lunedì 18 settembre 2017

Araki Murashige

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Araki Murashige (荒木 村重; 1535 – 20 giugno 1586) fu un daimyō giapponese del periodo Sengoku, servitore di Oda Nobunaga.

Biografia

Murashige fu daimyō della provincia di Settsu e si scontrò con il clan Wada prima di unirsi a Oda Nobunaga.
Guidò l'armata di Nobunaga nella guerra di Ishiyama Hongan-ji che durò dieci anni. Fu accusato nel 1578 di simpatia per il clan Mōri, uno dei maggiori nemici di Oda Nobunaga, da Akechi Mitsuhide. Si ritirò nel castello di Itami e resistette per un anno, fino al 1579, all'assedio delle forze del clan Oda; Araki scappò nelle terre del clan Mōri e visse il resto della sua vita come discepolo Cha no yu di Sen no Rikyū.
Esiste una storia semi-leggendaria che racconta l'uso rocambolesco di Araki di un tessen, o ventaglio di ferro, per salvare la propria vita. Dopo essere stato accusato di tradimento da Akechi Mitsuhide, Araki fu chiamato davanti al suo signore, Oda Nobunaga. Com'era consuetudine si chinò sulla soglia della porta prima di entrare nella stanza. In qualche modo prevenne il suo assassinio posizionando il tessen sulla scanelatura delle porte impendendo a esse di chiudersi per spezzargli il collo. Il piano di Nobunaga fu scoperto e la vita di Araki risparmiata.
Suo figlio, che prese il cognome della madre, fu l'artista Iwasa Matabei.


domenica 17 settembre 2017

Arai Hakuseki

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Arai Hakuseki (新井 白石; Edo, 24 marzo 1657 – Edo, 29 giugno 1725) è stato un filosofo, scrittore e politico giapponese della metà del periodo Edo, consigliere dello Shogun Tokugawa Ienobu.
Figlio di un samurai dello han ( "clan") Kururi, Arai Masazumi (新井 正済), il suo vero nome era Kinmi (君美), ma all'epoca era consuetudine assumere un nome di cortesia, ed egli scelse Hakuseki.

Vita

Hakuseki nacque a Edo e fu considerato presto un bambino prodigio; secondo una leggenda, a soli tre anni trascrisse un libro confuciano scritto in complicatissimi kanji, e senza errori. Essendo nato nell'anno dell'incendio di Meiwa, per il suo carattere focoso e per la forma delle sue sopracciglia, che sembravano formare il kanji "" ("fuoco"), fu soprannominato Hinoko (火の子 "figlio del fuoco").

Samurai

Come samurai si mise al servizio di Hotta Masatoshi, ma quando Masatoshi fu assassinato da Inaba Masayasu, e il clan Hotta dovette lasciare Sakura per rifugiarsi prima a Yamagata quindi a Fukushima, con una considerevole riduzione delle proprie possibilità economiche, Hakuseki si congedò diventando un rōnin, e studiò presso un confuciano, Kinoshita Jun'an; gli fu offerto un posto alla corte di un altro clan molto influente, il Kaga, ma preferì cedere l'offerta a un suo ex-collega samurai.

Politico

Nel 1693, Hakuseki fu chiamato a servire Manabe Akifusa come consigliere dello shogun Tokugawa Ienobu, e insieme al Rōjū Abe Seikyo lanciarono lo Shotoku no Chi (正徳の治), una serie di politiche economiche specificamente pensate per rafforzare lo shogunato, regolando la circolazione di denaro e tenendo a freno l'inflazione; inoltre guardando i dati raccolti, Hakuseki dedusse che il 75% dell'oro e il 25% dell'argento giapponese era stato speso nel commercio con l'estero, perciò promosse il Kaihaku Tagae-ichi Shinrei (海舶互市新例), che imponeva di pagare i mercanti cinesi e olandesi con porcellana, seta o generi alimentari, più "rinnovabili" dei metalli preziosi, abbastanza rari sull'isola. Inoltre semplificò i rituali per l'accoglienza degli ambasciatori della dinastia Joseon, in aperto contrasto con il confuciano Amamori Hoshu. Inoltre consigliò l'abrogazione di una legge tradizionale che prevedeva la vita monastica ai membri cadetti della famiglia imperiale, e si impegnò per mitigare le pene per i colpevoli di atti di violenza nei confronti degli animali.

Scrittore

Sebbene alcune delle politiche decise da Hakuseki furono proseguite dopo la morte di Ienobu, dopo quella del sesto shogun, Ietsugu, e l'ascesa di Tokugawa Yoshimune, Hakuseki lasciò il suo posto a corte per dedicarsi alla scrittura, carriera in cui fu particolarmente prolifico, e che continuò fino alla sua morte. Fu sepolto a Asakusa (oggi parte di Tōkyō), nel tempio di Ho'on-ji, ma in seguito la salma fu traslata nel tempio di Kotoku-ji a Nakano.

Opere

Tra i suoi lavori:
  • Hankanfu (藩翰譜); un dettagliato albero genealogico dei daimyo.
  • Koshitsu (古史通); una ricostruzione della storia antica del Giappone.
  • Oritaku Shiba-no-ki (折りたく柴の記); diario e memorie.
  • Sairan Igen (采覧異言);
  • Seiyō Kibun (西洋記聞);
  • Tokushi Yoron (読史余論); un'altra opera di carattere storiografico.

Sairan Igen

Il Sairan Igen è un libro di geografia in 5 volumi completato nel 1713, il primo libro del genere in Giappone a contemplare la geografia del mondo intero. Fortemente basato sulle conoscenze acquisite durante i suoi colloqui con il missionario Giovanni Battista Sidotti, e sulla Grande Mappa dei Diecimila Paesi di Matteo Ricci, descrive geografia, storia, usanze e animali del mondo conosciuto all'epoca.

Seiyō Kibun

Il Seiyō Kibun è uno studio in 3 volumi dell'Occidente, anche questo basato sulle conversazioni avute con il gesuita Giovanni Battista Sidotti. Il primo volume è anzi proprio una raccolta delle conversazioni con Sidotti, mentre il secondo è uno studio dei cinque continenti (Africa, Asia, Australia, Europa e America), e infine il terzo contiene una panoramica del Cristianesimo, dal punto di vista cattolico di Sidotti, all'epoca frainteso dai giapponesi. Fu scritto intorno al 1715, ma pubblicato postumo solo nel 1882.

sabato 16 settembre 2017

Shitennō

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Shitennō (四天王) è un termine giapponese che si riferisce alle divinità dei Quattro Re Celesti, ma è usato anche per indicare alcuni gruppi di quattro persone che esercitano una forte influenza su un determinato territorio. Il nome era molto usato nel Giappone feudale e serviva ad indicare gruppi di samurai, a metà tra la storia e la leggenda, che hanno dato vita ad alcune tra le più famose figure folkloristiche giapponesi.
Tra i gruppi di Shitennō il più celebre è quello al servizio di Minamoto no Yorimitsu, nella leggenda conosciuto come Raikō, composto da:
  • Sakata no Kintoki - probabilmente membro della famiglia Suzaku, conosciuto originalmente con il nome di Kaidomaru, ha dato origine alla leggenda di Kintaro.
  • Urabe no Suetake - membro della famiglia Sōryū.
  • Usui Sadamitsu - membro della famiglia Genbu, popolare personaggio del teatro Kabuki.
  • Watanabe no Tsuna - membro della famiglia Byakko, guerriero popolare nell'iconografia come cacciatore di demoni.
Questo gruppo di samurai è presente nelle leggende di Shutendoji, Yama-uba e Tsuchigumo, sempre al fianco del leggendario Raikō.
Un altro gruppo di Shitennō è quello di Minamoto no Yoshitsune, presente in molte opere, tra cui il dramma Kabuki Yoshitsune Senbon Zakura (義経千本桜). I loro nomi sono: Suruga Jirō, Kamei Rokurō, Kataoka Hachirō e Ise Saburō.

venerdì 15 settembre 2017

Anayama Nobukimi

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Nobukimi Anayama (穴山 信君 Anayama Nobukimi; 1541 – 21 giugno 1582) è stato un generale giapponese, conosciuto anche con il nome di Baisetsu Nobukimi o Anayama Baisetsu. Figlio di Anayama Nobutomo e nipote di Takeda Shingen, divenne famoso anche per essere uno dei Ventiquattro generali di Takeda Shingen.

Biografia

Ha combattuto per suo zio nella battaglia di Kawanakajima del 1561, nell'assedio di Minowa del 1566, nell'assedio di Odawara del 1569, nella battaglia di Mikatagahara del 1573, e nella battaglia di Nagashino del 1575, prima di defezionare e passare al servizio di Tokugawa Ieyasu, fornendogli aiuto nella sua campagna contro Takeda Katsuyori.
Ricevette diversi possedimenti nella provincia di Suruga, dopo la conquista di questa da parte di Takeda Shingen nel 1569, e qui rimase per un decennio. Mantenne un posto importante nella gerarchia del Clan Takeda anche quando il comando passò a Takeda Katsuyori, e fu posto a capo di un gran numero di truppe nella battaglia di Nagashino, al termine della quale gli fu concesso il castello di Ejiri. Nel 1582, per ragioni non ancora chiarite, prese la decisione di tradire il suo clan e passare al servizio di Tokugawa; fu per questo premiato da Tokugawa Ieyasu con un feudo nella provincia di Kai, sebbene il mutamento della sua lealtà si rivelasse effimero: solo pochi mesi dopo, accompagnando Tokugawa ad Osaka, fu costretto a fuggire a causa della rivolta di Akechi Mitsuhide; per fare ritorno a Mikawa insistette nel prendere una strada differente da quella di Ieyasu e delle sue truppe (che attraversarono la provincia di Iga), e fu ucciso. Una leggenda narra che a dargli la morte furono uomini fedeli al Clan Takeda desiderosi di vendetta per il tradimento subito, che lo stavano inseguendo da settimane.

giovedì 14 settembre 2017

Hojōjutsu

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L'hojojutsu (捕縄術 Hojōjutsu) (o nawajutsu (縄術 Nawajutsu)) è l'arte tradizionale giapponese di imprigionare una persona mediante corde o funi. Comprendente molti materiali diversi, tecniche e metodi di scuole differenti, l'hojōjutsu è un prodotto sui generis della storia e della cultura giapponese.
In quanto arte marziale, l'hojōjutsu è raramente, o mai, insegnato da solo, bensì come parte di un programma di studi di bugei o budō, spesso fra gli studi avanzati del jūjutsu. Le tecniche e i metodi dell'hojōjutsu sono raramente dimostrati al di fuori del Giappone.
Le principali regole dell'hojōjutsu sono quattro:
  1. Non lasciare che il prigioniero sciolga le legature.
  2. Non causare nessun danno fisico o mentale.
  3. Non lasciare che gli altri osservino le tue tecniche.
  4. Fa in modo che il risultato sia corretto anche esteticamente.

Tradizione

Storia

Nonostante non si sia soliti associare il periodo Edo ad un periodo in cui i diritti umani venivano ampiamente rispettati, in quel tempo legare una persona era considerato un atto molto grave. L'uomo imprigionato provava infatti un forte senso di vergogna e colui che eseguiva la legatura poteva persino essere messo sotto accusa. La situazione era invece del tutto diversa se le legature venivano effettuate senza nodi.

Le corde

Le corde utilizzate nell'arte dell'hojōjutsu erano di quattro colori, il cui significato è cambiato nel tempo. Secondo la tradizione più antica, che permase fino al periodo Edo, i quattro colori erano associati ciascuno ad una stagione, una direzione cardinale e ad una bestia protettrice della rispettiva stagione e direzione.

Colore
Stagione
Direzione
Animale
Blu
Primavera
Est
Dragone blu
Rosso
Estate
Sud
Fenice rossa
Bianco
Autunno
Ovest
Tigre bianca
Nero
Inverno
Nord
Tartaruga nera



Verso la fine del periodo Edo, i colori furono ridotti a due: bianco e indaco, e il loro uso non era quello tradizionale, ma corrispondeva al ramo della forza armata che utilizzava le corde.
Le corde (torinawa (捕り縄)) erano di tre tipi:
  • hon-nawa (本縄 honnawa), la corda principale
  • hayanawa (早縄 hayanawa), una corda più breve, utilizzato per le legature iniziali
  • kaginawa (鈎縄 kaginawa), una corda uncinata
Le corde utilizzate nella realtà erano fatte di canapa, mentre quelle di seta venivano usate per fare pratica su manichini di paglia o di cartone.

Tecnica

Fra la metà del 1500 e il tardo 1800 sono esistitevano più di 150 scuole di hojōjutsu, ciascuna con i propri strumenti e le proprie tecniche.

La "croce"

La legatura parte dal collo per poi scendere lungo la schiena, fare una curva a "L" verso destra all'altezza del petto e due giri completi attorno al busto (il primo giro include anche le braccia). Infine, fatta passare per l'angolo della "L", la corda viene avvolta attorno ai polsi posizionati dieto la schiena (il polso destro deve trovarsi sopra al sinistro).

Il "diamante"

La fune viene piegata nel punto medio, il quale viene posizionato sul pomo d'Adamo. Viene poi incrociata dietro al collo e ciascun capo viene fatto passare attorno ad un braccio per poi scendere verso i polsi, a formare un rombo.

La "vera da pozzo"

La legatura parte dal collo per poi scendere a zig-zag passando attorno al braccio sinistro, poi attorno a quello destro, per finire avvolta attorno ai polsi.

mercoledì 13 settembre 2017

Chiesa taoista cinese

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La Chiesa taoista cinese, nome con cui si indica impropriamente quella che dal Cinese è tradotta come Associazione Taoista Cinese (中國道教協會, 中国道教协会, zhōngguódàojiāoxiéhuì, chong kuo tao chiao hsieh hui ), è l'associazione religiosa che amministra il Taoismo in Cina continentale dal 1956. L'articolo Zhongguo Daojiao Xiehui Jianjie afferma invece che essa fu fondata nell'aprile del 1957.
Oltre alla gestione e all'unificazione delle attività religiose, la Chiesa si occupa anche di svariate attività che vanno dalle iniziative culturali a quelle ambientalistiche, sempre nel pieno rispetto dei valori taoisti di compassione, amore e armonia. La sede centrale dell'organizzazione si trova a Pechino, precisamente presso il tempio della Nuvola Bianca. Internamente la Chiesa è amministrata da un concilio ecclesiastico. Quest'ultimo è formato da un direttore, una serie di vicedirettori, un segretario generale e una serie di vicesegretari generali. Le attività tenute sul territorio cinese vengono gestite attraverso una serie di centri ecclesiastici minori presenti in ogni suddivisione geografica della Cina, oltre che attraverso i centri culturali, le scuole e i centri editoriali gestiti dalla sede centrale.

Storia

La Chiesa fu fondata il 26 novembre 1956 da ventitré persone, tra laici e chierici, incluso l'abate Yue Chongdai (岳崇岱) del tempio della Somma Purezza (太清宫, 太清宫, tàiqīnggōng, t'ai ching kung) in Shenyang, il maestro di scritture Wang Yueqing del tempio dell'Altissima Luce sulla Montagna del Drago e della Tigre nel Jianxi, padre Yi Xinying (易心莹) del tempio dell'Eterno Tao sul Monte Qingcheng nel Sichuan e il laico Chen Yingning (陈撄宁). L'enciclopedia di Baidu che parla di questa riunione non cita Wang Yueqing, menzionando invece in addizione ai maestri citati sopra Qiao Qingxin (乔清心) e Meng Minghui (孟明慧). Fu allestito un incontro in cui venne discussa la possibilità dell'istituzione di una organizzazione nazionale taoista; in poco tempo fu eletto il sopracitato gruppo del comitato e ben presto fu ufficialmente richiesta la possibilità di dare il via alla fondazione della Chiesa taoista cinese. Dopo aver contattato e consultato ampiamente gli esponenti ecclesiastici delle varie correnti del Taoismo, nonché ricevuto l'approvazione dei templi più importanti e delle associazioni di studio taoiste, il primo incontro concreto per dare il via alle attività della Chiesa fu tenuto l'anno seguente, precisamente l'8 aprile 1957. Il concilio elesse Yue Chongdai come direttore dell'associazione, mentre Wang Yueqing, Yi Xinying, Meng Minghui, Qiao Qingxin e Chen Yingning furono eletti come vice direttori (Yingning divenne contemporaneamente anche il segretario generale). La mattina del 15 aprile, gli ufficiali del governo si prestarono per alcune interviste durante un incontro tenuto con il concilio ecclesiastico taoista. Il 20 maggio il Ministero degli Affari Interni della Repubblica Popolare Cinese ufficializzò definitivamente la fondazione della Chiesa taoista cinese, la quale fu inserita al secondo posto nell'elenco delle organizzazioni religiose del Paese.

Attività

Appoggiata dal governo centrale, l'associazione religiosa unisce oggi tutti i taoisti della Cina interna (all'incirca 400 milioni di individui) e li educa ad un amore per la propria patria, le proprie tradizioni e la propria fede taoista. La Chiesa, che ha preso discretamente piede come organo importante della Cina contemporanea, si occupa di attività tra le più svariate. Principalmente enfatizza l'educazione dei taoisti attraverso la dottrina religiosa caratterizzata da valori quali l'amore, il rispetto e l'armonia, verso il prossimo ma anche verso la natura, la quale è considerata sacra, in quanto il Taoismo è una religione che trova la sacralità nell'universo, cioè in ogni cosa che esiste. Da questo nucleo dottrinale primario scaturisce quella che è l'occupazione della Chiesa taoista cinese in un'intensa attività a favore dell'ambientalismo, organizzando e supportando anche varie iniziative ecologiche. In secondo luogo la Chiesa si propone di aiutare quelle che sono le attività volte a favorire lo sviluppo di una società moderna, armoniosa e stabile. Oltre a tutto ciò l'associazione taoista ha partecipato anche a diverse attività internazionali svoltesi a favore della pace nel mondo. La Chiesa taoista cinese si occupa anche di questioni legate al campo della cultura e dell'insegnamento, portate avanti attraverso lo sviluppo e il supporto di asili, scuole, college, ospedali e altre istituzioni di carattere scolastico, sociale e pubblico.
Per quanto riguarda l'impegno religioso profuso dalla Chiesa, esso consiste essenzialmente nel tentativo di dare una costituzione ufficiale ad una religione, quella taoista, che per decenni ha dovuto subire una pesante repressione che l'ha portata alla quasi totale scomparsa nei territori d'origine. Oggi, grazie agli sforzi di varie associazioni, della stessa Chiesa taoista, ma anche del discreto supporto governativo, il Taoismo sta riprendendo piede nella società cinese. La rinascita, a partire dagli anni novanta, quando tra templi in rovina e clero assente, è cominciato, sta costantemente mostrando i propri frutti. Parallelamente alla rinascita, la Chiesa taoista cinese sta intraprendendo anche un'attività di profonda riforma della religione taoista, volta a favorire un adattamento di questa alla società cinese moderna, che passa attraverso, innanzitutto, una codifica e assimilazione della religione popolare cinese, la quale presenta vari punti di contatto con la religione taoista. Tra le attività più pratiche la Chiesa si occupa della pubblicazione di testi sacri, saggi e della realizzazione di opere d'arte religiosa; del restauro e della riapertura dei templi e dei luoghi sacri della tradizione; oltre che della cooperazione, per tutte queste attività, tenuta con le Chiese taoiste di Taiwan, Hong Kong, Macao e con le organizzazioni taoiste sparse per il globo. Ovviamente è compito della Chiesa anche la formazione e ricostituzione del clero taoista, attraverso maestri e seminari sparsi in tutta la Cina. Il clero, sebbene non esistano statistiche ufficiali a causa della proibizione dei censimenti in territorio cinese, pare possa rappresentare un punto di forza per la Chiesa taoista cinese del futuro; grazie al forte interesse risvegliatosi nella società cinese nei confronti della religione taoista, parecchi giovani scelgono di diventare preti taoisti, alimentando le file del clero. L'apparato sacerdotale taoista risulta costituito nella sua considerevole maggioranza da sacerdoti e sacerdotesse molto giovani, e la stessa tendenza è riscontrabile nella frangia monastica. I monasteri rappresentano inoltre luoghi di pace in cui ritirarsi per trascorrere una vita lontana dalle frenesie e all'insegna dello studio.