Systema (in russo Система,
letteralmente il Sistema) è il metodo di combattimento
derivato dalle scuole autoctone di arti marziali russe. Tale sistema
comprende:
- Combattimento a mani nude;
- Prese;
- Combattimento con frusta;
- Combattimento con armi da taglio;
- Combattimento con armi da fuoco;
- Esercizi e lavoro di coppia con o senza forme predefinite.
Il sistema di combattimento cosacco si
concentra soprattutto sul combattente, ponendolo in stati di maggiore
coscienza spirituale e corporea attraverso il controllo delle
principali rotazioni ossee e cutanee: gomiti, ginocchia, collo, anca,
spalle, vita, attraverso l'uso di punti/zone di pressione/tiro, colpi
e schivate. L'impiego delle armi è un accompagnamento del lottatore
verso la sua natura umana di cacciatore, concentrandolo sui movimenti
istintivi della cosiddetta "difesa istantanea". Si può
affermare scientificamente, con i principi meccanici conosciuti, la
possibilità di ottenere una difesa istantanea non solo da armi
bianche o da fuoco, ma praticamente da ogni oggetto. Inoltre è
conosciuta come un'arte marziale avanzata e utilizzata da alcuni
corpi speciali russi, per esempio gli Spetsnaz.
Storia
Anche se si ipotizza che l'arte
marziale russa Systema risalga al X secolo e che venisse praticata
dai Bogatyr, dei combattenti ed eroi russi, non possiede un preciso
background storico e, di conseguenza, neanche un nome storico: questo
particolare potrebbe creare confusione essendo effettivamente un nome
assai generico, se comparato a quello del "Kung Fu".
È probabile che il nome "Systema"
sia stato preso da Arti Marziali simili, nate prima di questa, come
il "Systema Rukopashnogo Boya", in italiano "Sistema
di combattimento a mani nude".
Molte similitudini si ritrovano per
esempio nel metodo "Systema", seguito da Mikhail Ryabko. In
questo caso, "Il Sistema" si riferisce ai vari sistemi del
corpo: muscoli, sistema nervoso, sistema respiratorio, etc ... e ad
elementi psicologici e spirituali.
Le forze speciali russe
In tutta la Russia fra le forze
speciali (Alpha, GRU, Vympel, e molti altri nomi, ufficiali e non),
vengono praticati diversi stili di combattimento, spesso confusi con
il Systema di questa voce. Per esempio, molte sono addestrate tramite
il cosiddetto "bojewoje sambo", o "combattimento
sambo", un'arte totalmente diversa. Altre fanno anche
riferimento al "rukopashka", cioè al combattimento
a mano nuda, o al "machalka" o alla "boinia",
che in russo si riferiscono al "combattimento" e
alla "sconfitta". Il nome "Combattimento
Sambo Spetsnaz", per esempio, è stato coniato dal
Governo Sovietico.
Le guardie personali di Joseph Stalin,
per esempio, praticavano il Systema, e Mikhail Ryabko è stato
introdotto alla sua pratica, proprio da una di queste guardie del
corpo. Dopo la morte di Stalin, Systema divenne lo stile di
combattimento sviluppato dalle Unità Militari dei Corpi Speciali
nelle missioni rischiose, tra le quali gli Spetsnaz, le GRU e da
altre organizzazioni governative.
Il fatto che quest'arte marziale sia
rimasta sconosciuta fino a dopo la guerra fredda è dovuto alle
tradizionali capacità dell'Unione Sovietica nel mantenere un alone
di estrema segretezza, su tutte le attività militari . Solo dopo il
crollo del regime comunista, tale arte marziale è stata resa nota e
riscoperta e, pur avendo radici antiche viene, come sempre, adattata
alle varie esigenze militari e contemporanee da ogni istruttore e da
ogni praticante.
Lo sviluppo di Systema tra il 1960 ed il 1980
Un'altra teoria propone che le varie
forme del moderno Systema siano evoluzioni di un'intensa ricerca e
sviluppo di un progetto portato avanti attraverso numerose
generazioni di istruttori dell'esercito, che insegnavano il
combattimento corpo a corpo alla Dinamo a Mosca tra il 1920 ed il
1980. Se fosse così potrebbe essere considerato della stessa linea
del combattimento sambo e gli stili correlati come il samoz
sviluppato da V.A. Spiridonov. Se questa teoria fosse corretta le
influenze stilistiche del moderno Systema potrebbero includere
numerosi stili di arti marziali nazionali, sistemi di combattimento
militare di corpo a corpo e stili russi di combattimenti indigeni,
come anche aspetti di scienze motorie, biomeccanica e psicologia
dello sport e queste discipline sarebbero state incorporate nella
ricerca nel combattimento Corpo a Corpo, sviluppato del progetto
Dinamo durante il XX secolo.
Anche un'altra teoria suggerisce che
Systema sia in effetti un sistema moderno, che si basa su arti
marziali tradizionali cinesi come il Taijiquan, il Yi-quan ed altri.
I russi sono sempre stati attratti dalle arti marziali tradizionali
cinesi, anche prima della II Guerra Mondiale, ma tra gli anni '50 e
'60 intense ricerche hanno condotto ad un notevole sviluppo,
peculiare per la Russia. Inoltre molti maestri cinesi hanno visitato
la Russia, in questo periodo, entrando a far parte di programma di
addestramento militare dell'esercito. Nonostante però vi siano
numerose similarità nell'approccio ai metodi di allenamento e ai
principi base, le arti marziali russe e quelle cinesi mostrano delle
considerevoli differenze.
Citazioni
« Non ti puoi
rilassare senza respirare, non puoi raggiungere una postura
naturale senza rilassamento e dopo che si è riusciti a
raggiungere una buona postura ci si può iniziare a muovere nello
spazio correttamente. »
|
(Vladimir
Vasiliev, da "Let Every Breath...")
|
« Un vero guerriero è
capace di difendere se stesso e gli altri ed è in grado di
cambiare l’orgoglio, l’aggressività e la paura in umiltà,
coraggio e forza. »
|
(Vladimir
Vasiliev)
|
« In Systema non
esiste riscaldamento, tutto è Systema. »
|
(Vladimir
Vasiliev)
|
Principi base di Systema
Per avere successo con questa arte
marziale è necessario lavorare sulla persona, poiché conoscere se
stessi è il primo passo per conoscere gli altri.
I primi elementi contro cui combattere
sono proprio le proprie paure, alle quali si associano diverse
tensione psicofisiche che impediscono agli individui di reagire
prontamente al pericolo.
Essere consapevoli delle proprie
capacità ci rende sicuri di noi stessi, perché sia il
sopravvalutarci che il sottovalutarci ci fa valutare erroneamente
quanto un pericolo sia grave, e se siamo in grado di sostenerlo.
Conoscere i propri limiti è molto
importante perché ci permette anche di poter lavorare su di essi.
Systema è tutto questo: la presa di
coscienza delle proprie tensioni e lo strumento per poterle superare:
il Respiro.
Il respiro si pone alla base della
capacità di veicolare e guidare le emozioni, in modo da non essere
sopraffatti da esse ed essere pronti ad una reazione, coerentemente
con il contesto in cui ci troviamo e senza distorsioni, senza
esagerazioni, senza blocchi, per evitare di sentirci inadeguati alla
situazione.
Systema si basa sul condizionamento
della mente tramite il corpo.
La paura del contatto è una delle
paure più grandi: il colpire e l'essere colpiti. Esiste nel Systema,
infatti, tutta una serie di esercizi volti proprio ad eliminare
questa paura. Se riusciamo a percepire come il nostro corpo risponde
ad un colpo o ad una pressione, riusciamo a capire come il corpo
degli altri risponde alle nostre pressioni e ai nostri colpi e siamo
anche noi più preparati a gestire colpi e pressioni.
Systema è adatto a qualsiasi tipo di
corporatura (ed età), proprio per il principio di rilassamento che
c'è alla base.
Il rilassamento permette di percepire e
quindi sfruttare le tensioni dell'avversario ed avere quindi maggiori
possibilità di sopravvivere allo scontro, in quanto può risultare
controproducente e pericoloso contrapporsi alla forza con la forza,
mentre spesso è più sicuro non opporsi ad un attacco e far sì che
questo si esaurisca da solo.
La pratica di Systema non prevede un
insegnamento della tecnica pura, ma prevede una ricerca, tramite i
principi di movimento propri di tale arte marziale, della tecnica
adatta ad ogni singolo individuo in una determinata situazione.
Nella difesa personale, campo in cui
Systema si è diffuso in tutto il mondo grazie a Mikhail Ryabko e
Vladimir Vasiliev, imparare migliaia di tecniche è scarsamente
funzionale in una situazione di pericolo. Questo è determinato dal
panico che impedisce la gestione razionale di una tale mole di
conoscenze, panico che conduce paradossalmente in una situazione di
paralisi. Mentre la conoscenza di come il proprio corpo risponde ad
una vasta gamma di esperienze, provate in allenamento, infonde
sicurezza e permette una risposta immediata, perché già sono chiare
le capacità di reazione proprie e di qualsiasi altro individuo.
Systema è nato per sviluppare
velocemente grandi capacità in campo bellico, perciò si è cercato
di abbreviare il più possibile il processo di adattamento al
combattimento, in modo che il singolo individuo possa sviluppare
coordinazione e sensibilità necessarie e sufficienti a permettergli
di gestire le più svariate situazioni, invece di fornire una vasta
serie di tecniche tra le quali trovare quella più efficace per sé.
Principio neurologico di Systema
In un combattimento, il fattore
decisivo è la velocità di risposta ad un dato stimolo, attacco,
minaccia, etc. Questa dipende da numerosi fattori, tra cui la
tempestività dell' azione.
Diverse discipline di combattimento
hanno sviluppato diverse strategie per ottenere un vantaggio di tempo
rispetto all'avversario. Molti corpi speciali limitano
l'addestramento a poche tecniche generiche, basate su specifiche
abilità motorie. L'idea alla base di questo approccio è la
seguente:
- Fondamentale è diminuire il tempo di decisione della mente, in modo da ridurre il tempo di reazione o tempo di risposta, ad un attacco.
- Inoltre si cerca di sviluppare le abilità motorie, la mobilità articolare e la scioltezza, elementi che permettono alle persone di muoversi anche in ambienti ristretti.
L'approccio inconscio e l'emulatore
La risposta del nostro cervello ad un
attacco fisico è molto complessa e variegata. Lo studio di tale
risposta è importante per capire il tempo di reazione nel caso di un
approccio "inconscio", secondo la filosofica di Systema, in
opposizione all'approccio di una scelta consapevole.
Quando il nostro cervello si prepara
per un movimento, per esempio, in risposta a un attacco alla nostra
persona, lo farà immediatamente, senza attivare i muscoli e senza
una consapevole coscienza. Questo significa che il cervello possiede
qualcosa simile ad un “emulatore”.
Prima che il nostro cervello prenda
coscienza di un movimento istintivo, deve inserirlo nelle sue mappe.
Questo passaggio implica delle attivazioni ormonali, modifiche della
pressione sanguigna e tutta una serie di adattamenti
psicofisiologici. L'unica fattore mancante è l'attivazione dei
nostri muscoli, e della nostra consapevolezza. Il movimento che viene
inserito negli schemi del nostro cervello ci appare, a livello
cosciente ogni qualvolta lo riproponiamo, sempre originale, benché
in realtà sia già inserito negli schemi cerebrali.
La risposta secondaria
Se il movimento è diretto dal nostro
inconscio e tale movimento avviene spontaneamente, allora la nostra
risposta cosciente sarà la risposta che viene detta "secondaria"
e viene guidata dal cervello.
Tuttavia, nell'esempio del controllo
della mente cosciente (SWAT team, forze speciali…), è sempre
necessaria una selezione tecnica prima di attivare i muscoli
attraverso una terza risposta.
Un numero limitato di tecniche
diminuisce il tempo di selezione, ma rimane comunque il terzo
percorso del cervello quando viene applicato un approccio
consapevole.
Systema invece si basa sulla risposta
inconscia o automatica, il che significa che possiamo agire, o
meglio, reagire, attraverso la risposta secondaria, senza passare
quindi attraverso la scelta della tecnica; infatti non vengono
insegnate delle tecniche specifiche, ma tutto si fonda
sull'esperienza diretta dell'allievo.
I modelli ad azione fissa (FAP) nel combattimento
I Neurologi si riferiscono a questi
movimenti di reazione automatica come "modelli ad azione fissa"
(FAP). Quindi è attraverso le esperienze del passato, che il corpo
ha imparato a reagire in un certo modo, in determinate circostanze,
in modo da ridurre il tempo di reazione, quindi il cosiddetto,
"pacchetto movimento" è applicato in modo coordinato
quando necessario, senza che il cervello debba ripetutamente
riprendere il percorso di scelta.
Questi modelli possono variare dalle
schivate molto semplici a schemi di movimento complessi, schemi che,
tuttavia, non sono sempre la scelta migliore o più efficiente per
ogni circostanza.
Per esempio, se si tocca un oggetto caldo, si ritrae la mano
immediatamente, in un FAP, ma se qualcuno blocca il dito in una
serratura, questo stesso FAP si attiverà, ma si avrà una situazione
peggiore, perché, in questo caso, il tentativo di ritrarre la mano,
in realtà andrà ad aumentare la pressione sul dito bloccato. Come
possiamo modificare questa situazione e come possiamo cambiare il FAP
o qualsiasi altro movimento di reazione automatica? La risposta è:
allenamento.Allenare i neuroni sensoriali
L'allenamento ha la possibilità di far
ignorare il FAP corrente e sostituirlo con un altro.
Il cervello ha molte mappe del corpo,
sparse in tutta le sue diverse aree. Quelle più importanti, sono le
mappe del motore principale dei neuroni sensoriali, alle quali ci si
riferisce come "humunculi". Queste mappe del corpo
interagiscono in modo gerarchico.
Le informazioni provenienti dal corpo
entrano nelle mappe sensoriali primarie e poi salgono attraverso
complesse procedure di elaborazione e costante rivalutazione fino a
livelli di mappe superiori.
Più è alto il livello a cui viaggiano
le informazioni e più informazioni vengono inserite nella
trasformazione di un'azione come emozioni, ricordi, immagini del
corpo, credenze, modelli di dolore ecc, ecc.
Alla fine viene decisa la reazione
appropriata ed emulata, poi si muove attraverso la gerarchia fino
alle mappe motorie primarie, da cui i muscoli sono attivati e posti
in un movimento cosciente.
Il punto interessante qui è che
possiamo apprendere modelli specifici (tecniche) o possiamo anche
insegnare al nostro corpo come muoversi in modo rilassato in schemi
di movimento generali (i principi di movimento del Systema).
La differenza è che permettiamo al
nostro corpo di raggiungere le proprie soluzioni per ogni singolo
problema, fintanto che aderisce a principi scelti, come rilassamento,
efficienza e movimenti naturali.
Il sistema nervoso funziona attraverso
ciò che chiamiamo "facilitazione", in termini semplici,
più usiamo un'azione più è probabile che la stessa azione sarà
scelta la prossima volta.
Tuttavia, se andiamo continuamente a
variare i movimenti particolari, pur mantenendo lo stesso modus
operandi, con il tempo la qualità di questa abitudine comincerà ad
instillarsi essa stessa come una risposta FAP, senza che vi sia uno
specifico modello di movimento favorito collegato ad essa. Il
cervello poi potrà accoppiarvi il modello di movimento che riterrà
più appropriato. Si tratta di un approccio molto diverso
dall'insegnamento di nomi e tecniche specifici per situazioni
specifiche.
Un vantaggio dell'utilizzo in
combattimento dell' “approccio principio” contro l' “approccio
tecnico” è che il cervello non si annoia attraverso la ripetizione
infinita degli stessi movimenti. Una volta che i principi si sono
affermati, si acquisisce una serie illimitata di “risposte
principio” a disposizione invece di una serie limitata di tecniche.
Abbiamo formato i nostri corpi in modo
che raggiunga le proprie soluzioni, in modo creativo, per ogni
situazione, pur sviluppando dei percorsi preferenziali di risposta,
dipendenti dalle abilità individuali. È anche molto importante
sottolineare che il rilassamento è assolutamente indispensabile per
poter lavorare inconsciamente.
Quando è afflitto da tensioni, paure,
rabbia, etc, il nostro cervello perde la sua capacità di essere
creativo, e di lavorare in multitasking, perdendo anche la capacità
di risposta ad una minaccia.
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