Nel mondo del wrestling con
l'espressione X Division si indica uno stile di lotta rapido e
ad alto rischio che prevede l'utilizzo di molte tecniche aeree visto
inizialmente nella Total Nonstop Action e da allora anche nelle varie
promotions membri della NWA. Lo slogan identificativo è stato per
molti anni:
(EN)
«It's not about weight
limits, it's about no limits.»
|
(IT)
«Non si tratta di limiti di
peso, riguarda il non avere limiti.»
|
Con il termine X Division si
indica anche la "divisione" o "categoria" della
Total Nonstop Action in qualche modo riconducibile alla tipica
Cruiserweight Division per lo stile di lotta, ma non per la
classe di peso. Se nelle classiche cruiserweight divisions lottano
wrestlers dal peso inferiore ai 100 kg, nella X Division può
accadere che a lottare siano anche i pesi massimi; un esempio in tal
senso è Samoa Joe, un heavyweight che, grazie al suo stile di
lotta molto veloce ed acrobatico, sposa alla perfezione le tipologia
di match della X Division.
La X Division ha un suo titolo, il TNA
X Division Championship, ed un suo roster di atleti che hanno in
comune non la stazza ma la tecnica di lotta. Inoltre esiste una
tipologia di match propria della X Division, chiamata Ultimate X. Il
TNA X Division Championship è attualmente detenuto da Trevor Lee che
ha battuto l'8 gennaio l'ex-campione DJ Z.
Storia
Lo stile ad alto rischio, rapido e
pieno di tecniche aeree da sempre utilizzate nella lucha libre, era
divenuto una delle attrazioni anche nel pro wrestling USA nella World
Championship Wrestling e nella Extreme Championship Wrestling alla
fine degli anni novanta. Piuttosto che enfatizzare il fatto che la
maggior parte di lottatori che utilizzava questo stile erano sotto le
220 lb (100 kg) chiamandola una divisione di cruiserweight,
la TNA decise di enfatizzare la natura ad alto rischio delle mosse
che i lottatori compievano solamente in TNA, su cui non era posta
nessuna limitazione. Come riporta Bob Ryder in The History of TNA:
Year 1, chiamarono così la divisione dopo gli X Games.
Fino al 2011, non c'era un limite di
peso massimo nella X Division o per il suo titolo, anche se in
pratica la maggior parte dei lottatori in questa divisione erano
cruiserweights, con Sonny Siaki, Samoa Joe, Kurt Angle, ed Abyss
uniche eccezioni notabili. Per enfatizzare questo punto, il motto
pubblicitario usato per descrivere la divisione era: "It's
not about weight limits, it's about no limits". L'11 agosto
2011, nell'edizione di Impact Wrestling, Eric Bischoff, figura di
autorità nella TNA, ha annunciato che da quel punto in avanti la X
Division avrebbe avuto un limite di peso di 225 lb (102 kg).
Dopo l'ufficializzazione del limite di peso lo stesso è stato però
prevalicato per due volte quando a Samoa Joe (280 libbre, 130 kg)
gli fu concesso un match per il titolo a Slammiversary 2012 e
successivamente anche Rob Van Dam (237 libbre, 108 kg) per Bound
For Glory 2012. Al marzo 2013 era stato introdotto un nuovo
regolamento in cui si diceva che ogni match doveva essere disputato
con la formula del triple threat ossia match a tre sfidanti e il
nuovo limite di peso era stato fissato a 230 libbre.Non essendo Stato
accolto dai favori del pubblico, questo regolamento è stato
annullato nell'agosto dello stesso anno; quindi attualmente non
esistono limiti nuovamente di peso per la categoria. Anche se è
stata de-enfatizzata nel corso di alcune annate, la X Division è
generalmente considerata una delle attrazioni di punta della TNA; la
X Division è ciò che ha reso la federazione differente dal resto
del mainstream targato USA.
Attualmente la categoria ha un due
eventi esclusivi annuali: sono il One Nighy Only Xtravaganza e
l'evento estivo Destination X proposto in un appuntamento settimanale
e che una volta era proposto in ppv.
La X Division è arrivata a ricoprire
il main event di un ppv in un'occasione:
con il three-way match di Unbreakale
2005 tra Samoa Joe A.J. Styles e Christopher Daniels. Questo match ha
avuto il raro rating di 5 stelle dal Wrestling Observer.
Appunto quest'ultimo match va inserito
nel contesto di uno dei più intensi feud nella storia della X
Division. La storyline descrive l'inizio del feud quando Joe
partecipa e vince la Super X Cup nel 2005, battendo AJ Styles in
finale via submission;Joe non aveva ancora mai perso un incontro ed
era così diventando uno dei migliori wrestlers nella divisione.
Il campione inaugurale fu A.J. Styles
che vinse sconfiggendo nel secondo ppv della federazione, in un four
way double elimination match, Low Ki Psicosis e Jerry Lynn. Aj Styles
rimane il più acclamato ed anche il primo storicamente che ha
prevalicato i confini della categoria diventando TNA World Champion
in svariate occasioni e rimanendo spesso nel corso degli anni main
eventer.
Chris Sabin è il lottatore ad aver
vinto più titoli con ben otto per la precisione. Il record di chi ha
detenuto per più tempo il titolo X Division appartiene ad Austin
Aries, con 301 giorni da campione.
Jerry Lynn, Low Ki ed AJ Styles vengono
definiti coloro che hanno costruito le peculiarità della categoria
fin dalle origini. Straordinario il loro triple threat ladder match
per il titolo.
Tornei
I lottatori della X Division sono gli
unici lottatori della TNA che competono nei TNA X Cup Tournaments. Il
primo torneo è stato il TNA 2003 Super X Cup Tournament, che fu
vinto da Chris Sabin. Grazie alla risposta positiva per quel torneo,
esso è stato riproposto più volte.
Ultimate X Match
L'Ultimate X match è un match tipico
della X Division. È molto simile a un ladder match, ad eccezione di
due cavi che si incrociano sopra il ring, e un oggetto di valore è
appeso nell'intersezione tra i due. Il vincitore è colui che prende
l'oggetto posto al centro dei cavi e lo porta a terra sul ring.
Fu creato originalmente nell'agosto
2003 e vide contrapporsi Michael Shane, Frankie Kazarian e Chris
Sabin. Da allora in poi, ventiquattro Ultimate X matches hanno avuto
luogo, alcuni per il X Division championship, alcuni per il TNA World
Tag Team Championship, e alcuni con una rossa e gigante X sospesa
sopra il ring, a simboleggiare lo status di primo contendente.
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