel 371 a.C., il marchese Wu di Wei
morì senza lasciare un erede designato, e una guerra di successione
si scatenò nello Stato di Wei. Dopo tre anni di guerra civile, gli
Stati di Zhao e Han invasero lo Stato di Wei, ma un disaccordo fra i
due sovrani permise al marchese Hui di Wei di conquistare il trono e
di respingere gli invasori.
Nel 354 a.C. lo Stato di Wei attaccò
lo Stato di Zhao e l'anno seguente conquistò una delle maggiori
città, Handan (邯鄲). Lo
Stato di Qi decise allora di venire in aiuto degli Zhao. Wei fu
sconfitto nella battaglia di Guiling (桂陵).
Ancora, nel 341 a.C., lo Stato di Wei
tentò di invadere lo Stato di Han, ma di nuovo intervennero i Qi che
sconfissero i Wei a Maling (馬陵).
Nel 334 i sovrani di Wei e di Qi si riconobbero vicendevolmente come
re (王), formalizzando così
l'indipendenza dei loro stati dalla dinastia Zhou. Il sovrano dello
Stato di Chu era già re dal Periodo delle primavere e degli autunni,
e da questo momento tutti gli altri stati si dichiararono regni
indipendenti: nel 325 il sovrano di Qin, nel 323 quelli di Han e Yan,
nel 318 quello di Song, uno Stato minore, e per ultimo, nel 299, il
sovrano di Zhao.
La guerra fra
i regni
Verso il 359 a.C., Shang Yang (商鞅),
ministro dello Stato di Qin, aveva iniziato una serie di riforme
basate sulla dottrina politica del legismo, che avevano trasformato
profondamente e rafforzato lo Stato.
Nel 340 a.C. lo Stato di Qin,
approfittando della serie di sconfitte che avevano indebolito il
regno di Wei, sferrò un attacco e conquistò una larga parte dei
territori Wei. Il regno di Wei spostò la capitale da Anyi a Daliang,
ma perse molto del suo potere.
Il regno di Chu raggiunse il suo
massimo nel 334 a.C., quando conquistò lo Stato di Yue. Seguì poi
la conquista degli Stati di Song (286 a.C.) e di Lu (249 a.C.). Ma
nel frattempo la minaccia rappresentata dall'espansionismo Qin era
diventata sempre più temibile.
Intorno al 300 a.C. lo Stato di Qi fu
quasi annientato da una coalizione guidata da Yue Yi di Yan. I Qi, al
comando del generale Tian Dian, riuscirono a riconquistare i
territori perduti, ma la loro potenza non fu più significativa.
Nel 293 a.C. i Qin sconfissero i Wei e
gli Han nella battaglia di Yique. Nel 278 a.C., fu la volta dello
Stato di Chu: i Qin conquistarono la capitale, Ying, costringendo il
re Chu a trasferirsi a Shouchun. Nel 260 a.C. i Qin sconfissero gli
Zhao nella sanguinosa battaglia di Changping.
La conquista Qin
Nel 230 a.C. il re An di Han (韓廢王),
spaventato dalla possibilità che i Qin attaccassero il suo regno, si
arrese senza combattere. Cinque anni dopo, l'esercito Qin invase lo
Stato di Wei ed assediò la capitale Kaifeng (大梁).
Per far capitolare la città, i Qin la inondarono deviando le acque
di un fiume. Il re Jia di Wei si arrese per risparmiare un ulteriore
spargimento di sangue.
Il re di Qin, Ying Zheng, decise allora
di affrontare lo Stato più forte, il regno di Chu. La prima
invasione fu un insuccesso, l'esercito Chu, forte di 500 000
uomini, fermò momentaneamente i Qin. Ma l'aggressione riprese l'anno
seguente, e nel 223 a.C. lo Stato di Chu fu definitivamente
conquistato.
Nel 222 a.C. fu la volta degli Stati di
Yan e Zhao; l'anno seguente il re di Qi si arrese. L'unificazione
della Cina era compiuta e si apriva l'era della dinastia Qin.