Xyston
(ξυστόν, "lancia o
giavellotto" in Greco antico) era una lancia da cavalleria in
uso nell'Antica Grecia. Arma molto lunga, 3,5-4,25 m (11-13,9 piedi),
era realizzata in legno di corniolo con una punta in metallo.
Lo xiston viene sempre citato come arma
degli Hetairoi (ἑταῖροι), la cavalleria d'élite del Regno
di Macedonia usata come arma risolutiva dai sovrani Filippo II di
Macedonia ed Alessandro Magno nelle loro battaglie più importanti.
Alla morte di Alessandro, gli hetairoi iniziarono ad essere chiamati,
per l'appunto, xystophoroi (ξυστοφόροι, "portatori
della lancia").
Secoli dopo le fortune dell'esercito
macedone, lo scrittore greco Giuseppe Flavio, nella sua opera Bellum
Judaicum, usa il termine xiston per indicare il giavellotto
dell'esercito romano, il pilum.
Gli studiosi non sono ancora in grado
di comprendere appieno le modalità di utilizzo dello xiston. Non
sappiano con certezza se, durante la carica, l'arma era portata
sottobraccio o soprabraccio, né siamo in grado di comprendere
appieno la sua efficacia come arma d'urto. Rispetto ad altre più
famose lance da cavalleria pesante, come il contus dei Sarmati o la
lancia da giostra dei cavalieri medievali, lo xiston degli hetairoi
era un'arma leggera, tanto leggera da vibrare durante il galoppo.
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