sabato 28 dicembre 2024

Per quanti anni Steven Seagal è stato un agente della CIA?

Steven Seagal non è mai stato un agente della CIA. Le sue affermazioni su un legame con l'agenzia, tra cui presunti lavori di consulenza in Giappone per agenti della CIA negli anni '70, sono state smentite dalla CIA stessa e sono ampiamente considerate infondate. Anche se Seagal ha raccontato storie di coinvolgimento in attività segrete grazie alla sua conoscenza dell'Aikido e delle lingue, non esistono prove che supportino queste affermazioni. La CIA ha chiaramente dichiarato che non ha mai avuto a che fare con lui.

Inoltre, ci sono diverse ragioni che rendono improbabile la storia di Seagal. Durante la Guerra Fredda, il Giappone non era considerato un punto caldo per le operazioni di spionaggio della CIA. Essendo un alleato degli Stati Uniti, la sua posizione geografica e politica rendeva difficile infiltrarsi in esso, specialmente considerando che la CIA avrebbe avuto poche ragioni per spiare un paese che non rappresentava una minaccia diretta o un obiettivo strategico. Il Giappone, infatti, era costituzionalmente impegnato a mantenere un esercito per autodifesa, senza capacità offensiva significativa, e la sua omogeneità etnica e culturale rendeva difficile per gli agenti del KGB o di altri paesi infiltrarsi.

Anche se Seagal fosse stato veramente esperto di Aikido e avesse parlato fluentemente giapponese, queste competenze non sarebbero state particolarmente uniche o necessarie per un agente della CIA. La CIA ha a disposizione esperti in tutte le lingue principali e specialisti nelle arti marziali, quindi la sua esperienza in questi campi non lo renderebbe particolarmente adatto a svolgere un ruolo di consulente o agente sul campo. L'addestramento linguistico e nelle arti marziali è parte integrante della preparazione degli agenti della CIA, e non è necessario rivolgersi a un "esperto esterno" come Seagal.

Le affermazioni di Seagal su un suo coinvolgimento con la CIA sono state smentite da fonti ufficiali e sono considerate una fantasia piuttosto che un fatto. La sua tendenza a creare storie esagerate sulla propria vita e le sue esperienze, in particolare quelle legate a ruoli da "super-soldato" o da "agente segreto", non è nuova, e bisogna trattarla con molta cautela.


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