Zhi neng (智能)
o Chi-lel da alcuni parlanti statunitensi è uno stile di Qi gong
ideato alla fine degli anni settanta dal dottor Pang He Ming.
Zhi (智)
significa "conoscere", "comprendere"; Neng
(能) significa "saper o
poter fare". Zhi neng Qi gong (智能气功)
significa quindi il Qi gong che sviluppa e consente di usare le
capacità della mente. Infatti alcuni lo chiamano "Qi gong della
saggezza" (wisdom qi gong).
Il suo scopo è quello di armonizzare
il praticante con l'ambiente che lo circonda tramite l'equilibrazione
del proprio Qi con il Qi dell'universo. In particolare,
il tipo di Qi con il quale il Zhi neng lavora è lo Hun-yuan Qi
(混元氣). Lo hun-yuan qi si
definisce con tre caratteristiche:
- è il Qi originario, primordiale, dal quale tutta la materia si è formata, è quindi antecedente alla divisione della Natura in Yin e Yang;
- è presente in ogni cosa, in tutto l'universo;
- può essere mosso tramite la mente, con l'intenzione: chiunque concentrandosi può focalizzarlo in un punto qualsiasi dello spazio.
Con la pratica del Zhi neng è
possibile modificare la struttura subatomica di ogni cosa. Questa
capacità è insita in ognuno di noi, con questo stile di Qi gong
siamo solamente in grado di rendere più efficace un tipo di
operazione che già facciamo di continuo. Il desiderio, l'intenzione,
è in grado di modificare l'ambientre che ci circonda, è solo
questione di tempo e costanza, ma il risultato si ottiene.
Quindi il Zhi neng Qi gong è in grado
di curare qualsiasi malattia, è sufficiente indirizzare la pratica
verso il problema che vogliamo eliminare e la costanza nella pratica
ci guarirà. La guarigione si ottiene con un automatico e in parte
inconsapevole mutamento della struttura subatomica degli organi
interessati. In maniera minore si modifica tutto il corpo, proprio
perché l'obiettivo ultimo del Zhi neng è l'armonizzazione di tutto
il nostro corpo con l'ambiente.
Il Zhi neng Qi gong può essere
praticato da chiunque, indipendentemente dall'età o dallo stato di
salute, l'importante è tenere presenti i seguenti principi:
- costanza
- corretta esecuzione dei movimenti
- calma e rilassamento
- concentrazione
La pratica individuale consente di
affinare la propria capacità di gestire e condurre il Qi, la pratica
in gruppo è però più potente, perché grazie all'unione dei campi
energetici individuali permette di muovere un maggior quantitativo di
energia (qi).
Pang He Ming
Pang He Ming 庞鹤鸣
(nato nel 1940 a Dingxing, provincia dello Hebei, Cina) inizia
la sua pratica medica secondo la medicina occidentale nel 1958, dopo
essersi laureato presso il Collegio di medicina di Pechino. Dopo
altri quattro anni di studio presso l'Associazione medica cinese di
Pechino fa il dottore di medicina tradizionale cinese, e proprio in
questi anni si avvicina al Qi gong e al Taijiquan.
Alla fine degli anni settanta codifica
il Zhi neng Qi gong. Nel 1980 diffonde la prima parte degli esercizi,
nel 1985 la seconda e nel 1991 la terza.
Esistono sei livelli di Zhi neng Qi
gong, ma solo i primi tre sono stati resi noti da Pang Ming in quanto
si può accedere al successivo livello di pratica solo dopo aver
perfettamente compreso gli esercizi del proprio livello.
Attualmente il gran maestro Pang He
Ming si è ritirato dall'attività di insegnamento per dedicarsi
nuovamente allo studio del Zhi neng.
L'istituto Hua Xia Zhi neng Qi gong training center
Nel 1988 il gran maestro Pang He Ming
fondò lo Hua Xia Zhi neng Qi gong training centre, ossia un ospedale
ove migliaia di persone venivano addestrate nella pratica del Zhi
neng per guarire dalle malattie senza medicine. All'inizio l'istituto
era situato a Shijiazhuang, nella provincia dello Hebei, con il nome
di Hebei Shijiazhuang Zhineng Qigong College, ma nel novembre 1991 si
spostò a Qinhuandao con il nome definitivo. Nel 1996 viene fondato
inoltre lo Hua Xia Zhineng Healing Center a Fengrun, nella contea
Tangshan, sempre nella provincia dello Hebei.
Nel 2000 però la sede dovette chiudere
a causa del divieto di pratica di Qi gong per gruppi di più di 50
persone stabilito dal governo cinese in seguito agli avvenimenti
legati alla setta Fa-lun gong. In dodici anni nella Hua Xia sono
transitati più di 300.000 degenti afflitti da più di 180 sindromi
diverse registrando un miglioramento delle condizioni nel 95% dei
casi. Nel 1997 lo China Sports Boreau fece un'indagine per
evidenziare quali sono i venti migliori stili di Qi gong riguardo al
miglioramento della salute e il zhineng risultò al primo posto.
Il primo livello
Gli esercizi principali del primo livello di Zhi neng qi gong sono i seguenti:- la forma Peng qi guan din
- la posizione statica di fusione dei tre cuori (San xin pin Zhan-zhuan)
- le flessioni sulle gambe (dun qian fa)
- zhen-qi
- stiramento dell'energia (la-qi)
Dopo ogni movimento di raccolta dello
hun-yuan qi si porta questo al dan tian inferiore.
Prima di iniziare ognuno di questi
esercizi è bene prepararsi nel modo seguente:
- rilassare ogni parte del corpo partendo dall'alto verso il basso
- creare un campo energetico, al fine di fondersi il più possibile con lo Hun-yuan qi dell'universo. Per creare un campo energetico è sufficiente immaginare di ingrandirsi sempre di più, aumentando le proprie dimensioni sino a comprendere gradualmente tutto il cosmo.
- indirizzare la pratica verso un obiettivo (per esempio
guarire il cuore, oppure rafforzare i muscoli delle gambe, far
crescere la pianta che ho accanto...)
I punti del corpo stimolati sono qui
elencati dall'alto al basso:
- Bai-hui: sul piano sagittale mediale del corpo, si trova all'apice del capo sopra le orecchie;
- Yin-tan: a metà strada tra le sopracciglia;
- Yu-zhen: dietro il capo, opposto a YIN-TAN;
- Chi-hu: sono due punti, sopra ogni capezzolo, immediatamente sotto la clavicola;
- Da-bao: sono due punti opposti (uno a sinistra l'altro a destra) all'altezza della parte finale dello sterno, sono situati sul piano frontale mediale del corpo;
- Ming-men: sulla colonna vertebrale, all'altezza dell'ombelico;
- Lao-gun: chiudendo ogni mano a pugno, è dove il medio tocca il palmo;
- Hui-yin: a metà strada tra l'ano e i genitali;
- Yong-quan: sulla pianta di ogni piede, a metà sulla
linea che connette il terzo dito al tallone.
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