Nüwa (女娲,
女媧,
Nǚwā) secondo la mitologia cinese è una divinità femminile
della creazione, sorella di Fu Xi. Il suo aspetto è a metà strada
tra l'essere umano, di cui conserva la testa e la parte superiore del
corpo, e l'animale, con la metà inferiore del corpo dalle sembianze
di serpente, drago o pesce. Secondo la tradizione è Nüwa a
inventare la musica e la tecnica per suonare il flauto, ma
soprattutto è lei a creare gli uomini, plasmandoli dall'argilla. La
tradizione attribuisce a Nüwa anche la creazione dell'istituzione
del matrimonio, grazie a questo essa è stata considerata capostipite
del genere umano e prima divinità femminile della mitologia cinese.
Il mito principale mito collegato a Nüwa è quello che riguarda la
riparazione del pilastro del paradiso che separava il Cielo e la
Terra.
Leggenda
Origini del nome
Si crede che il nome "Nüwa"
derivi da uno degli antichi clan della mitologia cinese. Il primo
riferimento letterario alla dea si trova nel Liezi (列子)
di Lie Yukou (列圄寇), dove
viene descritta mentre ripara il pilastro del paradiso. Tuttavia il
nome Nüwa compare per la prima volta nel terzo capitolo dei "Canti
di Chu" (楚辞) di Qu
Yuan, dove viene ritratta mentre modella figure umane dall'argilla,
per poi dar loro vita.
Secondo lo Shouwen Jiezi il carattere
"Wā" (娲), che funge
da titolo della dea, è una derivazione del carattere "Huà"
(化) che spiega come
l'etimologia del nome "Nüwa" (女娲)
sia collegato alla capacità di "化育"
(Huàyù - generare figli). Questo contribuisce a inserirla nel
contesto di una società cinese primitiva di stampo matriarcale, dove
la procreazione era considerata un evento miracoloso, che non
richiedeva necessariamente la partecipazione maschile.
Il nome Nüwa è ancora oggi utilizzato come nome proprio
femminile, con il significato di "bella fanciulla"Aspetto
Nella Cina continentale Nüwa veniva
spesso confusa con la dea taoista Lishan Laomu (骊山老母),
di conseguenza il suo aspetto era rappresentato più simile ad una
donna che ad una fanciulla immortale. Viene spesso raffigurata con
una corona sulla testa, mentre sulle mani regge delle bacchette o un
bastone, oppure dei classici confuciani, delle tavolette con
iscrizioni (spesso con diagrammi cosmologici) o altri strumenti di
legge come lo Hu dorato (金笏,
conosciuto anche come Shaku). La parte inferiore del corpo ha la
forma di un serpente/drago.
Genealogia
Secondo la mitologia cinese, dopo la
creazione della Terra da parte del gigante Pangu, essa non sarebbe
stata abitata da nessun altro essere oltre a Nüwa. Tuttavia,
basandosi su le "Primavere e Autunni" inserite nel
"Classico dei riti" (礼记),
Zheng Kang afferma che Nüwa fosse la moglie di Fuxi, uno dei Tre
Augusti (三皇 sānhuáng).
Questa tesi è sostenuta anche da Sima Zhen nel suo Supplemento
alle Memorie di uno storico - Annali dei tre augusti (补史记·三皇本纪)
il quale sostiene che Nüwa e Fuxi avessero lo stesso cognome, Feng
"風". Tuttavia nei
commentari ai Tre Augusti e Cinque Imperatori Nüwa è stata rimossa.
Secondo lo Shouwen Jiezi Nüwa era sia moglie che sorella di Fuxi.
Inoltre dal periodo dei Regni Combattenti e soprattutto durante la
dinastia Han furono prodotti numerosi dipinti e tavolette che
raffigurano Nüwa e Fuxi insieme, con le metà inferiori dei corpi
intrecciate.
I miti
Il mito della creazione
Nüwa non è considerata la creatrice
del mondo intero, ma solo degli essere umani e degli animali, di cui
è anche protettrice.
La leggenda narra che Nüwa fosse
presente agli albori del mondo, quando esso era un posto bellissimo
pieno di piante e germogli in fiore. Tuttavia ella si sentiva sola e
decise di creare gli animali per avere compagnia. Il primo giorno
creò i polli, il secondo i cani, il terzo le pecore, il quarto i
maiali, il quinto le mucche ed il sesto i cavalli. Tuttavia ella si
sentiva ancora sola ed il settimo giorno prese in mano dell'argilla
gialla, che iniziò a modellare a suo piacimento. Durante questo
procedimento l'argilla prese vita ed ebbe origine il primo essere
umano. Nüwa era talmente compiaciuta della sua creazione che decise
di crearne a centinaia, mentre essi danzavano attorno a lei e
alleviavano la sua solitudine. Il lavoro però era lungo e faticoso e
ben presto Nüwa si stancò, quindi prese una corda intrisa d'argilla
e la fece roteare fino a che il mondo mondo fu ricoperto da grumi di
fango. Secondo la leggenda i primi uomini modellati da Nüwa, quindi
quelli prodotti con la terra gialla, per questo motivo divennero
nobili, mentre per gli altri nati dal fango, era prevista una
condizione sociale servile.
Altre versioni del mito prevedono che
dapprima la dea diede vita agli uomini neri, che furono però cotti
un po' troppo, poi limitando eccessivamenti i tempi di cottura sfornò
gli uomini bianchi, ed infine finalmente i gialli. Inoltre mentre
Nüwa attendeva che le figure da lei create si asciugassero, alcune
furono colpite e sciolte dalla pioggia. In questo modo nacquero le
malattie e le deformità.
Il mito dell'inondazione
Venne il tempo in cui Gong Gong, il dio
delle acque, e Zhu Rong, il dio del fuoco, discutevano su chi di loro
dovesse prendere il trono del paradiso, e decisero di risolvere la
disputa combattendo. La loro battaglia si estese dal cielo alla
terra, portando distruzione ovunque. Quando Gong Gong capì di stare
per perdere, in un impeto di rabbia diede una testata al monte Bu
Zhong (不周山), una montagna
mitologica situata nel sud dello Xinjiang e si riteneva essere uno
dei quattro pilastri che separava il cielo dalla terra. Il pilastro
si spezzò (e conseguentemente anche gli altri quattro), fancendo
collassare metà del cielo sulla terra devastandola. Le foreste si
incendiarono e le acque fuoriuscite dalle crepe della terra
inondarono la superficie, causando innumerevoli morti.
Nüwa, sofferente per il dolore causato
all'umanità da lei stessa creata decise di porre fine alla
catastrofe. Nüwa unendo cinque pietre colorate riparò il cielo,
tagliò le gambe della grande tartaruga e le sostituì ai pilastri
danneggiati. Successivamente uccise il Feroce Drago Nero portando la
pace nella provincia di Ji. Infine raccolse le ceneri dei canneti e
le dispose per fermare l'inondazione.
Il mito spiega anche come le nuvole
colorate nel cielo siano il risultato dell'utilizzo delle pietre
colorate. Inoltre l'utilizzo delle gambe della tartaruga giustifica
il fatto che la parte occidentale della Cina si più rialzata
rispetto alla parte orientale, infatti per sostituire i pilastri ad
occidente furono utilizzate le gambe più lunghe della grande
tartaruga.
L'origine del matrimonio
Un altro mito legato alla creazione
dell'umanità viene spiegato nel Duyizhi(獨異志
di Li Rong) e riguarda Nüwa ed il suo fratello-marito Fuxi.
All'inizio del mondo non vi erano altre persone che Nüwa e suo
fratello maggiore Fuxi,che vivevano sulla montagna mitica di Kunlun.
Essi volevano diventare marito e moglie in modo da poter avere figli
e popolare la terra, ma si vergognavano per via del loro legame di
sangue. Così dalla cima della montagna pregarono il Cielo
chiedendogli di rendere possibile il loro matrimono manifestando il
suo consenso col verificarsi di un determinato evento. Sullo quale
fosse lo specifico evento esistono diverse versioni del mito relative
a diverse etnie (come Miao, Yao, Tujia e Shui). I principali eventi
considerati come la manifestazione della volontà del Cielo sono:
l'unirsi o il dissolversi della nebbia (o di due fili di fumo), due
fuochi che anche se accesi da parti opposte si incontrino, due pietre
che fatte cadere da lati opposti della montagna si incontrino a
valle, un guscio di tartaruga spezzato in due parti che combacino
perfettamente. Ovviamente il Cielo manifestò la sua approvazione e i
due poterono sposarsi originando il primo matrimonio. Tuttavia Nüwa
era ancora imbarazzata e afflitta da vergogna e sensi di colpa, così
usò un ventaglio per coprirsi il volto. Questo spiega perché ancora
oggi la tradizione vorrebbe che le spose si coprissero il volto con
un ventaglio durante la cerimonia matrimoniale.
Secondo un'altra versione, Nüwa
originò il matrimonio dopo aver creato l'umanità modellandola
dall'argilla, in modo che uomini e donne potessero unirsi e
procreare, togliendo così alla dea il compito del mantere il mondo
popolato.
La creazione degli strumenti musicali
Secondo il mito Nüwa avrebbe creato un
flauto di Pan (simile all'attuale Hulusi) inserendo delle canne di
bambù in una zucca. Wen Yiduo, nel suo "Studio su Fuxi"
(伏羲考), sostiene che anche
Fuxi e Pangu abbiano a che fare con la creazione del flauto. Di
conseguenza il contributo di Nüwa al mito della creazione degli
strumenti musicali sarebbe legato alla fama del fratello-marito.
Nüwa nel Fengshen Yanyi
Nüwa appare anche nel Fengshen Yanyi.
In questo romanzo Nüwa gode di grande rispetto sin dai tempi della
Dinastia Xia per essere la figlia dell'Imperatore di Giada, ed è
spesso chiamata la "Dea Serpente". Dopo la creazione della
Dinastia Shang, Nüwa creò cinque pietre colorate per proteggere la
dinastia con la creazione di piogge stagionali e altre qualità
prodigiose. In quest'epoca, Shang Rong chiese al Re Zhou di Shang di
andarla a visitareper dimostrarle il suo profondo rispetto. Dopo che
Zhou, alla vista della bellissima e antica dea Nüwa (che sedeva
dietro un drappo di luce), fu sopraffatto dalla merviglia scrisse un
breve poemetto e se ne andò. Quando Nüwa, al ritorno al suo tempio
dopo aver visitato l'Imperatore Giallo, lesse le parole di Zhou, le
trovò talmente oscene da provocare la sua ira. Così giurò che la
Dinastia Shang sarebbe finita a causa delle oscenità del suo re e,
accecata dalla rabbia, si recò personalmente a palazzo con l'intento
di uccidere il re, ma fu ricacciata indietro da due larghi fasci di
luce rossa.
Dopo aver realizzato che il Re Zhou era
destinato a governare per altri ventisei anni, Nüwa convocò i suoi
tre spiriti (妖精 - Yaojing)
subordinati: la Volpe Millenaria (Daji), Pipa Jing e il Fagiano a
nove teste (Jiutou Zhiji Jing). Poi con queste parole Nüwa
condannò la Dinastia Shang ad un cupo futuro: "La fortuna vinta
seicento anni fa da Cheng Tang sta finendo. Vi comando un nuovo
mandato del cielo che stabilirà il destino di tutti. Voi tre
entrerete nel palazzo del Re Zhou, dove lo stregherete. Qualsiasi
cosa facciate non arrecate danno a nessun altro. Se così farete, la
mia offerta è di permettervi di reincarnarvi come esseri umani".
In seguito di Nüwa non si seppe più nulla, ma fu certamente uno dei
maggiori fattori che contribuirono indirettamente alla caduta della
Dinastia Shang.
Celebrazioni
Secondo la tradizione i suoi resti si
troverebbero a Xihua (nella provincia dello Henan) e il suo tempio
sarebbe stato venerato dagli imperatori delle generazioni successive
per millenni, sviluppando il culto di Nüwa in tutta la provincia.
Ancora oggi permangono feste celebrate presso la tomba della dea dal
12 al 17 dicembre e dal 2 al 20 gennaio. Le date più importanti di
questi festival sono il 21 dicembre (ritenuto il giorno del
compleanno della dea) e il 15 gennaio (che si ritiene essere il
giorno in cui Nüwa riparò il pilastro del paradiso).
Nella contea di Huaiyang, nello Henan,
esiste un complesso di templi chiamato Tomba di Hai Hao (o Tempio
Renzu). Qui ogni anno dal 2 febbraio al 3 marzo si celebra il
"Festival Renzu", in occasione del compleanno di Fuxi.
Nonostante la divinità principale a cui è dedicata la celebrazione
sia Fuxi, anche Nüwa viene venerata in quest'occasione. Alcune
pellegrine fanno delle scarpe ricamate e le sacrificano a Nüwa
ponendole nel tempio o bruciandole con incenso, cartamoneta o edifici
di carta. La donne spesso ballano la dajingtiao (o danhualan
"portare un cesto di fiori sulla spalla"), per
celebrare gli antenati. Le danzatrici migliori sono considerate avere
la vera pietà filiale e quindi degne di poter ricevere la
benedizione di Nüwa.