L'urlo di Chen terrorizza anche
l'occidente
(The Way of the Dragon) è un film
del 1972 scritto, diretto, interpretato e co-prodotto da Bruce Lee.
Tra gli altri interpreti, nel cast spicca l'allora esordiente attore
Chuck Norris.
Il tratto saliente del film è la sfida
finale nel Colosseo
tra Lee e Norris, che rimanda ai
combattimenti tra gladiatori.
Yen Chen parte da Hong Kong per Roma
per aiutare uno zio di famiglia, la cui nipote Lao-Shan ha aperto un
ristorante insieme a un gruppo di amici, che oltre al loro lavoro
abituale studiano anche il karate, e al cugino Wang, il cuoco. Il
ristorante suscita l'interesse della mafia locale, che intende
trasformarlo in una centrale di spaccio della droga. Non riuscendo a
convincere i proprietari a venderglielo con le buone, i malavitosi
cercano di intimidirli, ma Chen riesce a sconfiggerli facilmente.
Ne conseguono tre tentativi di
liberarsi di Chen, che falliscono miseramente:
- Nel primo, un gruppo di quattro malviventi, che fin dall'inizio si riveleranno di essere parte dei malavitosi, si comportano da vili nel servizio, e i ragazzi del ristorante, oltraggiati da ciò, li sfidano. Uno di loro rimane gravemente ferito senza neanche riuscire a colpire l'avversario, ma Chen si dimostra abile e li sconfigge uno ad uno;
- Successivamente, l'intera banda si riorganizza ed attacca il ristorante, ma nonostante tengano prigionieri Chen, Wang e gli altri dipendenti, mentre un gruppetto porta Chen in una stanza all'aperto del ristorante, Chen stesso riesce a sconfiggere sia quelli che volevano ucciderlo, sia i rinforzi, e continua ad attaccare sconfiggendo anche il resto dei malavitosi. Avverte quindi il capo ed il segretario di non riprovarci;
- Invece ci riprovano, e stavolta con un cecchino: il piano è quello di ucciderlo a mezzanotte del giorno stesso, proprio l'ultimo giorno dell'anno, ma Lao-Shan, nonostante l'uomo non ascolti i suoi avvertimenti, riesce a fare in modo che Chen lo eviti. Chen corre fuori sul tetto dell'albergo, e affronta e sconfigge il cecchino, ma dopo essere tornato nella sua stanza scopre che Lao è stata rapita; si precipita fino al rifugio dei malavitosi, e uno ad uno, grazie all'appoggio dei suoi compagni del ristorante, sconfigge definitivamente i malviventi. Ma proprio quando sta per fare fuori il capo, Lao lo ferma, e quindi l'uomo risparmia capo e braccio destro. A quel punto, quando entrambi rimangono soli, al segretario stesso viene un'idea: sconfiggerlo con le sue stesse armi; chiama quindi un campione europeo, uno giapponese e soprattutto il campione degli Stati Uniti d'America, Colt.
Arriva il giorno dell'Anno Nuovo, e
l'intero ristorante festeggia, ma Chen riceve una lettera da suo zio
da Hong Kong, che gli dice di tornare a casa. Come se non bastasse,
il segretario malavitoso ritorna, e fingendo benevolenza, attira in
una trappola Chen, Wang e gli altri dipendenti nel cortile di un
altro ristorante, dove vengono attaccati dal campione europeo e
quello giapponese. Mentre uno di loro scappa per avvertire Chen,
quest'ultimo e gli altri, con Wang in disparte, affrontano i due
campioni, ma anche se i compagni di Chen vengono massacrati dal
giapponese, Chen fa fuori l'europeo per poi occuparsi dell'altro; gli
altri due sopravvissuti rimangono ad occuparsi del lottatore
giapponese, mentre Chen insegue Ho all'interno del Colosseo, dove si
troverà ad affrontare Colt.
Ma i due ragazzi superstiti
all'imboscata vengono uccisi a tradimento da Wang, che si rivela
essere il vero capo dell'organizzazione. Lui stesso aveva scritto
falsamente quella lettera a Chen, per convincerlo a lasciare l'Italia
e tornare a Hong Kong, ma aveva fallito, e per questo aveva espresso
frustrato il suo tradimento. Nel frattempo, nel Colosseo, inizia lo
scontro: inizialmente Chen sembra in balia dell'avversario, ma poi si
rialza e sfoggia il suo personale stile di arti marziali (lo stile
del drago del titolo). Con una tempesta di colpi sopraffà Colt e gli
rompe un braccio e una gamba, ma il terribile americano non accenna a
cedere, e anzi, anche se è dolorante e malfermo gli si avventa
contro e così Chen è costretto ad ucciderlo stroncandogli il collo.
Eliminato il campione americano (di cui comunque Chen riconosce il
valore, coprendo il corpo con la sua giacca e depositandoci sopra la
cintura da karate), Chen torna all'inseguimento di Ho, lo raggiunge e
lo scopre insieme a Wang. Il capo di Ho, giunto in quel momento,
sparando a Chen uccide Ho stesso e poi Wang, per poi venire arrestato
dalla polizia, avvertita da Lao-Shan. Finito tutto, dopo essere
andato al cimitero insieme a Lao-Shan e all'ultimo dipendente del
ristorante, ai quali augura buona fortuna, Chen torna finalmente ad
Hong Kong.
L'urlo di Chen... è il film che Lee
girò al posto di The Yellow Faced Tiger, pellicola poliziesca girata
in USA da Lo Wei, regista dei suoi primi due successi. A causa della
violenta rottura fra i due, Lee optò per dirigere da sé il suo
terzo Kung-Fu movie, mentre Wei girò il suddetto titolo con
l'esordiente Don Wang Tao di Taiwan (figlio del caratterista George
Wang, molto attivo in Italia) e con Chuck Norris ancora nel ruolo del
cattivo. Il film sarà riedito molti anni dopo col titolo Massacro a
San Francisco, a seguito del successo anni ottanta di Norris come
protagonista.
Lee fu anche co-produttore della
pellicola, con la sua Concord Production Inc.. Il titolo iniziale al
quale Lee aveva pensato per il suo copione era Enter the Dragon, poi
optò per Way of the Dragon e userà l'altro titolo per il successivo
I 3 dell'Operazione Drago.
Lee era molto orgoglioso del risultato
ma anche conscio delle pecche del film, per questo non voleva che
uscisse in Occidente, consapevole dei diversi gusti del pubblico non
asiatico. Tuttavia dopo la sua morte Raymond Chow vendette il film
ovunque. Nella versione italiana del film, il logo della Concord
Production e della Golden Harvest vengono sostituiti da quello della
Titanus.
Il budget del film fu di circa 120.000
dollari, nello standard delle produzioni di Arti Marziali di Hong
Kong.
Il combattimento fra Lee e Norris
richiese tre giorni di riprese e venti pagine di copione,
dettagliatamente coreografate e storyboardate da Lee stesso. Il
service che aiutò Lee nelle riprese romane era fornito dal
produttore Riccardo Billi, che sposerà l'attrice e modella Malisa
Longo (scelta da Lee per il ruolo della prostituta a piazza Navona).
Billi rifiuterà la proposta di Lee di investire 120 milioni di lire
nel film successivo (Game of Death) giacché l'attore cinese era
allora quasi sconosciuto fuori da Hong Kong.
Tra gli inservienti del ristorante c'è
anche Wu Ngan, che era factotum e amico di famiglia dei Lee, adottato
dal padre di Bruce da bambino. Il lottatore giapponese è in realtà
il coreano Hwang In-Shik, che negli anni ottanta apparirà anche come
antagonista di Jackie Chan (I due cugini), e che interpretò numerose
pellicole Golden Harvest dell'epoca. Chuck Norris non era alla sua
prima apparizione sul grande schermo, né al suo primo lavoro con
Lee: i due avevano già lavorato assieme (Lee come Karate Advisor,
Norris come stuntman e generico) nello spy-movie Missione compiuta
stop. Bacioni Matt Helm nel 1968.
La prima proiezione del film avvenne ad
Hong Kong, il 30 dicembre 1972, venne poi distribuito nei seguenti
paesi:
- Jugoslavia: 1º dicembre 1973
- Italia: 11 gennaio 1974 - giugno 1974 (riedizione)
- Svezia: 2 marzo 1974
- Stati Uniti d'America: 7 agosto 1974
- Danimarca: 2 dicembre 1974
- Francia: 18 dicembre 1974
- Giappone: 25 gennaio 1975
- Germania Ovest: 22 agosto 1975
- Turchia: 2 febbraio 1976
- India: 1981
- Filippine: 24 novembre 1984
- Ungheria: 13 novembre 1986
- Finlandia: 11 dicembre 2001 (uscita DVD)
In America il film esce nel 1974,
lanciato dalla distribuzione come Return of the Dragon, generando
volutamente l'equivoco di essere l'ultimo film di Lee, che invece è
stato Enter the Dragon, cioè I 3 dell'Operazione Drago, al fine di
sembrarne il sequel e capitalizzare sulla scia dei grandi incassi
dell'altro.
La versione italiana della pellicola
presenta alcune differenze rispetto a quella originale: difatti nella
versione originale il personaggio interpretato da Bruce Lee si chiama
Tang Lung (come si può notare dai titoli di coda), mentre
nell'edizione italiana si chiama Yen Chen, questo fu un espediente
della distribuzione per collegare il film ai due precedenti di Bruce
Lee, in cui l'attore interpreta due personaggi chiamati appunto Chen
(ne Il furore della Cina colpisce ancora si tratta di Chen Chao-an
mentre in Dalla Cina con furore il personaggio è Chen Zhen).
Un'altra differenza riguarda il personaggio di Wang, che nella
versione italiana si rivela essere il capo occulto
dell'organizzazione criminale, nella versione originale invece
risulta essere stato semplicemente corrotto dal boss per convincere
Lao-Shan (anch'essa con nome diverso rispetto all'originale, che è
Chen Ching-Hua) a vendere il ristorante in cambio di una grossa somma
di denaro, che gli avrebbe permesso di ritornare ad Hong Kong dalla
famiglia.
La musica dei titoli di testa nella
versione italiana proviene in realtà da un altro film, Istantanea
per un delitto, compositore Franco Bixio, e differisce totalmente da
quella originale della versione orientale del compositore Joseph Koo
Chia Hui (udibile nei titoli di coda italiani). Anche in alcune scene
la musica dell'edizione italiana è diversa dall'originale.
A fronte di un budget di circa 120.000
dollari, l'incasso in patria superò i 5 milioni di dollari,
stabilendo un record.
In Italia il film uscì nel gennaio
1974 e incassò circa 340 milioni di lire nelle prime-visioni, ma
tornò in sala già nell'estate del 1974. Uscì nei cinema italiani
per l'ultima volta nella stagione 1981-82 e fu proiettato per la
prima volta in TV nel 1986 nel ciclo "Bruce Lee-4 film una
leggenda", su Italia 1.
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