La Lama di Guān (關刀,
关刀,
Guāndāo, Kuan tao) è un'arma inastata cinese
equivalente al falcione in uso alle forze di fanteria dell'Europa
medievale. È composto da una massiccia lama monofilare, con dorso
dalla linea frastagliata, inastata su di un'impugnatura lignea o
ferrea di circa 1,5 m.
Il guan dao è oggi utilizzato
in diverse arti marziali cinesi: per esempio lo si trova sia nello
stile shaolinquan sia nel taijiquan. La caratteristica principale
dell'arma sono gli attacchi circolari, che sfruttano la lunghezza
dell'arma e la rotondità della lama.
Nome
Il nome dell'arma si compone di due
ideogrammi:
lama 刀,
刀,
dāo, tao;
關,
关,
Guān, Kuan che deriva da Guan Yu, cioè il generale cinese,
a cui il Romanzo dei Tre Regni, attribuisce l'utilizzo di questo
tipo di arma, tanto da legarla al suo nome: guan dao
significa quindi "lama di Guan".
Quest'arma è conosciuta anche con il nome più generico di
Grande
Lama 大刀,
大刀,
dàdāo, ta tao oppure
grande lama delle primavere e degli
autunni (
春秋大刀,
春秋大刀,
chūnqiū dàdāo, chun chiu ta tao), o anche
Lama (a forma) di
luna crescente del Drago Verde (
青龍偃月刀,
青龙偃月刀,
qīnglóng yǎnyuèdāo, ching lung yan yue tao).
Storia
Il Guandao è in realtà era
conosciuta come "Lama (a forma) di luna crescente del Drago
Verde" (Qing Long Yan Yue Dao -青龍偃月刀,
青龙偃月刀,
qīnglóngyǎnyuèdāo, ching lung yan yue tao). Sebbene il Romanzo
dei Tre Regni ne descriva l'uso nel periodo che va dal 169 al 280 da
parte di Guan Yu (162-219), i documenti storici ne riscontrano
l'esistenza solo a partire dall'epoca della Dinastia Song. Ciò non è
strano se si pensa che il Romanzo dei Tre Regni è stato scritto
durante la Dinastia Ming.
Il nome
Qīnglóng Yǎnyuèdāo è citato:
nel Wujing Zongyao o Riassunto
delle Questioni dei Classici Militari (武經總要,
武经总要,
Wǔjīng Zǒngyào, Wu Ching Tsung Yao),
nel Wubei Zhi (武備志,
武备志,
wǔbèizhì, wu pei chi)
e nel Huangchao Liqi Tushi
(皇朝禮器圖式,
皇朝礼器图式,
huángcháolǐqìtúshì , huang ch'ao li chi tu shi).
Questi sono tutti importanti trattati
militari rispettivamente scritti in epoca dei Song, dei Ming e dei
Qing.
L'utilità marziale di questa arma è
difficile da valutare, perché il suo maneggio era richiesto per
poter superare gli esami imperiali militari. Durante la Dinastia Qing
si facevano tre prove: tiro con l'arco, sollevamento pesi e danza con
la Grande Lama (Dadao). Ognuna di queste prove serviva a determinare
il livello nei gradi imperiali. Per quanto riguarda il Dadao sono
riportati tre pesi: 一百二十斤
yībǎi'èrshíjīn (60 kg)、一百斤
yībǎijīn (50 kg)、八十斤
bāshíjīn (40 kg). Nel museo di Shanhaiguan è conservata
una Dadao,del peso di 83 chili.
Il Qinglong Yanyuedao nel Romanzo dei Tre Regni
Secondo il Romanzo dei Tre Regni Guan
Yu forgiò personalmente la sua "Lama (a forma) di luna
crescente del Drago Verde" ed in seguito si distinse per l'uso
in battaglia della stessa. Nel romanzo è descritta come una
"mostruosità" del peso di oltre 40 kg e proprio questo
peso fa supporre che anche l'asta fosse di metallo, proprio come è
riscontrabile nei Guandao che servivano negli esami imperiali.
Guan Yu è un personaggio realmente
esistito, che assieme ad altri personaggi storici della sua epoca è
divenuto protagonista di una saga di racconti epico-cavallereschi che
sono stati riuniti nel famoso Romanzo dei Tre Regni. In seguito alla
fama aggiunta dal successo del romanzo è assurto al ruolo di
divinità in qualità di dio della guerra e di dio dei funzionari
pubblici. La storiografia cinese ha approfonditamente studiato la
biografia di questo personaggio. Tao Hongjing (陶弘景;
456-536 AD) documenta nel Gujin Daojianlu (古今刀劍錄,
古今刀剑录,
gǔjīndāojiànlù, ku chin tao chien lu) che Guan Yu forgiò una
coppia di sciabole utilizzando il ferro che egli stesso ha raccolto
dal monte Wudu (武都山,
武都山,
wǔdūshān, wu tu shan). Si pensa che questo racconto abbia ispirato
la storia di Guan Yu che avrebbe creato la propria arma, ma allo
stesso tempo ciò indica che molto probabilmente egli non utilizzò
un'arma con un lungo manico.
Il Dadao
nel Shuihu zhuan
Un altro romanzo epico/cavalleresco
dell'epoca Ming descrive un personaggio, tra l'altro anch'egli con il
cognome Guan, che utilizza il Dadao. Lo Shuihu zhuan infatti
presenta Guan Sheng (關勝,
关胜,
Guān Shèng, Kuan Sheng) che ha come arma preferita la Grande Lama,
che ne è anche il soprannome.
Aspetto
Secondo la Enciclopedia delle Arti
Marziali Cinesi il Dadao si compone delle seguenti parti
principali:
la lama (刀身,
刀身,
dāoshēn, tao shen) di circa 55 cm;
una guardia (護手,
护手,
hùshǒu, hu shou) di metallo;
- l'impugnatura (刀把,
刀把,
dāobà, tao pa), che è un'asta di legno o di ferro.
Il Dadao utilizzato nelle moderne attività sportive ha una
lunghezza complessiva variabile di circa 165/200 cm. Nei modelli
antichi, la testa di mazza era spesso sostituita da un calzuolo vero
e proprio, atto a colpire di punta l'avversario rovesciando la presa
sull'arma. Come in quasi tutte le armi cinesi, sia la lama che il
puntale possono essere dotati di anelli che hanno lo scopo di
confondere l'avversario con il loro movimento e il rumore.
Parti della Lama
la lama (
刀身,
刀身,
dāoshēn, tao shen) possiede a sua volta queste parti distinte:
punta (刀頭,
刀头,
dāotóu, tao t'ou);
filo (刀刃,
刀刃,
dāorèn, tao ren);
dorso (刀背,
刀背,
dāobèi, tao pei);
- piatto (刀盤,
刀盘,
dāopán, tao p'an)..
Sul dorso è fissata una nappa
(刀穗,
刀穗,
dāosuì, tao sui)
Parti dell'impugnatura
L’
impugnatura a sua volta possiede:
impugnatura alta (上把,
上把,
shàngbǎ, shang pa);
impugnatura media (中把,
中把,
zhōngbǎ, chung pa);
impugnatura bassa (下把,
下把,
xiàbǎ, hsia pa);
- puntale (把尖,
把尖,
bǎjiān, pa chien) di ferro.
Guandao e
Naginata
Il Guan dao è per certi versi
simile al naginata giapponese, poiché anche l'arma nipponica
rassomiglia fortemente il falcione inastato occidentale e pare sia
stata sviluppata proprio partendo dall'archetipo della famosa arma
inastata cinese. Caratteristica tipica del naginata era ed è
però l'utenza principalmente femminile: arma di notevoli dimensioni
ma peso contenuto, il lungo falcione giapponese poteva infatti
permettere alla "donna del guerriero" (buke) di
affrontare un avversario più grosso e più forte tenendolo ad una
buona distanza onde vanificarne la superiorità fisica e risolvere lo
scontro basandolo unicamente sull'abilità nel maneggio dell'arma. Il
guan dao invece, come il falcione occidentale, era arma
pesante e potente, destinata a soldati impegnati ad affrontare
cavalieri massicciamente corazzati, per cui è più probabile che dal
Guan dao sia invece derivato prima il Bisentō, il quale
sarebbe a propria volta il precursore della naginata.