domenica 22 giugno 2025

George Foreman o Joe Frazier: Chi era il pugile più forte? Un’analisi definitiva

 

Nel pantheon dei pesi massimi, pochi nomi risuonano con la stessa potenza di George Foreman e Joe Frazier. Entrambi campioni indiscussi, entrambi oro olimpico, entrambi celebri per la ferocia con cui affrontavano i loro avversari, ma chi fra i due colpiva più forte? Analizziamo numeri, testimonianze e qualità tecniche per cercare di rispondere a questa domanda che appassiona gli appassionati di pugilato da decenni.

George Foreman, con 68 KO su 81 incontri (83,95%), vanta una percentuale di vittorie per KO superiore a quella di Joe Frazier, che ha ottenuto 27 KO su 37 incontri (72,97%). Frazier però ha un tasso di KO ancora più alto se calcolato sulle sole vittorie, 84,37%, contro l’89,47% di Foreman. Ma ciò che distingue maggiormente Foreman è la qualità e la potenza pura dei suoi KO: ben il 47% dei suoi KO sono stati “puri”, ossia knock-out tecnici senza discussioni, contro il 29,6% di Frazier. Inoltre, Foreman ha realizzato il 22% dei suoi KO nel primo round, contro il 18,5% di Frazier, dimostrando una capacità di chiudere l’incontro con potenza devastante sin dai primi istanti.

Non solo numeri: l’analisi passa anche attraverso le parole di chi ha affrontato entrambi sul ring. George Chuvalo, celebre per la sua resistenza leggendaria, ha dichiarato che Foreman aveva un peso nei pugni che dava la sensazione di essere colpiti da un camion, mentre Joe Frazier e Jerry Quarry davano la sensazione di essere investiti da un’auto a velocità elevata. Scrap Iron Johnson, che ha combattuto sia Foreman che Frazier, ha posizionato Foreman subito dopo Sonny Liston in termini di potenza.

Anche Muhammad Ali, pur non essendo mai entrato nel merito specifico di chi colpisse più forte, riconosceva la pericolosità di entrambi. Un’ulteriore testimonianza viene dal grande allenatore Eddie Futch, che considerava il gancio sinistro di Frazier uno dei più temibili della storia, ma riconosceva a Foreman una potenza generale in entrambe le mani senza eguali.

Frazier eccelleva con un gancio sinistro devastante, quel “proiettile d’artiglieria” capace di stendere il leggendario Muhammad Ali. Il suo stile era basato sulla pressione costante e il controllo del ring, un “cattura e uccidi” che non lasciava scampo agli avversari. Foreman, invece, combinava potenza con aggressività e capacità di colpire violentemente sia con il destro che con il sinistro, generando KO brutali e spesso rapidissimi.

Un altro elemento che rafforza la superiorità di Foreman in termini di potenza è la qualità degli avversari messi KO. Foreman ha fermato almeno una volta 13 dei suoi 16 migliori avversari, contro i 7 su 11 di Frazier. Inoltre, ha messo KO 4 dei 6 membri della Hall of Fame affrontati, contro il solo KO di Frazier su tre avversari di pari prestigio.

Nonostante la potenza schiacciante di Foreman, Frazier vantava un’eccezionale resistenza e capacità di mantenere l’intensità del pugno per tutto l’incontro, anche fino al quindicesimo round. Una caratteristica condivisa solo con leggendarie figure come Joe Louis e Rocky Marciano. Foreman, soprattutto nella sua prima carriera, tendeva a calare fisicamente con il passare dei round, anche se nella sua seconda carriera ha dimostrato una maggiore gestione delle energie.

Se la domanda è chi colpisse più forte, i dati, le testimonianze degli avversari e la qualità dei KO indicano chiaramente George Foreman come il pugile con la potenza di pugno più devastante. Joe Frazier era un combattente eccezionale, con un gancio sinistro tra i più letali mai visti e una resistenza fuori dal comune, ma quando si parla di potenza pura, Foreman domina.

Come disse lo stesso Frazier: “Combattere contro George Foreman è come trovarsi in strada con un camion che ti viene addosso.” Un’immagine che rende perfettamente l’idea della differenza tra due leggende di un’epoca d’oro del pugilato.


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