domenica 29 giugno 2025

I guantoni pesanti nel pugilato: verità e miti sul loro uso contro avversari più grandi

 


Nel mondo del pugilato professionistico, la questione dell’uso di guantoni più pesanti contro avversari fisicamente più imponenti genera spesso confusione. La risposta alla domanda se i pugili indossino guantoni più pesanti per aumentare la loro potenza contro avversari più grandi è tanto semplice quanto sfumata: sì e no.

Partiamo dai fatti: nei match ufficiali, il peso dei guantoni è regolamentato in base alla categoria di peso dell’atleta. Nelle classi leggere (peso leggero e inferiori), i pugili combattono solitamente con guantoni da 8 once; nelle categorie superiori si usano guantoni da 10 once. Non è consentito indossare guantoni più pesanti per cercare di colmare un divario di forza o potenza tra due atleti. L’equipaggiamento da gara è standardizzato per garantire equità, sicurezza e prestazioni comparabili.

Diverso è il discorso in fase di allenamento e sparring, dove entrano in gioco valutazioni più flessibili e strategiche. In questo contesto, è comune utilizzare guantoni da 14, 16 o persino 18 once, che offrono una maggiore imbottitura e protezione. Questi guantoni più pesanti non servono ad aumentare la potenza, bensì a ridurre il rischio di infortuni, in particolare tagli, contusioni e traumi cranici, sia per chi colpisce che per chi riceve i colpi.

Durante lo sparring con avversari di stazza superiore, un pugile più piccolo può permettersi di colpire con maggiore intensità, sapendo che l’avversario potrà assorbire meglio l’impatto. I guantoni pesanti, in questo contesto, fungono da cuscinetto: proteggono l’avversario e danno al pugile la possibilità di sviluppare la sua potenza in sicurezza. Questo non significa che i colpi siano più forti in assoluto – in effetti, l’imbottitura extra disperde parte dell’energia – ma che il pugile può colpire con maggiore convinzione, senza il timore costante di provocare un danno reale.

Inoltre, i guantoni più pesanti richiedono maggiore sforzo muscolare e cardiovascolare, contribuendo a migliorare la resistenza e l’efficienza tecnica del pugile. Lavorare con guantoni da 16 once, ad esempio, rende le braccia più lente e affaticate, costringendo il pugile a ottimizzare il proprio movimento e a migliorare la gestione del tempo e della distanza. Quando poi si torna ai guantoni da gara, più leggeri, la sensazione di velocità e agilità è amplificata – un vantaggio strategico non trascurabile.

I pugili non usano guantoni più pesanti in gara per aumentare la potenza contro avversari più grandi, ma li impiegano strategicamente in allenamento per costruire forza, sicurezza e precisione. È una scelta funzionale allo sviluppo tecnico e fisico, non una scorciatoia per colmare un divario di stazza. I guantoni pesanti sono strumenti di crescita, non di vantaggio sleale: nel pugilato, come in tutte le discipline da combattimento, la vera potenza nasce dalla tecnica, dalla disciplina e dall’intelligenza tattica – non dal solo peso dell’attrezzo.

Nessun commento:

Posta un commento