Kōsaka Masanobu (高坂
昌信; 1527 – 12 giugno 1578), noto anche
come Kasuga Toratsuna (春日
虎綱),
è stato un samurai giapponese del periodo Sengoku.
È anche conosciuto come uno dei
ventiquattro generali di Takeda Shingen. È anche accreditato come
l'autore del famoso Kōyō Gunkan, che narra le storia della
famiglia Takeda e delle sue imprese militari. Comunque diversi studi
recenti suggeriscono che altri scrittori usarono il nome di Kōsaka
per incrementare la veridicità del libro.
Biografia
Relazione con Shingen
La relazione d'amore con Shingen iniziò
nel 1543. In quegli anni avevano rispettivamente 16 e 22 anni. Questo
tipo di relazioni erano comuni nel Giappone pre-moderno, una
tradizione nota col nome di shudo. Un documento conservato
nell'archivio storico dell'Università di Tokyo documenta l'impegno
di Shingen di non legarsi sentimentalmente a nessun altro servitore e
la volontà di non recare danno in nessun modo al ragazzo,
raccomandandolo agli dei.
Comandante
Kōsaka era conosciuto come uno dei tre
Danjō che servirono la famiglia Takeda, assieme a Sanada Yukitaka e
Hoshina Masatoshi (Danjō stava per titolo formale, Danjōchū; 弾正忠).
Di questi tre, Kōsaka era conosciuto come "Nige Danjō"
(逃げ弾正
letteralmente, Danjō difensivo), poiché era un comandante
molto cauto ed abile nella ritirata.
Come comandante del castello di Kaizu,
Kōsaka giocò un ruolo fondamentale nella quarta battaglia di
Kawanakajima. Informò Takeda tramite segnali di fumo dei
dell'avvicinamento dell'esercito di Uesugi Kenshin, e poi avanzò
verso Saijoyama con l'intento di spingere l'esercito di Kenshin verso
la pianura dove Takeda Shingen lo attendeva. Anche se la tattica
fallì, Kōsaka guidò i suoi uomini giù dalla collina attaccando
l'armata Uesugi alle spalle e salvando Shingen che si trovava in
grosse difficoltà.
Durante la campagna di Nagashino fu
mandato nel nord dello Shinano per tener occupati gli Uesugi ma
marciò frettolosamente a sud per proteggere Katsuyori quando seppe
della sua sconfitta.
Ritiro e morte
Kōsaka Masanobu criticò apertamente
Katsuyori in numerose occasioni. Per questo fu forzato al ritiro nel
1578 e morì nello stesso anno di malattia.
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