venerdì 12 maggio 2017

Sottomissione

Risultati immagini per Sottomissione (lotta)


Con il termine presa di sottomissione (o più comunemente detta semplicemente sottomissione) si è soliti indicare in alcuni sport di lotta una presa applicata con lo scopo di infliggere dolore all'avversario, costringendolo ad arrendersi per via dello stesso o per timore di subire un infortunio. La resa può avvenire in due modi: a voce, dicendo chiaramente che si ha intenzione di cedere, o con almeno due colpi con la mano o con il piede sul tappeto o sul corpo dell'avversario.
Le sottomissioni sono utilizzate soprattutto nella lotta a terra e possono essere suddivise in costrizioni (strangolamenti, soffocamenti, compressioni) e manipolazioni (leve, torsioni, chiavi articolari). Quando utilizzate per la difesa personale o per ambiti di polizia (per esempio controllare un criminale), queste tecniche possono causare dislocamenti, strappi ai legamenti, fratture, perdita di sensi o persino morte.

Nelle discipline di lotta

Uso delle sottomissioni

Discipline (soprattutto sport da combattimento e arti marziali) che contemplano le sottomissioni sono:
  • Grappling
  • Jiu jitsu brasiliano
  • Catch wrestling
  • Judo
  • Jujutsu
  • Luta livre
  • MMA
  • Pancrazio
  • Pro wrestling
  • Puroresu
  • Sambo
  • Shoot wrestling
  • Shoot boxing

Tecniche

La stessa presa può essere chiamata in maniera diversa a seconda della disciplina o del paese. Alcuni dei nomi più comuni internazionalmente includono:

Manipolazioni

Dimostrazione di leva al braccio.



Qualsiasi stabilizzazione di uno o più punti articolari al loro raggio estremo di movimento.

Leve

Una leva opera applicando una forza potente su di un punto del corpo che si oppone alla resistenza esercitata dallo stesso, causando la rottura del punto anatomico che funge da fulcro.
Leva alla colonna vertebrale: tipo di leva applicata alla colonna vertebrale (in particolare al collo) che viene forzata oltre i propri limiti motori, di solito torcendo o piegando la testa o la parte superiore del corpo in posizioni innaturali.
  • Can opener: un tipo di leva al collo nella quale dalla posizione nella guardia chiusa dell'avversario si cerca di avvicinare la testa dell'avversario al suo petto.
  • Neck crank: leva al collo, applica pressione alle vertebre cervicali tirando o torcendo la testa.
  • Nelson: (un quarto, mezza, tre-quarti e completa): il braccio si avvolge attorno a quello dell'avversario, afferrando il collo.
  • Spine crank: applica pressione alla spina dorsale torcendo o piegando il corpo.
  • Twister: un tipo di leva che si applica al collo o alla spina dorsale.

Leva al braccio: termine generico per indicare una leva applicata al gomito o alla spalla.
  • Armbar: una leva che iperestende l'articolazione del gomito; nel judo viene chiamata jujigatame.
  • Kimura o Chicken wing: termine per vari tipi di leva, soprattutto fra i praticanti di Shoot wrestling e Jeet Kune Do.
  • Flying armbar: tipo di leva al braccio operato da una posizione in piedi.
  • Hammerlock: immobilizza il braccio dell'avversario dietro la schiena, con il polso orientato verso la spalla in leva. È una leva tipicamente usata come forma di controllo da parte di operatori di sicurezza e forze dell'ordine.
  • Kesa Ashi Gatame (Scarf hold armlock): tecnica originaria del judo, è una leva al braccio effettuata iperestendendo l'arto dell'avversario con la propria gamba mentre lo si sta controllando per mezzo di una kesa-gatame (scarf hold).
Un aikidoka mostra un controllo doloroso con leva al polso.

  • Wristlock (in portoghese Mâo de vaca): termine generico per le leve articolari al polso. La leva al polso è la tecnica per eccellenza dell'aikido e viene utilizzata in combinazione con chiavi articolari nel grappling e nel catch wrestling e come aggiunta ai controlli dolorosi per operazioni di polizia.
  • Small joint manipulation: leve applicate alle dita.

Leva alla gamba
  • Kneebar (Leva al ginocchio): una leva che iperestende il ginocchio.

Chiavi

Una chiave o keylock consiste in una torsione di una parte del corpo, particolarmente un arto, che viene girata come se fosse una chiave, in genere facendo perno su di un fulcro in maniera analoga ad una leva.
Armlock: indica genericamente la chiave per antonomasia che è applicata su braccia e spalle.
  • Americana: termine del grappling/BJJ per indicare una torsione laterale del braccio; nel judo viene chiamata ude garami.
  • Kimura: termine del grappling/BJJ per indicare una torsione mediale del braccio; nel judo viene chiamata gyaku ude garami.
  • Omoplata: termine del grappling/BJJ per indicare una torsione delle spalle utilizzando le gambe; nel judo viene chiamata ashi garami oppure sankaku garami.
Leglock: termine generico per chiavi effettuate alla caviglia, al ginocchio o alle anche.
  • Ankle lock o achilles lock: una chiave che iperestende la caviglia.
  • Heel hook: una chiave che ruota la caviglia.
  • Toe hold o americana al piede: un tipo di iperestensione della caviglia.

Strangolamento da dietro mostrato dai soldati delle Forze armate delle Maldive.



Costrizioni

Qualsiasi tipo di tecnica utilizzata per schiacciare parti del corpo come vasi sanguigni, vie respiratorie, organi o muscoli.

Strangolamenti e soffocamenti

Chokehold: termine generico per indicare una tecnica che schiaccia i vasi sanguigni del collo bloccando l'afflusso di sangue al cervello (strangolamento sanguigno), i nervi causando dolore (strangolamento nervoso) o la trachea impedendo di respirare (soffocamento).
  • Anaconda: tipo di strangolamento effettuato formando un triangolo attorno al collo con il braccio.
  • Ghigliottina: quasi una chiave alla testa, si applica di solito da davanti, afferrando il collo con le braccia e torcendo la testa.
  • Bulldog choke: identica alla ghigliottina ma effettuata alle spalle dell'avversario.
  • Gearlock: tipo di strangolamento.
  • Gogoplata: strangolamento effettuato combinando una presa con la gamba e le braccia, di solito effettuata da una posizione di guardia; nel judo viene chiamata kagato jime.
  • Locoplata: variante della gogoplata.
  • Rear naked choke (Mata Leão): termine generico per gli strangolamenti operati da dietro la schiena dell'avversario; nel judo viene chiamata hadaka jime.
  • Triangle choke: uno strangolamento che si effettua formando un triangolo con le gambe attorno al collo dell'avversario (nel judo viene chiamato sankaku jime)
  • Arm triangle choke (kata gatame): strangolamento che si effettua con le braccia.
  • North-South choke: strangolamento effettuato dalla posizione chiamata North-South (kami shio gatame), ovvero con entrambi gli atleti a terra ed i corpi rivolti in posizione opposta l'uno all'altro sulla stessa linea retta.
  • Von flue choke: tipo di strangolamento che si effettua applicando pressione sul collo con la spalla.

Gi Choke: termine generico per indicare gli strangolamenti effettuati grazie all'ausilio di un keikogi o abiti simili.
  • Ezequiel: l'inverso dello strangolamento al collo all'indietro, usando la parte interna del bavero per avere presa; nel judo viene chiamata sodeguruma jime.
  • Crosschoke: tipo di strangolamento con il gi usata soprattutto nel judo, gli atleti incrociano le braccia ad "X" e afferrano il gi dell'avversario o i suoi indumenti per strozzarlo.
  • Okuri eri jime: conosciuta nel judo come uno strangolamento con un solo bavero della giacca.

Triangolo effettuato durante un incontro di Brazilian jiu jitsu.

Compressioni

  • Achilles lock: una compressione del tendine di Achille.
  • Biceps slicer: una compressione al gomito e al bicipite.
  • Calf slicer: una compressione del polpaccio.
  • Nerve Hold: una compressione al trapezio.
  • Leg scissors: le gambe sono avvolte attorno al corpo e comprimono il torace o l'addome impedendo la respirazione.
  • Figura quattro: (chiamata anche triangolo al braccio, arm triangle o leg triangle) termine utilizzato per descrivere la posizione di braccia o gambe incrociate di modo da ricordare la forma del numero "4" mentre si afferra un avversario.




Nessun commento:

Posta un commento