Edward "Ed" George Farhat,
meglio conosciuto come The Sheik o The Original Sheik
(per distinguerlo da The Iron Sheik) (Lansing, 6 settembre 1926 –
Williamston, 18 gennaio 2003), è stato un wrestler statunitense.
Fu anche il proprietario della Big Time
Wrestling, una delle più famose federazioni di wrestling negli anni
sessanta. È anche uno degli ideatori di quello che sarebbe diventato
l'Hardcore wrestling. Ha anche allenato altri wrestler popolari del
Michigan come suo nipote Sabu, Rob Van Dam, Scott Steiner e Greg "The
Hammer" Valentine.
Carriera
Inizi
Farhat iniziò la sua carriera da
lottatore nel Midwest e successivamente si spostò in Texas, ma il
suo incontro più importante fu uno nel quale non lottò in prima
persona. Egli avrebbe dovuto affrontare l'NWA World Heavyweight
Champion Lou Thesz a Chicago in un match valido per il titolo ma
Thesz aveva la reputazione di ridicolizzare i wrestler che
interpretavano delle "gimmick", così The Sheik non si
presentò sul ring e si nascose su un autobus. Paradossalmente, la
pubblicità ricavata da questo fatto fece crescere la fama del
personaggio di The Sheik. Egli andò a New York per unirsi alla
compagnia di Vincent J. McMahon dove fece coppia con Johnny Valentine
e Bull Curry in faide contro Mark Lewin, Don Curtis, Antonino Rocca,
e Miguel Pérez, combattute al Madison Square Garden. Ritornò poi
quando McMahon formò la World Wide Wrestling Federation per
combattere un feud contro Bruno Sammartino alla fine degli anni
sessanta.
La gimmick dello "sceicco pazzo"
Il personaggio di The Sheik era quello
del ricco sceicco siriano selvaggio e pazzo. Era solito non smettere
di infliggere dolore agli avversari rifiutandosi di fermare le prese
di sottomissione alle quali li sottoponeva anche se era l'arbitro ad
ordinarglielo. Faceva uso di oggetti illegali nascondendo delle
matite appuntite che utilizzava per ferire il volto dei nemici
durante gli incontri. Altra tecnica illegale molto impiegata dallo
sceicco era la "fireball" (palla di fuoco) che gettava in
faccia agli avversari, talvolta provocando loro delle gravi ustioni.
The Sheik non parlava alla telecamera, tranne che per le
incomprensibili parole "aloo, aloo!" che ripeteva spesso
sul ring. Ebbe due differenti manager in carriera: Abdullah Farouk
prima, ed in seguito Eddy Creatchman.
Faide principali e match vari
Il suo maggiore feud fu quello che lo
vide scontrarsi con Bobo Brazil a Detroit, il territorio principale
dello sceicco. I due lottarono per lo NWA United States Championship
(versione di Detroit), molto spesso alla Cobo Arena. Spezzoni di
questi match sono visionabili nel documentario I Like to Hurt
People. Altro avversario storico di The Sheik fu Fred Blassie.
Sheik e Blassie si affrontarono numerose volte, inclusi svariati
Steel Cage Match alla Grand Olympic Auditorium.
Nel 1968, The Sheik arrivò in WWWF per
lottare in alcuni match titolati contro Bruno Sammartino. I due si
incontrarono in tre diverse occasioni al Madison Square Garden, The
Sheik vinse il primo confronto per count out, venne squalificato nel
secondo, e perse in un Texas Death Match cedendo per dolore quando
Bruno lo colpì ripetutamente a un braccio con una penna facendolo
sanguinare copiosamente. Sammartino e The Sheik ebbero anche una
serie di match a Boston, incluso un tutto esaurito il giorno dopo una
tempesta di neve, quando ancora il trasporto pubblico non era tornato
alla normalità.
A partire dal 1969, Farhat lottò
regolarmente a Toronto, dove rimase imbattuto in 127 incontri al
Maple Leaf Gardens. Egli sconfisse lottatori del calibro di Whipper
Billy Watson, Lou Thesz, Gene Kiniski, Bruno Sammartino, Édouard
Carpentier, Ernie Ladd, Jay Strongbow e persino André the Giant
durante il suo primo grande tour del Nord America nel 1974. Fu però
proprio André che mise fine alla striscia di imbattibilità di The
Sheik a Toronto nell'agosto 1974, vincendo per squalifica. Nel 1976
egli perse per schienamento contro Thunderbolt Patterson e Bobo
Brazil. The Sheik continuò a combattere a Toronto fino al 1977.
Successivamente Farhat se ne andò in
Giappone. In un primo periodo riscosse un buon successo, ma poi la
federazione nella quale militava fallì e The Sheik passò alla All
Japan Pro Wrestling. Dopo un anno si trasferì nella New Japan Pro
Wrestling ma poco dopo tornò a combattere in America a Detroit. Fece
ritorno in Giappone nel 1977 per lottare nella All Japan, in coppia e
contro Abdullah the Butcher. Il suo incontro insieme ad Abdullah the
Butcher contro Dory Funk Jr. & Terry Funk fu uno dei match più
celebri e violenti mai disputati in Giappone.
Carriera successiva
A partire dal 1980, egli lottò in
varie federazioni del circuito indipendente negli Stati Uniti e in
Giappone per tutti gli anni ottanta.
Negli anni novanta, lottò
principalmente in Giappone per la Frontier Martial-Arts Wrestling ed
ebbe svariati pericolosi incontri di hardcore wrestling. Il 6 maggio
1992, The Sheik combatté un "Fire Deathmatch" con Sabu
contro Atsushi Onita e Tarzan Goto, dove le corde del ring erano
rimpiazzate da del filo spinato infuocato, rimediando tre ustioni di
terzo grado e finendo in coma per qualche tempo.
Nel 1994, passò un breve periodo nella
Extreme Championship Wrestling dove fece coppia con Pat Tanaka contro
Kevin Sullivan e Tazz. Venne inoltre colpito da un infarto mentre
stava prendendo un taxi a Tokyo. Lottò nel suo ultimo match nel 1998
in Giappone.
Quando Sabu entrò nella WCW nel 1995,
Farhat lo raggiunse come suo manager. Durante un match con Jerry
Lynn, che all'epoca combatteva con il ring name "Mr. JL",
Farhat si ruppe accidentalmente una gamba per colpa di Sabu e Lynn
durante uno spot del quale non era stato messo al corrente.
Nessun commento:
Posta un commento