Numerosi ventagli da combattimento
vennero usati nelle guerre del Giappone feudale, in varie dimensioni
e materiali, per scopi differenti. Uno dei più significativi, e
forse il più interessante, degli utilizzi fu come mezzo di
comunicazione. Furono tre i tipi di ventagli per comunicazioni: uno
fatto di nastri, uno in ferro e uno fatto di legno e carta, simile a
quello usato oggi dagli arbitri di sumo. Il comandante sollevava o
abbassava il ventaglio e lo puntava in varie direzioni per impartire
i comandi ai soldati, che sarebbero poi passati ad altre forme di
comunicazione visive e sonore. L'arte marziale del ventaglio è il
tessenjutsu.
- Dansen uchiwa (断線団扇) - erano larghi ventagli in ferro, a volte costruiti con una struttura il legno, che venivano portati dagli ufficiali di alto grado. Venivano usati per difesa contro le frecce, come parasole, e per dare ordini alle truppe.
- Gunsen (軍扇) - erano ventagli chiudibili usati dai guerrieri feudali (Daimyō) durante i combattimenti o per dare ordini. Le stecche interne erano fatte di legno, (cipresso o bambù), e le stecche esterne erano in ferro o acciaio, rendendoli assai pesanti e robusti. Sopra queste ultime era di solito applicato il Kamon, cioè lo stemma di famiglia. I guerrieri tenevano i loro ventagli in vari posti, tipicamente nella cintura o nel pettorale dell'armatura, nonostante il secondo caso impedisse spesso l'uso dell'arco o della spada.
- Tessen (鉄扇) - erano o dei ventagli chiudibili con le stecche di ferro che apparivano come innocui ventagli comuni oppure clave di ferro a forma di ventaglio chiuso. Era usato per difesa.
- Tanto - erano pugnali con lama di acciaio ed impugnatura di vario materiale (legno) protetti da un astuccio a forma di ventaglio chiuso. Erano usati per difesa personale e ve ne erano per uso maschile e femminile.
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