venerdì 9 agosto 2019

LA POSIZIONE NEL KUNG FU HUNG GAR


Con il termine "posizione" nel kung fu ci riferiamo essenzialmente all'impostazione delle gambe. Le posizioni costituiscono le fondamenta di ogni stile, e per una serie di parametri che le caratterizzano, vengono considerate l'elemento più importante per lo sviluppo di un buon movimento e di una tecnica efficace.
Innanzitutto, partendo dal livello di analisi più tecnico, bisogna impostare bene i piedi, direzionare le punte (frontalmente, lateralmente o in diagonale), far aderire al suolo la pianta, afferrare con le dita il terreno per una maggiore stabilità. Le ginocchia devono flettersi o distendersi a seconda del tipo di posizione ma sempre con la massima cura per non danneggiare l'articolazione. Le anche, qualsiasi sia la loro impostazione (frontale, laterale, semilaterale, incassata, verso l'alto, verso il basso, in chiusura o in apertura), sono il punto di raccordo fra la parte superiore del corpo e quella inferiore, attingono energia vitale dalla terra e la canalizzano nelle tecniche, rendendole esplosive e piene. Senza l'uso del tantien (area energetica compresa nella zona fra le anche), anche l'azione marziale più corretta perde molto del suo potenziale energetico. La postura del busto rispetta alcune regole essenziali, basate sulle conoscenze anatomiche e bioenergetiche del corpo umano. Che preservano la colonna vertebrale da possibili danni e favoriscono l’uso più appropriato di ogni specifica tecnica, specialmente attraverso l'apertura dei canali energetici che scorrono paralleli al tronco spinale. Le braccia che durante una certa azione non stanno lavorando direttamente, devono controbilanciare il movimento del corpo o proteggerlo da eventuali attacchi. Lo sguardo è lo strumento che direziona la volontà interiore, che aiuta a mantenere alta la concentrazione e che consente di analizzare costantemente la situazione.
In sintesi, da una corretta posizione dipende una tecnica efficace e una migliore circolazione del Ch'i (energia vitale) nel corpo. Infatti, conosciamo l'uso terapeutico di certe posizioni non solo nella pratica marziale, ma anche in altre forme di ginnastica morbida e di esercizi medici. Da un punto di vista psicologico, la posizione esprime alcuni tratti caratteriali del praticante, del suo modo di porsi nel rapporto con gli altri e di fronte a certe situazioni della vita, e se è vero che lavorando sulla personalità si riscontrano cambiamenti anche nella postura e nel movimento, è altrettanto vero che, modellando la posizione. si possono osservare cambiamenti anche a livello caratteriale (il processo attraverso cui questo accade è dettagliatamente descritto e spiegato da molte teorie psicologiche). Infine. la posizione nel kung fu ha anche un suo significato simbolico e filosofico che può illustrare un atteggiamento, una scelta morale, un principio energetico legato al mondo fenomenico (animali, elementi e cicli naturali), al quale il kung fu attinge da sempre. ponendo l'uomo in costante relazione e interazione con l'universo.

1 commento:

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