La cosmologia taoista è uno dei
punti focali su cui si basa il Taoismo, che si interessa dell'origine
del mondo, ovvero nella spiegazione dell'origine dell'universo.
Utilizzare però la parola creazione è assolutamente fuori
luogo in quanto nell'ottica taoista, infatti, il tutto non è
stato creato da un'entità suprema, un dio.
Ciclo del Tao
Il Taoismo introduce il concetto di
ciclo. Come quasi tutte le religioni orientali, ha una concezione
ciclica dell'esistenza: non c'è un punto che ne segna l'origine come
non c'è un punto che ne segna la fine, perché tutte le cose
dell'universo sono soggette ad un eterno ciclo, la loro esistenza non
procede in linea retta. Questo non può essere concepito
spontaneamente dalla mente umana, in quanto apparentemente, all'uomo
sembra che le cose procedano in linea retta. Questo perché la logica
umana percepisce l'esistenza come un infinitesimo di quanto essa sia
in realtà; e un cerchio, visto da un infinitesimo di quello che è,
appare come una linea retta. La logica umana non ci permette di
vedere l'esistenza nella sua interezza: è come osservare l'universo
con un telescopio, il più potente e sofisticato esistente al mondo,
esso non ci permetterebbe mai di vedere tutto l'universo, quello che
è in realtà nella sua interezza, perché ne vedremmo solo
un'infinitesima parte.
Ipotizzando di poter concepire
il ciclo, di fissare un punto di origine su questo ciclo, e di
percorrerlo tutto o in una direzione o nell'altra si giungerebbe in
entrambi i casi ad un quesito di fondo: il punto dove il cerchio
finisce, ma al contempo inizia. Si arriverebbe al punto da cui si era
partiti. Qui, dunque, ci si chiederebbe cosa c'era prima che
il ciclo iniziasse e cosa ci sarà dopo che il ciclo sarà
terminato. Esplorando la questione a fondo ci si renderebbe conto di
come la mente lavori in cerchio tentando di trovare una risposta,
confermando il fatto che l'esistenza, l'universo, sia ciclica.
Appurato che l'universo funziona in
modo ciclico e non lineare, e che quindi non può essere stato creato
da qualcosa che esisteva prima, altrimenti anche questo qualcosa
dovrebbe essere stato creato da qualcos'altro, e questo qualcos'altro
da qualcos'altro ancora (avanti all'infinito in linea retta), viene
spontaneo chiedersi cosa ha dato l'inizio all'eterno ciclo
dell'esistenza, o meglio, come l'esistenza abbia iniziato a
girare in cerchio.
Il Taoismo risponde che ad originare il
ciclo può essere stata solo quella cosa che esiste da sempre e per
sempre, che esiste in sé e di sé, senza alcuna forma, ovvero il
ciclo stesso, la Via, il Tao. Il tao è il ciclo,
l'oscillazione, il moto armonico. Dal suo movimento dipendono tutte
le cose, il suo movimento dà origine a tutte le cose.
Processo
di manifestazione
«C'era qualcosa senza
forma e perfetto prima che si originasse l'universo. Esso è
sereno. Vuoto. Solitario. Immutabile. Infinito. Eternamente
presente. Esso è la Madre dell'universo. Per mancanza di un nome
migliore io lo chiamo Tao. Esso fluisce attraverso tutte le cose,
dentro e fuori, e ritorna all'origine di tutte le cose. Il Tao è
grande, l'universo è grande, la Terra è grande, l'uomo è
grande. Questi sono i quattro grandi poteri. L'uomo segue la
terra, la Terra segue l'universo, l'universo segue il Tao. Il Tao
segue solamente sé stesso.»
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(Tao Te Ching)
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Gli antichi cinesi si chiesero come
fosse il Tao prima di iniziare a manifestarsi. Il Taoismo spiega che
il Tao si manifesta attraverso un processo di dualizzazione e poi
pluralizzazione della sua energia. Il Taoismo non dogmatizza che in
origine il Tao fosse fermo, spiega semplicemente il processo che
porta l'energia del Tao a costituire l'esistenza. Il Tao potrebbe
essere difatti in funzione da sempre e per sempre.
Wuji
L'energia allo stato puro, cioè
non ancora manifestata è senza spazio e senza tempo, in uno stato
che gli antichi chiamarono Wuji (o Wu Chi in
Wade-Giles). Wu significa assenza, negazione.
Ji, significa polo, polarità. Wu Chi
significa dunque assenza di polarità, assenza di
differenziazione.
Taiji
Quando l'energia allo stato Wuji
inizia a muoversi, dà origine a una polarizzazione primordiale,
negatività e positività, Yin e Yang. Gli stessi principi che in
alcune religioni neopagane prendono il nome di Dio e Dea.
L'interazione tra le due forze primordiali opposte è l'espressione
essenziale del Wuji, i taoisti chiamarono questo processo di
interazione Taiji (太極,
太极,
Tài jí, T'ai-chi), suprema polarità. Tutta la molteplicità
dei fenomeni, tutto l'universo, visibile o invisibile, è il
risultato dell'interazione tra Yin e Yang.
Qi
Il Qi (o Chi, o Ki),
letteralmente forza della vita, o semplicemente energia,
è essenzialmente la manifestazione del Tao attraverso il ciclo di
Yin e Yang. È l'energia che pervade e vitalizza tutte le cose
dell'universo. Essa è il Tao, in circolo nell'universo.
Il Qi può essere nell'aria che si
respira, ma non è come l'ossigeno o qualsiasi altro elemento gassoso
che compone l'atmosfera, è qualcosa di più profondo, di più
trascendente. Il Qi è presente anche nel cibo che ingeriamo, ma non
è assolutamente una vitamina, un carboidrato o qualsiasi altro
elemento che si possa chimicamente definire. Quando respiriamo o
mangiamo noi inglobiamo del Qi, poiché esso è l'essenza di ciò che
mangiamo e che respiriamo. Si può dire che il Qi è un'energia
spiritica, uno shen animico che dà vita, che nutre.
Senza Qi non ci sarebbe vita.
Il Qi come ogni altra cosa esistente
nell'universo è un frutto, una manifestazione, dovuta al continuo
movimento ciclico del Tao. Il movimento di ogni elettrone, di ogni
protone è espressione del ciclo perpetuo della natura, e tutto
l'universo funziona in modo ciclico perché segue la legge cosmica
del Tao, perché l'universo stesso e tutto ciò che comprende è la
legge cosmica stessa, la Via, il Tao. Tutto ciò che esiste è
espressione del suo movimento: la sua staticità corrisponde al Wu
Chi; il suo movimento al fluire del Qi. L'esistenza è
dunque un'illusione, è la proiezione olografica data dal movimento
del Tao.
I cinque elementi
L'interazione di Yin e Yang è espressa
attraverso cinque manifestazioni base dell'energia, i cinque
elementi. Il termine non si riferisce ai cinque elementi base che
si possono trovare ovunque in natura, ma è una metafora, si
riferisce ai cinque modi attraverso cui il Qi si esprime
nell'universo. I cinque elementi sono semplicemente gli emblemi di
rappresentazione delle cinque fasi di movimento del Qi.
Le cinque fasi di manifestazione del Qi
La prima fase corrisponde all'energia a
riposo, in un estremo stato di quiete e concentrazione. Questa fase è
identificata con l'acqua, in quanto l'acqua è un elemento che, se
indisturbato, diviene spontaneamente calmo e statico. La seconda fase
è lo sviluppo della prima: se l'energia è completamente in quiete,
ha un enorme potenziale, che prima o poi si manifesta. Proprio come
il Wuji che da statico si attiva. Questa seconda fase
corrisponde dunque all'esplosione dell'energia, ed è rappresentata
dal legno, in quanto gli alberi tornano in attività in primavera,
dopo il riposo invernale. L'esplosione di attività nella fase Legno
non dura per sempre, prima o poi l'energia si stabilizza ed inizia
una fase di equilibrio in cui l'energia fluisce con uniformità
mantenendosi costante. Questa terza fase corrisponde al fuoco, in
quanto il fuoco è un elemento in grado di sostenere un alto livello
energetico per lunghi periodi. Mentre il Fuoco rilascia tutto
il suo potenziale energetico inizia a degenerare nella quarta fase,
in cui l'energia si condensa. È la fase del metallo. È
rappresentata dal metallo in quanto esso è uno stato di energia
altamente condensato. La quinta fase energetica corrisponde al
momento in cui sopraggiunge equilibrio, armonia e interconnessione
tra tutti gli altri quattro stati energetici. Questa fase finale è
rappresentata dalla Terra, ovvero il frutto della combinazione degli
altri elementi.
L'equilibrio Yin-Yang è la radice
e il fusto di tutto ciò che esiste; i cinque elementi sono i
rami che sostengono le foglie, i fiori e i
frutti dell'universo. Il risultato di queste cinque fasi
energetiche è la manifestazione ed attività di tutto: della
vita sulla Terra, del Sole, della Luna, delle stelle, dei pianeti,
delle galassie, di tutto l'universo.
Il Taoismo, quindi, concepisce
l'universo come un immenso oceano di interazioni energetiche derivate
dall'interazione fondamentale di Yin e Yang. L'universo, in quanto
manifestazione dell'energia dei cinque elementi, si auto-sostiene.
Tutte le creature viventi e non, sono in continua interazione con i
cinque elementi dell'esistenza. L'uomo può accentuare questo
contatto interattivo mangiando, respirando, sentendo, udendo e
pensando.
Parallelismi con la scienza moderna
Questa visione della cosmologia taoista
potrebbe apparire astratta e semplicistica, ma la scienza moderna ha
essenzialmente la medesima opinione del cosmo. Tutta la materia
presente nell'universo è infatti costituita da particelle
subatomiche. Gli atomi, che un tempo si credeva fossero l'elemento
base, invisibile, del tutto, sono invece - come è stato
provato - costituiti da ulteriori particelle subatomiche e onde
energetiche, e ognuna di queste particelle subatomiche si muove
grazie al flusso dato da due polarità, quella positiva e quella
negativa, proprio come Yin e Yang. La scienza è inoltre arrivata ad
ipotizzare che all'origine di tutto ci fu un'immensa esplosione
energetica, il Big Bang, proprio come sostenuto dalla cosmologia
taoista: il Big Bang può essere infatti considerato un processo
paragonabile alle cinque fasi che hanno portato l'energia Qi a dare
origine al cosmo. La fisica moderna ha inoltre dimostrato come ad
ogni particella corrisponda un'antiparticella di uguali
caratteristiche. Mettendo in contatto queste due, esse annichiliscono
(si annullano a vicenda rilasciando energia). La stessa teoria del
Big Bang prevede, secondo i calcoli matematici, che nei primi istanti
di vita dell'universo ci fossero presenti materia ed antimateria in
uguale misura. Non è ancora chiaro perché sia prevalsa la materia
di cui l'universo osservabile pare composto. Le ipotesi più
accreditate sono due:
1. Che una leggera asimmetria tra
materia ed antimateria abbia portato la prima a prevalere.
2. Che esista un universo uguale al
nostro ma fatto di antimateria.
Le otto forze
Come le cinque fasi dell'energia, le
otto forze della natura sono anch'esse risultato
dell'interazione cosmica di Yin e Yang. Insieme esse formano gli otto
trigrammi del bagua (o pakua) e combinate danno
origine ai sessantaquattro esagrammi dell'I Ching. È
interessante notare come i sessantaquattro esagrammi siano binari, e
quindi il codice della creazione sia binario, proprio come il codice
di programmazione di un mondo virtuale. Solo che l'universo è molto
più complesso.
Le otto forze sono le manifestazioni basilari dell'energia e
anch'esse possono interagire e dare origine ad una serie di otto
combinazioni:
Il legame tra Terra e Fuoco
dà origine all'elemento mistico del Fuoco, conosciuto anche
come Energia.
La combinazione di Terra e
Acqua origina l'elemento mistico Acqua, corrispondente
al Tempo.
La combinazione di Terra e
Legno dà origine all'elemento mistico Aria, ovvero lo
Spazio.
Terra e Metallo
danno origine all'elemento mistico della Terra,
corrispondente alla Materia.
La reazione Energia-Fuoco
crea poi gli elementi naturali del Fuoco e della Luce.
Il Tempo-Acqua crea
l'elemento naturale dell'Acqua.
Lo Spazio-Aria crea il
Vento.
- La Materia-Terra dà origine all'elemento naturale
della Terra.
Questi sono gli otto trigrammi
(bagua), che se ulteriormente combinati danno origine ai
sessantaquattro esagrammi che denotano il codice binario della
creazione. Da questi sessantaquattro esagrammi hanno origine quelle
che i cinesi chiamavano cento milioni di cose, ovvero tutto
ciò che esiste.
La forza della
vita
La fonte base dell'energia umana, in
accordo alla concezione taoista, proviene dai genitori. L'energia in
forma Yin proviene dall'ovulo della madre, mentre l'energia in forma
Yang dallo spermatozoo del padre. La combinazione di essi dà origine
al fuoco della vita. L'energia che l'uomo ha al proprio interno dalla
nascita è chiamata Qi originale.
Una seconda fonte di energia Qi è
l'aria che si respira e il cibo che mangiamo. Anche in questi
elementi, come in tutto l'universo, è contenuto Qi. Quindi
respirando o mangiando l'uomo assorbe Qi postnatale.
Il Qi è inoltre emanato dalle stelle,
poiché costituisce ogni raggio luminoso, onda elettromagnetica,
vibrazione subsonica. La stella più influente per l'uomo è il Sole,
in quanto è la stella più vicina alla Terra. L'uomo dipende dal Qi
irradiato attraverso lo spazio. L'aria che si respira è carica di
energia cosmica, polvere cosmica sottilissima, residuo
dell'esplosione di stelle, pianeti e asteroidi dell'universo. Questa
polvere cosmica, ricca di Qi, piove perennemente sulla Terra.
Le piante sono esseri viventi che
riescono, attraverso la fotosintesi, a trasformare la luce in
nutrimento. Gli esseri umani assorbono l'energia Qi della luce
indirettamente, mangiando qualsiasi tipo di vegetale o qualsiasi
altro animale, poiché gli animali erbivori assorbono Qi mangiando
vegetali, mentre i carnivori assorbono Qi mangiando gli erbivori.
Il Qi è vita e un'energia abbondante è
vita abbondante. Quando il Qi diminuisce, a causa di malattie o
emozioni troppo intense, si sperimenta bassa vitalità e mancanza di
attività. Ci si sente disconnessi dal mondo, dalla società, da noi
stessi. I taoisti danno estrema importanza alla coltivazione e al
mantenimento di un alto livello energetico, per mantenere stretta la
connessione con l'universo e con sé stessi.
L'obiettivo finale del Taoismo è
portare il discepolo, il praticante e lo studente, ad un completo
stato di unificazione con l'universo, con il Tao quindi. Tutta la
vita emerge dal Wuji, inconsapevolmente. Attraverso le
pratiche taoiste è possibile raggiungere l'immortalità e ritornare
allo stato di Wuji, energia pura, dissolvendosi nell'Uno, nel
Tao.