domenica 15 novembre 2015

Taoismo Quanzhen

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Il Taoismo Quanzhen (全真道, Quanzhen Dao, "Via della Piena Verità", o "della Realizzazione Completa") è un ordine del Taoismo sorto negli ultimi periodi della dinastia Song. Con la dinastia Jīn e con Gengis Khan, fondatore della dinastia Yuan, la scuola ebbe periodi di grande prosperità. Questa corrente ha le sue radici nell'alchimia, nell'ascesi e nelle arti marziali praticate nell'antica Cina. Il Quanzhen è presente soprattutto nel nord della Cina e i suoi membri sono dei monaci, fanno voto di celibato o nubilato e vivono in monasteri.

Principi fondamentali

Quanzhen può essere tradotto letteralmente come tutto vero e per questa ragione, è spesso chiamata la religione della verità integrale o via della completezza e della verità. In molti testi è usato anche il titolo via della completa perfezione.
La corrente Quanzhen è specializzata da un forte movimento di interiorizzazione (il vero viaggio interiore), sostiene che il punto non sta nel cercare l'immortalità fisica ma, di elevare il proprio spirito. Grande importanza ha il processo della tecnica di mantenimento del corpo, il Qigong. Qi è un termine che sta ad indicare l'energia che mantiene il corpo in vita, mentre gong significa tecnica. Il Qigong ha molto influenzato le arti marziali. Il Quanzhen è dunque principalmente improntato sulla coltivazione dell'interiorità dell'individuo, in stretta relazione al principio del Wu wei, l'azione moderata.

Il fondatore e la nascita della corrente

La corrente fu fondata da Wang Ze 王詰 o Wang Zhiming 王知明, o Wang Chongyang 王重陽 (nome religioso Chongyangzi, 重陽子). Nacque nel 1112 o 1113 da una famiglia agiata del villaggio di Liujiangcun (劉蔣村), nei pressi di Xianyang, Shaanxi. Lavorava come impiegato nell'amministrazione imperiale, finché non decise di consacrarsi alle pratiche taoiste. Nell'estate del 1159, annunciò di avere incontrato nei pressi del borgo di Ganhe (甘河) due celebri maestri immortali: Lu Dongbin e Zhong Liquan (離權). Essi insegnarono a Wang i principi del Taoismo e lo iniziarono a verità superiori mistiche e segrete.
Successivamente Wang cambiò il suo nome in Chongyangzi, Doppio Yang. L'anno seguente incontrò nuovamente uno dei due immortali il quale gli diede nuove istruzioni e predisse l'incontro di Wang con due dei suoi futuri sette discepoli, Ma Yu e Tan Chuduan. Dopo il secondo incontro Wang si ritirò in una caverna sul monte Zhongnan (終南山), dove rimase per sette anni. La leggenda vuole che rimase per tre anni nella caverna in stato di semi-morte, per poi risvegliarsi e vivere per altri quattro anni in una capanna da lui costruita e nominata capanna della completa perfezione. Una versione della sua biografia sostiene che la capanna fu il primo luogo di culto Quanzhen, e che il nome fu in realtà dato dagli sposi Ma, due dei discepoli di Wang.
Dopo il periodo eremitico incontrò i due discepoli che gli immortali avevano predetto, ovvero Tan Chuduan 譚處端 (nome religioso Changzhen, 長真) e Qiu Chuji 丘處機 (nome religioso Changchun, 長春) (1148-1227), con i quali iniziò a predicare.
Nel 1167, di fronte allo scarso successo delle predicazioni, tentò di trasmettere la sua dottrina a Ninghai 寧海, nello Shandong. Qui conobbe anche un ricco signore, Ma Congyi 馬從義 o Ma Yifu 馬宜甫 (nome religioso Danyang, 丹陽), che diventerà uno dei suoi più amati discepoli con il nome di Ma Yu 馬鈺; e conobbe anche la moglie, Sun Bu'er 孫不二, anch'ella futura seguace. In seguito seguirono tre altri discepoli: Liu Chuxuan 劉處玄 (nome religioso Changsheng, 長生), Wang Chuyi 王處 (nome religioso Yuyang, 玉陽) e Hao Datong 郝大 (nome religioso Hongning, 広寧). Questi sette primi taoisti Quanzhen, divinizzati, sono conosciuti come i Sette Maestri o i Sette immortali del Nord (Beiqizhen 北七真).
Dopo questo periodo iniziale, gli insegnamenti di Wang Chongyang iniziarono a diffondersi. In meno di un anno, erano già nate cinque istituzioni Quanzhen: la setta dei Sette gioielli (Sanjiaoqibaohui 三教七寶會), il Fiore di giada (Sanjiaoyuhuahui 三教玉華會), il Loto d'oro (Sanjiaojinlianhui 三教金蓮會), la congregazione delle Tre luci (Sanjiaosanguanghui 三教三光會) e l'Uguaglianza (Sanjiaopingdenghui 三教平等會). Il termine tre dottrine o tre vie (Taoismo, Buddhismo e Confucianesimo) riflette l'ambizione sincretica del Quanzhen, tipica dell'epoca.
Tre anni dopo nel 1169, Wang Chongyang decise di ritornare nello Shaanxi per riprendere lì la sua predicazione. Porterà con lui Qiu Chuji, Liu Chuxuan, Tan Chuduan e gli sposi Ma, lasciando Wang Chuyi e Hao Datong sul monte Kunyu (昆崳山). Morì poco tempo dopo alle porte di Kaifeng. I suoi discepoli fecero costruire un tempio in sua memoria nel suo villaggio di origine, il tempio della realizzazione del Tao di Chongyang (重陽成道宮); a Ganhe eressero un secondo tempio, il tempio dell'incontro con gli immortali (遇仙宮).

La dottrina Quanzhen

Il pensiero di Wang Chongyang mette in comunione sincretica concetti delle tre religioni cinesi; riunisce infatti il li , principio confuciano allo xing , principio naturale del Buddhismo Chán e al ming , la via eterna del Taoismo; questi concetti sono rintracciabili nei testi di Wang, il Classico della pietà filiale (Xiao Jing, 孝經) e il Sutra del diamante.
L'obiettivo della vita monastica è quello prettamente taoista, trovare la felicità vivendo in armonia con il Tao facendo circolare liberamente il Qi. Le pratiche per realizzare ciò consistono in meditazione, ginnastica leggera daoyin (道引), vegetarianesimo e Qigong.
Egli biasimava particolarmente l'alcool, i rapporti sessuali, la collera. Riteneva fondamentali la povertà in aperta controtendenza con la corruzione e ricchezza contemporanea dei taoisti

Successori

Alla morte di Wang Chongyang, Ma Yu prese il suo posto. La scuola estese le sue istituzioni allo Shandong, all'Hebei, allo Shaanxi et all'Henan. Quando Ma Yu decise di ritirarsi e tornare nel paese d'origine, il successore fu Tan Chuduan, e poi rispettivamente Liu Changsheng e Qiu Chuji nel periodo dal 1187 al 1219. Successivamente la scuola prosperò e apri centinaia di templi e monasteri, in particolare sotto la dinastia Jīn.
Nel 1219, Qiu Chuji, ormai anziano, ricevette un invito da Gengis Khan, che quattro anni prima aveva assediato Yanjing (Pechino). Partito nel febbraio 1220 con diciotto chierici alla volta di Pechino, Qiu Chuji apprese soltanto all'arrivo che il khan era partito per una spedizione in Asia centrale. Dopo un anno di soggiorno nella città, decise di rimettersi in viaggio per raggiungere il conquistatore mongolo nel Nord dell'Afghanistan. Il khan manifestò verso di lui grande rispetto e lo nominò immortale. Gengis Khan elesse il Taoismo Quanzhen a religione principale della Cina e privò il clero dell'obbligo di pagare le tasse. Donò inoltre a Qiu Chuji una parte dei giardini imperiali e il monastero del supremo fato 太極觀.
La leggenda afferma che Qiu convinse il khan a fermare i massacri che stava compiendo, e per questo venne considerato un eroe dal popolo. Le sue peripezie sono raccontate nel Viaggio in occidente dell'immortale Changchun (Changchunzhenrenxiyouji, 長春真人西遊記). Di ritorno a Pechino nel 1224, Qiu si installò al monastero che ricevette in dono. Dato che il monastero era in disuso da tempo, Qiu Chuji e i suoi monaci raccolsero fondi per il restauro e, una volta rinnovato lo rinominarono tempio dell'eterna primavera (長春宮).
Alla sua morte, nel 1227, il maestro fu sepolto nel giardino del monastero. Sulla sua tomba fu costruito un tempietto in sua memoria, il Chushuntang 處順堂.
Successivamente il monastero dell'eterna primavera andò distrutto, con la presa di potere della dinastia Ming. L'imperatore Chengzu, fece costruire al suo posto il tempio della Nuvola Bianca 白雲觀, che integrò anche il tempietto sulla tomba di Qiu, oggi chiamato Sala del patriarca Qiu (Qiuzudian, 邱祖殿).

Apogeo

Dalla morte di Qiu Chuji al 1368, la corrente Quanzhen continuò la sua diffusione, in particolare con i patriarchi Yin Zhiping 尹志平 e Li Zhichang 李志常 e i monti Wudang divennero il principale centro di attività. Il Quanzhen, con la sua espansione nel Sud, venne in contatto con un'altra corrente, che aveva parzialmente influenzato il pensiero di Wang Chongyang, la corrente Jindan, che con il tempo si fuse con il Quanzhen.
La corte imperiale continuò a manifestare il suo apprezzamento: nel 1269, i cinque fondatori (Wang e i fondatori della corrente Jindan) Wang Xuanfu 王玄甫, Zhong Liquan, Lu Dongbin, Liu Haichan e Wang Chongyang, detti i Cinque patriarchi del Nord, furono promossi a immortali, insieme ai sette discepoli di Wang Chongyang. Nel 1310.

Wang Changyue

Il Quanzhen Dao sotto i Qing visse un periodo di favoritismo grazie a Wang Changyue 王常月. A partire dal 1656, predicò con successo al tempio della Nuvola Bianca la grande regola degli immortali (Tianxiandajie, 天仙大戒).
Originario di Changzhi 長治 nello Shaanxi, Wang Changyue, il suo vero nome era Kunyang 昆陽 Ping . la sua data di nascita è ignota, ma sappiamo che in gioventù si ritirò a praticare il tao sul monte Hua.
Nel 1665 giunse a Pechino e nel 1656 fu ammesso al tempio della Nuvola Bianca. Fu molto apprezzato dall'imperatore Shunzhi che gli donò il titolo di Maestro nazionale, supremo titolo per le personalità religiose, e gli offrì per tre volte l'abito sacerdotale viola, ziyi 紫衣, simbolo di riconoscenza da parte delle autorità. Nel 1663 partì per diffondere i suoi insegnamenti a sua del Fiume Azzurro dove fece costruire tre templi, a Nanchino, Hangzhou e sul monte Wudang. Ridonò vigore alla scuola Quanzhen nei luoghi in cui era in declino. Morì nel 1680, dopo aver designato Tan Shoucheng 譚守成 come successore. L'imperatore Kangxi gli diede il titolo di grande maestro che abbraccia l'unità (Baoyigaoshi 抱一高士).
I cinque capitoli del Benzhuan 缽鑒 e del Chuzhenjielu 初真戒律 contenuti nel Canone taoista (Daozang 道藏輯要), rappresentano la somma raccolta dei suoi insegnamenti.

Correnti interne

Numerose piccole scuole taoiste si dicono legate alla tradizione Quanzhen. Dalla morte di Wang Chongyang si distingue una sottocorrente principale, la prima, fondata dai successori di Qiu Chuji è la scuola Longmen 龍門 o Porte del drago. vengono poi:
  • Huashan, Monte Hua 華山
  • Suishan Monte Sui 隨山
  • Yuxian Incontro degli Immortali 遇仙
  • Qingjing Calma e Purezza 清靜
  • Nanwu 南無
  • Yushan Monte Yu 崳山
All'inizio dell'VIII secolo, nacque il movimento Xiantiandao, fondato da Huang Dehui 黃德輝. La scuola ha influenzato la maggior parte delle nuove religioni cinesi, nate in particolare negli ultimi anni del XIX e del XX secolo, tra cui, la maggiore è la scuola Ikuan Tao.

Compilazione del Canone taoista

Uno dei maggiori contributi della corrente Quanzhen nell'insieme del Taoismo è la compilazione del Daozang, il canone taoista. Le versioni precedenti erano incomplete o andate perdute, così, nel 1224, di ritorno dall'Asia centrale, Qiu Chuji incaricherà Song Defang 宋德方 di raccogliere tutti i frammenti e le conoscenze e crearne una versione definitiva.

Templi

I principali templi taoisti Quanzhen in Cina sono il tempio della Nuvola Bianca (Baiyunguan, 白雲觀) di Pechino, il tempio dello Yang puro (Chunyanggong, 純陽宮), nello Shaanxi e il tempio di Chongyang (Chongyanggong, 重陽宮), ancora nello Shaanxi.

Taoismo Quanzhen nel Kung Fu

Come tutto il Taoismo, anche la corrente Quanzhen ha influito sul Kung Fu. La scuola è presente nel folklore delle arti marziali, in particolare nei romanzi di Jin Yong, e nei film ispirati. Non tutte queste opere sono però sempre fedeli agli avvenimenti della storia reale.

sabato 14 novembre 2015

Shang Di

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Shang Di, Shangdi o Shang Ti (上帝, Shàngdì) è il Dio, importante e supremo, ma poco conosciuto, della dinastia cinese degli Shang. Compariva anche nei testi delle dinastie successive (Zhou, Qin e Han) sotto un aspetto simile al Cielo (, tiān), amministratore di tutte le cose, al quale verrà assimilato nel culto imperiale instaurato dal confucianesimo. "Shang" significa "precedente" o "superiore"; "di", di cui il significato d'origine rimane incerto, fu impiegato sotto la dinastia Zhou come prefisso dei nomi postumi degli ultimi due imperatori Shang, e dei nomi di re leggendari come Yao e Shun. Il Primo imperatore unì il carattere "dì" con "huáng" (), termine indicante gli eroi civilizzatori, al fine di creare la parola imperatore (皇帝). A partire da questo momento "di" ha dunque chiaramente il senso di "imperatore", per cui "shangdi" sarebbe "imperatore supremo". "Shangdi" è un termine talvolta utilizzato come qualifica rispettosa per gli dei taoisti (esempio: Yuhuang Shangdi, "Grande Dio Imperatore di Giada"). Questo termine è stato scelto per tradurre la parola Dio in una delle due versioni cinese della Bibbia protestante, e resta la traduzione più corrente di questo termine in Cina.

Iscrizioni oracolari

Le iscrizioni oracolari Shang che si collocano tra la metà del XIV secolo e l'XI secolo provengono quasi tutte dalla capitale; le indicazioni che contengono riguardano esclusivamente il culto reso alla famiglia reale. Gli altri aspetti della religione degli Shang restano fuori dalla portata della curiosità dei ricercatori. Queste iscrizioni sono brevi, ellittiche, e soprattutto nell'ultimo periodo della dinastia, più della metà dei segni non sono stati identificati con certezza. In tale contesto bisogna interpretare i termini "shang" e "di".
Il carattere "di" presenta all'origine una forma totalmente differente da quella sua attuale: è un fascio di raggi in cui alcuni credono di vedere una fascina destinata al sacrificio dal fuoco citato negli oracoli. Appariva il più delle volte da solo che combinato con il carattere "shang"; la combinazione xiàdì (下帝) è anche accertata, così come un'iscrizione dove "di" è preceduto da nuvola (dio delle nuvole?). È possibile che "di" fosse un nome comune, tuttavia il "Di" citato nelle iscrizioni sembra essere un'entità specifica autonoma dagli antenati imperiali o dagli elementi naturali individuali, dato che ad esso non vengono offerti sacrifici, mentre alle altre divinità sì. A volte tuttavia sono menzionati dei sacrifici a suoi "emissari" (tra cui il vento o i "cinque ministri meritevoli"). "Di" sembra controllare soprattutto i fenomeni naturali, ma anche altri avvenimenti importanti, sembra avere in alcune iscrizioni intenzioni di tipo umano. Vista la rarità delle informazioni disponibili, gli esperti non sono riusciti in alcun modo a provare nessuna di queste ipotesi.

Periodo Han e successivi

Sotto gli Han (-206~220), quando viene citato, Shangdi è assimilato ad altri dei, come Ma Rong (馬融 79-166), il dio Taiyi (太一神, Taiyishen, Grande Uno), che sarà la divinità principale dei Taiping o come Zheng Xuan (鄭玄) (127-200 ), il Cielo. Gao You lo immagina abitante nel recinto imperiale, zona celeste che si trova attorno alla stella polare, da dove gli dei stellari governano il destino dell'imperatore e della sua corte. Shangdi è sconosciuto dai culti popolari, taoisti, o altri, che fanno la loro apparizione storica durante il periodo dei regni combattenti e sotto gli Han. Il suo nome è utilizzato solo occasionalmente come titolo onorifico attribuito a qualche altro dio. Tuttavia il suo ricordo si è conservato nel confucianesimo tramite i classici che restarono nel programma riservato all'educazione dei funzionari fino al 1904. Nel culto imperiale che i confuciani cercarono di promuovere, Shangdi è un altro appellativo al Cielo (Huangtian Shangdi 皇天上帝). Via via nel tempo Shangdi/Cielo si è arricchito di una dimensione di creatore sconosciuta fino alla fine degli Han, ispirata ai miti d'origine indiana o taoista come Pangu o i Tre Puri, come testimonia un saluto fatto a Shangdi nel Tempio del cielo, dall'imperatore Jiajing (嘉靖) (1521 - 1566 ) della dinastia Ming.

Testi cristiani

La presenza di uno Shangdi, "imperatore supremo", nell'antica religione cinese, attirò naturalmente l'attenzione dei missionari cristiani. Tuttavia i cattolici scelsero l'appellativo "Signore del Cielo" (天主 tianzhu), per il loro Dio. Furono i protestanti attivi nel sud della Cina nel XIX secolo, tra cui James Legge, autore di una trascrizione correntemente utilizzata nei paesi anglosassoni prima del pinyin, a scegliere la parola Shangdi per indicare Dio. I missionari del nord arrivati all'inizio del XX secolo preferirono utilizzare il termine "Shen" (), sempre simile alla parola Dio. Shangdi quindi indica Dio di tipo abraamico e il suo concetto equivalente in filosofia.

venerdì 13 novembre 2015

San Xing

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San Xing, letteralmente i tre astri (三星), anche indicati con il termine Fu Lu Shou (福禄寿), sono tre divinità della mitologia cinese. I loro nomi sono Lu Xing (astro della fama, 祿星), Fu Xing (astro della buona sorte, 福星) e Shou Xing (astro della longevità, 寿星).
Vengono identificati con le tre stelle che compongono la Cintura di Orione.


giovedì 12 novembre 2015

Baimeiquan






Il Pugilato delle Sopracciglia Bianche (pai mei ch’uan?, 白眉拳, báiméiquán?) , più conosciuto in occidente nella traslitterazione cantonese Pak Mei Kuen (o soltanto Pak Mei), è uno stile di arti marziali cinesi catalogato come Nanquan, la cui creazione è attribuita ad un monaco taoista detto appunto Pak Mei (o Pai Mei o Bai Mei) (白眉, “sopracciglia bianche”, nome religioso completo Baimei Shangren 白眉上人) che sarebbe vissuto sulle montagne Emei nel Sichuan.



Origini e Storia

Secondo alcuni Bai Mei avrebbe trasmesso questo stile a Zhang Liqian (张礼钱, Cheung Lai
Chuen ), un suo discepolo.



Lin He

Per Jose Carmona il personaggio storico che più attendibilmente potrebbe aver fondato questo pugilato è Lin He (林合, 18311908), nativo di Lianghuaxu (梁化墟) del distretto di Huidongxian (惠东县) nella provincia del Guangdong. Questa convinzione nasce da fonti storiche e da racconti che affermano che circa nel 1849 un monaco del tempio Shaolin del Fujian, Huang Lianjiao (黄连矫), ripresa la vita secolare si sarebbe trasferito a Lianghuaxu dove insegnò lo Shaolin Wugong a Lin He. Lin He insegnò a sua volta a Lin Qingyuan (林庆元) che apparteneva allo stesso clan. Lin Qingyuan trasmise poi le sue conoscenze a Lin Yaogui (林耀贵) che fondò il Longxingquan. Lin He studiò arti marziali con Huang Lianjiao per dieci anni. Discepoli famosi di Lin He furono: Qin Chengjiu (秦程九), Liao Jindai (廖锦带), Zhang Liquan (张礼泉), ecc.



Foshan Baimeiquan

Secondo il lignaggio tramandato a Foshan, Bai Mei è considerato prima generazione e fondatore (in cinese 祖师, zushi); il monaco buddista Guang Hui (廣慧禪師) è il maestro di seconda generazione; alla terza ci sarebbe il monaco buddista Zhu Fayun (祝法雲禪師, oppure 竺法雲禪師); alla quarta viene inserito Zhang Liquan (張禮泉) che probabilmente è la stessa persona del sopraccitato Zhang Liqian. La quinta generazione è rappresentata da Xia Hanxiong (夏汉雄) e la sesta da Chou Wu (仇乌). Attualmente la scuola di Baimeiquan di Foshan è tramandata da due discendenti: Liu Shaoliang (刘少良), detto Liu Bo (刘伯), e Chou Taisheng (仇太生), detto Lao Chou (老仇, vecchio Chou) che sono settima generazione, ma esistono molteplici praticanti disseminati nei vari continenti .



Caratteristiche Tecniche e Forme

Per Carmona, la tecnica del Baimeiquan è descritta con la frase “shou cong xiong kou fa, li cong yao ma sheng”; cioè “le mani spuntano dal petto e dalla bocca, la forza è generata dai fianchi e dal passo del cavaliere”. Un'altra frase che descrive lo stile è Si gang shi rou, si rou shi gang, Gangrou bingyong 似刚实柔,似柔实刚,刚柔并用 (Quando sembra inflessibile in realtà è morbido, quando sembra morbido in realtà è inflessibile, l'inflessibile ed il morbido sono utilizzati insieme). Nel Baimeiquan i Wuxing sono collegati ai Passi (Bu, - corrispondenti all'elemento Metallo, ), all'Energia Interna (Qi, - corrispondente all'elemento Legno,), al Corpo (Shen, - corrispondente all'elemento Acqua, ), alle Mani (Shou, -corrispondente all'elemento Fuoco, ), allo Spirito (Shen, - corrispondente all'elemento Terra,). I principali Taolu a mano nuda di questa scuola sono:
  • Piccola Croce (hsiao shi tzu, 小十字, xiǎoshízì);
  • Grande Croce (ta shi tzu, 大十字, dàshízì);
  • Tre Porte ed Otto Trigrammi (san men pa kua, 三门八卦, sānménbāguà);
  • La Tigre Feroce Esce dalla Foresta (meng hu chu lin?, 猛虎出林, měnghǔchūlín);
  • Nove Passi che Spingono (chiu pu tui, 九步推, jiǔbùtuī);
  • Lavoro dei Diciotto Passi Ponte (shi pa mo chiao kung, 十八摸桥功, shíbāmōqiáogōng);
  • Demone della Terra (ti sha, 地煞, dìshà);
  • Monaco Pazzo (feng seng, 疯僧, fēngsēng);
  • Fiore di Prugno dei Sette Punti (chi tian mei hua, 七点梅花, qīdiǎnméihuā);
Quelli con le armi:
  • dandao della Fenice Volante (fei feng tan tao, 飞凤单刀, fēifèngdāndāo);
  • shuangdao della Fenice Volante (fei feng shuang tao, 飞凤双刀, fēifèngshuāngdāo);
  • Bastone della Grande Strategia di Battaglia (ta chen kun, 大阵棍, f dàzhèngùn).
Secondo Ah Lun non ci sono molte forme nel Baimeiquan. A livello elementare si apprende il Chi-pu ch’uan (Zhibuquan 直步拳). A livello intermedio si studiano il Chiu pu t’ui (Jiubutui 九步推) ed lo Shi pa mu (Shibamo 十八摩). Meng hu ch’u lin (Menghu Chulin 猛虎出林) e Wu hang mu (Wuxingmo 五行摩) rappresentano il livello più alto degli apprendimenti di questo stile e dovrebbero essere insegnati solo dopo sei o sette anni di pratica. La forma Menghu Chulin è stata creata da Zhang Liquan in tarda età e la sua tecnica prevalente è Pohubu (迫虎步) . Wuxingmo allena la coordinazione dei movimenti delle braccia con la tecnica di gamba Dingpanjiao (丁板脚). Li Hanming afferma che il Baimeiquan è anche una scuola interna (Neijia) che include questi esercizi: Baimei Qiankun Hunyuan Jingang Qigong (白眉乾坤混元金刚气功, Lavoro Energetico dell'Attendente di Buddha e del Caos Primordiale e del Cielo e della Terra di Bai Mei), Si nei biao jin (四内标劲, energia dei quattro segni interiori), Bashi (八式, otto posture),Liu jin (六劲sei energie), Shiba fa (十八法, diciotto metodi). Sebbene la pratica del Baimeiquan sia anche esterna, per Li Hanming la componente interna è più importante. Questi alcuni esercizi che uniscono interno ed esterno: Tiebushan Jinzhongzhao (铁布衫金钟罩),Tiesha zhang (铁砂掌),Baimei Qigong Sanguan Li (白眉气功三关力). L'allenamento solo esterno prevede Cuo Qiao (搓桥), Da Zhuang (打桩), Duilian (对练), Tiehuan Gong (铁环功), ecc.



Bai Mei in Vietnam ed in Italia

Baimeiquan è tradotto in Vietnamita Bạch Mi quyền. Baimeipai (Scuola di Sopracciglia Bianche) viene reso in Vietnamita Bach Mi Phai. Nel 1955 Tang Khai Minh, si trasferisce a Saigon (oggi Hochimin City). Egli era allievo di Zhang Liquan (ritradotto poi in vietnamita in Trương Lễ Tuyền) e trasmise il Baimeiquan in questa nazione. Lo stile fa la Sua comparsa in Italia grazie all’insegnamento del M° Tran Ngoc Dinh che è stato allievo diretto del M° Tai Chuc Cam.
Questa una trasposizione dei nomi Cinesi in Vietnamita:
  • Baimei Daoren: Bạch Mi đạo nhân
  • Guang Hui: Quảng Huệ
  • Zhu Fayun: Trúc Pháp Vân
  • Jiǔbùtuī: Cửu Bộ Thối
  • Shíbāmōqiáo: Thập Bát Ma Kiều
Questi alcuni nomi di forme che appartengono alla pratica Vietnamita:
  • Shíshīgōng (石狮公, parco del Leone di Pietra): Thạch Sư Ông
  • Dàsān wèn (大三问, tre grandi domande) Đại Tam Vấn
  • Sān gōng (三公, tre alti ufficiali)Tam Công 三公
  • Sìmǎliánhuán (四馬連環, quattro cavalli imbrigliati): Tứ Mã Liên Hoàn






















































mercoledì 11 novembre 2015

Chang'e

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Chang'e (嫦娥, Cháng'é, Ch'ang-o), nota originariamente come Heng'e (姮娥, Héng'é) è la dea cinese della Luna, moglie di Houyi.

Leggenda

Chang'e o Heng He era la moglie di Hou Yi, l'arciere. Egli uccise 9 dei 10 soli che illuminavano il pianeta. L'imperatore gliene fu grato, e gli regalò una pillola (o un frutto) capace di dare l'immortalità. Houyi aveva però un lavoro e ben altro a cui pensare, quindi nascose la pillola sotto il letto e decise che l'avrebbe presa dopo aver finito di lavorare. Chang'e vide la pillola e, attirata dalla fragranza della pillola, ne mangiò un pezzo. Allora iniziò a fluttuare verso il cielo, piangendo e chiedendo aiuto, e il marito dalla terra la vide, ma non poté correre in suo aiuto. Intanto la ragazza era giunta sulla Luna dove aveva costruito un palazzo. Intanto l'altro pezzo di pillola fu mangiato da Houyi, che si stabilì sul sole e una volta al mese va a trovare Chang'e e allora la luna diventa piena.

Altre leggende e miti

Un mito di origine buddhista Chang'e si trasformò in una mendicante e in suo soccorso vennero una scimmia, un coniglio e una volpe. La volpe rubò per lei del cibo e la scimmia raccolse della frutta. Ma il coniglio non le seppe procurare niente, quindi decise di darle la propria carne arrostita e si gettò fra le fiamme. Ma Chang'e lo salvò dalle fiamme e lo portò con sé sulla Luna.

Nella cultura di massa

  • Mao Zedong cita Chang'e nel suo poema più famoso, Broken is the High Column.
  • Chang'e appare nel romanzo Il viaggio in Occidente di Wu Cheng'en.
  • La leggenda di Chang'e svolge un ruolo di primo piano nel libro per bambini The Moon Lady di Amy Tan, raccontata più dal suo romanzo per adulti Il circolo della fortuna e della felicità.
  • La storia di Chang'e è stata adattata nel 2003 in un film TV dal titolo Moon Fairy, interpretato dall'attrice singaporiana Fann Wong e dall'attore malese Christopher Lee.
  • Chang'e è un personaggio ricorrente nella prima serie del fumetto Jonathan Steele.

martedì 10 novembre 2015

Hung Yan-yan

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Hung Yan-yan, conosciuto anche con il nome di Xiong Xinxin (cinese tradizionale: 熊欣欣; cinese semplificato: 熊欣欣; pinyin: Xióng Xǐnxǐn; jyutping: Hung4 Jan1jan1; Guangxi, 25 febbraio 1965), è un attore, artista marziale e stuntman cinese. È stato la controfigura di Jet Li durante le scene di arti marziali.

Biografia

Nato nella provincia cinese del Guangxi nel 1965, all'età di 12 anni abbandonò l'istruzione canonica per iscriversi ad una scuola di arti marziali. Per 12 anni si allenò nei combattimenti, e vinse inoltre diversi campionati.

Carriera

Dopo l'istruzione marziale, Hung viaggiò ad Hong Kong, dove fu scoperto dal famoso regista Lau Kar Leung e assunto come controfigura di Jet Li nel film Martial Arts of Shaolin. Nel 1988, l'attore si trasferì definitivamente ad Hong Kong, dove divenne prima stuntman e poi attore e action director.
Hung è stato la controfigura di Jet Li anche in altre occasioni, come nel lungometraggio Once Upon a Time in China e nel suo sequel, Once Upon a Time in China II, nel quale ha fornito anche una performance da attore interpretando il capo della setta del Loto Bianco. Sebbene fosse un campione di wushu, durante le riprese di tali film Jet Li si slogò una caviglia, dando occasione a Hung di comparire in moltissime scene al suo posto.
A partire dal terzo film della saga di Once Upon a Time in China, Hung ottenne il ruolo di Clubfoot (Piede Deforme), un uomo che combatte contro il protagonista Wong Fei Hung (interpretato da Jet Li) e, dopo aver perso e subito una tremenda ferita, diventa allievo di quest'ultimo. Nei successivi due film della saga, Hung riprese il ruolo di Clubfoot sebbene Jet Li fosse stato sostituito da Vincent Zhao, più giovane ed atletico, cosicché ad Hung furono anche ridotte le parti da stuntman. L'attore riprese il suo ruolo ormai fisso anche nell'omonima serie televisiva tratta dalla saga e nell'ultimo film di quest'ultima, Once Upon a Time in China and America, in cui tornò a recitare anche Jet Li.
Nel 1993, ottenne il ruolo del principale antagonista, il principe Barac, nel film di Yuen Wo Ping Hero Among Heroes, con Donnie Yen. Il personaggio di Hung è inizialmente il migliore amico del protagonista, So Chan, tuttavia successivamente diviene dipendente dalla droga e lo tradisce.
Nel 1998, l'attore seguì il regista Tsui Hark ad Hollywood, per partecipare brevemente al film Double Team - Gioco di squadra.
Dopo aver lavorato per un breve periodo ad Hollywood, tornò ad Hong Kong per lavorare come action director nel film Blacksheep Affair di Chin Siu-tung, e poi di nuovo con Tsui Hark in Time and Tide con Nicholas Tse. Dopo tali esperienze, tornò nuovamente ad Hollywood come coreografo degli stuntman nel film D'Artagnan.

Vita privata

Yan-yan è sposato con Carrie Choi, una ex-collega con la quale ha un figlio.
L'attore ha imparato l'inglese da autodidatta, leggendo libri in lingua.

lunedì 9 novembre 2015

Soke Kubota Takayuki

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Soke Takayuki Kubota (Kumamoto, 20 settembre 1934) 宗家洼田孝行 Gran Maestro, 10 Dan, fondatore dello stile di karate denominato Gosoku Ryū, fondatore e presidente della International Karate Association, Inc.
Nato nel Kumamoto, Giappone, dove il famoso e leggendario schermidore Miyamoto Musashi trascorse gli ultimi sei anni della sua vita, detiene il titolo di Soke per il suo sviluppo dello stile Gosoku Ryū di karate. Negli anni '50 è stato istruttore di auto-difesa per il dipartimento di polizia di Tokyo, dove è stato notato per la sua competenza nel karate pratico. Ha dedicato la sua vita per l'apprendimento, la creazione, l'insegnamento e l'applicazione di tecniche di autodifesa per militari, polizia e personale civile. Ha conseguito i gradi di cintura nera di karate, Judo, aikido e kendo. Egli è anche l'inventore del Kubotan, portachiavi di autodifesa che porta il suo nome. È il fondatore e il presidente della International Karate Association, Inc.

domenica 8 novembre 2015

Huo Yuanjia

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Huo Yuanjia, in cinese: 霍元甲 (nome di cortesia: Junqing, in cinese: 俊卿; Jinghaixian, 1867 – Shanghai, 14 settembre 1910), è stato un insegnante cinese di arti marziali, divenuto famoso per i suoi combattimenti con stranieri e per il suo ruolo di direzione della Jingwu Tiyu Hui (精武体育会). Importantissima l’adesione agli ideali nazionalistici di Sun Yat-sen. Il suo nome e la sua storia sono spesso citati nei film di arti marziali.

Biografia

Huo Yuanjia nasce tra il 1867 ed il 1869 a Xiaonan hecun (小南河村) nella contea Jinghaixian (静海县) in Hebei. È il secondo dei tre figli di Huo Endi: Huo Yuanqing (保镖); Huo Yuanjia (霍元甲); Huo Yuandong (霍元栋). Si racconta che Huo Yuanjia fosse cagionevole di salute e perciò gli venissero interdetti gli allenamenti collettivi. Per questo pare spiasse gli esercizi eseguiti dai suoi fratelli. Il padre, Huo Endi, indirizzò il figlio a studi civili e ciò fece sì che Yuanjia divenne noto per la sua umiltà e per la sua capacità di giudizio. Nel 1896, dopo un impoverimento delle campagne, Huo Yuanjia si trasferì a Tianjin dove lavorò come facchino presso la farmacia Huaiqing di Nong Jinsun (农劲荪), un ricco commerciante che amava attorniarsi di uomini abili nelle arti marziali e nelle prove di forza. Nel 1898 Yuanjia divenne amico e fratello marziale (Xiongdi) di Wang Zibin (王子斌, conosciuto come Dadao Wang Wu 大刀王五) che si era rifugiato a Tianjin. Qualche anno più tardi Wang Wu si unì alla Rivolta dei Boxer e venne decapitato nella capitale Pechino. Huo Yuanjia si recò lì a recuperare il capo dell'amico. Nel 1901 Huo Yuanjia rispose ad una sfida lanciata da un lottatore Russo che insultava I cinesi definendoli “uomini malati dell'Asia” e si dichiarava l'uomo più forte del mondo. Huo lo affrontò al parco Xiyuan (戏园) di Tianjin e lo sconfisse. Nel 1909 Yuanjia, accompagnato dai suoi allievi Liu Zhensheng (刘振声) e Zhang Wenda (張文達), andò a Shanghai per accettare una sfida aperta lanciata da un pugile inglese chiamato Hercules O'Brien (Aopiyin 奥皮音). Dopo essere stato battuto da Yuanjia, di O'Brien non si seppe più nulla. Il primo giorno del sesto mese del 1910 sotto l'egida di Nong Jinsun (农劲荪), venne fondata la Zhongguo Jingwu Ticao Hui (中国精武体操会) che in seguito venne chiamata Jingwu Tiyu Hui (精武体育会). Nello stesso anno Huo si confrontò in combattimento con un giapponese praticante di Jūdō che sconfisse regolarmente. Durante il banchetto seguito al combattimento Huo Yuanjia stette male e qualche giorno dopo morì.

Huoshi mizongquan (霍氏迷踪拳)

Huo Yuanjia praticava un ramo dello stile Mizongquan tramandato in seno alla sua famiglia e per questo motivo chiamato Huoshi Mizongquan (霍氏迷踪拳 Mizongquan della famiglia Huo) o Huojiapai (霍家派, scuola della famiglia Huo). Questo stile gli fu insegnato dal padre, Huo Endi (霍恩第). La famiglia Huo aveva un servizio di scorta (Baobiao (保镖)) e le arti marziali servivano proprio nel quadro di questa attività. Questo stile familiare è pressoché identico al Mizongquan Chen Shan Pai (陈善派) ed ha come principali Taolu a mano nuda: Lianshouquan (练手拳) e Huoshi Lianquan (霍氏连拳), ecc.

Morte misteriosa

Molti studenti di Huo Yuanjia, incluso lo storico Chen Gongzhe (陳公哲 1890-1961) credono e scrivono che egli sia stato avvelenato dal dottore giapponese Akino (精武50年武術發展史, '50 Years History of Wu Shu Development at Jing Wu', pubblicato nel 1957). Huo venne accettato all'Ospedale Shanghai Red Cross e morì 2 settimane dopo. Zhang Wenda e Chen Gongzhe presero la medicina e la fecero esaminare al Shanghai Public Concession Hospital, controllo che confermò che la medicina conteneva arsenico. Nel 1989 la tomba di Huo Yuanjia e di sua moglie venne trasferita e nelle ossa del maestro il Laboratorio della Polizia Municipale di Tianjin ha trovato tracce di arsenico. Bisogna però sottolineare che frequentemente l'arsenico è utilizzato come componente delle medicine tradizionali.

Cinema e televisione

  • Jingwumen (精武门), titolo originale del film del 1972, con Bruce Lee, noto in lingua italiana come Dalla Cina con furore, nel quale la storia segue l'ipotesi di avvelenamento da parte di una scuola rivale giapponese.
  • Nel 1981 ad Hong Kong viene realizzato il telefilm Daxia Huo Yuanjia (大侠霍元甲). Diretto da Xu Xiaoming (徐小明), il ruolo di Huo Yuanjia era interpretato da Huang Yuanshen (黄元申), quello di Chen Zhen (陈真, stesso nome del personaggio interpretato da Bruce Lee in Dalla Cina con furore) da Liang Xiaolong (梁小龙), quello di Zhao Qiannan (赵倩男, immancabile personaggio femminile) da Mi Xue (米雪).
  • Un libro dal titolo Huo Yuanjia Chen Zhenchuan (霍元甲 陈真传) scritto da Zhang Shen (张深) è stato pubblicato nel 1984 dalla Shandong wenyi chubanshe.
  • Un film dal titolo Huo Yuanjia (霍元甲), interpretato da Jet Li, è arrivato nelle sale italiane con il titolo inglese di Fearless. La rivisitazione molto libera e storicamente inesatta della vita di Huo Yuanjia ha spinto la sua famiglia a intentare causa contro i produttori e i distributori del film, richiedendo il ritiro dell'opera e pubbliche scuse perché considerata altamente lesiva dell'immagine del proprio parente. La corte ha in seguito giudicato le accuse inconsistenti.
  • Nel 1986 e nel 1997 il governo della municipalità di Tianjin ha restaurato la residenza ufficiale di Huo Yuanjia.
  • Nel 2005 la Shaanxi shifan daxue chubanshe ha pubblicato un fumetto dal titolo “Huo Yuanjia”, disegnato da Han Tong
  • Nel 2007 a Taiwan è stato prodotto un video musicale per MTV dal titolo Huo Yuanjia, interpretato da Zhou Jielun

sabato 7 novembre 2015

Kenwa Mabuni

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Kenwa Mabuni (Shuri, 1889 – Tokyo, 1952) è stato un karateka e maestro di karate giapponese.

Riconoscimenti

  1. Kenwa Mabuni era pari livello con Funakoshi Gichin (fondatore dello stile Shotokan).
  2. Funakoshi Gichin imparò i kata da Kenwa Mabuni: Per espandere la sua conoscenza inviò il figlio Gigō per studiare i kata nel dōjō di Mabuni a Osaka.
  3. Kenwa Mabuni, Motobu Chōki ed altri Okinawensi insegnarono attivamente il karate in Giappone prima che Gichin Funakoshi importasse "ufficialmente" il karate da Okinawa nelle isole principali del Giappone.
  4. Shitō-ryū (糸東流) è una scuola di karate fondata da Kenwa Mabuni nel 1931. Nel 1939 lo stile fu ufficialmente registrato alla Sede Centrale del Butoku Kai.

Biografia

Nato nel 1889 a Shuri (ora sobborgo di Naha) ad Okinawa, Mabuni Sensei era un discendente della famosa famiglia Samurai Onigusukini. Forse a causa della sua costituzione debole, all'età di 13 anni, iniziò l'addestramento nell'arte dello Shuri-te (首里手) nella sua piccola città, sotto la tutela del leggendario Ankō Yasutsune Itosu (糸州安恒) (1813 -1915). Si addestrò assiduamente per molti anni, imparando parecchi kata da questo grande maestro. Fu Itosu che per primo sviluppò i kata Pinan deducendoli probabilmente dalla forma 'Kusanku'. Uno dei suoi migliori amici, il Sensei Chōjun Miyagi (宮城長順) (fondatore del Gōjū-ryū), presentò Mabuni ad un altro grande maestro di quel periodo: Sensei Higaonna Kanryō (東恩納寛量), con il quale imparò il Naha-te (那覇手). Sia Itosu che Higaonna gli insegnarono lo stile 'duro-morbido' del "Te" di Okinawa, ma i loro metodi erano piuttosto differenti: il programma di studi di Itosu includeva tecniche forti e lineari, come esemplificato nei kata Naifanchi e Bassai, invece il programma di Higaonna dava maggiore rilevanza alle tecniche circolari e ad altri metodi di combattimento, come nelle famose forme Seipai e Kururunfa. Dal quel momento in poi lo Shitō-ryū si concentrò sulle tecniche "dure e morbide".
Mabuni pubblicò diversi libri sull'argomento e continuò a sistematizzare il suo metodo di allenamento. Nei suoi primi anni sviluppò dei kata formali, ovvero Aoyagi e Meijō, per esempio, i quali furono designati specificatamente per l'autodifesa delle donne. Forse più di ogni altro maestro del secolo scorso, Mabuni si dedicava alle tradizioni e alla storia del Karate-do con un contemporaneo sguardo al futuro, abbastanza per rendersi conto che si sarebbe potuto diffondere in tutto il mondo. Al giorno d'oggi lo Shitō-ryū riconosce le influenze di Itosu e di Higaonna: l'insieme dei kata dello Shito-ryū è infatti ancora spesso elencato in modo tale da mostrare entrambi i linguaggi.
Morì nel 1952. Gli successero i figli Kenei e Kenzo.

venerdì 6 novembre 2015

Ip Chun

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Ip Chun (叶准 o 葉準; Foshan, 31 luglio 1924) è un artista marziale cinese.
Figlio primogenito di Yip Man, ha iniziato a studiare il Wing Chun con il padre quando aveva sette anni.
Nel 1949, dopo l'insediamento dei comunisti nella Repubblica popolare cinese sul territorio cinese, il padre di Chun partì per Hong Kong, Chun tornerà all'età di 24 anni, a Foshan per continuare gli studi all'università. Chun ha studiato storia cinese, filosofia, poesia, musica tradizionale, e Buddismo. Nel 1950, appena completato i suoi studi, Chun scelse di dedicarsi all'insegnamento. Oltre a insegnare storia cinese, musica e scienza, Chun ha anche aiutato il Chinese Foshan Entertainment Department nell'allestire spettacoli di opera lirica. Durante questo periodo, è stato premiato come "La persona con il maggior potenziale nell'arte cinese" premio per la sua ricerca nella musica. Tuttavia, nel 1962, a causa della Rivoluzione Culturale, Chun e suo fratello minore Ching, sono stati costretti a lasciare Foshan e trasferirsi a Hong Kong, potendo tuttavia così, riunirsi a loro padre. A Hong Kong, Chun ha lavorato come contabile e giornalista, continuando a praticare il Wing Chun alla sera, dopo il lavoro, sotto l'autorevole tutela del padre. In conformità con i desideri del padre, nel 1965, Chun ha partecipato attivamente nelle attività del Wing Chun Athletic Association (WCAA) diventandone uno dei suoi membri fondatori, quando è stato formalmente istituito nel 1968. Durante i primi tre anni nell'associazione, Chun ha assunto il ruolo di tesoriere e fu poi nominato come presidente. Nel 1967, Chun inizia ad insegnare Wing Chun a Hong Kong e alcuni dei suoi primi studenti, come Leung Chung-wai e Ho Kay Ho Kay, grazie ai quali iniziò così il Wing Chun Ip Chun Academy, scuola che vanta tre decenni di storia, e vede ancora Chun nel ruolo di presidente. Il padre di Chun morì il 2 dicembre 1972, e, una settimana prima di morire, Yip Man, affidò a Chun le riprese per il filmato che ritraeva Maestro Man nell'esecuzione delle sue forme di Siu Nim Tao, Chum Kiu e Muk Yan Jong in modo da lasciare ai posteri un'importantissima testimonianza di maestria. Chun è instancabile e attivissimo nel mantenere viva l'eredità di suo padre, ed è stato scelto nel 2014 come erede del patrimonio dello stile Wing Chun Kung Fu. Ip Chun ha insegnato e tenuto seminari in molte città, tra cui paesi come l'Inghilterra e gli Stati Uniti. Chun ha ricevuto una borsa di studio (FSMA) dalla Compagnia di Arti Marziali del Regno Unito, per introdurre il primo corso di laurea in arti marziali nel mondo, dal suo Fondatore e Presidente Prof. Eugenio de Silva Ph.D., FRSA nel 2000.
Ip Chun ha continuato ad insegnare il Wing Chun ai suoi discepoli e, dopo aver istituito la "Ip Chun Wing Chun Kuen Martial Arts Association" nel 1992, qualifica gli istruttori degni di diventare Shifu per poter insegnare il Wing Chun a studenti provenienti da tutto il mondo. Tra i migliori allievi c'è un giovane ragazzo di nome Gabriel Falace. Ip Chun Ancora oggi, ad oltre novanta anni di età, insegna con passione e perizia a molti studenti nella sua scuola ad Hong Kong.

Curiosità

  • Chun si è occupato dell'insegnamento del Wing Chun a Donnie Yen, attore interprete di Ip Man nell'omonimo film biografico. Ha inoltre assunto il ruolo di consulente per il film. Ha anche fatto un'apparizione speciale interpretando la parte di Leung Bik (figlio di Leung Jan) in un altro film dedicato alla memoria del padre, The Legend is Born - Ip Man. Nel 2013, ha fatto un cameo in un altro film su Ip Man, Ip Man: The Final Fight.
  • Ha interpretato suo padre nel film postumo dedicato a Bruce Lee, "Bruce Lee Supercampione" del 1976.

giovedì 5 novembre 2015

Ashinaga-Tenaga

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Gli Ashinaga (足長 lett. lungo piede) e i Tenaga (手 長 lett. lunga mano) sono creature leggendarie della mitologia giapponese. Fanno parte di due tribù che vivono tra loro a stretto contatto. Gli Ashinaga sono dotati di gambe dalla lunghezza che arriva anche a sette o otto metri, mentre i Tenaga hanno le braccia smisuratamente lunghe.

Collaborazione fra i due popoli

Secondo la leggenda, gli Ashinaga e i Tenaga condividono lo stesso habitat e collaborano nel catturare i pesci sfruttando le rispettive caratteristiche fisiche complementari. I Tenaga, con le braccia smisuratamente lunghe, si mettono sulle spalle degli Ashinaga, i quali entrano in mare e grazie alle loro lunghe gambe riescono a raggiungere punti molto adatti alla pesca distanti dalla riva, ove i Tenaga possono immergere le braccia e prendere grandi quantità di pesce a grande profondità.
Costituiscono così un'armoniosa macchina da pesca necessaria per sfamare ambedue i popoli.

Storia della leggenda

Questa leggenda arrivò in Giappone dalla Cina, dove gli esseri vengono chiamati Chángbìmín 長臂民 (lunghi gomiti) e Chánggŭmín 長股民 (lunghe cosce) e vivono nelle zone costiere della Cina del Nord. Comparvero in un libro geografico mitologico cinese chiamato Shan Hai Jing (山海經).
Nella trasposizione giapponese, la leggenda di questi "mostri" ebbe fortuna e si diffuse anche negli ambienti della corte imperiale; un pannello della porta della seiryōden (清涼殿 lett. la sala per rinfrescarsi) del palazzo del sovrano a Kyoto fu allestito con un'immagine di un Tenaga ed un Ashinaga impegnati nella pesca. Il racconto folkloristico fu tramandato nel tempo e comparve, corredato da un'illustrazione, anche sull'enciclopedia sino-giapponese Wakan Sansai Zue, pubblicata in Giappone nel 1712.

Altre versioni del binomio Tenaga-Ashinaga

Il nome Tenaga-Ashinaga, viene attribuito in Giappone anche a dei giganti diversi tra loro che, secondo i racconti delle diverse regioni centro-settentrionali dell'isola di Honshu, appaiono in forme diverse.
  • Nel nord-ovest di Honshu. Nei racconti delle prefetture di Akita e di Yamagata, il gigante vive sul monte Chōkai (鳥海山), e scende nei villaggi per fare razzie e attaccare le barche. Uno spirito incarnato in un corvo a tre zampe viene inviato dal kami della montagna per dare l'allarme ai cittadini, gridando "Uya" quando il gigante arriva e "Muya" quando se ne va. Tre promontori alla base del monte chiamati Uyamuya-no-seki prendono il nome da questa leggenda
  • Nella prefettura di Fukushima. Un diverso Tenaga-Ashinaga vive sul monte Bandai
  • Nella prefettura di Nagano, un Tenaga-Ashinaga viene venerato come servitore della divinità a cui è consacrato un antico tempio shinto locale.

mercoledì 4 novembre 2015

Enzo Correggioli

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Enzo Correggioli (Rovigo, 27 febbraio 1922 – Rovigo, 13 gennaio 2011) è stato un pugile e allenatore di pugilato italiano, una delle figure più rappresentative del pugilato del capoluogo polesano.

Carriera

Dilettantismo

Inizia giovanissimo a praticare il pugilato entrando negli anni trenta nella palestra che il maestro ferrarese "Nando" Strozzi aveva aperto a Rovigo, in Viale Trieste.
Inizia la carriera come dilettante il 19 marzo 1939 quando, non ancora diciassettenne, durante l'incontro con Mario Cogo di Belluno ottiene una vittoria ai punti. Durante gli anni successivi disputa numerosi incontri anche dopo l'inizio della seconda guerra mondiale e che continuerà a sostenere fino al suo termine. L'ultimo match come dilettante lo vide protagonista sul ring di Bondeno, in provincia di Ferrara, dove il 30 giugno 1945 incontrò il britannico Gamble battendolo ai punti.
Alla fine il suo ruolino come dilettante recita 111 incontri dei quali 90 vittorie, 11 pareggi e solo dieci sconfitte.

Professionismo

Esordisce come professionista dopo la fine del conflitto - più esattamente il 15 settembre 1945 - nella sua città con una sorprendente vittoria ai punti contro il campione italiano dei Pesi gallo e d'Europa dei Pesi piuma Gino Bondavalli in un incontro senza titolo in palio. Questo squillante successo gli consente di combattere per il titolo italiano dei puma che lo stesso Bondavalli aveva lasciato vacante. L'incontro si fa a Ferrara, che sarà la città pugilistica d'adozione del rodigino, il 26 dicembre 1946 tra Correggioli e Dino Pasotti. Correggioli vince ai punti conquistando la cintura tricolore.
Dopo questo incontro Correggioli consegue a Barcellona forse il successo più significativo della sua carriera professionistica contro il campione spagnolo dei piuma e dei gallo nonché futuro campione d'Europa dei gallo, il catalano Luis Perez Romero. Romero, che affronterà in seguito Vic Toweel nel vano tentativo di conquistare la corona mondiale dei gallo, in precedenza aveva battuto l'altro rodigino allievo di Strozzi: il campione italiano e futuro campione d'Europa delle 118 libbre Guido Ferracin.
Forte di questo successo e archiviata una sconfitta per KOT a Manchester contro il futuro campione dell'Impero britannico e d'Europa Ronnie Clayton, Correggioli difende la corona nazionale contro Bondavalli di nuovo a Ferrara. Anche nella rivincita il rodigino si impone, stavolta prima del limite, il 15 dicembre 1947.
Successivamente continua a confrontarsi lontano da casa contro i più forti pugili d'Europa nella categoria con il limite delle 126 libbre: lo scozzese Jim Kenny, che batte a domicilio, l'australiano naturalizzato austriaco Sigi Tennenbaum, contro il quale perde ai punti a Ginevra e il picchiatore capitolino Alvaro Cerasani, dal quale viene superato ai punti sul ring di Roma.
Difende poi vittoriosamente il titolo a L'Aquila contro l'idolo locale Alfredo Vivio ma lo perde contro Cerasani, di nuovo a Roma, il 26 maggio 1949. L'essere costretto a combattere, per avere borse più cospicue, sempre lontano da casa, penalizza Correggioli che torna a Ferrara o Rovigo solamente per match meno rilevanti.
Combatte a La Spezia, pur perdendo, contro Bruno Visintin e quindi allo Stadio di Bari contro il campione austriaco Franz Kochmanowitsch in una riunione in cui combatte vittoriosamente anche un altro allievo di Strozzi: Uber Bacilieri. Ormai privo di stimoli dopo l'incontro perso contro il trevigiano Mario Casellato a Forlì l'11 agosto 1953, Correggioli si ritira da quadrato.


Istruttore

Correggioli resta ancora per decenni nel mondo della boxe in qualità di istruttore. Nella sua palestra a Rovigo si allenano e formano decine di pugili. Tra questi il mediomassimo Alberto Castellacci.