sabato 7 luglio 2018

Shan shui

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Shan shui è uno stile di pittura cinese che riguarda o raffigura panorami o paesaggi naturali, usando pennello e inchiostro in luogo di colori più convenzionali. I soggetti più ricorrenti in questa forma artistica sono montagne, fiumi e spesso cascate.

Storia

La pittura shan shui iniziò a diffondersi durante il V secolo, sotto la dinastia Song meridionale. Questo stile fu in seguito caratterizzato da un gruppo di artisti paesaggisti come Zhang Zeduan, per la maggior parte già famosi, che realizzarono dipinti di paesaggi su larga scala. Si trattava di dipinti solitamente incentrati sulle montagne, che erano da tempo luoghi sacri in Cina, in quanto visti come le case degli immortali e quindi vicine al cielo. Anche l'interesse filosofico per la natura o per le connotazioni mistiche del naturalismo potrebbe aver contribuito all'ascesa della pittura paesaggistica. L'arte dello shan shui, come molti altri stili della pittura cinese, ha un forte riferimento all'immaginario e ai motivi del taoismo, che esercitarono su di essa una profonda influenza. Alcuni autori hanno suggerito che l'enfasi taoista sulla piccolezza della presenza umana nella vastità del cosmo o l'interesse neoconfuciano per i modelli o principi che sottendono tutti i fenomeni, naturali e sociali, abbia condotto alla natura fortemente strutturata dello shan shui.

Concetti

La maggior parte dei dizionari e delle definizioni dello shan shui dicono che il termine include tutti gli antichi dipinti cinesi con immagini di montagne e acque. I pittori cinesi contemporanei, tuttavia, ritengono che soltanto i dipinti che, oltre a raffigurare tali soggetti, seguono specifiche convenzioni di forma, stile e funzione possano essere definiti shan shui. Quando i pittori cinesi usano lo shan shui, non tentano di presentare un'immagine di ciò che hanno visto nella natura, ma di ciò che hanno pensato della natura. A nessuno importa se i colori e le immagini dipinte somiglino o no all'oggetto reale.
Secondo Ch'eng Hsi:
Lo shan shui è un tipo di pittura che va contro la comune definizione di ciò che è un dipinto. Lo shan shui rifiuta il colore, la luce, l'ombra e il lavoro personale con il pennello,non è una finestra aperta per l'occhio dell'osservatore, ma è un oggetto per la mente dell'osservatore e quindi assomiglia più a un veicolo della filosofia.

Composizioni

I dipinti dello shan shui sono caratterizzati da un complicato e rigoroso insieme di regole quasi mistiche riguardanti l'equilibrio, la composizione e la forma. In particolare, tutti i dipinti shan shui dovrebbero avere tre componenti essenziali:

I Sentieri - I percorsi dei sentieri non dovrebbero mai essere rettilinei, ma piuttosto serpeggiare come un torrente. Questo aiuta ad accrescere la profondità del paesaggio aggiungendo strati. Il sentiero può essere costituito dal fiume o da un sentiero che corre lungo di esso, o ancora dal tracciato del sole attraverso il cielo oltre il versante della montagna. Il concetto è di non creare mai modelli inorganici, ma di imitare invece i modelli che la natura crea.
La Soglia - Il sentiero dovrebbe condurre ad una soglia. La soglia è là per abbracciare chi guarda e deve offrirgli uno speciale benvenuto. La soglia può essere la montagna, o la sua ombra sul terreno, oppure il suo squarcio nel cielo. Il concetto è sempre che una montagna o il suo confine devono essere chiaramente definiti.



Il Cuore - Il cuore è il punto focale del dipinto e tutti gli elementi dovrebbero condurre ad esso. Il cuore definisce il significato del dipinto. Il concetto dovrebbe essere che ciascun dipinto ha un unico punto focale e che tutte le linee naturali del dipinto si dirigono all'interno verso questo punto.

Elementi e colori

Lo shan shui è dipinto e progettato in accordo con la teoria cinese dei cinque elementi, che rappresentano varie parti del mondo naturale; esso si basa pertanto su specifiche istruzioni per i colori da adoperare nelle diverse "direzioni" del dipinto, così come riguardo a quelli che dovrebbero dominare.
Direzione Elemento Colore
Est / S.E. Legno Verde
Sud Fuoco Rosso
N.E. / S.O. Terra Marrone chiaro o Giallo
Ovest / N.O Metallo Bianco oppure Oro
Nord Acqua Blu o Nero



Le interazioni positive tra gli Elementi sono:
  • Il Legno produce il Fuoco
  • Il Fuoco produce la Terra
  • La Terra produce il Metallo
  • Il Metallo produce l'Acqua
  • L'Acqua produce il Legno.
Gli Elementi che reagiscono positivamente si dovrebbero usare insieme. Ad esempio, l'Acqua completa sia il Metallo che il Legno; Perciò, un pittore combinerebbe il Blu e il Verde o il Blu e il Bianco. C'è un'interazione positiva tra la Terra e il Fuoco, così un pittore mescolerebbe il Giallo e il Rosso.
Le interazioni negative tra gli Elementi sono:
  • Il Legno sradica la Terra
  • La Terra blocca l'Acqua
  • L'Acqua spegne il Fuoco
  • Il Fuoco scioglie il Metallo
  • Il Metallo spacca il Legno.
Ovviamente, gli elementi che interagiscono negativamente non si dovrebbero mai usare insieme. Ad esempio, il Fuoco non interagirà positivamente con l'Acqua o con il Metallo, perciò un pittore non sceglierebbe di mescolare il Rosso e il Blu oppure il Rosso e il Bianco.

Connessione con la poesia

Lo shan shui influenzò anche un movimento poetico, che fu infatti chiamato "poesia shan shui". Talvolta, le poesie erano destinate ad essere considerate insieme ad una particolare opera d'arte, altre volte erano intese come "arte testuale" che invocava un'immagine nella mente del lettore.

Influenza

Animazione e cinema

La forma d'arte dello shan shui è divenuta molto popolare, al punto che un'animazione cinese del 1988 intitolata Sensazioni dalla montagna e dall'acqua (inglese: Feeling from Mountain and Water; cinese: 山水情, Shān shuǐ qíng) usa lo stesso stile artistico e perfino il termine per il titolo del film. Per giunta, molti recenti film e opere teatrali prodotti in Cina, specificamente La foresta dei pugnali volanti e Hero, usano elementi dello stile stesso nella scenografia, come pure gli aspetti elementali per conferire "equilibrio".

Costruzioni

Il termine shan shui talvolta viene usato per ricomprendere l'architettura di giardini e di paesaggi, in particolare nell'ambito del feng shui.

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venerdì 6 luglio 2018

Dinastia Song

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La dinastia Song (宋朝, Sòng Cháo, Sung Ch'ao; in Cantonese Jyutping: sung ciu) regnò sulla Cina dal 960 al 1279. La sua fondazione riportò l'unità politica in Cina che si era persa con la caduta della Dinastia Tang nel 907. Gli anni compresi in questo intervallo sono noti come il periodo delle Cinque dinastie e dieci regni. Essa è stata il primo governo nella storia del mondo ad emettere a livello nazionale banconote o vera carta moneta e il primo governo cinese a stabilire una marina militare permanente. Questa dinastia vide anche il primo utilizzo noto della polvere da sparo, così come la prima rilevazione del nord tramite una bussola.
La dinastia Song si divide in due periodi ben definiti: dal 960 al 1127 la capitale è a Kaifeng (开封) e la dinastia prende il nome di Song Settentrionali o Bei Song (北宋; dal 1127, in seguito alle invasioni dei Jurchen (fondatori della Dinastia Jīn (金朝), fino al 1279 la dinastia prende il nome di Nan Song o Song Meridionali (南宋. La Capitale dei Song Meridionali fu Hangzhou (杭州). La sua caduta ad opera dei Mongoli segnò la fine della dinastia e l'inizio della dominazione mongola con la Dinastia Yuan (元朝).
Durante il periodo della dinastia Song, la popolazione della Cina raddoppiò. Ciò fu dovuto all'ampliamento della coltivazione del riso in Cina centrale e meridionale, all'uso della maturazione precoce a sud-est e in Asia meridionale ed alla produzione di abbondanti eccedenze alimentari.
Il censimento fatto dai Song del Nord registrò una popolazione di circa 50 milioni di abitanti, proprio come durante le dinastie Han e Tang. Tuttavia, si stima che la popolazione fosse in realtà di circa 100 milioni di persone.
La vita sociale durante la dinastia Song fu vibrante. I cittadini si riunivano per vedere e scambiare preziose opere d'arte, il popolo si mescolava tra feste pubbliche e incontri privati, e le città godevano di vivaci quartieri di intrattenimento. La diffusione della letteratura e della conoscenza fu rafforzata dalla precedente invenzione della stampa a xilografia e dall'introduzione della stampa a caratteri mobili avvenuta nell'XI secolo. La tecnologia, le scienze, la filosofia, la matematica, l'ingegneria e altre attività intellettuali fiorirono nel corso di questi anni. Filosofi come Cheng Yi e Zhu Xi rinvigorirono il confucianesimo con nuovi pensieri intrisi di ideali buddhisti, che portarono alla nascita del neo-confucianesimo. Nonostante che l'istituzione degli esami imperiali esistesse fin dal dinastia Sui, essi divennero molto più importanti durante il periodo Song. Ciò fu fondamentale nel passaggio da una élite aristocratica ad una élite burocratica.

Storia

Song settentrionali, 960–1127

L'imperatore Taizu di Song (regno tra il 960 e il 976) unificò la Cina ponendo fine al periodo di frammentazione politica conosciuto come il tempo delle Cinque dinastie e dieci regni. Egli stabilì, presso Kaifeng, un forte governo centrale a capo di tutto l'impero. Assicurò una stabilità amministrativa, promuovendo il sistema degli esami imperiali per la nomina dei burocrati statali, basata sull'abilità e il merito (al posto della posizione aristocratica o militare) e promosse progetti che comportarono efficienza nelle comunicazioni in tutto l'impero. Durante una di queste iniziative, i cartografi furono in grado di creare mappe dettagliate di ogni provincia e delle città. Queste mappe furono poi raccolte in un grande atlante. L'imperatore Taizu inoltre promosse la ricerca scientifica e le innovazioni tecnologiche, sostenendo opere come la torre dell'orologio astronomico progettato e costruito dall'ingegnere Zhang Sixun.
La corte imperiale Song mantenne rapporti diplomatici con la dinastia Chola in India, con i Fatimidi in Egitto, con il regno Srivijaya malese e con il Khanato Karakhanidi dell'Asia centrale. Altri paesi furono soci commerciali. Tuttavia, solo gli stati più vicini alla Cina ebbero il maggiore impatto sulla sua politica interna ed estera. Dalla sua nascita sotto Taizu, la dinastia Song si alternò tra guerra e diplomazia con le popolazioni Kitai della Dinastia Liao nel nord-est e con le popolazione Tangut della Dinastia Xia occidentale nel nord-ovest. I Song utilizzarono la forza militare nel tentativo di sconfiggere la dinastia Liao e di riconquistare la Sedici Prefetture, un territorio sotto il controllo Kitai che è stato tradizionalmente considerato parte della Cina. Tuttavia, gli eserciti Song furono respinti dalle forze Liao che si impegnarono in aggressive campagne annuali nel territorio Song settentrionale fino al 1005, quando la firma del trattato di Shanyuan pose termine a questi scontri. I Song furono costretti a pagare un tributo ai Kitai, ma ciò non comportò un grave danno per la loro economia dal momento che i Kitai importavano quasi tutto dai Song. Più significativamente, furono costretti a riconoscere allo stato Liao pari dignità diplomatica. La dinastia Song riuscì a riportare numerose vittorie militari sui Tangut nei primi anni dell'XI secolo; questi successi culminarono in una campagna guidata dallo scienziato, generale e statista Shen Kuo (1031-1095). Tuttavia, questa campagna si rivelò un fallimento a causa di un ufficiale rivale di Shen che disubbidì agli ordini portando alla perdita del territorio del Xia occidentale. Vi furono anche una significativa guerra combattuta contro la dinastia Lý del Vietnam (1075-1077) per una disputa di confine, e la rottura dei rapporti commerciali con il regno dei Đại Việt. Dopo che le forze Ly inflissero gravi danni in una sortita a Guangxi, il comandante dei Song Guo Kui (1022-1088) entrò a Thăng Long (la moderna Hanoi). Tuttavia, gravi perdite da entrambe le parti indussero il comandante Ly Thuong Kiệt (1019-1105) a spingere verso un trattato di pace che consentisse ad entrambe le parti di sospendere lo sforzo bellico; i territori conquistati furono reciprocamente scambiati nel 1082, insieme ai prigionieri di guerra.
Nel corso dell'II secolo le rivalità politiche divisero i membri della corte per via dei differenti approcci dei vari Ministri riguardo alla gestione della complessa società che si era creata e della fiorente economia. L'educatore e stratega Fan Zhongyan (989-1052) fu il primo a subire un contraccolpo politico, quando tentò di proporre riforme per il miglioramento del sistema di reclutamento dei dipendenti, aumentando gli stipendi dei funzionari minori e istituendo programmi di aiuto per consentire ad una gamma più ampia di persone di essere istruite e di poter usufruire del servizio di Stato. Dopo che Fan fu costretto a dimettersi dal suo incarico, Wang Anshi (1021-1086) divenne Cancelliere della corte imperiale. Con l'appoggio dell'imperatore Shenzong (1067-1085), Anshi criticò duramente il sistema educativo e la burocrazia statale. Cercò di porre rimedio alla corruzione all'interno dello stato e alla negligenza. Wang attuò una serie di riforme chiamate "Nuove Politiche", tra cui una riforma fiscale che interessava i terreni, l'istituzione di diversi monopoli statali, il sostegno alle milizie locali e la creazione di standard più elevati per l'esame imperiale per renderlo più adatto a selezionare realmente gli uomini più capaci di governare. Tali riforme crearono fazioni politiche nella corte. Il gruppo sostenitore di Wang Anshi, noto anche come "i riformatori", si scontrò con i ministri della fazione più conservatrice guidati da Sima Guang (1019-1086). Quando una fazione soppiantava un'altra nella posizione di maggioranza dei ministri della corte, allontanava i funzionari rivali, inviandoli a governare regioni dell'impero remote e di frontiera. Una delle vittime di spicco della rivalità politica, fu il famoso poeta e statista Su Shi (1037-1101), che fu imprigionato e poi esiliato per aver criticato le riforme di Wang.
Mentre la corte Song centrale rimaneva politicamente divisa e concentrata sugli affari interni, arrivarono preoccupanti notizie dai territori a nord dello stato Liao. La Jurchen, una tribù dell'impero Liao, si ribellò ad essi e formò un proprio stato, la dinastia Jin (1115-1234). Il funzionario dei Song Tong Guan (1054-1126) consigliò all'imperatore Hui Zong (1100-1125) di stringere un'alleanza con i Jurchen e di organizzare una campagna militare congiunta per rovesciare totalmente la dinastia Liao. Tuttavia, lo scarso rendimento e la debolezza militare dell'esercito Song furono subito evidenti ai Jurchen che ruppero la loro alleanza avviando un'invasione nel territorio Song nel 1125, seguita da un'altra due anni più tardi. Durante quest'ultima invasione, i Jurchen catturarono non solo la capitale Song a Kaifeng, ma lo stesso imperatore Hui Zong ormai ritirato, il suo successore Qin Zong e la maggior parte della corte imperiale. Ciò avvenne nell'anno di Jingkang (in Cinese 靖康) ed è noto come l'umiliazione di Jingkang (in cinese 靖康 之耻). Le forze Song restanti raggruppatesi sotto l'auto-proclamato Gaozong (1127-1162) si ritirarono a sud del fiume Yangtze per stabilire la nuova capitale della dinastia Song a Lin'an (nella moderna Hangzhou). La conquista Jurchen della Cina settentrionale e lo spostamento della capitale da Kaifeng a Lin'an fu la linea di demarcazione tra la dinastia Song del Nord e la dinastia Song del Sud.

Song meridionali, 1127-1279

Sebbene indeboliti e spinti verso sud lungo il fiume Huai, i Song meridionali trovarono nuovi modi per sostenere la loro fiorente economia e difendere il loro territorio dagli scontri con la dinastia Jīn. Essi vantavano abili ufficiali militari, come Yue Fei e Han Shizhong. Il governo promosse una massiccia costruzione e progetti di miglioramento del porto e l'edificazione di fari e magazzini portuali al fine di sostenere il commercio marittimo verso i principali porti internazionali, come Quanzhou, Canton e Xiamen. Al fine di proteggere e sostenere le tante navi che solcavano le acque del Mar Cinese Orientale e del Mar Giallo (tra la Corea e il Giappone ), nell'Oceano Indiano nel Mar Rosso, si presentò la necessità di creare un corpo militare dedicato. Pertanto la dinastia Song stabilì in Cina la prima marina militare permanente nel 1132 con sede in Dinghai. Grazie a tale flotta, i Song si prepararono ad affrontare le forze navali dei Jīn sul fiume Yangtze nel 1161, nella battaglia di Tangdao e nella battaglia di Caishi. Durante questi scontri le navi della marina Song impiegarono le navi dotate di ruote a pale, armate di trabucco che permetteva di lanciare bombe piene di polvere da sparo. Nonostante che le forze Jīn, comandate dall'imperatore Hailing, vantassero 70.000 uomini su 600 navi da guerra, mentre le forze Song erano di soli 3.000 uomini imbarcati su 120 navi, le forze di questi ultimi uscirono vittoriose in entrambe le battaglie, proprio grazie a queste tecnologie adottate sulle proprie navi. Successivamente la marina militare fu notevolmente ampliata, arrivando a contare circa 52.000 marinai combattenti. Il governo Song confiscò porzioni di terreno di proprietà della nobiltà terriera al fine di aumentare le entrate per questi potenziamentii militari, un atto che causò un forte dissenso, alienandogli la fedeltà di importanti membri della società.
Sebbene la dinastia Song avesse dimostrato di essere in grado di trattenere i Jīn, un nuovo pericoloso nemico affermò il suo dominio sulla steppa, nei deserti e nelle pianure a nord dei territori della dinastia Jīn. I mongoli, guidati da Gengis Khan (r. 1206-1227), inizialmente invadendo i Jīn nel 1205 e 1209, mediante grandi incursioni attraverso i loro confini e, nel 1211, un enorme esercito mongolo fu formato per l'invasione finale. La dinastia Jīn fu costretta al vassallaggio verso i mongoli e quando improvvisamente i la capitale dei Jin fu spostata da Pechino a Kaifeng, tale fatto fu interpretato dai mongoli come una rivolta. Sotto la guida di Ögedei Khan (r. 1229-1241), tanto la dinastia Jīn quanto la dinastia Xia occidentale vennero conquistate dagli eserciti mongoli. I mongoli invasero anche la Corea, il califfato abbaside del Medio Oriente e la Russia. Il capo mongolo Mongke Khan condusse in seguito una campagna militare contro i Song nel 1259, ma morì il 11 agosto durante la battaglia della fortezza Diaoyu a Chongqing. La morte di Mongke e la conseguente crisi di successione costrinsero Hulagu Khan a ritirare il grosso delle forze mongole fuori del Medio Oriente dove erano state condotte per combattere contro i Mamelucchi egiziani (che sconfissero i mongoli rimasti a Ayn Jalut). Anche se Hulagu si alleò con Kublai Khan, le sue forze non erano in grado di cooperare nell'assalto contro i Song a causa della guerra di Hulagu con il Khanato dell'Orda d'Oro.
Kublai continuò l'offensiva contro i Song, guadagnando un punto d'appoggio temporaneo sulla riva sud dello Yangtze. Kublai iniziò quindi i preparativi per prendere Ezhou, ma una guerra civile in sospeso con suo fratello Ariq Böke - un pretendente rivale al Khaganato mongolo - lo obbligo a spostare il grosso delle sue truppe verso nord. In assenza di Kublai, le forze Song furono comandate dal Cancelliere Jia Sidao in un attacco che riuscì a spingere le forze mongole oltre le rive settentrionali del Yangzi. Ci furono piccoli scontri di frontiera fino al 1265, quando Kublai vinse una importante battaglia nel Sichuan. Dal 1268-1273, Kublai bloccò il fiume Yangzi con la sua marina e assediò Xiangyang, l'ultimo ostacolo sulla sua strada per invadere il ricco bacino del fiume Yangzi. Kublai dichiarò ufficialmente la creazione della dinastia Yuan nel 1271. Nel 1275, un esercito Song di 130.000 soldati comandato da Jia Sidao fu pesantemente sconfitto. Nel 1276 gran parte del territorio Song fu sottomesso dalle forze Yuan.
Nella battaglia di Yamen, del 1279, sul Delta del Fiume delle Perle, l'esercito Yuan, guidato dal generale Zhang Hongfan, piegò definitivamente la resistenza Song. L'ultimo sovrano, il giovane imperatore di soli 8 anni, Huaizong di Song, si suicidò insieme con il primo ministro Lu Xiufu e 800 membri del clan reale. Su ordine di Kublai il resto della ormai decaduta famiglia reale fu risparmiata. Al deposto imperatore Gong Di fu dato il titolo di "Duca di Ying", ma poi fu esiliato in Tibet, dove intraprese una vita monastica. L'ex imperatore sarebbe poi stato costretto a suicidarsi sotto gli ordini del nipote di Kublai, Gegeen Khan, per paura che potesse compiere un colpo di Stato per ripristinare il suo regno.

Arti, cultura

La dinastia Song sviluppò il sistema degli esami per reclutare membri dell'amministrazione imperiale. Tale sistema, in nuce già presente con la Dinastia Tang fu esteso e codificato. L'efficiente burocrazia permise un livello di centralizzazione e di capacità di controllo sia politico che economico sulla società come mai si era prima verificato. I governatorati militari, ed in genere tutto l'apparato militare e il suo peso nella vita civile, furono grandemente ridimensionati e di fatto estromessi dal centro decisionale imperiale.
Le città prosperarono grazie all'attivo sistema commerciale e manifatturiero. La classe dei mercanti raggiunse un livello sino ad allora ineguagliato di ricchezza, ma non riuscì ad ottenere spazio politico, grazie anche all'efficiente sistema di esami pubblici, che permetteva comunque l'ingresso per meriti letterari e di moralità confuciana. Ciò diede l'avvio a una speciale classe sociale, definita gentry dagli storici, che comprende i proprietari terrieri più ricchi e i letterati - talora provenienti da famiglie di mercanti - che, pur essendo imbevuti di ideali e cultura confuciana, non avevano passato gli esami e non erano organicamente integrati al sistema amministrativo imperiale. Tale classe faceva da interlocutore con gli amministratori, avanzando le istanze locali e coadiuvando nel controllo sociale.
Ciò fu reso possibile anche dall'enorme diffusione che ebbe la stampa e l'allargamento della scolarizzazione nella società. Sebbene la stampa fosse stata inventata già sotto la dinastia Tang, è solo con i Song che essa diventa mezzo principale dello scambio e della diffusione di idee.
Con la stampa i Song poterono realizzare la prima cartamoneta della storia, utile per l'enorme volume degli scambi commerciali tra le varie regioni cinesi, oltre che per le basi commerciali cinesi che si andavano creando nel sudest asiatico (Vietnam, Champa, Malesia, Bengala).
Molti storici hanno posto l'accento su quella che può essere definita una rivoluzione industriale mai compiuta.
Esistevano "fabbriche" addette alla produzione in serie di manufatti in porcellana unicamente per l'esportazione, altre unicamente per il consumo a corte, altre per la vendita locale. Sarebbero occorsi ancora secoli perché altre civiltà fossero in grado di imitare la Cina nella produzione della ceramica invetriata, limitandosi, come in Europa, a semplici terrecotte dipinte successivamente alla cottura.
L'introduzione del cotone, specialmente a sud, costituì una enorme nuova risorsa che diede vita ad una specifica industria tessile. Le cartiere prosperarono nel Zhejiang così come la produzione di lacca. La produzione di polvere da sparo e cannoni permise di fronteggiare invasioni turche degli Xi Xia durante il periodo dei Song Meridionali. Furono adattati dei cannoni per installarli sulle enormi giunche mercantili. Data tanta ricchezza e potenza non è un caso che la capitale Hangzhou fosse più popolosa di qualsiasi altra città europea coeva.
Nonostante questi ed altri grandi progressi, tuttavia, gli studiosi affermano che, a causa del mancato sviluppo di una classe borghese capitalista, non vi fu mai, durante la dinastia Song, una vera e propria rivoluzione industriale così come la si intende canonicamente. Ciò è dovuto anche ad una visione non scientifica della realtà, alla costante sovrabbondanza di manodopera a basso costo, alla mancanza di leggi che proteggessero la proprietà privata e la libertà individuale, e soprattutto all'enorme prestigio che aveva la burocrazia statale.
Dal punto di vista delle arti, invece, con i Song raggiunsero la piena maturità la pittura, la calligrafia e la già citata porcellana.
In campo culturale, il Buddhismo fu in costante declino, sempre più marginalizzato dalla cultura dominante. Questa abbracciò la nuova sintesi di Taoismo e Confucianesimo che si andò formalizzando durante i Song e che ebbe come massimo esponente il filosofo Zhu Xi (1130-1200), il maggiore della scuola del Neoconfucianesimo, lixue. Discutibilmente lo scienziato cinese più grande, Shen Kuo (1031-1095), appartenuto a questa età di storia cinese.
La storiografia si concentrò sul problema della legittimità dinastica ed ebbe in Sima Guang (1019-1086) il suo massimo esponente. In campo politico il massimo autore fu senza dubbio il riformista Wang Anshi (1021-1086). Suo oppositore politico, nonché massimo poeta della dinastia Song, fu Su Dongpo (1037-1101).
In questo periodo fiorirono le gigantesche enciclopedie il cui genere influenzò tutti i settori. Si stamparono enciclopedie letterarie, geografiche, mediche, sulla storia politica e sull'agronomia, nonché le tradizionali opere storiografiche. La trattatistica spaziò dall'agopuntura alla farmacopea, dall'algebra (estrazione di radici cubiche, introduzione dello zero) alla costruzione di orologi meccanici, critica letteraria alla definizione del gusto artistico in ambito pittorico e poetico. Non minore importanza ebbero le opere archeologiche: studi di numismatica, di classificazione dei bronzi antichi e studio delle più antiche forme di scrittura.
Questa esplosione artistica e intellettuale raggiunse e permeò anche le società della Corea, del Vietnam e del Giappone.

Società

Diritto, giustizia e scienza forense

Il sistema giudiziario utilizzato dai Song mantenne la maggior parte del codice legale adottato dalla precedente dinastia Tang e fu la base del diritto tradizionale cinese fino all'epoca moderna. Gli sceriffi erano deputati a mantenere la legge e l'ordine nelle giurisdizioni municipali e, occasionalmente, si avventuravano nelle campagne. I magistrati ufficiali che sopraintendevano ai casi giudiziari, non solo si occupavano di applicare il diritto scritto ma promuovevano anche la morale nella società. Ai giudici spettava il compito di determinare il colpevole di un atto criminale e di infliggere la pena, spesso nella forma di fustigazione. Un individuo che veniva condotto in tribunale come accusato di un illecito penale o civile non era considerato totalmente innocente fin quando ciò non fosse stato dimostrato, mentre anche gli accusatori erano visti come sospettabili da parte del giudice. Per via delle gravose spese giudiziarie e dell'incarcerazione immediata prevista per coloro che erano accusati di illeciti penali, il popolo Song perferiva risolvere le controversie e le liti in privato, senza l'intervento di un giudice.
Shen Kuo nel suo Mèng Xī Bǐ Tán si scontrò con le credenze tradizionali cinesi in materia di anatomia. Si suppone che questo attrito possa aver stimolato l'interesse per le autopsie nella Cina del XII secolo. Il medico e il giudice Song Ci (1186-1249) scrisse un lavoro pionieristico della scienza forense per l'esame dei cadaveri al fine di determinare la causa della morte (strangolamento, avvelenamento, annegamento, trauma, ecc ) e per dimostrare se il decesso sia dovuto a omicidio, suicidio o morte accidentale. Song Ci sottolineò l'importanza del corretto svolgimento delle procedure medico legali durante le autopsie e la registrazione accurata dei risultati tramite impiegati ufficiali.

Esercito e arte della guerra

L'esercito era principalmente organizzato in modo da escludere che costituisse una minaccia per il potere imperiale, spesso a scapito della sua efficacia in guerra. Il Consiglio Militare dei Song settentrionali era gestito da un cancelliere che, tuttavia, non aveva il controllo sull'esercito imperiale. L'esercito imperiale era diviso tra tre comandanti, ciascuno dei quali rispondeva indipendentemente al solo Imperatore. Dal momento che le campagne militari erano raramente condotte personalmente dall'Imperatore, le forze dei Song mancavano dell'unità di comando. Si ritiene che la corte imperiale abbia spesso sollevato, o addirrittura giustiziato i generali di successo che potevano mettere in pericolo l'autorità reale (specie nei casi di Li Gang, Yue Fei e Han Shizhong).
Sebbene i funzionari considerassero il personale militare come membri inferiori nella gerarchia sociale, un comandante di alto rango poteva ottenere lo status e il prestigio nella società grazie alla vittoria nelle battaglie. Al suo apice, l'esercito Song contava un milione di soldati, suddivisi in plotoni di 50 militari, compagnie costituite da due plotoni e un battaglione di 500 soldati.
I balestrieri erano separati dalla fanteria regolare e considerati come una unità propria, in quanto combattenti molto apprezzati in grado di fornire un'efficace sbarramento di dardi contro le cariche di cavalleria nemiche. Il governo si impegnò nel realizzare nuovi modelli di balestra che potevano operare con una più lunga gittata. La cavalleria, dal canto suo, impiegava un gran numero di armi diverse, tra cui alabarde, spade, archi, lance e "lance da fuoco" che grazie all'esplosione della polvere da sparo creavano fiamme e schegge.
La strategia e l'addestramento militare furono trattati in maniera scientifica e furono, con il tempo, studiati e perfezionati; i soldati venivano selezionati secondo la loro capacità di usare le armi e le loro attitudini atletiche. Le truppe furono addestrate a seguire dei segnali standard, avanzando allo sventolio delle bandiere e a fermarsi al suono di campane e tamburi.
Nel X secolo la marina fu di grande importanza per il consolidamento dell'impero; durante la guerra contro lo Stato dei Tang meridionali, la marina Song fu impiegata per difendere i grandi ponti di barche galleggianti sul fiume Azzurro, al fine di garantire i movimenti di truppe e rifornimenti. I Song disponevano di grandi navi da guerra che poterono trasportare fino a 1.000 soldati, mentre le veloci navi con le pale a ruote erano viste come imbarcazioni da combattimento essenziali in ogni battaglia navale di successo.
In una battaglia del 23 gennaio 971, il massiccio lancio di frecce da parte dei balestrieri Song decimò il corpo di elefanti da guerra dell'esercito degli Han meridionali. Questa sconfitta, non solo segnò la sottomissione degli Han alla dinastia Song, ma anche l'ultima volta in cui un corpo di elefanti da guerra sia stato impiegato come una divisione regolare all'interno di un esercito cinese.
Durante il periodo Song furono scritti un totale di 347 trattati militari, come indicato dal testo storico Song Shi del 1345. Tuttavia, solo pochi di questi sono sopravvissuti, tra cui il Wujing Zongyao scritto nel 1044. Esso fu il primo libro noto per aver elencato le formule per la polvere da sparo, utilizzate in diversi tipi di bombe da fuoco. Sono riportate anche una descrizione dettagliata con illustrazioni di un lanciafiamme con pompa a doppio pistone, così come le istruzioni per la manutenzione e riparazione dei componenti e delle attrezzature utilizzate per questa arma.

Arte, letteratura e filosofia

Durante la dinastia Song le arti visive sono andate incontro a nuovi sviluppi, con i progressi nella paesaggistica e nella ritrattistica. Le élite consideravano la pittura, la poesia e la calligrafia come colti passatempi adatti agli studiosi. Il poeta e statista Su Shi e il suo collega Mi Fu (1051-1107) acquistavano o prendevano in prestito opere d'arte per studiarle e copiarle. La poesia e la letteratura beneficiarono della loro crescente popolarità; questo fu il periodo in cui venne sviluppato lo stile poetico Ci. Ampie enciclopedie furono scritte, quali opere di storiografia e decine di trattati di materie tecniche. Tra queste spicca lo Zizhi Tongjian, un testo di storia universale composto da 1000 volumi con 9,4 milioni di caratteri cinesi. Un ulteriore genere che ebbe crescente popolarità fu la narrativa di viaggio, grazie anche agli scritti del geografo Fan Chengda (1126-1193) e Su Shi. Sebbene fosse dal I secolo che esisteva in Cina una prima forma di dizionario geografico locale, la nuova forma fu conosciuta come "trattato di un luogo", o fangzhi che sostituì la vecchia "guida a mappa", o tujing.
Nella corte imperiale fiorirono pittori, calligrafi, poeti e narratori. Lo stesso imperatore Huizong fu un rinomato artista e un mecenate delle arti. Un primo esempio di un pittore di corte molto famoso fu Zhang Zeduan (1085-1145) che dipinse un enorme raffigurazione panoramica: "Intorno al fiume durante la festa Qingming". Gaozong Song promosse un ampio progetto artistico durante il suo regno, noto come "Le diciotto canzoni di un flauto nomade", dalla storia della vita di Cai Wenji (n. 177). Questo progetto artistico fu anche un gesto diplomatico verso la dinastia Jin per negoziare la liberazione della propria madre, detenuta nel nord.
Nella campo della filosofia, il Buddhismo cinese perse di influenza, ma conservò la sua presenza nelle arti e nei monasteri. Il Buddhismo ebbe, tuttavia, una profonda influenza sul nuovo movimento del neo-confucianesimo, guidato da Cheng Yi (1033-1107) e Zhu Xi (1130-1200).
Il Buddhismo Mahāyāna influenzò Fan Zhongyan e Wang Anshi attraverso il suo concetto di universalismo etico, mentre la metafisica buddhista ebbe un profondo impatto sulla dottrina pre-neo-confuciana di Cheng Yi. L'opera filosofica di Cheng Yi, a sua volta influenzò Zhu Xi. Anche se i suoi scritti non furono accettati dai suoi contemporanei, il commento di Zhu e l'enfasi sui classici confuciani dei Quattro Libri come un corpus introduttivo all'apprendimento costituì la base della dottrina neo-confuciana. Entro l'anno 1241, sotto il patrocinio dell'imperatore Lizong, i Quattro Libri di Zhu Xi e il loro commento diventarono requisiti per coloro che si apprestavano a sottoporsi agli esami imperiali. Inoltre, anche i paesi dell'Asia orientale, come Giappone e Corea, adottarono gli insegnamenti di Zhu Xi, noti come Shushigaku (朱子學, Scuola di Zhu Xi) e Jujahak (주자학). Tuttavia, tale ideologia fu molto criticata e persino disprezzata da alcuni. Lo statista e storico Ouyang Xiu (1007-1072) definì la religione una "maledizione" che poteva essere risolta solo con il suo sradicamento dalla cultura cinese e la sua sostituzione con il discorso confuciano. Una vera e propria rinascita del buddhismo nella società cinese non si sarebbe verificata fino all'avvento del dominio mongolo con la dinastia Yuan, grazie a Kublai Khan (che promosse il Buddhismo tibetano) e al lama Drogön Chögyal Phagpa. Anche la setta cristiana dei nestoriani, che aveva fatto ingresso in Cina in epoca Tang, riuscì a tornare in vita sotto l'egemonia mongola.

Cucina e abbigliamento

Il tipo di cibo che doveva essere consumato e gli ambiti da indossare erano stabiliti da delle leggi secondo lo stato e la classe sociale. Per le classi inferiori gli alimenti tipici erano il riso, la carne di maiale e il pesce salato. L'abbigliamento era composto da indumenti realizzati in canapa o cotone, con un colore standard bianco o nero. I pantaloni erano l'abbigliamento dei contadini, dei soldati, degli artigiani e dei commercianti, mentre i ricchi mercanti potevano scegliere di indossare abiti più ricamati e camicie maschili che scendevano sotto la vita. Inizialmente l'abbigliamento dei funzionari era rigidamente definito dal sistema di classificazione sociale. Tuttavia, col passare del tempo questa regola venne sempre meno seguita e ogni ufficiale poteva esibire il suo status indossando vesti di seta in diversi colori tradizionali, che pendevano a terra intorno ai piedi, o tramite specifici tipi di acconciature ed anche particolari tipi di cinture.
Le donne indossavano abiti lunghi, camicie che scendevano al ginocchio, gonne e giacche con maniche lunghe o corte, mentre quelle che provenivano da famiglie benestanti potevano portare sciarpe viola sulle loro spalle. La differenza principale dell'abbigliamento femminile da quello degli uomini è che era fissato a sinistra e non a destra.
Sono stati ritrovati menu di taverne dell'epoca della dinastia Song elencanti antipasti per banchetti, feste e carnevali. Essi rivelano la dieta varia e ricca riservata agli appartenenti alle classi superiori. Essi potevano scegliere tra un vasto assortimento di carni e pesce, tra cui gamberi, oche, anatre, cozze, molluschi, daini, lepri, pernici, fagiani, francolini, quaglie, volpi, tassi, vongole, granchi e moltro altro. I latticini erano inconsueti nella cucina cinese di quel periodo, ed anche il manzo era raramente consumato, poiché il bue era un animale costoso. La carne di cane era assente dalla dieta dei ricchi, ma i poveri talora la mangiavano per necessità. La gente inoltre consumava datteri, uvetta, giuggiole, pere, susine, albicocche, succo di pera, succo di lychee, frutta, miele e bevande allo zenzero, succo di papaya, spezie, zenzero, salsa di soia, olio, olio di sesamo, sale e aceto.

Economia

La dinastia Song vantava una delle economie più prosperose e avanzate del mondo medievale. I cinesi Song investivano i loro fondi in società per azioni e in molte imbarcazioni a vela, nell'epoca in cui il commercio viveva un momento estremamente prospero, sia verso l'estero che all'interno attraverso gli scambi lungo il Gran Canale e il fiume Yangzi. Le famiglie di mercanti e le imprese private furono incoraggiate ad occupare le industrie che non erano già monopoli gestiti dallo stato. Sia il privato che le industrie controllate dal governo soddisfacevano le esigenze di una popolazione cinese in crescita demografica. Artigiani e commercianti formavano delle corporazioni che stabilivano i salari dei lavoratori, le imposte e i prezzi dei beni.
L'industria del ferro era praticata sia da imprenditori privati, sia da grandi impianti gestiti direttamente dallo stato. L'economia Song fu abbastanza stabile da produrre oltre un centinaio di milioni di chilogrammi di ferro in un anno. Una vasta deforestazione della Cina sarebbe continuata se non vi fosse stata l'innovazione dell'uso del carbone al posto della legna negli altiforni per la produzione della ghisa. I metalli venivano per lo più impiegati per uso militare, ma in parte andavano a soddisfare le esigenze del crescente mercato interno. Il commercio del ferro in Cina fu favorito dalla costruzione di nuovi canali, facilitando il flusso dei prodotti dai centri di produzione al grande mercato della capitale.
La produzione annuale di moneta di rame, nel 1085, ha raggiunto i circa sei miliardi di monete. Il progresso più notevole nell'economia Song è stata l'introduzione, per la prima volta al mondo, di carta moneta stampata, nota come Jiaozi. Per la stampa, la corte dei Song istituì diverse fabbriche a conduzione governativa nelle città di Huizhou, Chengdu, Hangzhou e Anqi. La forza lavoro impiegata in questi stabilimenti era molto grande, si ritiene che nel 1175 la fabbrica a Hangzhou impiegasse più di mille operai al giorno.
Il potere economico della Cina dei Song influenzò profondamente le economie straniere. Il geografo marocchino al-Idrisi scrisse nel 1154 a proposito delle navi mercantili cinesi nell'Oceano Indiano e dei loro viaggi annuali in cui portavano ferro, spade, seta, velluto, porcellana e vari tessuti in luoghi come Aden (nello Yemen), sul fiume Indo e nell'odierno Iraq. Gli stranieri, a loro volta, ebbero un impatto sull'economia cinese. Per esempio, molti commercianti musulmani dell'est asiatico e dell'Asia centrale si recarono in Cina per commercio, diventando una forza preminente nel settore delle importazioni ed esportazioni, mentre alcuni di loro furono anche nominati come supervisori degli affari economici.
Il commercio marittimo con il sud-est del Pacifico, con l'India, con l'Islam e con l'Africa orientale, portò ai commercianti grande fortuna e stimolò una enorme crescita enorme nel settore della costruzione navale nella provincia del Fujian.


Scienza, tecnologia e ingegneria

Polvere da sparo

I progressi nella tecnologia delle armi fu impreziosita dalla scoperta della scoperta della polvere da sparo. L'evoluzione dei primi lanciafiamme, delle granate esplosive, delle armi da fuoco, dei cannoni e delle mine interrate, ha permesso ai Song di tenere lontani i nemici fino al loro crollo finale avvenuto nel XIII secolo. Il manoscritto Wujing Zongyao del 1044 è stato il primo libro della storia che ha descritto le formule per preparare la polvere da sparo e il loro uso specifico nelle diverse armi. Mentre era impegnato in una guerra contro i Mongoli, nel 1259, il funzionario Li Zengbo scrisse nel suo Kezhai Zagao, che la città di Qingzhou era in grado di produrre da mille a duemila bombe in involucri di ferro al mese, facendone arrivare a Xiangyang e Yingzhou circa 10-20.000 di tali ordigni alla volta. A sua volta, i mongoli invasori impiegarono soldati cinesi settentrionali e utilizzarono questi stessi tipi di armi con polvere da sparo contro i Song. Dal XIV secolo, le armi da fuoco e i cannoni furono adottati anche in Europa, India e Medio Oriente Islamico.

Misurazione delle distanze e navigazione meccanica

Già durante la dinastia Han, quando lo Stato necessitava di poter disporre di metodi per misurare efficacemente le distanze di tutto l'impero, i cinesi realizzarono odometro meccanico. L'odometro cinese era realizzato sotto forma di una carrozza con ruote a cui erano collegate degli ingranaggi interni che segnavano le specifiche unità di misura della lunghezza in uso a quel tempo, il Lǐ, per mezzo del suono di un tamburo o di una campana. Le specifiche per l'odometro del XII secolo sono state riportate da Lu Daolong, che lo descrisse ampiamente nel testo storico "Song Shi (scritto nel 1345).
Durante il periodo della dinastia Song, il veicolo odometro era stato abbinato ad un altro antico e complesso dispositivo meccanico, noto come il "carro che punta a sud". Questo dispositivo, originariamente realizzato da Ma Jun nel III secolo, era costituito da un differenziale che permetteva ad una figura montata su di esso di puntare sempre in direzione sud, indipendentemente da dove le ruote del veicolo girassero. Il concetto di differenziale di questo veicolo, utilizzato in questo caso per la navigazione, si trova ora applicato nelle automobili moderne, al fine di applicare la stessa quantità di momento meccanico alle ruote rotanti a velocità diverse.

Eclettismo, invenzioni e astronomia

Personalità eclettiche, come gli statisti Shen Kuo e Su Song (1020-1101) incarnarono i progressi in tutti i campi di studio, tra cui la biologia, la botanica, la zoologia, la geologia, la mineralogia, la meccanica, l'orologeria, l'astronomia, la medicina, la farmaceutica, l'archeologia, la matematica, la cartografia, l'ottica, la critica artistica e altro ancora.
Shen Kuo fu il primo ad accorgersi della declinazione magnetica del polo nord, mentre sperimentava la bussola. Shen teorizzò che i climi geografici si modificavano gradualmente nel tempo. Formulò, inoltre, una teoria sulla formazione della terra attraverso concetti accettati anche dalla geomorfologia moderna. Eseguì esperimenti ottici con la camera oscura solo pochi decenni dopo che Ibn al-Haytham fosse stato il primo a farlo. Egli migliorò anche gli strumenti astronomici, come il tubo di puntamento astronomico allargato, che permise a Shen Kuo di fissare la posizione della stella polare (che si era spostata nel corso dei secoli). Shen Kuo fu noto anche per gli orologi idraulici. Inventò una nuova clessidra ad acqua più efficiente con una interpolazione di ordine superiore nella misura del tempo rispetto a quella lineare per la calibrazione.
Su Song è conosciuto per il suo trattato sull'orologeria scritto nel 1092, dove descrisse e illustrò con dovizia di particolari il suo orologio astronomico alimentato ad acqua e alto 12 metri, costruito a Kaifeng. La torre dell'orologio fu caratterizzata sia dai grandi strumenti astronomici come la sfera armillare e il globo celeste, sia era guidato da un meccanismo di scappamento precoce a intermittenza di lavoro (circa due secoli prima che lo scappamento a verga appaia negli orologi medioevali). Inoltre, la torre dell'orologio di Song Su presentava il primo esemplare di trasmissione infinita di potenza a catena, un dispositivo meccanico essenziale che troverà molti usi pratici nel corso dei secoli, come nella bicicletta. La torre di Su era composta da una ruota dentata rotante con 133 manichini che ruotando facevano suonare delle campane e battere dei tamburi ad un tempo preciso. Nel suo libro stampato, Su Song, pubblicò un atlante composto da cinque Carta celeste. Questi grafici appaiono simili alla proiezione cilindrica centrografica, quest'ultima una innovazione cartografica di Gerardus Mercator del 1569.

Matematica e cartografia

Vi sono stati notevoli progressi nella matematica durante l'epoca Song. Il libro pubblicato nel 1261 dal matematico Yang Hui (c. 1238-1298) ha riportato la prima illustrazione cinese del triangolo di Pascal, anche se fu scritto in precedenza intorno al 1100 da Jia Xian. Yang Hui descrisse inoltre dei calcoli combinatori per la realizzazione dei quadrati magici e la prova teorica sulla quarantatreesima proposizione di Euclide sui parallelogrammi e fu il primo ad utilizzare coefficienti negativi di "x" nelle equazioni di secondo grado. Contemporanea di Yanh, Qin Jiushao (c. 1202-1261) è stato il primo ad introdurre il simbolo di zero nella matematica cinese, prima di ciò venivano utilizzati degli spazi vuoti al posto degli zeri nel sistema di conteggio ad aste. Egli è anche noto per aver studiato il teorema cinese del resto, la formula di Erone ei dati astronomici utilizzato nella determinazione del solstizio d'inverno. L'opera maggiore di Qin fu il trattato matematico in nove sezioni pubblicate nel 1247.
La geometria era essenziale per il rilevamento e per la cartografia. Le prime mappe cinesi esistenti risalgono al IV secolo a.C., ma fino a Pei Xiu (224-271) erano prive dell'elevazione topografica, di un sistema a griglia rettangolare formale e dell'uso di una scala graduata standard delle distanze.
A seguito di una lunga tradizione, Shen Kuo realizzò una mappa in rilievo, mentre le altre mappe del 1137 presentavano una scala graduata di 1:900,000. In un blocco di pietra di 0,91 metri quadrati erano scolpite con precisione i contorni costieri e i fiumi della Cina che si estendevano fino all'India. Inoltre, carta geografica più antica del mondo conosciuta in formato cartaceo era contenuta nell'enciclopedia curata da Yang Jia nel 1155. Essa mostrava la Cina occidentale senza il sistema di griglia formale che era caratteristica delle mappe cinesi realizzati in modo più professionale.

Stampa a caratteri mobili

L'innovazione della stampa a caratteri mobili fu realizzata dall'artigiano Bi Sheng (990-1051) e fu descritta per la prima volta dallo scienziato e statista Shen Kuo nel suo libro Mèng Xī Bǐ Tán del 1088. La collezione di caratteri tipografici realizzati in argilla di Bi Sheng fu tramandata e conservata con cura ad uno dei nipoti di Shen Kuo. La stampa a caratteri mobili migliorò l'utilizzo già diffuso delle xilografie per stampare migliaia di documenti e volumi letterari, destinati ad una popolazione sempre più alfabetizzata. L'avanzamento della stampa ha avuto un profondo impatto sulla formazione degli studiosi, in quanto i libri stampati garantivano una maggiore disponibilità e un maggior velocità di diffusione rispetto alle laboriose copie manoscritte. Ciò, durante la dinastia Song, contribuì alla crescita della mobilità sociale e l'espansione dell'élite colta, che crebbe notevolmente in dimensione tra l'XI e il XIII secolo.
I caratteri mobili inventati da Bi Sheng furono, infine superati, dalla stampa a xilografia a causa delle limitazioni apportate dal grande numero di caratteri cinesi. Tuttavia la stampa a caratteri mobili continuò ad essere utilizzata e migliorata in periodi successivi. Uno studioso vissuto durante la dinastia Yuan, Wang Zhen (1290-1333) implementò un processo di composizione veloce dei caratteri mobili di Bi Sheng e ne sperimentò uno che utilizzava lo stagno come supporto per i caratteri. Il tipografo Hua Sui (1439-1513), durante la dinastia Ming, realizzò il primo metodo di stampa a caratteri mobili cinesi in metallo (utilizzando il bronzo) nel 1490. Nel 1638 la Gazzetta di Pechino utilizzò come processo di stampa i caratteri mobili al posto della xilografia.[142] Tuttavia fu durante la dinastia Qing che i lavori di stampa di massa iniziarono a impiegare i caratteri mobili. Ciò incluse la stampa delle sessantasei copie dei 5.020 volumi dell'enciclopedia Gujin Tushu Jicheng del 1725. Ciò richiese la lavorazione di 250.000 caratteri mobili in bronzo. Dal XIX secolo la stampa mediante torchio calcografico in stile europeo sostituì i vecchi metodi cinesi, mentre la stampa a xilografia tradizionale continuò ad essere impiegata, seppur raramente, per ragioni artistiche.

Costruzioni idrauliche e nautica

L'innovazione più importante nella nautica avvenuta nel periodo Song sembra essere stata l'introduzione della bussola magnetica che ha permesso una navigazione più precisa in mare aperto, indipendentemente dal tempo atmosferico. La bussola con l'ago calamitato, conosciuta in cinese come "ago che punta a sud", fu per la prima volta descritta da Shen Kuo nei suo Mèng Xī Bǐ Tán e il suo uso attivo da parte dei marinai è citato nel Pingzhou Ketan (萍洲可談), Chiacchierate a Pingzhou, di Zhu Yu del 1119.
Vi sono stati altri considerevoli progressi nel campo dell'ingegneria idraulica e della tecnologia nautica durante la dinastia Song. L'invenzione della chiusa per i canali navigabili del X secolo permise di sollevare e abbassare diversi livelli di acqua di alcuni segmenti di un canale, ciò aiutò considerevolmente la sicurezza nel traffico canalare e permise l'adozione di chiatte di grandi dimensioni. Tra le altre innovazioni, l'introduzione di compartimenti stagni nelle navi, per mezzo di paratie, permise di evitare che esse affondassero anche se lo scafo era parzialmente danneggiato. Se le navi venivano danneggiate, i cinesi dell'XX secolo impiegavano bacini di carenaggio per le riparazioni, mantenendole fuori dall'acqua. Le navi Song disponevano di traverse che permettevano di rafforzarne la struttura. I timoni di poppa erano montati sulle navi cinesi fin dal I secolo, come si può notare da un modello conservato presso la tomba Han. Nel periodo Song, i cinesi idearono un timone più efficiente e più basso in modo che le navi potessero viaggiare in acque di profondità minore. I Song utilizzavano delle ancore con denti sporgenti disposte su un modello circolare anziché in una unica direzione. David Graff e Robin Higham affermano che questo sistema sia il più affidabile per l'ancoraggio delle navi.

Ingegneria strutturale e architettura

Durante il periodo Song, l'architettura raggiunse nuove vette per quanto riguarda la raffinatezza. Autori come Yu Hao e Shen Kuo scrissero libri che delineavano gli stili architettonici, artigianali e di ingegneria strutturale dei secoli X e XI, rispettivamente. Shen Kuo utilizzò gli appunti di Yu Hao quando descrisse gli aspetti tecnici, come i rinforzi obliqui integrati nelle torri a Pagoda diagonale per contrastare il vento. Shen Kuo fece riferimento anche alle dimensioni specificate di Yu e le unità di misura per i vari tipi di edifici. L'architetto Li Jie (1065-1110), che pubblicò il Yingzao Fashi ("Trattato sui metodi architettonici") nel 1103, ampliò notevolmente le opere di Yu Hao e compilò i codici di costruzione utilizzati poi in tutto l'impero. Egli si dedicò alla formulazione dei metodi standard di costruzione, progettazione e applicazione dei fossati e delle fortificazioni in pietra, della lavorazione del legno, della tornitura e della foratura, della lavorazione del bambù, delle piastrelle, della costruzione di pareti, nonché della pittura e decorazione muraria. Inoltre. fornì le proporzioni per una mensola in muratura. Nel suo libro, Li fornì illustrazioni dettagliate degli elementi architettonici e delle sezioni degli edifici. Queste illustrazioni mettono in evidenza le varie applicazioni di mensola a staffe, di bracci a sbalzo, di cordoli e travi trasversali e diagrammi che mostrano i vari tipi di costruzione di sale di dimensioni graduate. Egli ha anche delineato le unità standard di misura e dimensione di tutti i componenti edilizi descritti ed illustrati nel suo libro.
Progetti di grandiose costruzioni sono state promosse dal governo, comprese la realizzazioni di imponenti pagode cinesi buddisti e l'edificazione di enormi ponti (legno o pietra, a travata o ad arco segmentato). Molte delle torri a pagoda costruite durante i Song furono erette ad altezze che superano i dieci piani. Alcune delle più famose sono la pagoda di ferro, costruita nel 1049 durante il periodo dei Song del Nord e la Pagoda Liuhe costruita nel 1165 durante la dinastia Song meridionale. Tuttavia ve ne erano molte altre. La più alta è la Pagoda Liaodi di Hebei, costruita nel 1055, con una altezza totale di 84 m. Alcuni dei ponti raggiunsero lunghezze di 1.220 m ed alcuni erano sufficientemente ampi da permettere il passaggio di due carri simultaneamente su un corso d'acqua o su un burrone. Il governo ha anche supervisionato la costruzione dei propri uffici amministrativi, degli appartamenti del palazzo, delle fortificazioni della città, dei templi ancestrali e dei templi buddisti.
Le professioni di architetto, artigiano, carpentiere e ingegnere strutturale non erano viste come professionalità al pari di quella dello studioso di una scuola confuciana ufficiale. La conoscenza architettonica era stata tramandata oralmente per migliaia di anni, in molti casi da padre a figlio. È noto che durante il periodo Song fossero comunque presenti scuole di ingegneria e architettura strutturale. Una di queste, di altro prestigio, era presieduta dal celebre costruttore di ponti Cai Xiang (1012-1067) nella provincia medioevale del Fujian.
Tra gli edifici edificati dai Song, vi furono anche delle strutture tombali piramidali, come ad esempio le tombe imperiali dei Song situate a Gongxian, nella provincia di Henan. Circa 100 km da Gongxian vi sono delle altre tombe a Baisha, con elaborate decorazioni in legno e colonne e piedistallo che adornano le pareti interne. Le due ampie camere sepolcrali presentano un tetto a forma conica. Ai lati dei viali che conducono a questi edifici vi sono file di di statue di pietra di funzionari, di animali e di creature mitologiche.

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giovedì 5 luglio 2018

Daoguang

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Daoguang (Pechino, 16 settembre 1782 – Pechino, 25 febbraio 1850) fu imperatore della Cina, appartenente alla dinastia Qing.

Biografia

I primi anni

Nacque nella Città Proibita a Pechino, con il nome di Mianning (綿寧), poi cambiato in Manning (旻寧), quando divenne imperatore. Il nome a sua volta era stato derivato da un parente di nome Mian (綿) ed era stato cambiato in un primo tempo in Min () per evitare fraintendimenti d'identità tra i due. La possibilità di cambiare il proprio nome era stata introdotta da suo nonno.
Figlio secondogenito di Yongyan (永琰), imperatore dal 1796 con il nome di Jiaqing. Sua madre era appartenente al clan manchu degli Hitara e divenne imperatrice quando Jiaqing ascese al trono nel 1796. Divenne quindi nota col nome di imperatrice Xiaoshu Rui (孝淑睿皇后).
Mianning era molto legato al nonno, l'Imperatore Qianlong e sovente lo accompagnava a caccia. Fu durante una di queste battute che a nove anni Daoguang catturò il proprio primo cervo, con grande compiacimento del vecchio imperatore. Nel 1813, mentre era ancora principe ereditario, Mianning giocò anche un ruolo primario nello sconfiggere e nel giustiziare gli invasori della Città Proibita, il che gli assicurò importanti meriti per l'ascesa al trono.

Il regno da imperatore e il commercio dell'oppio

Nel settembre 1820, all'età di 38 anni, Mianning ereditò il trono da suo padre Jiaqing deceduto in misteriose circostanze. Assunse ufficialmente il nome di Daoguang, anche se l'impero che ereditò era profondamente in declino, soprattutto a causa dell'imperialismo occidentale. Durante il suo regno, la Cina incontrò i maggiori problemi con l'oppio, importato in Cina da mercanti inglesi. L'oppio aveva iniziato a circolare in Cina già durante il regno del bisnonno, l'Imperatore Yongzheng, ma era limitato a circa 200 casse l'anno. Dal tempo dell'Imperatore Qianlong questa portata era cresciuta a 1.000 casse, 4.000 casse nell'epoca di Jiaqing e più di 30.000 casse durante il regno di Daoguang.
Per frenare questa crescente importazione, Daoguang emanò tra il 1820 ed il 1830 molti decreti, attraverso il famoso Lin Zexu, con il compito di fermare l'importazione di questa merce, il che portò allo scoppio della Prima guerra dell'oppio. Malgrado questo, il fedele Zexu non si dimostrò adatto e venne bandito a Xinjiang. L'oppio, come risorsa, aveva facilmente consentito alle nazioni europee di infiltrarsi a fondo nel commercio cinese il che andava contro il conservatorismo imperante nell'Impero. Tecnologicamente e militarmente inferiore alle potenze europee e peggiorata a causa dell'incompetenza del governo della dinastia Qing, la Cina perse la guerra e venne costretta a cedere Hong Kong, nell'agosto del 1842, al Regno Unito con il Trattato di Nanchino. Daoguang divenne così il primo imperatore della dinastia Qing a perdere una parte dei propri territori.


Gli ultimi anni

Daoguang morì il 25 febbraio 1850 nel Vecchio Palazzo Estivo (圓明園), a 8 chilometri a nord-ovest delle mura di Pechino. Al trono imperiale venne nominato Xiafeng, il maggiore dei figli maschi.
Venne sepolto nel mausoleo di Muling (慕陵 - "Tomba dell'ammirazione"), che è parte del complesso delle tompe Quing, a 120 chilometri a sud-ovest di Pechino.


Consorti

  • Imperatrice Xiao Mu Cheng (孝穆成皇后) (?–1808) del clan Niuhuru.
  • Imperatrice Xiao Shen Cheng (孝慎成皇后) (?–1833) del clan Tunggiya.
  • Imperatrice Xiao Quan Cheng (孝全成皇后) (1808–1840) del clan Niuhuru.
  • Imperatrice Xiao Jing Cheng (孝静成皇后) (1812–1855) del clan Borjigit.
  • Nobile Consorte Imperiale Zhuang Shun (庄顺皇贵妃) (?–1866) del clan Wuya, madre naturale del primo principe Chun.
  • Nobile Consorte Tun (彤贵妃) (?–1877) del clan Shumulu.
  • Consorte He (和妃) (?–1836) del clan Nala.
  • Consorte Xiang (祥妃) (?–1861) del clan Niuhuru.
  • Nobile Consorte Jia (佳贵妃) (?–1890) del clan Gogiya.
  • Nobile Consorte Cheng (成贵妃) (?–1888) del clan Niuhuru.
  • Consorte Chang (常妃) (?–1860) del clan Heseri.

Figli

Maschi

  1. Principe Yiwei (奕緯) (16 maggio 1808 – 23 maggio 1831), figlio di He Fei.
  2. Principe Yikang (奕綱) (22 novembre 1826 – 5 marzo 1827), figlio dell'Imperatrice Xiaojing Cheng
  3. Principe Yichi (奕繼) (2 dicembre 1829 – 22 gennaio 1830), figlio dell'Imperatrice Xiaojing Cheng
  4. Principe Yichu (1831–1861), figlio dell'Imperatrice Xiao Quan Cheng, poi imperatore
  5. Principe Yicong (23 luglio 1831 – 18 febbraio 1889), secondo principe Tun, figlio della Consorte Imperiale Xiang (祥妃).
  6. Principe Yixin (11 gennaio 1833 – 29 maggio 1898), principe Gong. Figlio dell'Imperatrice Xiao Jing Cheng.
  7. Principe Yixuan, (16 ottobre 1840 – 1º gennaio 1891) I principe Chun, padre di Zaitian, poi imperatore col nome di Guangxu.
  8. Principe Yiho (奕詥) (21 febbraio 1844 – 17 dicembre 1868), figlio della Nobile Consorte Imperiale Zhuangshun.
  9. Principe Yihui(奕譓) (1845–1877), figlio della Nobile Consorte Imperiale Zhuangshun.

Femmine

  1. Principessa Duanmin (端悯固伦公主) (1813–1819), figlia dell'Imperatrice Xiaozhen Cheng.
  2. Principessa (?) (1825), figlia di Xiang Fei.
  3. Principessa Duanshun (端顺固伦公主) (1825–1835), figlia dell'Imperatrice Xiaoquan Cheng.
  4. Principessa Shou-An (寿安固伦公主) (1826–1860), figlia dell'Imperatrice Xiaoquan Cheng.
  5. Principessa Shou-Xian (寿臧和硕公主) (1829–1856), figlia di Xiang Fei.
  6. Principessa Shou-Yen (寿恩固伦公主) (1830–1859), figlia dell'Imperatrice Xiaoquan Cheng.
  7. Principessa (?) (1840–1844), figlia di Tun Kuai Fei.
  8. Principessa Shou-Xi (寿禧和硕公主) (1841–1866), figlia di Tun Kuai Fei.
  9. Principessa Shou-Zhuang (寿庄固伦公主) (1842–1884), figlia di Zhuangshun Huang Kuai Fei.
  10. Principessa (?) (1844–1845), figlia di Tun Kuai Fei.

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mercoledì 4 luglio 2018

Taizuquan

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Il Taizuquan (太祖拳, Pugilato di Taizu, il Grande Antenato) è uno stile di arti marziali cinesi il cui nome fa riferimento al fondatore della dinastia Song, Zhao Kuangyin (赵匡胤), il quale assunse come nome dinastico proprio Taizu.
Di questo stile esistono due versioni: una praticata nel nord della Cina e detta anche Taizu Changquan (太祖长拳); una praticata nel sud. Secondo Wu Bing e Liu Xiangyun il metodo di Pugilato Taizu è la quintessenza del Wuyi (武艺) Shaolin della Scuola del Nord ed è anche detto Taiziquan (太子拳). Il Taizuquan è associato al Changquan sin dall'epoca della Dinastia Ming perché Qi Jiguang scrisse di Famiglia antica ed attuale di Pugilato, il pacifico Taizu aveva trentasei figure di Pugilato Lungo.

Taizu Changquan

Di questo stile si trovano praticanti in Laizhou (莱州) in Shandong. Questo stile ha come Taolu il famoso Sanshi'er shi (三十二势) citato nel Jixiao Xinshu del generale Qi Jiguang;
Il Taizu Changquan possiede 4 Taolu:
  • Yilu xiaozhanquan (一路小战拳);
  • Erlu taizhanquan (二路太战拳);
  • Sanlu sanzhanquan (三路散战拳);
  • Silu hezhanquan (四路合战拳).

Taizuquan in Cangzhou

Durante il regno di Kangxi (康熙, 1654-1722) il Taizuquan è stato trasmesso nell'area di Cangzhou, nella provincia di Hebei.
  • Questi i Taolu a mano nuda: Yilu Taizuquan (一路太祖拳), Erlu Taizuquan (二路太祖拳), Shiba Tang Luohanquan ( 十八趟罗汉拳), Liutuijia (遛腿架), Liujiaoshi (遛脚式), Bada Ershi shi (八打二十式), Taizu Changquan (太祖长拳), Xingbuquan (行步拳) e Shier Tang Tantui (十二趟弹腿).
  • Questi i Taolu con le armi lunghe: Taizugun (太祖棍), sanjiegun ( 三节棍), Shaolin gun (少林棍), shier lian qiang (十二连枪), meiuaqiang (梅花枪), Simen dadao (四门大刀), Fangbianchan (方便铲), Shuangshou dai (双手带).
  • Queste le sequenze con armi corte: Meihuadao (梅花刀), Meihua shuanggou (梅花双钩), wanshengdao (万胜刀), Yingzhandao (应战刀), Qinglong jian (青龙剑), Erlang Jian ( 二朗剑), Shuang yue(双钺);
  • Queste le forme di combattimento (Duilian: Duida Taizu Gun (对打太祖棍), sanjiegun jin qiang(三节棍进枪), dandao jin qiang (单刀进枪), dadao jin qiang (大刀进枪), Zimuchui Duida (子母锤对打).

Taizuquan, Nanquan

Il Taizuquan del Sud è diffuso in particolare nel Fujian. Ha come Taolu o forme caratteristici: Xiao simen (小四門); Da simen (大四門); Wubu (五步); Fei bagua (飛八卦); Luohanquan (羅漢拳); ecc. Come forme con armi: Taizu gun; Meihua dao (梅花刀); shuangdao; Shier lian qiang (十二连枪); Simen dadao (四门大刀); Hu Cha (虎叉, la forca per tigri); liuxingchui; jiujiebian; Meihua qiang; mao () e dun (); fang bian chan (方便铲); Shuangshou dan (双手带); Meihua shuanggou (梅花双钩); fang sheng dao (万胜刀). Come Duilian: duida (對打); gun duida (棍對打); quan dui dao (拳對刀); Hu cha dui dao dun; sanjiegun jin qiang (三节棍进枪); dandao jin qiang (单刀进枪); dadao jin qiang (大刀进枪); zimu chui duida (子母锤对打); ecc.

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martedì 3 luglio 2018

Kōyō Gunkan

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Il Kōyō Gunkan (甲陽軍鑑) è un documento riguardante le gesta militari della famiglia Takeda della provincia di Kai, dalla nascita di Takeda Shingen fino alla morte di suo figlio Katsuyori. L'originale consisteva di 20 rotoli, e si ritiene sia stato compilato in gran parte dal vassallo Takeda Kōsaka Danjō Masanobu; fu completato nel 1616 da Obata Kagenori. La famiglia Obata discendeva dal clan Heike, ed Obata Masamori fu uno dei famosi Ventiquattro generali di Takeda Shingen prima di diventare Signore del castello Kaizu di Shin Shu (l'attuale Nagano). Il figlio di Masamori, Obata Kagenori (1570-1644) passò dalla parte dello shogun Tokugawa Hidetada, e sotto il servizio di questi completò il famoso Takeda-ryu Koyo Gunkan-sho, lavoro dal quale vide successivamente la luce l'Heihō Okigi-sho, il libro segreto di strategia dei Takeda. In questo libro che viene anche citato per la prima volta il Bushidō.


Contenuto

Il Kōyō Gunkan contiene le descrizioni ed alcune delle statistiche più dettagliate sulle battaglie durante il periodo Sengoku ancora oggi disponibili, fornendo oltretutto dati precisi sugli esiti di queste. Descrive gli archibugi cinesi utilizzati nella battaglia di Uedahara del 1548, fatto che rese questo campo di battaglia il primo in Giappone nel quale si utilizzarono armi da fuoco. Si narra anche del famoso scontro uno contro uno avvenuto tra Takeda Shingen ed Uesugi Kenshin nella quarta battaglia di Kawanakajima del 1561, in cui Kenshin, dopo aver rotto le linee di Shingen, raggiunse la tenda di comando (honjin) di questi e vi ingaggiò un duello calandogli dieci fendenti con la propria katana. Shingen ricevette 3 colpi sull'armatura e deviò gli altri 7 con il suo gumbai uchiwa il ventaglio da guerra di ferro, cercando di recuperare la spada. Il luogo dello scontro da quella volta viene chiamato mitachi nana tachi no ato, "luogo delle 3 spade e delle 7 spade". Finalmente un guerriero Takeda di nome Hara Osumi-no-kami riuscì ad intervenire, cercando di colpire Kenshin con la sua lancia, ma la lama venne deviata dall'armatura di questi, mentre l'asta finiva sul dorso del suo cavallo, costringendolo a ritirarsi.
In una sezione, la cronaca riporta il dettaglio dell'intero esercito Takeda nel 1573, elencando tutto da paggi e portatori di bandiere a personale di cucina, veterinari per i cavalli e commissari delle finanze. Secondo il documento, i 33 736 membri dell'esercito Takeda includevano 9 121 cavalieri, 18 242 ausiliari di cavalleria, 884 ashigaru dell'hatamoto shoyakunin (truppe personali del daimyō), ed altri 5 489 ashigaru. Il dettaglio dell'esercito fornisce anche un aspetto interessante nelle gerarchie di seguaci e alleati all'interno di tale forza.
Il Heihō Okigi-sho contenuto nell'opera, è generalmente attribuito al generale Yamamoto Kansuke, un altro dei ventiquattro generali di Takeda Shingen e suo braccio destro, ma è altamente probabile che rappresenti un lavoro successivo strutturato grazie al contributo di Obata e che fu attribuito successivamente a Yamamoto per conferirgli maggiore credibilità; indipendentemente dall'autore è considerato uno dei primi trattati di arti marziali in Giappone, nel quale vengono descritte tecniche, tattiche e strategie, e forniti consigli pratici su come maneggiare spada, lancia, arco ed archibugio, con capitoli speciali dedicati alle tattiche di infiltrazione e le diverse forme di ammanettamento dei prigionieri chiamate hojōjutsu.
Alcune sezioni scritte da Kosaka Masanobu esprimono la sua particolare visione del codice di condotta del guerriero, in relazione ai rapporti tra signore e vassallo. La figura di Shingen è vista come quella del signore ideale e contrasta con quella di suo figlio Takeda Katsuyori, la cui mancanza di abilità nel comando ha portato rapidamente il clan verso il declino.


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lunedì 2 luglio 2018

Yumi

Armas samurai: Yumi, el arco japonés - Aki Monogatari



Lo yumi () , anche wakyū (和弓), è l'arco in uso presso le antiche popolazioni del Giappone. Caratteristiche tipiche dello yumi sono: (i) dimensioni ragguardevoli (nella variante "lunga", l'arma supera abbondantemente i 2 metri di lunghezza); (ii) forma asimmetrica (la parte superiore rispetto all'impugnatura è più lunga della parte inferiore); e (iii) composizione in lamine di legno.
Le frecce utilizzate (Ya ) sono tradizionalmente ottenute dal bambù.
Lo yumi può essere di due tipologie:
  • daikyū (大弓), lungo, per l'arciere appiedato; e
  • hankyū (半弓), corto, per l'arciere a cavallo.
Per entrambe le tipologie dell'arma esiste una specifica arte marziale: il Kyudo (弓道) per l'arco lungo e lo Yabusame (流鏑馬) per il tiro da cavallo.


Storia

Fatta salva la diffusione in epoca preistorica nelle isole dell'Arcipelago giapponese di tipologie di arco primitive, lo sviluppo nel Sol Levante di una tipologia d'arco precipua data ai primi secoli dell'Era Cristiana. La prima attestazione artistica dell'esistenza dello yumi data infatti al Periodo Yayoi (500 a.C.-300 d.C.). Nel XII secolo l'uso dello yumi divenne un requisito fondamentale per i membri della classe guerriera dei samurai e l'insegnamento venne codificato per tramite della prima scuola nota di kyujutsu per l'uso del , la Henmi-ryū cui fece poi seguito, dopo la Guerra Genpei (1180–1185) la codifica di una scuola specializzata nell'insegnamento del tiro con l'arco in sella, lo yabusame, segnando così il solco di demarcazione tra l'arco lungo daikyū della fanteria e l'arco corto hankyū della cavalleria.


Costruzione

Dimensioni
Le dimensioni dello yumi sono parametrate all'altezza dell'arciere.
Altezza
arciere
Lunghezza
Freccia
Lunghezza
Arco
< 150 cm < 85 cm Sansun-zume (212 cm)
150–165 cm 85–90 cm Namisun (221 cm)
165–180 cm 90–100 cm Nisun-nobi (227 cm)
180–195 cm 100–105 cm Yonsun-nobi (233 cm)
195–205 cm 105–110 cm Rokusun-nobi (239 cm)
> 205 cm > 110 cm Hassun-nobi (245 cm)



Cultura



L'importanza fondamentale dell'arco nella cultura del Giappone feudale (seconda forse solo a quella della spada) ne ha fatto uno degli strumenti simbolo della civiltà nipponica. Ad oggi, in Giappone esistono tre "Archi Sacri" gelosamente custoditi: Azusa Yumi, Hama Yumi (utilizzato per rituali di purificazione sia buddisti sia scintoisti) e Shigehto Yumi.

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