Il presunto scontro tra Bruce Lee e una comparsa durante le riprese de I 3 dell'Operazione Drago ( I tre dell'Operazione Drago , 1973) è uno degli episodi più discussi, ma anche avvolti da un velo di leggenda. Sebbene i dettagli varino a seconda delle fonti, ci sono alcuni punti chiave che emergono da racconti di testimonianze oculari, tra cui Bob Wall e Jim Kelly, due attori e artisti marziali presenti sul set.
Contesto dello scontro
La scena si sarebbe svolta sui campi da tennis del set di Tai Tam Bay, a Hong Kong. Bruce Lee, sempre dedito all'allenamento, si stava riscaldando e facendo sparring con Bob Wall e Jim Kelly, due dei suoi colleghi nel film. Un gruppo di comparse, che includeva artisti marziali locali, osservava dall'alto. Una di queste, spinta probabilmente dalla spavalderia o dal desiderio di mettersi in mostra, iniziò a fare commenti sprezzanti su Bruce, insinuando che fosse solo un attore, e non un vero combattente.
Non era insolito che Bruce attirasse critiche o sfide: il suo successo e la sua fama spesso suscitavano invidia, soprattutto da parte di praticanti di arti marziali che cercavano di dimostrare il proprio valore confrontandosi con lui. In questo caso, Bruce prese i commenti sul personale e decise di affrontare la questione direttamente, invitando la comparsa a scendere e a "fare un po' di sparring".
Dinamica del combattimento
Secondo i racconti:
L'inizio dello scontro : Bruce propone inizialmente di fare un leggero sparring. Tuttavia, la comparsa interpretò l'invito come una vera sfida e tentò di attaccare Bruce seriamente, mirando a sopraffarlo.
Difesa di Bruce : Bruce evitò con facilità ogni attacco. Con la sua velocità e precisione, schivava, bloccava e deviava i colpi senza mai subire danni. Secondo Bob Wall, Bruce sembrava divertirsi e studiava i movimenti dell'avversario, mantenendo il controllo della situazione.
La conclusione : Dopo aver neutralizzato l'aggressività iniziale della comparsa, Bruce decise di chiudere il confronto. Utilizzeremo alcune tecniche rapidissime per colpire il suo avversario. Si dice che abbia sferrato un pugno così veloce che la comparsa non si accorse nemmeno di essere stata colpita, fino a quando non sentì il sapore del sangue nella bocca. A quel punto, Bruce spinse l'uomo contro un muro e lo immobilizzò, dimostrando una netta superiorità fisica e tecnica.
La comparsa, resa impotente e umiliata, gridò "Mi licenzio" per sottrarsi al confronto. Bruce, con il suo tipico senso dell'umorismo misto a sarcasmo, replicò con una frase diventata celebre: "Non male per un attore!" . Questo gesto non solo riaffermava la sua abilità come artista marziale, ma ribaltava anche l'insulto iniziale.
Si dice che Bruce abbia pagato personalmente le spese mediche della comparsa, sebbene non sia chiaro se fosse per questo scontro o per un altro incidente avvenuto sul set. Questo comportamento rifletteva il suo senso di responsabilità verso tutti, anche verso coloro che lo avevano provocato.
Questo episodio è spesso raccontato come esempio della velocità, della precisione e del controllo di Bruce Lee. Anche se la comparsa cercava di dimostrare che Bruce fosse solo un attore, la dimostrazione pratica di Bruce ne consolidò la reputazione di vero artista marziale. Tuttavia, il racconto è avvolto da elementi mitici: la velocità quasi sovrumana di Bruce e il suo colpo "invisibile" aggiungono un tocco di leggenda alla storia, che probabilmente è stata esagerata nei decenni successivi.
Il presunto scontro tra Bruce Lee e la comparsa è un episodio emblematico del suo stile di vita e della sua filosofia: non tollerava l'arroganza e si affidava sempre alle sue abilità per dimostrare il proprio valore . Più che una semplice dimostrazione di forza, fu una lezione di umiltà per chi lo sfidava. Oggi, questo aneddoto rimane un pezzo della leggenda di Bruce Lee, un uomo che combinava la disciplina dell'artista marziale con il carisma della star del cinema.
Nessun commento:
Posta un commento