Il kusari-fundo è un'arma
tradizionale giapponese composta da una catena corta appesantita alle
estremità da dei corpi contundenti di forma
sferica/parallelepipoidale.
Storia
Il kusari-fundo sarebbe stato
"inventato" da una guardia del Castello di Edo, tale Masaki
Toshimitsu, per disarmare, immobilizzare o uccidere gli intrusi nel
castello senza spargere sangue, preservando così la sacralità del
luogo.
Come per il kusari-gama e il
kyoketsu-shoge, gli attacchi usano le punte appesantite in movimento
così da avere il massimo momento per l'impatto. Le traiettorie
d'impatto includono:
- "Tenchi furi": colpi dall'alto o dal basso
- "Yoko furi": colpi in dentro o in fuori orizzontalmente
- "Happo furi": colpi in dentro o in fuori diagonalmente
- "Naka furi": colpi dritti davanti
Costruzione
Quest'arma è molto simile al
kusarigama in quanto ad utilizzo, infatti è un'arma a corto raggio,
circa 46–76 cm di lunghezza totale. È generalmente composto da una
catena di acciaio inciso non riflettente o corda spessa per ragioni
di allenamento, con due pesi identici o asimmetrici, di solito non
appuntiti, alle due estremità. L'arma può essere usata per colpire,
accalappiare o intrappolare un avversario o la sua arma.
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