Le Arti marziali coreane (무술
o
무예,
武術
o
武藝,
musul
o muye) sono
le arti marziali che hanno avuto origine in Corea. Alcune arti
marziali coreane maggiormente famose sono: Hapkido, Kuk Sool Won e il
Taekwondo. C'è stata una rinascita delle arti di spada coreana come
pure del combattimento con il coltello e tiro con l'arco. In tempi
moderni, le arti marziali coreane vengono praticate in tutto il
Mondo.
Storia
Le origini delle arti marziali coreane
risalgono a circa 2000 anni fa, le più antiche erano un amalgama di
stili di combattimento disarmato sviluppati dai tre regni rivali di
Silla, Goguryeo e Baekje, fino al IV secolo sempre in lotta tra loro.
In questi territori i giovani uomini erano addestrati nell'uso di
tecniche corpo a corpo per sviluppare forza, velocità e capacità di
sopravvivenza. Di questo periodo rimangono molte testimonianze sotto
forma di affreschi e pitture murali ritrovate sul soffitto di alcune
tombe reali risalenti ai primi secoli dopo Cristo, come in quella di
Muyong-chong, appartenente alla dinastia di Goguryeo. Le pitture
mostrano diversi individui che eseguono tecniche molto simili a
quelle usate nel taekwondo odierno. Le arti marziali venivano
generalmente chiamate subak, laddove il taekkyeon
(letteralmente combattimento con le gambe) era il più
popolare stile del subak, impiegato come pratica di confronto
sportivo che si focalizzava sull'uso dei calci. Soprattutto nel regno
di Goguryeo il subak si focalizzava sui calci, ma dal regno di
Silla giunsero influenze nell'utilizzo di tecniche di mano.
La forte spinta al perfezionamento di
tali tecniche di combattimento fu la necessità da parte dei tre
regni coreani di addestrare l'esercito per combattere i pirati
giapponesi che mettevano in ginocchio molti territori del paese.
L'impulso fondamentale per la diffusione delle arti marziali nel
paese venne allorquando il regno di Silla organizzò un esercito, con
l'aiuto del regno di Goguryeo per scacciare i pirati; per farlo venne
creato un gruppo di guerrieri, scelti tra i nobili del regno,
chiamato Hwarang ("uomo che fiorisce"). Coloro che
dimostravano forte attitudine naturale venivano selezionati per
allenarsi in questo corpo guerriero d'élite degli Hwarang. Si
riteneva all'epoca che giovani con un talento per le arti e nella
cultura avevano la grazia di diventare veri guerrieri. Costoro
venivano istruiti tanto nelle arti marziali quanto nella filosofia,
nella storia, nel pensiero del confucianesimo, nella moralità del
buddhismo e negli sport equestri. Il loro allenamento militare
includeva un utilizzo intenso di armi (fra cui scherma e arcieria), a
piedi o a cavallo, così come lezioni in tattiche militari e nel
combattimento disarmato basato sulle tecniche del subak.
Gli Hwarang a loro volta
andarono in giro per il paese insegnando quest'arte e fondarono anche
un'accademia militare chiamata Hwarang-do ("la via dell'umanità
che fiorisce"), aperta principalmente per i membri della corte
reale di Silla e ispirata dai cinque valori di Won Gwang della
condotta umana, includenndo: lealtà, dovere filiale, fiducia, valore
e giustizia. Grazie a questa cooperazione i tre regni furono
unificati e il taekyon, che intanto continuava ad evolversi,
diventò molto popolare tra gli usi e costumi della popolazione
locale e nell'addestramento delle truppe.
Nonostante la ricca documentazione
sulla storia coreana e nelle sue tradizionali arte marziali, notizie
di queste svaniscono nell'oscurità durante la Dinastia Joseon. La
società coreana divenne altamente centralizzata durante il periodo
del confucianesimo coreano e le arti marziali in quest'epoca erano
poco considerate in una società i cui ideali erano epitomati dai
suoi re-studenti. Pratiche formali di arti marziali tradizionali come
il taekkyeon furono riservati per pratiche militari
autorizzate. Pratica civile tuttavia persistette in alcuni strati
della popolazione fino al XIX secolo.
Arti marziali coreane moderne
Le native arti marziali coreane furono
vietate durante il periodo dell'occupazione giapponese, che per
contro importò le proprie (andando anche ad influenzare molte scuole
di arti marziali, dall'aikido per esempio è derivato l'hapkido), ma
sopravvissero attraverso l'insegnamento nascosto e la
personalizzazione popolare. Dopo l'occupazione, i vecchi libri di
Muyedobotongji divennero un popolare materiale per marzialisti
coreani, influenzando lo sviluppo di molti stili moderni di
combattimento coreani.
Gli antichi manuali come Muyedobotongji
divenne popolare e materiale di studio per gli artisti marziali
coreani influenzando lo sviluppo di molte moderne arti marziali. Per
esempio, i coreani che avevano praticato il kendo giapponese durante
il periodo della colonizzazione, studiando il Muyedobotongji
riscoprirono il loro patrimonio culturale e ricrearono le
tradizionali arti marziali coreane, anche se questo di solito non era
niente di più che un rinominare tecniche che già si ritrovavano nel
Muyedobotongji. In questo processo il Muyedobotongji fu usato più
volte ingiustamente e senza motivo come il patrimonio antico marziale
coreano.
Questo non significa che le arti
marziali coreani esistenti prima dell'occupazione sparirono
completamente. I maestri di molti stili sopravvissero all'occupazione
e continuarono ad insegnare la loro arte, anche se i giapponesi
misero il divieto. Taekgyeon sopravvisse come gioco popolare
crescendo in popolarità negli anni recenti, e dalla sua unione con
le scuole di karate importate in Corea venne poi creato il taekwondo.
Anche le tecniche di Muyedobotongji sopravvissero all'occupazione e
le arti marziali come il shippalgi godettero di un rinnovato
interesse.
Va inoltre considerato che le arti
marziali coreane sono ancora in uno stato di evoluzione come
testimoniato dalle recenti arti emergenti come Tukong/Teukong Moosul
e Youngmudo. Ora c'è anche lo sviluppo delle arti marziali coreane
influenzate dall'occidente boxe, Muay Thai o Judo, si tratterebbe in
particolare di Gongkwon Yusul e Kyuktooki.
È inoltre importante notare che
parlare di arti marziali in termini della loro provenienza: cinese,
giapponese o coreana è qualcosa che deriva da tempi recenti ed è
cresciuta sotto l'influenza di una visione nazionalistica.
Terminologia
Le arti marziali coreane vengono
generalmente praticate in un dojang (도장),
con il quale alle volte ci si riferisce come ad un cheyukkwan
(체육관 / 體育館,
i.e., palestra). I praticanti indossano un uniforme o dobok
(도복) con una cintura o tti
(띠) legata intorno ad esso.
Questa cintura di solito mostra il grado raggiunto da un praticante.
Un allievo solitamente inizia con la cintura bianca progredendo
all'interno di una serie di cinture colorate, (che differiscono da
stile a stile), prima di raggiungere la cintura nera. I gradi che
precedono la cintura nera vengono definiti geup o kup
(급), mentre ai gradi delle
cinture nere ci si riferisce come dan (단).
In alcuni casi, per gli studenti di età inferiore ai 16 anni non
vengono rilasciati i dan, ma piuttosto "pum" o poom
(품) o gradi delle "giovani
cinture nere". Alcuni stili usano delle strisce sulle cinture
nere al fine di mostrare i dan posseduti dal praticante. Esso è un
comune sistema che detiene nove gradi di geup e nove gradi di dan.
Passano solo pochi mesi da un geup all'altro, mentre possono
passare anni da un dan a quello successivo. La maggior parte
dei termini di cui sopra sono identici a quelli usati negli stili
giapponesi come lo judo e il karate, ma con i caratteri cinesi letti
con pronuncia coreana, ma con poche eccezioni, (dobok e tti sono
stati modificati per adattarli alla lingua coreana).
In alcuni stili, come il taekgyeon, il
hanbok viene indossato al posto del dobok. Il collo a V di molti
stili delle uniformi di taekwondo si presume che fu modellato dopo
l'hanbok.
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