L'ascia-daga (戈
in caratteri cinesi tradizionali, Gē in pinyin e ko in Wade-Giles) era un'antica arma inastata in uso alle
truppe di fanteria cinesi dal tempo della Dinastia Shang (XVI-XI
secolo a.C.) a quello della Dinastia Han (II secolo a.C.-II secolo).
Consisteva di una lama di daga innestata perpendicolarmente in un
bastone. A volte, questa testa metallica (bronzo o ferro, gli
esemplari in giada avevano valenza cerimoniale), poteva presentare
una seconda lama di falce.
Storia
Apparsa durante il regno della Dinastia
Shang, l'ascia-daga restò in uso alle truppe di fanteria dei regni
cinesi per secoli. Al momento dell'unificazione della Cina sotto la
Dinastia Qin (221 a.C.-206 a.C.), divenne arma inastata d'ordinanza
della fanteria imperiale, venendo prodotta in milioni di esemplari.
Dopo quasi un millennio, l'ascia daga, nata come arma in bronzo e poi
riconfigurata quale arma in ferro, sparì bruscamente dagli arsenali
cinesi dopo il regno della Dinastia Han, nel III secolo.
I ritrovamenti archeologici di gē
realizzate in giada ha portato gli studiosi ad approfondire il
significato simbolico attribuito dalla società della Cina antica a
quest'arma. Il rinvenimento di piccoli esemplari utilizzati con buona
probabilità come pendagli e la presenza delle gē di giada
nei corredi funebri di molti aristocratici cinesi del tempo ha
confermato la sicura importanza dell'arma nel complesso bagaglio
simbolico dell'antichità sinica. La gē era, con buona
probabilità, un simbolo di forza e potere, fors'anche un simbolo
benaugurale.
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