" La mia arte marziale è il modo, interno e profondo, di intercettare i colpi dell'avversario..."
Jeet Kune Do
Non considerate gli stili in se stessi, non c'è uno stile cinese, uno stile coreano e via dicendo, c'è un solo stile, il nostro... Per me, parlo per me, le arti marziali indicano un modo per poter esprimere se stessi onestamente, cosa difficile da fare... mi muovo e posso sembrare feroce, ma esprimere me stesso in modo onesto è molto difficile...
L'uomo, la creatura vivente, l'individuo che crea, è sempre più importante di qualunque stile o sistema prestabilito..
Penso che questa sia l'essenza del combattimento: usare ogni parte del proprio corpo.
Per ogni cosa ci sono norme, regolamenti, nel combattimento invece non ci sono regole e, allora, si riesce meglio ad allenare ogni parte del corpo.
Un buon praticante marziale è come l'acqua perchè è senza sostanza, senza forma fissa; quindi siate come l'acqua, flessibili ed armoniosi. Perchè l'acqua non ha forma, la si mette in una coppa e prenderà la forma di una coppa,... se la si mette in una tazza da tè, prenderà la forma del recipiente. Potete scorrere armoniosamente o travolgere, ma siate acqua...
Come nella boxe e nella scherma, il JKD è un'arte che và seguita passo dopo passo, ed ogni movimento dovrà essere ripetuto più volte...
Per raggiungere il vostro scopo, quando combattete con i pugni, non lanciateli alla cieca, ma mirate bene. Nel combattimento la distanza è una relazione che cambia continuamente; essa dipende dalla velocità , dalle tecniche e dalle capacità di entrambi i lottatori...
Poche tecniche, semplici e ben portate, una dimostrazione chiara, sono meglio di una montagna di dati confusi e scritti in disordine... La vera osservazione comincia quando si è privi di schemi prestabiliti, la libertà di espressione esiste solo quando ci spingiamo oltre il sistema..
Il punto non è quanto avete imparato, ma quanto avete assorbito di ciò che avete imparato..
Non c'è miglioramento giornaliero, ma diminuzione giornaliera, liberatevi da quello che non è essenziale...
L'atteggiamento corretto dipende da una buona organizzazione interiore del corpo, che può essere acquisita solo mediante un esercizio prolungato e ben condotto. La posizione di guardia è la posizione più favorevole all'esecuzione meccanica di tutte le tecniche e di tutte le manovre. Consente il rilassamento completo e, nello stesso tempo, fornisce al muscolo il tono occorrente perchè la reazione sia veloce e fluida.
Il combattimento è una questione di movimento. Si tratta di trovare un bersaglio, evitando di diventare un bersaglio... La qualità della tecnica di un atleta dipende dal suo lavoro di gambe...
Nel Jeet Kune Do bisogna trovere la stabilità nel movimento, un movimento reale sciolto e vivo...
Nel JKD il lavoro di gambe tende alla semplicificazione.
Saper combattere significa essenzialmente sapersi muovere...
Fate attenzione che l'avversario non si avvantaggi del vostro colpo.
Cercate di distruggerlo psicologicamente tirandogli colpi violenti che provochino molto dolore. Imparate a controllare il corpo in modo da poter tirare i calci dall'alto, dal basso o dal livello del terreno; mentre siete in movimento: avanzando, indietreggiando oppure girando in circolo verso sinistra o verso destra... Nel Jeet Kune Do si usa il calcio laterale basso alla tibia o al ginocchio inizialmente nel primo incontro.... è un calcio sempre potentissimo e può spezzare il ginocchio con un solo colpo. E' una buona tecnica per accorciare la distanza in modo da poter poi usare una combinazione."
"L'arte del JKD è semplicemente l'arte di semplificare...
Non credo nei sistemi e neanche nei modelli, ma cos'altro si può insegnare se non sistemi e modelli? Sono cosciente della mia ignoranza."
Bruce Lee
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