La battaglia di Sekigahara
(関ヶ原の戦い
Sekigahara no
tatakai),
combattuta il 21 ottobre del 1600, fu una battaglia decisiva nella
storia del Giappone. Fu il culmine dell'aspro confronto che teneva
impegnati i due schieramenti dal luglio precedente. Grazie alla
vittoria conseguita, il condottiero Tokugawa Ieyasu si garantì il
controllo del paese sconfiggendo il rivale Ishida Mitsunari, che
guidava le armate alleate al clan Toyotomi.
Negli anni successivi Ieyasu avrebbe
consolidato il proprio potere arrivando a fondare nel 1603 lo
shogunato Tokugawa, l'ultima dittatura militare del Giappone, che
avrebbe dominato il paese fino al 1868. La battaglia contribuì in
modo determinante alla fine dell'epoca Sengoku, il lungo periodo di
guerre civili che insanguinavano il Giappone dal 1478. Con
l'istituzione dello shogunato, Ieyasu avrebbe dato il via ad un
periodo di pace e di grande stabilità politica.
La battaglia
La battaglia di Sekigahara ebbe luogo
nella Provincia di Mino, nella zona meridionale dell'odierna
Prefettura di Gifu. Prese il nome dal piccolo villaggio presso il
quale fu combattuta, situato ai piedi dei monti Sasao, Nangu e
Matsuo, che rendevano il luogo strategicamente importante. Tuttavia
la scelta del terreno non fu determinante per lo sviluppo della
battaglia. Ishida e il suo esercito occupavano le alture, il generale
aveva invano sperato di poter attaccare più a ovest, in quanto
Sekigahara si trovava troppo vicina al castello di Sawayama,
roccaforte e residenza di Ieyasu.
Mitsunari aveva insediato il campo al
fianco del monte Sasao, mentre i suoi alleati Kobayakawa e Mori si
erano schierati rispettivamente lungo il monte Matsuo ed il monte
Nangu. Ieyasu aveva disposto i suoi uomini lungo la via di Nakasen,
fronteggiando Mitsunari solo con l'avanguardia: sperava nell'arrivo
del numeroso esercito guidato dal figlio Hidetada che tuttavia giunse
solo a battaglia finita. Ieyasu aveva lasciato scoperto il fianco
della sua armata in corrispondenza del monte Matsuo, da cui sarebbe
stato facile attaccarlo e sbaragliarlo.
Nonostante le cariche guidate dagli
alleati di Ieyasu, Masanori Fukushima e Ii Naomasa, le forze di
Ishida tennero campo fino a mezzogiorno, favoriti dalla foschia
dovuta alla pioggia dei giorni precedenti. Konishi Yukinaga, Otani
Yoshitsugu e Ukita Hideie diedero filo da torcere agli avversari, e
la coalizione di Ishida pensò che la battaglia fosse ormai vinta.
A mezzogiorno, Ishida diede
simultaneamente l'ordine di attaccare sia a Kobayakawa che alle
truppe dei Mori, accampate poco più in basso, ma i due comandanti lo
tradirono. Kobayakawa aveva segretamente trattato con Ieyasu e rimase
neutrale, indeciso sul da farsi, fino a che Ieyasu stesso ordinò di
far fuoco sulle sue truppe per obbligarlo a scegliere. Di fronte a
questo attacco, Kobayakawa si schierò contro l'alleato Ishida ed i
suoi uomini diressero il tiro sui soldati di Otani. I Mori avevano
invece previsto la vittoria di Ieyasu, temevano le ritorsioni del
dopo battaglia e si astennero dal combattimento. L'inattività dei
Mori impedì ai rinforzi di Chosokabe di giungere in tempo sul campo
di battaglia. Questa decisione fu decisiva per l'esito della
battaglia e sconvolse Ishida Mitsunari.
Dopo una strenua resistenza e dopo aver
perso migliaia di uomini, le forze di Ishida furono costrette alla
fuga.
Tra le file dello schieramento perdente
di Mitsunari era presente anche Musashi Miyamoto, all'epoca
sedicenne, che riuscì a mettersi in salvo ed in seguito sarebbe
diventato famoso come uno dei più grandi samurai della storia.
Perdite
Armata dei Toyotomi
- Ishida Mitsunari: riuscì a scappare da Sekigahara, ma fu catturato una settimana più tardi e decapitato a Kyōto da Tokugawa
- Konishi Yukinaga: consegnato dai contadini del villaggio in cui si era nascosto, fece la stessa fine di Ishida
- Shima Sakon: morì per proteggere la ritirata del suo signore, Ishida Mitsunari
- Shimazu Toshihisa: morì per salvare lo zio daimyo di Satsuma, Shimazu Yoshihiro
- Otani Yoshitsugu: fece seppuku quando le sue truppe furono attaccate da quelle di Kobayakawa
Armata di Tokugawa
- Ii Naomasa: morì due anni dopo per un'infezione della ferita al braccio sinistro subita in battaglia
Letteratura
Vi sono numerosi romanzi la cui trama ruota attorno alla battaglia di Sekigahara.- Shōgun di James Clavell.
- Musashi di Eiji Yoshikawa.
- Nube di Passeri di Matsuoka Takashi.
- Trilogia: Agguato all'incrocio-Vendetta al Palazzo di Giada-A morte lo Shogun di Dale Furutani.
Altri media
La battaglia è inclusa tra quelle
inserite nei videogiochi strategici per PC Age of Empires III: The
Asian Dynasties, Total War: Shogun 2 ed in Kessen (Play Station 2);
il videogame per PlayStation 2 Shogun's Blade è inoltre totalmente
basato su questa battaglia. Figura anche nella serie di manga e anime
Samurai Deeper Kyo, nel manga Vagabond ed in Keiji il magnifico.
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