Tsujigiri (辻斬り
o 辻斬 tsuji-giri,
in italiano "uccisione all'angolo della strada") è un
termine giapponese che indica la pratica del samurai, dopo aver
ricevuto una nuova katana o aver sviluppato un nuovo stile, di
provarne l'efficienza attaccando persone inermi, in particolare
durante la notte. I praticanti di quest'arte sono conosciuti
anch'essi come tsujigiri.
Originariamente la pratica consisteva
in duelli individuali tra samurai, ma le regole del bushidō
furono dimenticate durante il periodo Edo, e lo tsujigiri divenne
sempre più deplorevole. Era più comune, per un rōnin, attaccare
persone inermi.
La pratica di attaccare inermi era
comune durante il periodo Edo, quindi il governo d'Edo fu costretto a
renderlo fuorilegge e a punire capitalmente gli offensori
Importanza filosofica
La pratica dello tsujigiri è stata
citata notevolmente dal movimento filosofico del relativismo, in
particolare da Mary Midgley nel suo lavoro datato 1989 Non
possiamo giudicare moralmente?.
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