Non ci soffermeremo sulla sua storia, ma concentreremo l'attenzione sull'analisi delle caratteristiche tecniche e dei principi d'azione che lo hanno reso così famoso.
Le origini dello stile risalgono intorno alla seconda metà del 1600.
MUI NG era una monaca buddista scampata alla distruzione del Monastero Shaolin dell'Honan.
A lei si attribuisce la creazione di un originale sistema di combattimento ispirato dallo scontro tra due particolari animali: gru e serpente.
In seguito la monaca insegnerà le sue tecniche ad una ragazza di nome WING CHUN KIM, la quale elaborerà il metodo divenuto poi famoso con il suo stesso nome.
Nel trascorrere dei secoli si susseguiranno numerosi personaggi famosi che attraverso la loro opera di tramandazione apporteranno modifiche e innovazioni al metodo, personalizzandolo e creando differenti correnti dello stesso stile.
La diffusione di scuole, e un numero sempre maggiore di praticanti si avrà dopo il 1950 nella città di Hong Kong con il Maestro YIP MAN; considerato l'ultimo grande erede dello stile.
YIP MAN sintetizza i principi fondamentali e le tecniche originarie del WING CHUN eliminando così le influenze di altri metodi dovuti agli scambi tecnici tra Maestri.
Grazie a questo lavoro di perfezionamento, il WING CHUN vive un periodo d'oro segnato da un numero sempre più crescente di praticanti. I principi codificati si adattano a qualsiasi persona e possono essere applicati in ogni circostanza contro qualunque avversario.
Lo stile sempre più popolare si dovrà adattare all'evoluzione dei tempi, nascono, infatti, parallelamente nuove discipline di combattimento mirate alla sola difesa personale.
Questo comporterà un cambiamento di programmi all'interno dello stile WING CHUN.
Alcuni Maestri in quest'Arte Marziale sfrutteranno la naturale predisposizione dello stile al combattimento per promuovere un metodo diretto all'applicazione stradale, finalizzando tutto in una semplice routine di tecniche dove si tenderà a portare sempre gli stessi colpi; tralasciando però cultura, tradizioni e metodi di allenamento delle tecniche originarie dello stile.
Sarà questo il prezzo da pagare per diventare uno degli stili di Kung Fu più famosi al mondo.
Analisi dello stile e principi d'azione
Originariamente tenuto segreto per l'estrema pericolosità delle sue tecniche, questo stile appartiene alla scuola esterna WAI CHIA. Nato esclusivamente per il combattimento, semplice ed immediato, il WING CHUN non si perde in acrobazie e spettacolari evoluzioni tecniche.
Lo stile mostra da subito principi di facile memorizzazione e applicazione, e nasconde preziosi dettagli che lo rendono particolare e raffinato.
Si può notare immediatamente come il metodo sfrutti la velocità e non la potenza, in un'esplosione di sequenze tecniche rapidissime dove le azioni sono immediate escludendo come principio il singolo colpo.
Il praticante di WING CHUN, con giochi di mani tipici dello stile, interromperà il flusso dei colpi dell'avversario, comunque confonderà la sua reazione spiazzandolo e annullando ogni suo tentativo di preparare una difesa. L'aggressività che nasce dalla continuità tecnica, è in grado di superare gli ostacoli che si porranno dinanzi. Le tecniche riusciranno sempre ad arrivare a colpire, come l'acqua di un torrente oltrepassa l'ostacolo che incontra, così le tecniche continueranno nella loro incessante avanzata, distruggendo l'avversario a livello tecnico e psicologico.
Troviamo in questo concetto il principio della continuità d'azione, in stretta relazione con un altro principio fondamentale dello stile: l'economia del movimento. Tali principi si fondono insieme nell'applicazione tecnica dove: "...si farà il minimo per avere il massimo!".
Ad unire questi due principi vi è sempre il "colpo in linea retta" il quale permetterà di arrivare al bersaglio nel minor tempo possibile senza dispersione di energia in tecniche circolari, ma convogliando il proprio attacco sulla linea centrale "Noi Moon"che collega il praticante all'avversario.
Tale principio è conosciuto con il detto "CHONC TAO BIN KIU SAO (via per raggiungere il centro tramite la linea retta).
Un altro principio importante è chiamato LIM SIL DIA DAR: "Parata e colpo simultanei".
Questa è un'azione che serve ad interrompere la continuità d'attacco del nostro avversario, inserendosi nel tempo e nello spazio unendo la parata ed il colpo in un unico istante.
Questo principio è utilizzato dal Wing Chun nel settore Chi Sao e Lop Sao e può unire, nell'azione, gli arti superiori con quelli inferiori.
Cercare la corta distanza nel combattimento;
utilizzare lo stesso braccio che intercetta i colpi dell'avversario per contrattaccare;
mantenere il controllo dell'arto neutralizzato ed utilizzare gli spostamenti corti tipici dello stile sono lo scheletro del metodo Wing Chun.
Emerge chiaramente da questo quadro tecnico un altro principio pilastro dello stile WING CHUN: il controllo.
Per il principio del controllo è importante mantenere costantemente l'arto parato o intercettato.
Spesso, durante il combattimento, si sfrutterà la tecnica d'attacco del nemico per portare i nostri colpi; l'arto dell'avversario sarà la strada che permetterà di arrivare al bersaglio mettendo in pratica il caratteristico principio dell'effetto ponte "CHI BIN KIU".
Le vie di lavoro del praticante Wing Chun sono: "La scherma dei colpi" detta LOP SAO e ''prendere il contatto sviluppando il controllo" detto CHI SAO.
Il LOP SAO, scherma dei colpi a distanza, racchiude in sé tutte le tecniche d'attacco e difesa attraverso l'uso degli arti superiori e inferiori. E' il settore dell'intercettazione, conosciuto con il nome di AN CHOY KAI SAU, e sarà il primo ad essere sviluppato durante la formazione del praticante.
Il principio del CHI SAO "mani appiccicose" permette che esista un contatto costante tra i nostri arti e quelli del compagno di allenamento, tale principio porterà il praticante a sentire i movimenti dell'avversario attraverso il controllo, con l'intenzione di arrivare aa prevedere l'evoluzione della sua tecnica.
Questo è reso possibile se non ci si oppone alla forza dell'avversario, ma se si cerca di assecondare i suoi movimenti in maniera da lasciare che la SUA forza scivoli via come l'acqua.
Prerogative importanti sono quindi il contatto, reso possibile da una distanza più ravvicinata rispetto al LOP SAO; il controllo e una grande sensibilità.
Tale settore di studio è conosciuto con il termine di AN CHOI CHA CHU SAU.
Il fine ultimo del WING CHUN è di riuscire a fondere i due principi arrivando quindi al KOU SAO; questo permetterà al praticante ormai esperto di essere pronto in ogni momento ed in qualsiasi circostanza nel complesso mondo del combattimento.
Il CHUM TOUR SAO "cercare la testa con la mano" principio particolare e di livello avanzato
del metodo, è una delle tecniche più antiche introdotta dal grande Maestro LEUNG JAN soprannominato "l'invincibile" (vissuto intorno al 1850 d.C.) ricordato soprattutto per i suoi combattimenti e per aver specializzato il lavoro all'uomo di legno "MOK YANG CHONG".
Caratteristiche tecniche
Posizioni
Abbiamo fatto capire come questo stile dia al praticante la possibilità di diventare abili combattenti in poco tempo e senza requisiti particolari; grande forza fisica, eccessiva mobilità articolare ed elasticità muscolare degli arti inferiori, non saranno indispensabili.
L'apparente semplicità che si cela dietro allo stile ci è rivelata dalle sue due posizioni fondamentali: YEE JEE KIM YANG MAH e YOR MAH.
La prima corrisponde all'uomo in posizione naturale, dove i piedi sono paralleli e su di una stessa linea; la seconda rappresenta l'uomo che cammina, in quanto un piede risulta essere più avanti dell'altro.
Nello stile queste posizioni saranno adattate all'ambito-Marziale subendo piccole modifiche.
La dinamica del Footwork su queste due posizioni, unite alle uscite laterali ]UK YUE YING, sviluppa un altro principio del sistema: il lavoro a triangolo, dove oltre agli attacchi anche gli spostamenti in entrata sull'avversario sono mirati al centro e dove le traiettorie di spostamento percorrono, oltre la linea centrale, anche i lati di questa figura geometrica.
Guardia
La ricerca del contatto nel WING CHUN si può notare dall'impostazione della guardia Bl JlON, dove le mani sono aperte: una protesa in avanti verso l'avversario, l'altra richiamata di fianco del gomito opposto; ciò permetterà di avere un assetto pronto, assicurando così la tempestività
dell'azione.
Particolarità
Lo stile in esame presenta un fattore assai peculiare: la caratteristica di utilizzare le mani aperte protese sul davanti, questo per avere una maggiore copertura del corpo, una più veloce capacità di intercettare e controllare eventuali tecniche, ma soprattutto per facilitare l'azione istintiva.
Questo concetto può essere reso da un semplice esempio: se ci troviamo in un luogo sconosciuto e buio, la prima azione che faremo sarà quella naturale di aprire le mani rivolgendole in avanti, questo ci aiuterà ad avvertire eventuali pericoli e quindi a adeguarci immediatamente alla situazione; la stessa cosa accadrebbe in un combattimento!
Tecniche
Le forme dello stile sicuramente tramandano la maggior parte del ricchissimo bagaglio tecnico del metodo. Una buona impostazione di queste tecniche sia di attacco sia di difesa risultano essere delle vere e proprie armi.
Le tecniche di braccia presenti nello stile per il 70% spaziano dai pugni CHOY, ai colpi di palmo, JUEON; a quelli di dorso, KU A CHOY; a quelli di taglio, FAK; di gomito, PEI TCHAN e di punta delle dita, BIU JEE.
Il CHOY nel WING CHUN è impostato verticale, arriverà all'impatto con le tre nocche inferiori del mignolo, anulare e medio, questo permetterà un perfetto allineamento del polso con le due ossa dell'avambraccio Ulna e Radio quindi una maggiore resistenza all'impatto. Non dimentichiamo che lo stile è stato creato da due donne che, non potendosi basare sulla loro potenza e struttura fisica, hanno dovuto adattare le impostazioni delle tecniche alle loro caratteristiche.
Il Choy caricato sul davanti e posizionato sulla linea centrale rende questa tecnica versatile, in quanto può essere portata da qualunque posizione, (....trovarsi con le spalle a terra, per un praticante di WING CHUN non è un problema! ), inoltre l'estrema rapidità d'esecuzione può far raggiungere sbalorditivi risultali; (un esperto può dimostrare di poter eseguire 12 pugni in un secondo !).
Il BiU JEE è una tecnica che colpisce con la punta delle dita, è di livello avanzato per l'estrema precisione che richiede nelle sue traiettorie che possono essere dirette, ma con una leggera flessione del polso possono arrivare a colpire anche da differenti angolazioni, ma sempre dirette nei punti vitali del corpo.
La terza forma dello stile WING CHUN prende proprio il nome da questa tecnica.
JUEON e la tecnica che colpisce con la base del palmo: WOANG, YUN e DIA sono i tre modi per impostare questa tecnica rispettivamente verticale, orizzontale e rovesciata.
Nella prima forma SiL LIM TAO sono presenti tutte e tre le versioni.
La tecnica FAK è portata con il taglio esterno della mano, rispetta le traiettorie dirette ed è molto adattabile come contrattacco immediato utilizzando lo stesso braccio usato per la difesa.
Oltre alle tecniche di attacco esistono le numerosissime parate SAO che sfruttano in pratica tutta l'area delle braccia, per intercettare, controllare, neutralizzare e afferrare i colpi dell'avversario secondo i principi d'azione prima esposti.
Le parate dello stile che sono tutte a mano aperta, utilizzano anche l'avambraccio in modo che la mano non sia direttamente impegnata nel contatto, ma libera di catturare, afferrare, controllare e pronta a colpire.
Esistono parate doppie che utilizzano entrambe le braccia che garantiscono una maggior protezione e facilitano il controllo della tecnica dell'avversario.
Il restante 30% del bagaglio tecnico dello stile è rappresentato dalle tecniche di gamba.
Calcio frontale, JIK TEK, e calcio laterale, JUK TEK, colpiranno rispettivamente con pianta e taglio del piede e saranno portati al livello delle ginocchia o dell'addome. Importante nella tecnica di calcio è non dare espansione d'anca per non interrompere la continuità della combinazione
delle tecniche di braccia e gambe, altro principio fondamentale dello stile.
Sempre nella loro esecuzione il corpo non si scompone e per questo motivo i calci WINC CHUN sono particolarmente rapidi, ottimi se utilizzati, come anticipo.
Oltre alla ginocchiata, CHO TE e all'uso della tibia, KAO, un'altra particolare e importante tecnica di gamba è rappresentata dal MO Y1NG TEK "calcio fantasma "che può colpire con l'avanpiede SOT, con la tibia e con il collo del piede.
Armi dello stile – attrezzi e strumenti
Già ai tempi del Maestro LEUNG JAN l'insegnamento dell'arma era mirato al solo utilizzo del "grande palo o bastone dei sei punti " TA KWAN" o "LUK DIM BOON KWAN" (lungo 2m e 30-40 cm) e dai coltelli a farfalla "BAR CHAN DAO".
Il famoso uomo di legno MOK YANG CHONG è lo strumento che permette di: allenare le tecniche con le giuste traiettorie, coordinando lo spostamento del corpo in relazione al lavoro del "triangolo";
sviluppare i principi d'azione dello stile; e condizionare gli arti.
Il WING CHUN prevede tutto un lavoro di perfezionamento e specializzazione delle singole tecniche attraverso l'utilizzo di sacchetti a muro (tradizionalmente riempiti di riso e sabbia) distinti su tre livelli KOU alto, CHUN medio e TAI basso.
Infine, a completare gli strumenti utilizzati dallo stile, ci sono l'anello di legno e i sacchi.