martedì 26 febbraio 2019

Idol

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Nella cultura giapponese, il termine idol (アイドル aidoru) si riferisce a un adolescente che diventa molto popolare nel mondo dello spettacolo soprattutto in virtù del suo aspetto esteriore. Gli idol possono essere cantanti e far parte di gruppi musicali J-pop, oppure recitare in dorama e film per il cinema, partecipare a show televisivi in qualità di tarento o posare per servizi fotografici come modelli. La loro parabola tende a essere di breve durata, tanto che in alcuni contesti il termine idol viene usato proprio per implicare l'idea un fenomeno di fama tanto travolgente quanto effimero.
Il fenomeno ha avuto inizio a partire dagli anni sessanta del XX secolo, conoscendo il periodo di massimo splendore negli anni ottanta.
Il fandom delle idol è composto principalmente da pubblico maschile, complementare al fandom del visual kei principalmente femminile: entrambi hanno un rapporto molto personale con gli artisti che solitamente va al di là della proposta musicale. I fan di idol si definiscono wota (ヲタ).

Caratteristiche

Con il termine idol ci si riferisce a un teenager (sia ragazze che ragazzi) che diventa molto popolare nel mondo dello spettacolo soprattutto in virtù di un aspetto esteriore che viene percepito come alla moda e "carino e aggraziato" (kawaii). Gli idol fungono solitamente come modello da seguire e, in quanto tale, la loro immagine pubblica deve essere perfetta affinché possa essere d'esempio per i più giovani. Alla loro immagine è associato altresì il concetto di purezza, il quale implica, soprattutto per quanto riguarda le idol femminili, l'evitare qualsiasi coinvolgimento sessuale e comportamento amorale, che porta le stesse a essere considerate alla stregua di sorelle minori o ragazze della porta accanto.
Gli idol sono generalmente rappresentati da agenzie di talenti che gestiscono e commercializzano la loro immagine come qualsiasi altro prodotto: si può trattare di cantanti o gruppi musicali di J-pop (musica pop giapponese) analoghi in qualche modo alle boy band e girl group occidentali, attori, personaggi televisivi o modelli. Per diventare idol non occorre comunque avere grandi doti canore, e per questo motivo non sono considerati dei cantanti a tutti gli effetti; allo stesso modo gli idol che si cimentano davanti alla cinepresa non sono considerati attori professionisti. Piuttosto che il talento, le caratteristiche più importanti per un idol sono la personalità e l'immagine che egli dà di sé.
Il fenomeno ha una grande rilevanza nella cultura di massa giapponese; all'apice del loro successo, gli idol sono onnipresenti sui media e sono oggetto di un vero e proprio fanatismo: una caratteristica principale del sistema è infatti l'empatia che si viene a creare tra gli idol e il fan, il quale sarà portato a immedesimarsi nelle loro persona e a seguire con entusiasmo la loro crescita all'interno del mondo dello spettacolo, da dilettanti inesperti a famosi artisti. La loro parabola tende a essere di breve durata, tanto che in alcuni contesti il termine idol viene usato proprio per implicare l'idea un fenomeno di fama tanto travolgente quanto effimero. Al ritiro, cui viene preferito l'eufemismo sotsugyō (卒業 lett. "conseguimento del diploma"), può seguire una carriera nel mondo dello spettacolo come cantante, attore o personaggio televisivo, come un completo allontanamento dalle attività artistiche e un ritorno a una vita normale.
Agli idol si associa un mercato estremamente fiorente, che talvolta mostra elementi di contatto con il mondo della moda, degli anime o del cosplay; ad esempio, molte idol si esibiscono con la tradizionale uniforme scolastica giapponese, in altri casi diventano modelle di riviste pensate per un pubblico generalmente maschile, o devono la loro popolarità proprio a servizi fotografici di questo tipo.

Classificazione

Il termine "idol" è spesso utilizzato come iperonimo per indicare diverse categorie di performer operosi in differenti campi dello spettacolo, nonché per indicare amatori e aspiranti a tali professioni, che hanno come punto in comune le caratteristiche descritte in precedenza:
  • Akiba-kei idol (アキバ系アイドル Akiba-kei aidoru): idol legate al movimento Akiba-kei, con attività strettamente connesse alla cultura otaku del quartiere di Akihabara a Tokyo, quali partecipazioni a convention su anime e manga ed esibizioni in cosplay. Un esempio di Akiba-kei idol è Haruko Momoi.
  • Dansei idol (男性アイドル Dansei aidoru): idol maschili, come gli SMAP e i Kis-My-Ft2.
  • Gaijin idol (外人アイドル Gaijin aidoru): idol stranieri/e, come Beckii Cruel e Leah Dizon.
  • Gravure idol (グラビアアイドル Gurabia aidoru): idol che lavorano nel campo della moda posando per servizi fotografici in bikini o in intimo. Il termine deriva dalla parola inglese rotogravure (rotocalcografia), un tipo di processo di stampa.
  • Junior idol (ジュニアアイドル Junia aidoru): idol pre-adolescenti.
  • Kokuminteki idol (国民的アイドル Kokuminteki aidoru): idol di fama nazionale, come le AKB48.
  • Local idol (ローカルアイドル Rōkaru aidoru): idol le cui attività si concentrano sulla promozione del territorio locale, come le Negicco.
  • Net idol (ネットアイドル Netto aidoru): idol amatoriali che promuovono le loro attività tramite Internet.
  • Okashi-kei idol (お菓子系アイドル Okashi-kei aidoru): gravure idol adolescenti che lavorano principalmente per riviste quali Cream e Waffle.
  • Seiyū idol (声優アイドル Seiyū aidoru): idol che devono la loro fama alla professione di doppiatrice, con excursus nei campi della musica e della moda. Un esempio di seiyū idol è Aya Hirano.
  • Underground idol (地下アイドル Chika aidoru): idol che non appartengono a nessun agenzia e non hanno ancora debuttato nello show business. Si esibiscono prevalentemente per strada.
  • Variety idol (バラエティーアイドル Baraetī aidoru): idol note principalmente per le loro partecipazioni a show televisivi. Esempi di variety idol sono Ami Kikuchi, Ruriko Kojima, Rino Sashihara e Momoko Tsugunaga.
  • Virtual idol (バーチャルアイドル Bācharu aidoru): idol virtuali prodotte con l'ausilio di software informatici, come Miku Hatsune e Kyōko Date.

Storia del fenomeno

Sulla scia del successo del film del 1963 Cherchez l'idole, distribuito in Giappone con il titolo Aidoru o sagase (アイドルを探せ), Sylvie Vartan, protagonista della pellicola, divenne una delle celebrità più richieste dal pubblico giapponese. Uno dei dipendenti della casa discografica responsabile del lancio della cantante in Giappone, pensò a quel punto di promuoverla come parte di una nuova categoria di artisti adolescenti chiamati "idol". Il termine entrò così nel linguaggio comune dei giapponesi per indicare qualsiasi giovane che si dilettasse nel canto, che fosse assiduamente presente sulle copertine delle riviste e in televisione, e che presentasse un'immagine di sé pulita, sana e vivace.
Il fenomeno idol prese forma a partire dagli anni settanta, dominando la scena della musica pop nel decennio successivo, noto anche come "età d'oro" delle idol. Gran parte della loro popolarità era dovuta a programmi televisivi creati ad hoc da cui ogni anno nascevano diverse decine di giovani "stelle", destinate solo in rari casi a rimanere famose per più di una stagione. In questo periodo trovarono il successo gruppi come le Candies e le Pink Lady, e soliste quali Saori Minami, Mari Amachi e Rumiko Koyanagi, queste ultime apprezzate più per la loro immagine di brave ragazze che per le loro doti di cantanti. Tra il 1971 e il 1975 debuttarono circa settecento idol, e un'intera industria sorse intorno ai prodotti a esse associati. Momoe Yamaguchi fu una delle rappresentanti di maggior successo di quel periodo, dal suo esordio nel 1973 all'età di tredici anni fino al suo ritiro nel 1980. Di lì in avanti, in un solo anno, potevano fare la loro comparsa anche quaranta o cinquanta idol. Tra queste si ricordano Akina Nakamori, Kyōko Koizumi e soprattutto Seiko Matsuda, esempio di una idol con una lunga e fortunata carriera.
L'ascesa al successo delle Onyanko Club, gruppo ideato da Yasushi Akimoto e formato da decine di ragazze le cui attività miravano a un target prettamente maschile, determinò un cambiamento all'interno dell'industria idol, proponendo una formula che verrà poi ripresa in futuro da gruppi quali Tokyo Performance Doll, Morning Musume e AKB48. Per i produttori infatti diveniva sempre più difficile venire incontro ai gusti dei fan, e proporre una vasta gamma di ragazze tra le quali individuare la propria beniamina riduceva drasticamente le possibilità di insuccesso. Nel frattempo la Johnny & Associates, agenzia scopritrice di talenti fondata nei primi anni sessanta da Johnny Kitagawa, produsse una serie di boy band di successo quali Four Leaves, Tanokin Trio, Ninja, Shibugakitai e Hikaru Genji, da cui mossero i primi passi Masahiko Kondō, Toshihiko Tahara e Masahiro Motoki. Il fanatismo per le idol giapponesi raggiunse in quest'epoca anche Hong Kong e Taiwan.
Negli anni novanta il mercato musicale giapponese iniziò a diversificarsi aprendo a generi come R&B e musica elettronica, e le idol lasciarono il campo all'ascesa di cantanti quali Namie Amuro, Ayumi Hamasaki e Hikaru Utada, che apparivano più mature e sofisticate rispetto alle loro predecessori. La formula ideata da Yasushi Akimoto con le Onyanko Club ritornò tuttavia in voga grazie alle Morning Musume, che ancora rappresentano uno dei gruppi idol di maggior successo in Giappone. In questo periodo fece il suo debutto altresì un altro gruppo della Johnny's, gli SMAP (il più longevo gruppo di idol della storia, essendo stato creato nel 1991), i quali monopolizzarono in breve tempo non solo il mercato discografico ma anche televisione e cinema, con decine di apparizioni in spot pubblicitari, programmi e film.
Ma se l'industria degli idol maschili non aveva conosciuto sostanziali cambiamenti negli anni e continuava ad avere un unico dominatore incontrastato, con la Johnny's che dava alla luce uno dopo l'altro gruppi di grande successo quali Tokio, V6, KinKi Kids, Arashi, NEWS, KAT-TUN, Kanjani Eight, Hey! Say! JUMP e Kis-My-Ft2, la sua controparte femminile subì una piccola rivoluzione nel 2005 con l'avvento delle AKB48, altro gruppo nato dall'intuizione del produttore Yasushi Akimoto. Il gruppo riprendeva sì la formula già ampiamente utilizzata con le Onyanko Club, ma il concepimento del concetto delle "idol che puoi incontrare" aprì una nuova frontiera nell'ambito dell'interazione con i fan. Le AKB48 negli anni sono emerse come uno degli idol group più popolari in Giappone, fino ad acquisire lo status di fenomeno sociale.
La popolarità delle AKB48 ha portato il mondo delle idol in una nuova era, che vede un solo gruppo dominare il mercato, con numerosi gruppi che tentano di riprenderne il concetto. Tuttavia, alcuni hanno cercato nuovi modi e nuove idee nel tentativo di emergere e distinguersi. Tra questi vi sono le Momoiro Clover Z, la cui immagine prende ispirazione dai film sui supereroi giapponesi e dal genere super sentai, e le Babymetal, che uniscono l'idol music alle sonorità tipiche dell'heavy metal.

Aspetti culturali

Il fenomeno idol comprende un insieme complesso di pratiche e relazioni che coinvolgono produttori, performer, appassionati così come parte della popolazione generalista. Ogni anno centinaia di adolescenti partecipano a provini e audizioni nella speranza di diventare idol. Benché tradizionalmente siano criticati per la mancanza di talento, la goffaggine delle loro performance e l'eccessiva commercialità delle loro canzoni, ciò non impedisce a una grande porzione di pubblico di prendere parte al sistema consumistico che ruota intorno al fenomeno.
Una grossa fetta del mercato è rappresentata proprio dal settore musicale: a differenza di altri paesi, l'industria discografica giapponese non ha sofferto particolarmente della crisi del calo delle vendite degli anni duemila proprio grazie al contributo di gruppi idol quali AKB48 e Arashi e al loro rapporto con i fan. Nel caso delle AKB48, i fan hanno la possibilità di incontrare la propria beniamina dopo aver acquistato il CD che garantirà loro di accedere agli eventi; essi potranno votare anche per la loro idol preferita, ma anche in questo caso dovranno acquistare uno o più CD per farlo, comportando così un sensibile incremento nel numero delle vendite. I brani interpretati dagli idol spesso presentano testi che trattano temi sentimentali e melodrammatici, accompagnati da melodie particolarmente orecchiabili. La loro popolarità si deve in particolar modo alla diffusione del karaoke come forma di intrattenimento negli anni ottanta, durante i quali le produzioni musicali legate al genere hanno subito un incremento della qualità grazie al contributo di importanti musicisti e parolieri.
Durante i concerti, eventi o incontri dei fan club, i supporter più accaniti — detti "idol otaku" o wota (ヲタ) — accompagnano l'esibizione dei loro beniamini con salti, battimani, ondeggiamento delle braccia e cori, un particolare tipo di cheerleading chiamato wotagei (ヲタ芸). Essi sono soliti collezionare anche il merchandising che viene reso disponibile in appositi punti vendita o via web, che comprende photobook, calendari, schede telefoniche, t-shirt, portachiavi e articoli di cancelleria. Con l'avvento di Internet la popolarità degli idol giapponesi ha varcato i confini nazionali conquistando una nutrita schiera di appassionati anche in altri paesi asiatici, così come in Europa e in Nord America.
Secondo alcune teorie le radici del fenomeno possono essere ricondotte alle tradizionali pratiche religiose giapponesi, dove gli idol, così come le divinità shintoiste, devono rappresentare la perfezione e interagire con le persone comuni in maniera empatica. Nello Shintō, se un devoto si macchia di comportamento inappropriato ha la possibilità di redimersi ottenendo così il perdono divino. Questo concetto si applica in toto al mondo idol, dove una ragazza che è stata al centro di uno scandalo può ritornare solitamente nel mondo dello spettacolo dopo aver scontato un periodo di punizione o aver chiesto scusa ai propri sostenitori. Lo stesso sostegno incondizionato da parte dei fan, pur escludendo qualsiasi significato religioso, è paragonabile ai riti shintoisti e rappresenta un modo di dire grazie per i favori ricevuti.



1 commento:

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