Il tepoztopilli era un'arma comune
nella prima linea militare degli Aztechi.
Descrizione
Si trattava di una lancia da usare nel
combattimento corpo a corpo. A giudicare dai disegni presenti in vari
Codici aztechi, era all'incirca dell'altezza di un uomo, con un'ampia
testa in legno lunga al massimo due palmi, e con lame in ossidiana
simili a rasoi inserite in profondità nei solchi tracciati nella
testa, e lì cementate con bitume o con resina delle piante come
adesivo. Questo li rendeva vagamente simili ai macuahuitl o ai
"macana", anche se avevano superfici taglienti più
piccole, ed un'impugnatura più lunga. Avevano un affondo molto
maggiore, ma bisognava stare molto attenti a portare i colpi.
Era una via di mezzo tra un'alabarda ed
una lancia, ed era utile sia per colpire con fendenti che per
affondare direttamente. Il conquistador Bernal Díaz del Castillo
dice che in un'occasione la sua armatura fu bucata da una lancia
azteca, e che solo la sua spessa cotta di cotone gli salvò la vita.
Sfortunatamente l'ultimo tepoztopilli
originale venne distrutto dall'incendio del 1884 nell'Armería Real
di Madrid, dove era in esposizione.
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