Ripetuti traumi cranici e ferite alla
testa sono la causa alla base della
encefalopatia traumatica
cronica
(ETC d'ora in poi),
malattia neurodegenerativa della classe delle
taupatie
(delle quali la malattia di
Alzheimer è la rappresentante più conosciuta), patologie
caratterizzate dalla deposizione in sede cerebrale di
proteina tau, che si
aggrega in ammassi in grado di danneggiare i neuroni portandoli a
morte.
La ETC non sfugge a questo meccanismo:
la morte neuronale porta il cervello ad una progressiva atrofia dei
lobi, con netta riduzione di volume della corteccia e dilatazione dei
ventricoli cerebrali che esitano in una degenerazione progressiva
delle funzioni cognitive.
La patologia si presenta attorno ai
40–50 anni, esito di traumi ripetuti per decine d'anni,
manifestandosi dapprima con sintomatologia lieve (mal di testa e
difficoltà di concentrazione, alterazioni della memoria a breve
termine, depressione, irascibilità) per poi evolvere
progressivamente in gravi deficit mnemonici, linguistici, motori ed
esecutivi, esitando nella demenza vera e propria con totale perdita
della autonomia.
Dati i fattori scatenanti della
patologia, tutte le attività in grado di causare traumi ripetuti
alla testa sono da considerare fattori di rischio: sport di contatto
quali football, hockey, rugby, arti marziali, boxe (per la quale sono
stati mossi i primi sospetti, tanto che la ETC è nota anche come
demenza pugilistica) e sport di combattimento; anche il
servizio militare attivo è stato annoverato come un possibile
fattore causale.
Nessun commento:
Posta un commento