Arti d'Oriente A gennaio/febbràio 2004
La benevolenza... dipende dagli altri
C'è un cultore delle arti marziali- - e dell'umanità - - che vive nel Nepal e in India dove cerca di aiutare bambini, bambine e donne sfruttati e oppressi.
Cerca sostegno e collaborazione.
Questa è una bella storia e siccome noi amiamo le belle storie eccovela.
Sono Sauro Somigli, praticante di karaté dal 1968, con la Fesika ho conquistato il titolo italiano e ho conseguito il diploma di maestro nel 1976.
Attualmente sono iscritto all'albo dei docenti Fijlkam con il grado di 6° dan. Al momento non esercito la professione di insegnante in Italia. Ho svolto l'incarico di tecnico federale nella Commissione insegnanti tecnici della Fikeda per un periodo di due anni. Ho insegnato per tre anni a Londra, dal 1990 al 1993, nel 1994 a Parigi e nel 1995 a Miami. Dal 1996 sono anche impegnato come attivista volontario sui diritti umani e vivo parte dell'anno in Nepal — dove ho fondato l'organizzazione Apeiron — e in India. Le attività che sto portando avanti sono rivolte a bambini e bambine di strada che subiscono quotidianamente gravi violazioni fisiche e psichìche e alle donne, prevalentemente fuori casta, che subiscono molte forme di violenze e abusi. In Nepal risulta da stime approssimative, visto che per le statistiche molte persone risultano non registrate, che migliaia di bambine ogni anno vengono avviate alla prostituzione nei bordelli indiani.
Hanno solo sei, sette, otto anni e il loro futuro dipende dalla "benevolenza" di adulti senza scrupoli.
Durante i miei viaggi in Oriente per apprendere e studiare le tecniche da combattimento locali, mi sono imbattuto in queste e altre tremende violazioni. Ho sentito il bisogno di trovare un'altra modalità di esecuzione dell'arte della marzialità, per ricercare un combattimento che si differenziasse da quello che avevo imparato negli anni, in modo da vivere attraverso la pratica di questa coinvolgente arte orientale, le filosofie che sempre mi hanno affascinato. E così ho pensato, e sperato, che questa rivista potesse diffondere un messaggio affinchè venissero create le condizioni per aiutare tante bambine, bambini e donne del Nepal e dell'India
"Mi rivolgo a lei e alla Federazione che rappresenta, per proporle l'organizzazione dì un incontro con tutte le scuole che sono affiliate e che sì dimostreranno interessate a conoscere le iniziative che Apeiron sta portando avanti in questi Paesi e tutto il discorso più ampio delle violazioni dei diritti umani fondamentali, dal traffico dei bambini nelle peggiori forme di sfruttamento, alle violenze che le donne subiscono a causa della religione, delle usanze e delle tradizioni di una terra che da soli 61 anni ha aperto le proprie frontiere al mondo esterno.
"Ciò farà conoscere le tante contraddizioni dì un Paese che è da anni nell'immaginario collettivo per le sue bellezze naturali, con l'Himaìaya e le sue vette che raggiungono e superano gli 8.000 metri di altezza e che nascondono ai loro piedi un forte sfruttamento delle fasce più deboli di una società
che sì è sviluppata solo nella capitale, Kathmandu.
"Al fine di creare una sinergia tra arte marziale e attività umanitaria e rendere ancora più penetranti le nobili Filosofie che molti maestri del passato ci hanno trasmesso, possiamo provare a portare avanti insieme una delle iniziative che Apeiron sta attivando in questi' Paesi e creare così le premesse per un percorso lungo ma pieno di soddisfazioni da condividere insieme.
"A questo proposito le sarei grato, a nome di tutti coloro che si stanno attivando, ai bambini che ancora oggi vengono venduti prima ancora dì nascere, alle donne che lottano ogni giorno per essere riconosciute cittadine nella loro società, se potesse attivarsi nel coinvolgere tutte le strutture che possono organizzare degli incontri e delle iniziative sportive per raggiungere il più alto numero di persone e comunicare loro l'esistenza e le informazioni su questi fenomeni che hanno veramente poco di umano".
Per ulteriori informazioni si può consultare il sito di Apeiron: www.apeiron-aid.org dove sono riportate le attività in corso.
In attesa di una sua risposta per valutare insieme l'organizzazione dell'intervento, le scrivo qui di seguito l'indirizzo di Apeiron in Nepal: apeiron@info.com.np, di Apeiron in Italia apeiron@apeiron-aid.org e il mio personale: sasomi@eudoramail.com.