mercoledì 6 dicembre 2017

Fun'ya no Watamaro




Fun'ya no Watamaro o secondo la pronuncia moderna Bun'ya no Watamaro (文室綿麻呂) (765 – 6 giugno 823) è stato un militare giapponese.
Discendente dell'Imperatore Temmu, e divenuto confidente dell'Imperatore Heizei, fu il terzo generale nella storia del Giappone a ricevere il titolo di Seii Taishōgun, alla morte di Sakanoue no Tamuramaro nell'813. Come shōgun stabilizzò le conquiste di Tamuramaro, pacificando i territori occupati dalle popolazioni barbare emishi.


martedì 5 dicembre 2017

Rencong

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Il rencong (chiamato anche reuncong in lingua aceh) è un'arma tradizionale indonesiana, originaria del territorio di Aceh e tipica del popolo degli Acehnesi. Come nel caso del keris, al rencong sono attribuiti poteri magici. Viene tuttora portato durante le cerimonie tradizionali e usato nel Silat.

Descrizione

Il rencong è un pugnale ad un solo filo che presenta una lama il cui dorso è leggermente convesso. La lunghezza della lama varia dai 10 ai 50 cm circa e il lato tagliente può essere piegato (similmente al kris) oppure diritto. Il manico è piegato ed assomiglia nella forma ad una lettera "L". L'arma normalmente è portata alla cintura e riposta in un fodero che può essere realizzato in legno, corno, avorio e, negli esemplari più preziosi, oro o argento. Esistono diverse categorie di rencong. Quella più pregiata, di appannaggio strettamente nobiliare, presenta il manico in avorio e la lama in oro recante incisioni che riportano alcuni versi del Corano. I rencong di classe inferiore hanno manici in legno o corno di bufalo e lame in acciaio od ottone.

Impiego

Similmente a come i Giavanesi tengono alle loro credenze riguardo ai kris, le comunità acehnesi attribuiscono poteri mistici ai rencong. Ancora oggi quest'arma fa parte dell'abbigliamento cerimoniale. Gli acehnesi credono che la forma della lama del rencong simboleggi il Basmala. Il territorio di Aceh è anche detto Tanah Rencong, che significa "terra dei rencong.

lunedì 4 dicembre 2017

Jackie Chan Stunt Team

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Il Jackie Chan Stunt Team ("Sing Ga Ban"), è un gruppo di stuntman e artisti marziali che lavora con e per Jackie Chan.
Il gruppo si è originariamente creato grazie al rapporto creatosi tra Jackie e altri colleghi del campo cinematografico nelle sue prime apparizioni su pellicola, in cui molti degli stuntman usati nei suoi film cominciarono a lavorare assieme con regolarità. Questo aumentò la conoscenza reciproca delle abilità tecniche di ciascuno e gli permise di lavorare assieme come una squadra. Alcuni dei membri hanno ricevuto un allenamento simile a quello di Chan avendo frequentato anche loro la Peking Opera School.
A partire dal 1983, durante le riprese di Project A - Operazione Pirati, lo stunt team è diventato ufficialmente un'organizzazione composta da sei membri, e si preoccupava personalmente delle spese mediche e dell'assicurazione da pagare agli stuntman. Nel 1988, anno del film Police Story 2, la squadra si è allargata a circa venti membri ed è durata fino al 1990, dopodiché alcuni membri rimasero, altri se ne andarono e altri ancora vennero sostituiti con nuove facce.
La formazione di questo team da parte di Chan ha influenzato altri attori suoi colleghi come ad esempio Sammo Hung e Yuen Biao e i loro rispettivi "stunt team" conosciuti rispettivamente come "Hung Ga Ban" e "Yuen Ga Ban". Altri attori che formarono un proprio team di stuntman furono Philip Ko, Stanley Tong e Bruce Law.

Curiosità

  • Chan ha più volte affermato che preferisce lavorare con il suo team per quanto riguarda le coreografie dei combattimenti e gli stunts perché si fida ciecamente del suo gruppo e ognuno conosce il proprio ruolo.
  • Alcuni membri del gruppo non si limitano solamente a fare da stuntman, ma hanno spesso parti più o meno importanti nei film, come ad esempio Brad Allan nel film In fuga per Hong Kong.
  • I membri del Jackie Chan Stunt Team e il loro metodo di lavoro viene descritto e presentato nel documentario "My Stunts" di Jackie Chan.

Membri (passati e presenti)

  • Brad Allan (Bradley James Allan)
  • Anthony Carpio
  • Chris Chan
  • Chan Man-ching
  • Chan Tat-kwong
  • Andy Cheng
  • Johnny Cheung
  • Danny Chow
  • Joe Eigo
  • Fung Hak-o
  • Hon Chun
  • Louis Keun
  • Benny Lai
  • Rocky Lai
  • Lai Sing-kwong
  • Ben Lam
  • Chris Lee
  • Lee Chun-kit
  • Nicky Li
  • Ken Lo (conosciuto per aver lavorato come guardia del corpo personale di Jackie Chan)
  • Mars (Cheung Wing-Fat)
  • Pang Hiu-sang
  • Poon Bin-chung
  • Tai Bo
  • Bruce Tong
  • William Tuan
  • Wan Faat
  • Sam Wong
  • Paul Wong

domenica 3 dicembre 2017

Tantui

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Tantui (弹腿) è una tecnica di gamba fondamentale delle arti marziali cinesi.
Ma Tantui (弹腿 o潭腿) è anche il nome di un esercizio comune a molti stili di arti marziali cinesi del nord della Cina di cui esistono numerose versioni. È classificato come Changquan.

Origini

Sulle origini del Tantui vi sono alcune differenti storie:
  • Il Tantui sarebbe stato insegnato nel tempio Longtansi (龙潭寺) nella città di Linqing nella provincia di Shandong da un maestro Kunlun.
  • Il Tantui sarebbe lo stile della famiglia Tan , del villaggio Tanjiagou (潭家沟) nella provincia di Henan.
  • Il Tantui sarebbe stato insegnato a Guanxian in Shandong da Cha Mi'er.

Shi lu tantui 十路弹腿

Lo Shilu Tantui (十路潭腿 oppure十路弹腿) è, assieme al Shier Tantui, il più comune di questi esercizi. Inglobato nello stile Chaquan e praticato dalla minoranza musulmana Hui, è anche chiamato Jiaomen Tantui (教门弹腿, Tantui Islamico). Al posto di Lu () a volte troviamo l'ideogramma Tang (), per cui si parla di Shitang Tantui (十趟弹腿). Lo Shilu Tantui (十路潭腿) che sarebbe stato creato dal maestro di quinta generazione Kunlun si compone di questi percorsi:
  1. Yilu (一路, Primo percorso): Shunbu danbianshi (顺步单鞭势)
  2. Erlu (二路, Secondo percorso): Shizi qi beng tan (十字起蹦弹)
  3. Sanlu (三路, Terzo percorso): Gai ma san chui shi (盖马三捶式)
  4. Silu (四路, Quarto percorso): Xie ti cheng ma lan (斜踢撑抹拦)
  5. Wulu (五路, Quinto percorso): Zai chui fen jia da (栽捶分架打)
  6. Liulu (六路, Sesto percorso): Gou pi ge dan zhan (勾劈各单展)
  7. Qilu (七路, Settimo percorso): Ye zhang shi shuang kan (掖掌势双看)
  8. Balu (八路, Ottavo percorso): Zhuan huan duo zi jiao (转环剁子脚)
  9. Jiulu (九路, Nono percorso): Peng suo yinyang zhang (捧锁阴阳掌 bloccare con entrambe le mani che si invertono)
  10. Shilu (十路, Decimo percorso): Fei shen jianbu dan (飞身箭步弹)
L'elenco dei nomi dei percorsi fornito da Ma Zhenbang si riferisce unicamente a due ideogrammi, rispetto all'elenco fornito sopra, però vi sono delle corrispondenze. Questo l'elenco:
  1. Yilu (一路, Primo percorso): Shunbu (顺步)
  2. Erlu (二路, Secondo percorso): Shizi (十字)
  3. Sanlu (三路, Terzo percorso): Pi za (劈砸)
  4. Silu (四路, Quarto percorso): Cheng ban (撑拌)
  5. Wulu (五路,Quinto percorso): Jia da (架打)
  6. Liulu (六路Sesto percorso): Gou lian (钩连)
  7. Qilu (七路,Settimo percorso): Pan hua (盘花)
  8. Balu (八路, Ottavo percorso): Deng chuai (蹬踹)
  9. Jiulu (九路,Nono percorso): Bang suo (棒锁)
  10. Shilu (十路, Decimo percorso) Qian dan (箭弹)
Il primo, il secondo, il quinto ed il decimo nome corrispondono, in altri casi vi sono delle piccolissime differenze negli ideogrammi; vista anche la corrispondenza dei movimenti si può affermare che l'esercizio attribuito al Maestro Kunlun e l'esercizio attribuito a Cha Mi'er sono lo stesso esercizio.
Anche nel Tongbeiquan dell'area di Cangzhou (沧州) si pratica un Shilu Tantui detto anche Tongbei Tantui (通备弹腿) che dovrebbe avere la stessa origine. Questi i nomi delle vie:
  1. Yilu (一路, Primo percorso): Shunbu si danbian (顺步似单鞭)
  2. Erlu (二路, Secondo percorso): Shizi beng jiaojian (十字蹦脚尖)
  3. Sanlu (三路, Terzo percorso): Gun pi guan shangxia (滚劈贯上下)
  4. Silu (四路, Quarto percorso): Beng dian cheng ma jian (绷点撑抹剪)
  5. Wulu (五路, Quinto percorso): Beng quan gun zhou shi (绷拳滚肘势)
  6. Liulu (六路, Sesto percorso): Ma da zhai xin quan (抹打摘心拳)
  7. Qilu (七路, Settimo percorso): Chan lan lianhuan tui (缠拦连环腿)
  8. Balu (八路, Ottavo percorso): Pi gua ying men jian (劈挂迎门箭)
  9. Jiulu (九路, Nono percorso): Beng suo chuan xiong zang (绷锁穿胸脏)
  10. Shilu (十路, Decimo percorso): Yue bu fei jian tan (跃步飞箭弹)

Shi er lu tantui 十二路弹腿

Lo Shier lu tantui è probabilmente un prolungamento dello Shilu. Anche di questo esercizio esistono differenti varianti a cui corrispondono vari nomi: Shilu Tantui, Shaolin Tantui, Jingwu Tantui (questo è il taolu insegnato all'interno della Jingwu Tiyu Hui). Questo è un elenco di tecniche:
  1. Toulu (头路, primo percorso) Chuma Yitiaobian (出马一条鞭);
  2. Erlu (二路, secondo percorso) Shizi Gui Ce Zuan (十字鬼扯钻);
  3. Sanlu (三路, terzo percorso) Pi Za Chelun Shi (劈砸车轮势);
  4. Silu (四路, quarto percorso) Xie Ti Cheng Ma Lan (斜踢撑抹拦);
  5. Wulu (五路, quinto percorso) Shizi Shuang Xishui (狮子双戏水);
  6. Liulu (六路, sesto percorso) Pi Niu Danbian (劈扭单鞭);
  7. Qilu (七路, settimo percorso) Fenghuang Shuang Zhanchi (凤凰双展翅);
  8. Balu (八路, ottavo percorso) Zhuan Jin Deng Chaotian (转金凳朝天);
  9. Jiulu (九路, nono percorso) Qin Long Duo Yudai (擒龙夺玉带);
  10. Shilu (十路, decimo percorso) Xique Deng Mei Jian (喜鹊登梅尖);
  11. Shiyilu (十一路, undicesimo percorso) Feng Heye Tui (风摆荷叶腿);
  12. Shierlu (十二路, dodicesimo percorso) Yuanyang Qiao Lianhuan (鸳鸯巧连环).
Jingwu Tantui 精武潭腿 Anche questo tantui si compone di 12 percorsi:
  1. Toulu (头路, primo percorso)Gongbu Chongquan Yitiaobian (弓步冲拳一条鞭);
  2. Erlu (二路, secondo percorso) Zuyou Shizi Beng Jiaojian (左右十字蹦脚尖);
  3. Sanlu (三路, terzo percorso) Fanshen Gai Da Pi Za Shi (翻身盖打劈砸式);
  4. Silu (四路, quarto percorso) Cheng Zha Chuan Liao Ba Tui Dan (撑扎穿撩把腿弹);
  5. Wulu (五路, quinto percorso) Hu Tou Jia Da Taoxin Quan (护头架打掏心拳);
  6. Liulu (六路, sesto percorso) Pubu Shuang Zhan Shi Lianhuan (仆步双展使连环);
  7. Qilu (七路, settimo percorso) Dan Zhan Guan'er Jiao Lai Ti (单展贯耳脚来踢);
  8. Balu (八路, ottavo percorso) Mengtou Hu dang Chuai Liangbian (蒙头护裆踹两边);
  9. Jiulu (九路, nono percorso) Yaojian Pengsuo Fen Liang Zhang (腰间碰锁分两掌);
  10. Shilu (十路, decimo percorso) Kongzhong Jian Dan Feitian Bian (空中箭弹飞天边);
  11. Shiyilu (十一路, undicesimo percorso) Gou Gua Lianhuan Jiqiao Miao (勾挂连环机巧妙);
  12. Shierlu (十二路, dodicesimo percorso) Pi Shen Fu Hu Fan Huashan (披身伏虎反华山).
Nel 2006 è stato pubblicato un VCD dal titolo Simen Shierlu Tantui (四门十二路弹腿) dimostrato da Zhao Zhanjun 赵战军 ed edito da Qiao Jiaren Yinxiang Chubanshe.


sabato 2 dicembre 2017

Jingwu Tiyu Hui

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La Jingwu Tiyu Hui (精武体育会, Associazione Sportiva dell'Essenza Marziale) è una associazione delle arti marziali cinesi che ha avuto un ruolo eminente nell'evoluzione moderna del Wushu. Famosissima nel mondo anche grazie a numerosi film, il suo nome è reso con molte traslitterazioni: Ching Wu (in Wade-Giles); Jing Mo; Chin Woo; Jing Wo. In alcuni contesti si parla anche di Jingwumen (精武门) ovvero la Scuola dell'Essenza Marziale. Il nome di questa associazione si è legato in maniera indissolubile con la figura di Huo Yuanjia a cui spesso viene attribuita la fondazione dell'associazione stessa.

La storia

Questa Associazione per alcuni fu fondata in Shanghai nel giugno 1909 con il nome Jingwu Ticao Xuexiao (中国精武体操会) da un comitato a cui appartenevano Huo Yuanjia, Chen Gonzhe (陈公哲), Chen Tiesheng (陈铁生), Lu Weichang (卢炜昌), Yao Chanbo (姚蟾伯) e altri. Venne ribattezzata Jingwu Tiyu Hui il 3 marzo 1910. Altri affermano che venne fondata il 7 luglio 1910 ed altri in giugno. Questa confusione deriva anche dal fatto che dopo la morte di Huo Yuanjia, avvenuta nel settembre del 1910, per sfruttarne la notorietà si decise di attribuirgli il ruolo di unico fondatore dell'associazione. In realtà la Jingwu Tiyu Hui venne istituita da un gruppo di persone. In seguito al decesso di Huo, Zhao Lianhe (赵连和), famoso praticante di Mizongquan, divenne l'istruttore Capo e negli anni successivi l'Associazione iniziò a diffondersi in altre zone della Cina aprendo diverse succursali. Nella scuola insegnarono numerosi maestri famosi: Chen Zizheng (陳子正), praticante di Yingzhaoquan; Luo Guanyu (羅光玉), praticante di Qixing Tanglangquan; Wu Jianquan (吳鑑泉), fondatore dello stile Wu di Taijiquan.

I principi

L'associazione sportiva Jingwu, in opposizione al sistema tradizionale di insegnamento segreto in voga nella maggior parte delle scuole di Wushu prima di allora, intendeva creare un ambito aperto per l'insegnamento, l'apprendimento e lo scambio delle arti marziali. L'arte marziale diventa elemento unificante del sentimento nazionale e quindi vuole superare le secolari divisioni che hanno caratterizzato le arti marziali cinesi, anticipando l'ideologia che portò alla fondazione dello Zhongyang Guoshu Guan e delle sue diramazioni locali. Il suo curriculum di base è preso da diversi stili. Questo ruolo speciale venne sottolineato da Sun Yatsen che partecipò alla riunione annuale dell'associazione nel 1915 e nel 1920 scrisse nel giornale dell'associazione e donò una targa alla Jingwu con inciso “Spirito Marziale”. L'associazione cinese venne interdetta dal governo della Repubblica Popolare Cinese nel 1966 e riaperta dopo la Rivoluzione Culturale. Nel resto del mondo ha continuato a svilupparsi e ad ingrandirsi tanto che oggi conta più di 150 ramificazioni.

La scuola

Zhao Lianhe, nel suo ruolo di capo istruttore, sviluppò un programma di insegnamento che in seguito è andato a costituire il patrimonio standard della Jingwu Tiyu Hui. Questi sono i 10 Taolu che sono praticati ovunque in seno alle associazioni che si richiamano a quella originaria di Shanghai, anche quando vengono praticati stili differenti:
  • 1. Shier lu Tantui
  • 2. Gongliquan
  • 3. Jiequan
  • 4. Da Xiao Zhanquan (Grande e Piccolo pugilato della battaglia)
  • 5. Baguadao
  • 6. Qunyang gun
  • 7. Wuhu qiang
  • 8. Tantui Duilian
  • 9. Taoquan
  • 10. dandao chuan qiang
Il Testo Jingwu Quan Xie Lu elenca 42 sequenze a mano nuda, 11 sequenze di armi, e 5 Duilian.

venerdì 1 dicembre 2017

Fujiwara no Tadabumi

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Fujiwara no Tadabumi (藤原 忠文; 873 – 16 luglio 947) è stato un militare giapponese.
Figlio di Fujiwara no Tsuneyoshi e quindi appartenente al nobile clan Fujiwara, fu il quarto generale della storia del Giappone a ricevere il titolo di Seii Taishōgun, concessogli a 67 anni dall'Imperatore Suzaku quando, il 18 gennaio 940, lo nominò capo della spedizione contro il ribelle Taira no Masakado, che dopo aver guadagnato il controllo della provincia di Shimōsa aveva occupato gli uffici della provincia di Hitachi nel tentativo di indebolire suo cugino Sadamori.
Per questa campagna scelse come suoi luogotenenti (fukushōgun) suo fratello minore Tadanobu, Fujiwara no Kunimoto, Taira no Kiyomoto e Minamoto no Tsunemoto. Pochi giorni prima di ricevere la spada rituale (settō) e dare inizio alla marcia, ricevette notizia che ad ovest Fujiwara no Sumitomo, un ex segretario provinciale di Iyo nell'isola di Shikoku che si era dato alla pirateria, aveva a sua volta attaccato le truppe imperiali aprendo un nuovo fronte; secondo la leggenda popolare i due nobili pianificarono la rivolta insieme, ma è molto improbabile e gli storici propendono per la tesi secondo cui Sumitomo avrebbe solamente colto l'occasione propizia.
Un editto della corte imperiale ordinò alle province che l'armata di Tadabumi avrebbe attraversato di prestargli ulteriori soldati. Taira no Sadamori e Fujiwara no Hidesato, preoccupati di cedere a Tadabumi non solo il credito della vittoria, ma anche le proprie truppe, cominciarono a razziare l'area intorno alla base di Masakado per provocarlo. Quando Masakado ordinò al suo esercito di riunirsi, scoprì che molti suoi vassalli, timorosi del sempre più vasto esercito imperiale in marcia, lo avevano abbandonato; scelse tuttavia di marciare ugualmente in uno scontro aperto, e così morì, trafitto da una freccia.
Privato della ricompensa per la testa di Masakado, che fruttò a Hidesato una promozione a Chinjufu shōgun (鎮守府将軍) e governatore di Shimotsuke, Tadabumi scelse di condurre il suo esercito in aiuto di Ono no Yoshifuru, che dava la caccia ai pirati di Sumitomo; dopo le vittorie di Yoshifuru in mare, Tadabumi inseguì Sumitomo dall'isola di Kyūshū alla sua nativa Iyo, dove lo uccise.
Gli venne dato il nome postumo Uji no Mibu-Kyō.

giovedì 30 novembre 2017

Taiji Kase

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Taiji Kase (Chiba, 9 febbraio 1929 – Parigi, 24 novembre 2004) è stato un karateka e maestro di karate giapponese.
È stato uno dei maestri più preparati e più conosciuti nell'ambito del karate, considerato come uno dei migliori combattenti ed esecutori di kata grazie alla sua abilità tecnica, alla sua esplosiva velocità e alla sua potenza.
Nel 2000 gli è stato conferito il grado di X dan, a conferma del suo immenso valore.

La sua vita ed i suoi insegnamenti

Nasce il 9 febbraio 1929 a Chiba, in Giappone, e inizia la pratica delle arti marziali a soli sei anni. Il maestro Kase tuttavia, non inizia con la pratica del Karate, ma con lo Jūdō.
È all'età di quindici anni che inizia a praticare il Karate alla scuola Shotokan di Tokyo. È stato allievo diretto dei maestri Gichin e Yoshitaka Funakoshi.
Il maestro Kase fa la sua comparsa sulla scena europea nel 1965, inviato con altri giovani maestri nel continente dalla Japan Karate Association e da quel momento, se si escludono i brevi periodi del soggiorno belga, è sempre vissuto a Parigi.
In Europa viene subito apprezzato per le qualità sia umane che prettamente tecniche. Ciò che sorprendeva in lui era l'atteggiamento pacato e la disponibilità che dimostrava in ogni occasione con i suoi allievi, sia che si trattasse di campioni di alto grado o "semplici" cinture nere.
La caratteristica principale del suo insegnamento è quella di separare completamente la pratica sportiva dal Karate-dō. Il Karate-dō è una via, un percorso di formazione e crescita che il maestro Kase intendeva insegnare secondo i precetti del suo maestro e fondatore del Karate Gichin Funakoshi. Era l'incarnazione dello spirito del Karate-dō al quale ha dedicato tutta la sua vita e tutto sé stesso.
Nel 1989 fonda la W.K.S.A. (World Karate Shotokan Academy) oggi S.R.K.H.I.A. (Shotokan Ryu Kase Ha Instructor Academy), l'Accademia che si propone di unire praticanti di diversi paesi che seguendo il suo programma di insegnamento si impegnano a diffondere la vera essenza del Karate-dō Shotokan.
Era di casa anche in Italia, invitato spesso dal maestro Hiroshi Shirai per condurre al suo fianco stage e seminari. Tutti gli appassionati ricordano le dimostrazioni dei grandi maestri giapponesi al Palalido di Milano, nelle quali il Maestro Taiji Kase era sempre fra le più acclamate punte di diamante.
Durante la permanenza in Francia, ha scritto vari libri sulle arti marziali, tra i quali 5 Heian: Katas, Karaté, Shotokan (1974), 18 kata supérieurs: Karate-dô Shôtôkan Ryû (1982), e Karaté-dô kata: 5-Heian, 2-Tekki (1983).
Per i suoi atleti è l'espressione più alta del Karate Tradizionale: sono la rettitudine del suo comportamento, la sua lealtà e la profonda umanità che erano proprie di questo grande Sensei che lo fanno apprezzare da tutti i praticanti di Karate, e non solo, al di là dei diversi stili e delle singole federazioni.

mercoledì 29 novembre 2017

Qiang

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Qiang (, , qiāng, chiang) è il termine cinese per lancia. In Cina, la lancia è classificata come una delle quattro principali armi delle arti marziali, insieme al gun, al dao e al jian, ed è soprannominata Re di Tutte le Armi. Un proverbio delle arti marziali recita "Pugni al sud e gambe al nord, lancia ad est e bastone ad ovest" (Nanquan Beitui Dongqiang Xigun, 南拳北腿东枪西棍), sottolineando la prevalenza tecnica nei quattro punti cardinali.

Storia


«La lancia ha avuto origine dalle antiche armi Cinesi usate per l'attacco e la difesa a distanza.»
(Basic Of Spear Play)
Secondo Qiu Pixiang, la lancia deriverebbe dalla picca (, , máo, mao), un'arma lunga 4 metri soprannominata picca lunga otto guerre (仗八長矛, 仗八长矛, zhàng bāchángmáo, chang pa ch'ang mao) ed utilizzata nelle battaglie con i carri nel periodo delle Primavere e degli Autunni. In epoca Qin e Han si utilizzarono prevalentemente lance di dimensioni e fattezze molto simili alle attuali. Durante la Dinastia Jin furono rimpiazzate da lance in bronzo che poi furono sostituite da lance in ferro. Il testo Storia delle Cinque dinastie (五代史, 五代史, wǔdàishǐ, wu tai shi), nella parte intitolata Biografia del re Yàn Zhāng (王彥章傳, 王彦章传, wáng Yàn Zhāng zhuàn, wang Yan Chang chuan), racconta: Yàn Zhāng si comportava con pienezza di coraggio e di forza, era capace di camminare cento passi scalzo tra arbusti spinosi, brandiva una lancia di ferro, cavalcava e andava al galoppo, si lanciava a grande velocità come volasse, cosa che non riusciva ad altri, all'interno dell'esercito era chiamato Re Lancia di Ferro. Nel periodo della Dinastia Song la lancia divenne l'unica arma ad asta lunga utilizzata in battaglia. Il Wujing Zongyao descrive diciotto tipologie di Lance di Ferro dalle Lunghe Aste (長杆鐵槍, 长杆铁枪, chánggān tiěqiāng, ch'ang kan t'ie chiang) della Dinastia Song, come ad esempio:
  • lancia che infastidisce il cavallo attaccando con impeto (捣马突槍, 捣马突枪, dǎomǎ tūqiāng, tao ma t'u chiang);
  • lancia con doppi uncini (雙鉤槍, 双钩枪, shuānggōuqiāng, shuang kou chiang);
  • lancia ad anello (環子槍, 环子枪, huánzǐqiāng, huan tsu chiang);
  • lancia ad un intreccio (單勾槍, 单勾枪, dāngōuqiāng, tan kou chiang);
  • lancia stampella (拐槍, 拐枪, guǎiqiāng, kuai chiang);
  • lancia stampella che attacca impetuosamente (拐突槍, 拐突枪, guǎitūqiāng, kuai t'u chiang);
  • lancia punteruolo (錐槍, 锥枪, zhuīqiāng, tsui chiang); ecc.
In questo periodo era famoso per il maneggio della lancia il famoso generale Yue Fei. In Storia dei Song (宋史, 宋史, Sòngshǐ, sung shi), nella biografia di Lǐ Quán (李全傳, 李全传, lǐquánzhuàn, Li chuan ch'uan) si legge che Lǐ Quán utilizzava l'arco a cavallo agilmente e vigorosamente, era capace di trasportare una lancia di ferro, così da essere chiamato Lǐ "Lancia di Ferro". Qiu Pixiang racconta che a partire da questa epoca molti maestri svilupparono sequenze di tecniche di lancia che incorporarono movimenti artistici che diventarono famose come Lance Sportive. Durante la Dinastia Ming si affermarono 17 scuole di maneggio (使槍之家十七, 使枪之家十七, shǐ qiāng zhī jiā shíqī, shi chiang chi chia shi chi) tra cui la lancia del fiore di pero (梨花槍, 梨花枪, líhuāqiāng, li hua chiang), la lancia della famiglia Shā (沙家槍, 沙家枪, shājiāqiāng, sha chia chiang), la lancia della famiglia Mǎ (馬家槍, 马家枪, mǎjiāqiāng, ma chia chiang), la lancia (del monte) éméi (峨眉槍, 峨眉枪, éméiqiāng, o mei chiang), ecc. Nel Jixiao Xinshu si dice: La tecnica della lunga lancia ha avuto origine dal clan Yáng , anche chiamata Fiore di Pero, stimata da tutti sotto il cielo. In epoca della Dinastia Qing è stato scritto il Registro di mani e braccia (手臂錄, 手臂录, shǒubìlù, shou pi lu) che descrive la teoria e la tecnica della lancia. Nel periodo tra il 1920 ed il 1930 si formarono in Henan, Hebei e Shandong dei gruppi di autodifesa dei villaggi detti società delle lance rosse (紅槍會, 红枪会, Hóngqiānghuì, hung chiang hui), perché utilizzavano la lancia.

Aspetto


«La lancia utilizzata nelle moderne gare di wushu sportivo prende a modello quelle utilizzate durante le dinastie Ming e Qing (1368-1911).»
( La Lancia )
Duan Ping e Zheng Shouzhi elencano le parti della Lancia: il corpo (槍身, 枪身, qiāngshēn, chiang shen), anche detto asta, manico, fusto, e la testa (槍頭, 枪头, qiāngtóu, chiang t'ou). Qiu Pixiang afferma che l'asta è generalmente fatta di legno duro, soprattutto in Frassino Americano (白蠟木, 白蜡木, báilàmù, pai la mu) che è duro, dritto e resiliente. La testa è lunga tra i 10 ed i 20 cm. La lunghezza complessiva di una lancia da competizione varia da 2 metri a 2,30 metri.
Il corpo si divide in:
  • sezione posteriore (後段, 后段, hòuduàn, hou tuan);
  • sezione media (中段, 中段, zhōngduàn, chung tuan);
  • sezione frontale (前段, 前段, qiánduàn, chien tuan.
Una parte della sezione posteriore, in corrispondenza alla base dell'asta, è detta * impugnatura (槍把, 枪把, qiāngbǎ, chiang pa), perché è la zona con cui si afferra l'arma con la mano destra.
La testa possiede:
  • una punta (槍梢, 枪尖, qiāngjiān, chiang chian);
  • due tagli (槍刃, 枪刃, qiāngrèn, chiang ren).
Tra testa e corpo è fissata una barba (槍纓, 枪缨, qiāngyīng, chiang ying) di crine di cavallo e solitamente di colore rosso.



Maneggio

Questi sono i fondamentali di maneggio della lancia:
  • intercettare (, , lán, lan);
  • catturare (, , ná, na);
  • pungere (, , zhā, cha);
  • alzare (, , tiāo, t'iao);
  • fendere (, , pī, p'i);
  • toccare appena (, , diǎn, tian);
  • schiantarsi (, , bēng, peng);
  • avvolgere (, , chán, chan);
  • penetrare (穿, 穿, chuān, letteralmente "ch'uan");
  • ecc.
Lo stesso Qiu Pixiang nel libro Basic Of Spear Play afferma che lán ná e zhā sono le tre principali tecniche fondamentali di lancia, traducendo lán in parare verso l'esterno, in parare verso l'interno, zhā in spinta. Hong Shushun elenca 55 tecniche fondamentali di lancia.

martedì 28 novembre 2017

Sammo Hung

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Sammo Hung Kam-Bo o Samo Hung (洪金寶) (Hong Kong, 7 gennaio 1952) è un regista, attore ed esperto di arti marziali di Hong Kong.

Biografia

Sammo Hung Kam-Po, il cui nome nella pronuncia pinyin è Hong Jinbao, nasce ad Hong Kong il 7 gennaio 1952, anno del coniglio. Entrato giovanissimo alla China Drama Academy, qui impara le arti marziali e la danza acrobatica. Durante la sua permanenza alla scuola stringe amicizia con Jackie Chan e Yuen Biao, compagni di corso più piccoli entrati successivamente, che chiamerà a collaborare negli anni a venire. Essendo il più "anziano" è anche il primo a finire l'accademia ed entrare a lavorare stabilmente nell'allora prolificissima industria del genere Arti Marziali.
Entrato appena dodicenne a far parte della cinematografia di Hong Kong, Sammo si distingue subito per le sue eccezionali qualità acrobatiche, malgrado la sua robustezza fisica (dovuta ad un incidente occorso quando era studente, che lo aveva costretto a una lunga degenza durante la quale non aveva fatto altro che mangiare prendendo peso). La scelta di Sammo come nome d'arte deriva da un personaggio animato molto amato in Cina, "San Mao" (che in cantonese vuol dire "tre capelli").
Nel 1995 sposa Joyce Godenzi. Da un matrimonio precedente, Sammo ha 4 figli.

Collaborazioni

Oltre ad aver lavorato con i più famosi ed apprezzati registi ed attori del cinema di Hong Kong, alcune collaborazioni illustri meritano di essere sottolineate.

Sammo e Bruce

Nel 1973, ancora ventunenne ma già rispettato nell'ambiente cinematografico, ottiene un piccolo ruolo nel film I 3 dell'Operazione Drago di Robert Clouse, dove interpreta l'avversario di Bruce Lee all'inizio. Nello stesso film è anche stuntman, insieme agli amici Jackie Chan e Yuen Biao, da lui chiamati come in altre occasioni (vedasi Dalla Cina con furore). Il patto stretto con loro e con altri colleghi ai tempi dell'Accademia, li obbliga ad aiutarsi reciprocamente, ed essendo lui l'allievo più anziano e quello che per primo ha trovato impiego finiti gli studi, deve trainare gli altri.
Lo stesso anno, però, Bruce Lee muore, mentre in tutto il mondo è già esplosa da mesi la richiesta di film di arti marziali. Nel 1978 Sammo viene chiamato per il film L'ultimo combattimento di Chen, sempre di Robert Clouse, lavoro messo insieme usando fotogrammi scartati da altri film di Bruce Lee, uniti alle riprese incompiute del Game of Death girato da Lee stesso; per le restanti scene viene usato un sosia. Sammo è sia stuntman che coreografo dei combattimenti per il film, ritagliandosi anche un piccolo ruolo: l'avversario del personaggio di Robert Wall sul ring.
Quasi a parodiare una simile operazione commerciale, Sammo dirige ed interpreta lo stesso anno Enter the Fat Dragon (che già dal titolo cita l'Enter the Dragon di Lee). Il film è una commedia divertita che rielabora gli stereotipi del cinema marziale e dei film di Bruce Lee. In esso, inoltre, Sammo si fa beffe di un sosia di Lee che dimostra di non avere le doti di chi vorrebbe imitare, quasi a criticare l'utilizzo dei sosia tanto in voga all'epoca. Peraltro Hung sa imitare benissimo Lee, al di là della diversità fisica, e lo farà spesso nel corso della sua carriera.
Nel 1981 Sammo prende parte ancora una volta ad un film che sfrutta la fama di Lee: L'ultima sfida di Bruce Lee (The tower of Death/Game of Death II), di cui è co-regista non accreditato. Ha anche raccontato ai suoi amici di aver sfidato e battuto Bruce Lee in un combattimento amichevole negli studi della Golden Harvest, ma non esistono testimoni di tale "evento", fuorché lui. Jackie Chan riporta tale voce nel libro biografico "I'm Jackie Chan-My life in action", con tutti i dubbi del caso, poiché Sammo è noto tra i suoi amici come Big Talker o anche Big Mouth: cioè uno che le spara grosse.

Sammo, Jackie e Biao

Con l'inizio degli anni ottanta si forma il trio Sammo-Chan-Biao: i tre amici della China Drama Academy decidono di lavorare insieme in una fortunata serie di film comici a sfondo marziale, la maggior parte dei quali diretti da Sammo stesso.
Dopo successi come Project A - Operazione pirati (1983), Cena a sorpresa (1984) o l'inedito Dragons Forever (1988), il trio si scioglie. Mentre Jackie Chan si crea una carriera personale, e raggiunge il successo internazionale, Sammo e Yuen Biao rimangono nell'area asiatica, anche se con grandi successi.
Nel 1995 torna a lavorare con Jackie Chan coreografando i combattimenti del suo Thunderbolt, e due anni dopo dirige Chan in Mr. Nice Guy. Generalmente Sammo viene ritenuto un regista migliore tecnicamente rispetto a Jackie Chan, anche se i due si alternano in questa veste di film in film. Sul finire degli anni '80 ed i primi '90, a causa di sparatorie (anche gravissime) tra elementi della Mafia Cinese, occorse nel locale di cui Sammo è proprietario, l'attore chiude il night e si sposta per qualche tempo all'estero, soprattutto Canada, in attesa che le acque si calmino. Del resto ad Hong Kong l'osmosi fra cinema e Triadi è continua ed è praticamente impossibile lavorare senza una qualche protezione.

Sammo e Jet

Sammo ha collaborato con Jet Li, dirigendolo in Le sette spade della vendetta (1993) e C'era una volta in Cina e America (1997), sesto titolo della serie di Wong Fei Hung che rielabora i film precedenti.

Sammo e Chow

Nel 2004 dirige le scene d'azione di Kung Fusion di Stephen Chow: anche quest'ultimo infatti è un valido esponente di quella comicità marziale che contraddistingue Sammo.

Martial Law

Nel 1998 Sammo partecipa ad una serie televisiva statunitense, Martial Law. Il titolo si rifà ad una serie di film di arti marziali statunitensi usciti agli inizi degli anni novanta, ma in Italia la serie è stata intitolata Più forte ragazzi, citando un famoso film con protagonista Bud Spencer e Terence Hill.
Nella serie, uno dei rarissimi telefilm di arti marziali, Sammo interpreta un poliziotto di Shanghai "prestato" alla polizia di Los Angeles. Durante la serie ci sono molte partecipazioni di famosi attori di film di arti marziali, come Mark Dacascos, Billy Blanks, Loren Avedon e Chuck Norris e di marzialisti titolati come Bas Rutten.

lunedì 27 novembre 2017

Hirate Masahide

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Hirate Masahide (平手 政秀; 1492 – 25 febbraio 1553) fu un samurai giapponese del periodo Sengoku servitore del clan Oda. Il suo nome originale fu Hirate Kiyohide (平手 清秀)..

Biografia

Masahide servì inizialmente Oda Nobuhide. Era un samurai talentuoso e esperto anche di Sadō e Waka. Questo lo portò a essere un diplomatico qualificato che trattava con lo shogunato Ashikaga e i deputati dell'Imperatore. Nel 1533 un noto reggente chiamato Yamashina Tokitsugu visitò la provincia di Owari, dominio del clan Oda. Trovandosi di fronte a una superba accoglienza Tokitsugu lodò l'operato di Masahide. In un'altra occasione visitò Kyoto in nome di Nobuhide per raccogliere i fondi necessari per riparare la residenza dell'Imperatore.
Quando nacque il figlio di Nobuhide, Nobunaga, nel 1534, Masahide divenne il secondo Karō (funzionari e consiglieri samurai di rango superiore) nonché il tutore dell'erede appena nato. Nel 1547 Nobunaga ebbe la sua cerimonia per il raggiungimento della maggiore età e in occasione della sua prima battaglia Masahide servì accanto a lui. L'anno successivo si adoperò per raggiugnere una pace tra Nobuhide e il suo rivale Saitō Dōsan nella provincia di Mino e organizzò il matrimonio tra Nobunaga e la figlia di Dōsan, Nōhime. Questa mossa permise al clan Oda di concentrare le sue forze contro il clan Imagawa. Masahide servì fedelmente gli Oda in molti modi, ma era anche profondamente turbato dall'eccentricità di Nobunaga. Dopo la morte di Nobuhide, il suo malcontento aumentò e così anche le sue preoccupazione sul futuro di Nobunaga. In preda alla disperazione e come monito per Nobunaga, Masahide commise seppuku nel 1553.
Il suicidio di Masahide è comunemente conosciuto come la storia di un fedele e premuroso servitore che rimprovera il suo giovane capo attraverso la propria morte. Tuttavia alcune fonti riportano storie diverse. Alcuni credono che Masahide si sentì responsabile del comportamento eccentrico di Nobunaga e si prese le proprie responsabilità attraverso la morte. Altri credono Nobunaga chiese il cavallo di Masahide e questi rifutò, facendolo trovare in una situazione difficile. Altri ancora ritengono che ci furono conflitti con altri servitori del clan.
Nobunaga non è divenne meno eccentrico dopo la morte di Masahide, ma afflitto per la perdita costruì in suo ricordo lo Seishu-ji (政 秀 寺), un tempio buddista dedicato a lui dedicato.

domenica 26 novembre 2017

Ricaut Bonomel



Ricaut Bonomel (... – ...) è stato un cavaliere templare e trovatore in Terrasanta al tempo dell'ottava crociata. Era pervicacemente avverso a Carlo I di Napoli e ai suoi tentativi di assicurarsi un trono in Italia e alla politica papale che dirotta i fondi destinati alla Terrasanta per altri obiettivi. È stato inoltre uno tenace critico del clero europeo, tutt'altro che propenso a predicare le crociate.

L'Ir'e dolors s'es dins mon cor asseza

L'accusa di Bonomel non era propriamente rivolta ai crociati italiani in generale, ma contro il fatto che si deviassero i fondi destinati ai crociati per finanziare le ambizioni angioine in Italia, quando avrebbero dovuto essere destinati alla Terrasanta. La sua sola canzone pervenutaci, Ir'e dolors s'es dins mon cor asseza, un sirventes, è un contrafactum di una canso di Peirol, M'entencio ai tot'en un vers mesa. Ricaut dimostra una certa abilità nel ritrarre le emozioni di frustrazione e rabbia, impiegando inoltre la psicologia inversa nel tentativo di stimolare il fervore per la crociata: la Terrasanta è perduta, la cristianità è sconfitta, Dio sta dalla parte dei pagani. Si tratta di un gioco consapevole in merito all'implicito assunto, come in molte chansons de geste, che l'approvazione divina viene rivelata dal successo sul campo di battaglia.
(OC)
«[...] crotz ni lei no'm val ni guia
contr'als fels Turcs, cui Dieus maldia;
anz es semblans, segon qu'hom pot vezer,
c'al dan de nos los vol Dieus mantener.»
(IT)
«[...] né la croce né la fede mi son d'aiuto
contro il turco fellon, che dio maldice;
anzi sembra, come può ogni uom vedere,
che a danno nostro li voglia Dio tenere.»
(Ricaut Bonomel, Ir'e dolors s'es dins mon cor asseza, vv. 5-8)
(OC)
«Lo papa faid de perdon gran largueza
contr'als Lombartz, a Carl'e als Frances
e sai, ves nos, en mostra gran cobeza
que nostra crotz perdona per tornes.
E qui vol camjar romaria
per la guerra de Lombardia
nostre legatza lor en dara poder,
qu'il vendon Dieu e'l perdona per aver.»
(IT)
«Il papa concede perdono in abbondanza
a Carlo e a' francesi in guerra coi lombardi,
e qui, verso noi, mostra grande avarizia,
che nostra croce perdona per denaro.
E chi il pellegrinaggio vuol permutare
per la guerra che si fa in Lombardia
il nostro legato [papale] gliene darà potere,
ché per aver, Dio vendono e il perdono.»
(Ricaut Bonomel, Ir'e dolors s'es dins mon cor asseza, vv. 33-40)
Il componimento poetico può essere datato nel lasso di tempo che va dalla cattura del castello degli ospitalieri di Arsuf a Baibars il 29 aprile 1265 a quella della fortezza dei templari a Saphet nel tardo luglio del 1266.