Quando si parla di combattimenti tra leggende delle arti marziali miste, l'immaginazione si accende. Ma cosa succederebbe davvero in un ipotetico scontro senza regole, su un marciapiede o in un vicolo, tra due icone del combattimento come Brock Lesnar e Bas Rutten, entrambi nel pieno della loro forma fisica?
Da un lato, Brock Lesnar: 130 kg di muscoli, ex campione UFC, wrestler NCAA e star della WWE. Un uomo che ha combinato atletismo esplosivo, potenza bruta e wrestling d'élite come pochi altri nella storia delle arti marziali miste. Lesnar è un predatore, capace di schiacciare i suoi avversari con la sola pressione fisica. La sua potenza nel ground and pound è leggendaria, e la sua velocità, per un uomo della sua stazza, è semplicemente spaventosa.
Dall'altro, Bas Rutten, noto nel mondo del fighting come El Guapo. L'olandese è stato campione in Pancrase e in UFC, ma il suo valore va ben oltre i titoli. Rutten è, semplicemente, un combattente completo. A differenza di Lesnar, che ha cominciato relativamente tardi ad allenarsi in striking e submission, Bas è un'enciclopedia vivente delle arti marziali. Si è formato in Muay Thai, Kyokushin Karate, Taekwondo, wrestling, boxe, Brazilian Jiu-Jitsu, Sambo, Krav Maga e naturalmente MMA. Non solo: è istruttore certificato in diverse di queste discipline, compresa la Krav Maga, l’arte marziale concepita per sopravvivere in situazioni di vita o di morte, in contesti urbani e caotici.
In un contesto di strada, dove non esistono regole, ciò che conta non è solo la forza, ma la conoscenza, la resilienza e la capacità di leggere il pericolo. In questo, Bas Rutten eccelle. La sua intelligenza tattica è rinomata: ha combattuto e vinto in Giappone contro i migliori del suo tempo, affrontando regole poco favorevoli, combattendo spesso con infortuni gravi — e trovando comunque il modo di vincere. È un combattente capace di adattarsi in tempo reale, con riflessi da felino e una capacità di assorbire colpi che ha dell’incredibile.
Inoltre, Rutten è noto per la sua capacità di colpire nei punti vitali. Le sue combinazioni di gomitate, ginocchiate e pugni al fegato sono diventate leggenda. E in uno scenario da strada, dove l'obiettivo è neutralizzare l'avversario il più rapidamente possibile, questo diventa un vantaggio letale. Rutten ha anche documentato in video numerose situazioni di autodifesa, dimostrando come neutralizzare avversari armati di bastoni, coltelli o persino pistole.
Sì, Brock Lesnar è fisicamente impressionante. Nessuno lo nega. Ma la forza, da sola, non basta in uno scontro reale. Lesnar ha dimostrato in più occasioni di non reggere bene i colpi in piedi: i suoi KO subiti contro Cain Velasquez e Alistair Overeem lo testimoniano. Inoltre, la sua resistenza sotto pressione è stata messa in discussione più volte. Ha dominato Frank Mir a terra, sì — ma è andato in crisi contro avversari più esperti nello striking o dotati di grande cardio.
In un ambiente privo di regole, dove ogni colpo conta e non c'è arbitro che possa fermare l'incontro, Lesnar sarebbe fortemente esposto. Rutten ha più esperienza in contesti no-rules (si pensi al Pancrase, dove ha combattuto con regole minimali), ed è stato anche un esperto nell’utilizzo dell’ambiente circostante a suo vantaggio.
Se l’ipotetico scontro prevedesse armi da taglio o bastoni, la situazione si inclinerebbe ulteriormente a favore di Rutten. L’addestramento in Krav Maga prevede scenari di difesa armata, con tecniche specifiche per disarmare e neutralizzare rapidamente. Brock Lesnar, per quanto potente, non ha mai ricevuto una formazione militare o paramilitare. A meno che non fosse armato di una pistola e disposto a usarla all’istante, Brock si troverebbe in netto svantaggio.
Con tutto il rispetto per la carriera e la forza bruta di Brock Lesnar, la logica e l’analisi tecnica conducono a una sola conclusione: Bas Rutten, nel suo prime, avrebbe dominato uno scontro da strada contro Lesnar. Con o senza armi. In piedi o a terra. Rutten possiede il pacchetto completo: conoscenza multidisciplinare, intelligenza marziale, durezza mentale, adattabilità e soprattutto un'esperienza realistica nella violenza non regolamentata.
Una macchina da guerra travestita da gentiluomo olandese.
Bas Rutten avrebbe vinto. E con stile.
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