Il Tang Soo Do è un'arte marziale
originaria della Corea. Anche essa, come il Taekwondo ha tratto le
sue origini dagli antichi sistemi di lotta codificati dalla casta
guerriera coreana denominata "Hwarang" e che avevano, a
seconda del regno (Goguryeo, Silla e Baekje) in cui erano praticati,
diversi nomi: Hwa rang Do, KwonBop, Tae Kyun, Taekkyon, Subak, Soo
Bahk, Tars Soo. Dopo la riunificazione dei tre regni (dovuta agli
sforzi bellici del generale Hwarang Kim Yushin), si ebbe la prima
trascrizione su carta delle antiche arti marziali coreane con il
libro denominato Moojae Dobo Tongji scritto dal poeta Pak
Je-ga e dal guerriero Baek Dong-soo, considerato il più grande
esperto di lotta in Corea (nonché capo delle guardie reali). Tale
libro fu scritto nel 1790 e conteneva illustrazioni che confermano la
teoria che il Soo Bahk Ki o Subak fosse uno dei termini più usati
per identificare le arti marziali coreane. Va precisato che con
questo primo volume iniziò anche la netta distinzione tra Hwa rang
Do e gli altri stili affini al Subak; il primo annoverava oltre alla
lotta corpo a corpo anche quella con le varie armi,la cavalleria,
l'arte della filosofia e della pittura (ricalcando per molti aspetti
il codice del Bushido in uso presso i samurai Giapponesi), mentre gli
altri approfondivano principalmente lo scontro a mani nude. Oggi il
tangsudo è una arte marziale in continua espansione, nonostante le
varie divisioni tra Corea del Nord e Corea del Sud e le varie
frammentazioni degli stili americani in U.S.A.(Moo Duk Kwan, Kwa Soo
Do ecc.) quest'arte è universalmente riconosciuta nel mondo,
annoverando tra i suoi praticanti anche il noto attore Chuck Norris e
sta via via scrollandosi di dosso la errata affermazione che vuole
questa potente arte marziale solo come "il Karate coreano".
Di fatti mentre il Taekwondo rappresenta in sostanza l'adattamento in
stile olimpico-sportivo moderno del Taekkyon/Soo bak; il Tang Soo Do
è invece più strettamente legato alla antica arte marziale coreana.
Questo ha fatto sì che molte tecniche eliminate dal Taekwondo,
poiché troppo pericolose da effettuare durante le gare sportive,
siano invece sopravvissute nel tangsudo.
Storia
Il nome Tang Soo Do (당수
도) è relativamente recente. Significa in coreano "La
via della mano cinese". È da notare come Tang Soo Do sia
tradotto in ideogrammi cinesi 唐手道
e pronunciato Táng shǒu DAO in cinese, e di come gli stessi
ideogrammi in giapponese si leggano come "Karate-Do".
Questo perché fondamentale è stata l'evoluzione socio-politica
della storia recente della Corea. Nel 1905 la Corea divenne un
protettorato giapponese e successivamente, nel 1910, fu completamente
annessa come colonia nell'Impero giapponese con il nome di Chōsen.
Il dominio coloniale finì ufficialmente con la resa del Giappone
nella seconda guerra mondiale il 15 agosto 1945, ma terminò
completamente di fatto solo con la destituzione del governatore
generale giapponese il 12 settembre 1945 e di diritto con l'entrata
in vigore del trattato di pace di San Francisco il 28 aprile 1952.
Durante l'occupazione nipponica la sudditanza della penisola coreana
fu pressoché dittatoriale e le arti marziali autoctone furono
proibite dagli invasori giapponesi per più di 35 anni. Anzi i
Nipponici imposero la pratica del Ju-Jitsu e del Karate ai coreani.
Alcune scuole coreane però resistevano in segreto o sotto le mentite
spoglie di "scuole di balli tradizionali coreani". Molte
scuole chiusero ma molte resistettero, uscendo dal segreto solo con
la fine della seconda guerra mondiale. Nonostante tutto, però,
l'occupazione nipponica portò degli aspetti positivi anche nelle
arti coreane e viceversa; difatti molte tecniche di braccia del
moderno tangsudo sono mutuate dal Karate, mentre molti maestri
giapponesi restarono sbalorditi dagli efficacissimi e spettacolari
calci dei coreani. Questo portò oltretutto a far sì che molti
Coreani, unendo i due stili divenissero formidabili lottatori (es.
Mas Oyama il fondatore del Karate Kyokushinkai ). Con la fine della
guerra cominciarono a nascere le nuove scuole di Subak o Taekkyon (i
nomi erano molteplici) una delle prime fu la scuola Ciungdokwan,
fondata nel 1944 dal maestro Won Kuk Lee (che poi emigrerà negli
Stati Uniti diffondeno l'arte). In seguito alla liberazione della
Corea, avvenuta il 15 agosto 1945, vennero aperte inoltre altre
quattro scuole: Mudokkwan, Songmukwan, Cidokwan,
e Ciangmukwan. Numerose altre scuole (kwan) furono
aggiunte all'elenco dopo la fine della guerra civile tra la Corea del
Nord e la Corea del Sud (1950-1953). Nel dicembre 1955, con
l'approvazione del presidente della Repubblica della Corea del Sud
(Singman Rhee) venne convocata una riunione dei fondatori delle
scuole principali con l'intento di unificare le diverse scuole, per
dare nome e forma alla nuova arte marziale nazionale. Il nome scelto
non avrebbe dovuto contenere rimandi né alla Cina né al Giappone.
Fra i molti nomi venne scelto il nome
provvisorio di Tae Soo Do, proposto dal generale Choi Hong Hi. Nel
1961 nacque l'Associazione Coreana di Tae Soo Do. Le scuole Moo Duk
Kwan (Hwang Kee) e Chang Moo Kwan (Yoon Byung-In) invece rimasero
ancorate alla tradizione e mal digerivano la nuova federazione. La
nuova organizzazione snaturò l'eredità tecnica del vecchio
Taekkyon/Soo Bak. Pertanto il combattimento sportivo con l'uso di
salti, calci e pugni diede forma al Tae Soo Do, mentre le tecniche di
difesa personale con l'uso di leve e di rovesciamenti hanno dato
forma all'hapkido. Di contro, le tecniche di Neikung (il
lavoro interno) che si controlla respirando, di controllo
dell'energia (Ki) e la concentrazione mentale andarono via via
perdendosi; sopravvivendo solo nelle scuole di Moo Duk Kwan (Hwang
Kee) e Chang Moo Kwan (Yoon Byung-In). Nel 1964 l'organizzazione di
Tae Soo do cambò definitivamente il suo nome in Associazione Coreana
di Taekwondo. Nel 1966 nacque la International Taekwondo Federation
(ITF), fondata dal generale Choi Hong Hi con l'intento di diffondere
fuori della nazione la neonata disciplina. Nel 1971 il taekwondo
divenne lo sport nazionale della Corea del Sud per decreto del
presidente Park Chung Hee.Nel 1973 in seguito a disaccordi insanabili
tra le due figure di riferimento ( il Gen.Choi Hong Hi e il Dr. Kim
Un-yong) nacque la World Taekwondo Federation (WTF) presieduta da Kim
Un-yong. Venne fondata in opposizione all'ITF, il quale, dopo diversi
cambiamenti, ricevette il sostegno della Corea del Nord. Nel
frattempo il WTF di Un Yong Kim venne inserito nei Giochi olimpici (a
Seul nel 1988 e a Barcellona nel 1992) e ricevette il sostegno della
Corea Del Sud. In questo modo il Taekwondo si trasformò da
arte marziale a sport da combattimento ufficiale olimpico. Quindi In
tutto il marasma creato dalla modernizzazione dell'antica arte e
dalla successiva scissione delle due federazioni le scuole
tradizionali rimaste fedeli al vecchio stile scelsero la strategia
dell'emigrazione insegnando al di fuori della Corea (in America,
Europa e Africa meridionale) per mantenere vivo ed inalterato il
messaggio degli antichi padri fondatori del Taekkyon. Nacque così
nel 1968 a Burlington, nel New Jersey. l'"Associazione Mondiale
di Tang Soo Do ", fondata da Shin Jae Chul allievo direttoTry to
translate del grande maestro Kwang kee.
Le tecniche di combattimento in tangsudo
Posizioni
Ci sono molte posizioni nel Tang Soo
Do . Alcune sono fondamentali, come "la posizione di
preparazione", altre richiedono più equilibrio, come "la
posizione su un piede" o "la posizione della gru".
Le Tecniche fondamentali
Le tecniche fondamentali sono semplici ed efficaci. Gli studenti imparano tutte queste tecniche (blocchi, colpi, calci) che possono trovarsi nell'arte classica del tangsudo. Nei dojang (le scuole del Tang Soo Do ), è accentuata l'"arte del combattimento", non il combattimento a sé. Le tecniche di mano coinvolgono tra l'altro una varietà di tecniche di pugno e di "coltello-mano". Ciascuna di loro ha una forma ed un'applicazione corretta e sono utilizzate sia in blocco che in attacco. Il tangsudo è l'arte marziale che accentua le tecniche dei piedi e la flessibilità. Sono utilizzate anche per bloccare ed attaccare.L'allenamento di Tang Soo Do
Nel metodo tradizionale lo studente
deve imparare innanzitutto i fondamenti, dopodiché pratica il
"combattimento di un passo" ed il "combattimento di
tre passi". Il combattimento di un passo insegna come
concentrarsi, ma il combattimento di tre passi insegna come
muoversi in avanti ed indietro e come utilizzare la distanza. Insieme
danno allo studente la fiducia della quale ha bisogno per bloccare ed
attaccare efficacemente nella lotta libera.
L'allenamento mentale
I maestri accentuano l'importanza dei
principi ed il "Credo di Tangsudo" insegnando agli studenti
la disciplina ed il rispetto. La fiducia in sé, la concentrazione ed
il controllo sono altrettanto evidenziati, in quanto aspetti
importanti nella vita di tutti i giorni.
La pratica dei fondamenti ("kibon")
Gli studenti praticano le tecniche
fondamentali "in marcia" durante ogni lezione. Questo aiuta
a capire la dinamica di un movimento e raffina la tecnica tramite la
ripetizione. I fondamenti allenano lo studente all'equilibrio e alla
corretta posizione.
Le forme ("hyong")
Le "forme" sono le sequenze
predeterminate delle tecniche fondamentali. Le forme nel tangsudo
derivano da molteplici stili d'arte marziale (la maggioranza delle
forme richiama le versioni dei kata nel karate),
mostrando l'applicazione di tutte le tecniche fondamentali in una
varietà di situazioni. Normalmente viene detto che i gesti dei Kata
sono difese o meglio parate o parate e contro-attacchi da più
aggressori. Nulla di più sbagliato. In realtà non esistono parate,
ma solo efficienti tecniche di difesa personale con attacchi ai punti
vitali; non esistono difese contro più avversari, ma solo più modi
e possibilità di neutralizzare un aggressore agendo sui punti di
pressione; e c'è da aggiungere che le tecniche nascoste nei Kata
sono vere tecniche di difesa personale e molto spesso letali (i Kata
insegnano ad uccidere), secondo l'esigenza del tempo quando non si
parlava ancora di "Difesa Personale" ma di duello in campo
di battaglia. I hyong sono i modelli regolati di tecniche che
gli studenti praticano a tutti i livelli. L'apprendistato delle forme
aumenta le capacità della comprensione e della memorizzazione. Le
forme foggiano le tecniche fondamentali ed insegnano la strategia, le
tattiche, la sincronizzazione e l'equilibrio. Se il Tang Soo Do è
appreso come "arte per l'arte", le forme vengono facilmente
imparate e, nella presentazione, assomigliano a un tipo di ballo.
Mentre lo studente progredisce nella capacità, i hyong
diventano più complicati fino a rappresentare la vera sfida. Le
forme sono una parte dell'allenamento del tangsudo che uno
studente può praticare facilmente quasi dovunque. Ogni Kata
“nasconde” diversi insegnamenti, non solo l'utilizzo dei punti di
pressione, e quindi le corrette tecniche, le giuste armi e le esatte
angolazioni per raggiungerli, ma i Kata spiegano anche come muoversi,
come utilizzare l'energia, come utilizzare i suoni (kiai) e come
posizionarsi (perché ad esempio utilizziamo tante posizioni
differenti? A cosa servono?).
Il combattimento ("daeryeon")
Il combattimento d'allenamento dà
l'opportunità di usare liberamente tutte le tecniche contro uno o
più avversari. L'autocontrollo risulta essere di fondamentale
importanza. Il momento corretto (timing), la posizione ed i
metodi adeguati permettono di attraversare le difese. Anche se sono
disponibili caschi imbottiti, guanti e stivali, la regola è di
evitare il contatto.
Il combattimento di un passo ("hanbon-daeryeon")
Questo esercizio permette di praticare
le tecniche di autodifesa contro un attacco diretto in modo
controllato. L'obiettivo è di sviluppare le risposte automatiche ad
una determinata situazione, permettendo d'imparare a valutare la
distanza e la corretta sincronizzazione, due fattori cruciali in un
vero combattimento. Questo dà anche la sicurezza di sé e controllo.
È una pratica controllata, sicura, e senza contatto.
Il combattimento libero ("jayu-daeryeon")
Il combattimento libero lascia
praticare le tecniche contro altri in un ambiente controllato.
L'obiettivo è praticare la difesa in una situazione sconosciuta.
Anche in questo caso la sicurezza è in primo piano. Nell'approccio
tradizionale lo studente non ha bisogno di colpire un "sacco"
per aumentare il potere dei propri colpi e per prepararsi al
combattimento libero. Questo perché gli studenti praticano il
"controllo", non il "contatto". Gli studenti
fermano i loro colpi vicino al bersaglio, di modo che se in un
vero combattimento decidessero di colpire il bersaglio, potrebbero
farlo facilmente.
Secondo la teoria tradizionale, se lo
studente effettua costantemente un contatto, sarà difficile
controllare la propria tecnica quando ne avrà bisogno. Ma se pratica
sempre il "controllo", può scegliere facilmente di colpire
quando occorrerà. "Se lo studente effettua costantemente il
contatto durante il combattimento libero, la sua mente diventerà
selvaggia, ma se lo studente pratica il combattimento controllato, la
sua mente diventerà più controllata". I due stati della mente
possono estendersi così alla vita al di fuori dai corsi. Poiché il
contatto pieno è proibito, gli studenti non hanno bisogno di
utilizzare protezioni particolarmente resistenti. L'utilizzo di
guanti da pugilato e di protezioni per i piedi troppo spesse porta a
colpire con forza maggiore. Così facendo, se indossano questo tipo
di protezione quando colpiscono, non percepiscono la correttezza
della loro tecnica. Onde evitare questo problema, i maestri
tradizionali optano per imbottiture leggere alle mani e al dorso dei
piedi, sufficienti ad impedire ferite in caso di contatto
accidentale. Nell'approccio moderno, il combattimento libero somiglia
molto ad un combattimento di kickboxing: gli studenti usano guanti da
pugilato, protezioni per i piedi e per la testa.
Se il combattimento libero è orientato verso la competizione o il
combattimento "da strada", lo studente dovrebbe sforzarsi
di migliorare la propria resistenza. Per questo motivo lo studente
deve avere una buona conoscenza dei fondamentali e buone abilità nel
combattimento "di un passo" e "di tre passi", che
sviluppino la sua resistenza. Per ottenere ciò occorrono solitamente
due o tre mesi d'allenamento per aumentare la resistenza. La parte
più importante è una respirazione adeguata. Lo studente deve
respirare con tempi corretti quando colpisce o blocca. Se trattiene
il respiro durante l'esecuzione di una tecnica, può continuare ad
eseguirla, ma diventerà gradualmente più stanco col passare del
tempo, fino a perdere la capacità di continuare. Invece, ogni volta
che inspira ed espira correttamente, "estende" il tempo nel
quale può continuare a combattere.
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