Il calendario giapponese, noto
anche come calendario Wareki (和暦),
era il calendario in uso in Giappone fino al 1873, quando con la
restaurazione Meiji fu introdotto il calendario gregoriano. Tale
calendario era lunisolare ed era adattato dal calendario cinese e
prevedeva una settimana (Rokuyo) di sei giorni: Taian, Butsumetsu,
Senpu, Tomobiki, Shakko e Sensho. Attualmente di questo calendario
viene usata soltanto la suddivisione in ere e conseguentemente la
numerazione degli anni.
Le ere
Il calendario giapponese riconosce
un'era per ciascun regno di un imperatore. L'era corrente è
l'era Heisei (平成),
iniziata nell'anno 1989 del calendario gregoriano: l'anno 2001 del
calendario gregoriano, ad esempio, corrisponde all'anno 平成
13 del calendario giapponese. Il primo anno di un'era,
inoltre, viene denominato gannen (元年).
Pertanto, l'anno 1989 del calendario gregoriano era l'anno 平成
元年 del calendario giapponese.
L'anno 1 di ogni era va dal giorno
dell'insediamento del nuovo imperatore fino alla fine dell'anno,
mentre l'ultimo anno va dal 1º gennaio fino al giorno della morte
dell'imperatore. Perciò il primo e l'ultimo anno di ogni era sono
generalmente più corti.
L'attuale imperatore Akihito (明仁)
è salito al trono l'8 gennaio del 1989, che è diventato il primo
anno d'Heisei (平成元年).
Dunque il 2016 è l'anno Heisei 28 - 1989.
L'era precedente è stata l'era "Showa"
(昭和), durante il regno
dell'imperatore Hirohito (裕仁).
Poiché Hirohito morì il 7 gennaio 1989, i primi sette giorni del
1989 appartengono all'anno Showa 64 e i restanti giorni del 1989
all'anno Heisei 1.
L'anno imperiale
Con l'introduzione del calendario
gregoriano, per volontà dell'imperatore Meiji venne anche introdotto
il computo degli anni noto come anno imperiale (皇紀
kōki)
(a volte anche detto kigen 紀元),
che partiva dalla fondazione dell'impero avvenuta tradizionalmente
nel 660 a.C. a opera del leggendario imperatore Jinmu. L'anno
imperiale non sostituiva quello dell'era, ma si affiancava ad esso.
Per l'anno imperiale 2600,
corrispondente al 1940, erano previste una serie di grandi
celebrazioni culminanti nei Giochi della XII Olimpiade, ma lo scoppio
della seconda guerra sino-giapponese e poi della seconda guerra
mondiale ne causarono l'annullamento.
Dopo la guerra, con l'occupazione
alleata, il computo venne definitivamente abolito nel 1948.
Le stagioni
Nome italiano
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Nome giapponese
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Trascrizione in caratteri latini
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Date limite tradizionali
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---|---|---|---|
Primavera |
春
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haru
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5 febbraio – 6 maggio
|
Estate
|
夏
|
natsu
|
7 maggio – 8 agosto
|
Autunno
|
秋
|
aki
|
9 agosto – 7 novembre
|
Inverno
|
冬
|
fuyu
|
8 novembre – 4 febbraio
|
I mesi
Nel calendario lunisolare giapponese
ogni mese aveva un nome proprio che identificava tradizioni agricole,
culturali o religiose del periodo a cui si riferiva, in maniera
equivalente al calendario rivoluzionario francese. Questi nomi sono
caduti in disuso nella lingua quotidiana, ma vengono tuttora
utilizzati in campo poetico;
il nome tradizionale del dodicesimo mese, Shiwasu, è invece
tuttora di uso comune.
I nomi dei moderni mesi giapponesi tradotti letteralmente
risultano come primo mese, secondo mese e così via: al
numero corrispondente viene aggiunto il suffisso 月
(-gatsu, "mese").
Per via del diverso sistema del calendario gregoriano e di quello giapponese, rispettivamente solare e lunare, i vecchi mesi giapponesi sono sfalsati rispetto ai mesi gregoriani: il primo mese del calendario giapponese era Mutsuki.
Nome tradizionale giapponese
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Nome comune giapponese
|
Nome italiano
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---|---|---|
Mutsuki (睦月
"Mese dell'affetto")
|
二月 (nigatsu)
|
Febbraio
|
Kisaragi (如月
"Mese migliore")
o Kinusaragi (衣更着
"Cambio dei
vestiti") |
三月 (sangatsu)
|
Marzo
|
Yayoi (弥生
"Vita nuova")
|
四月 (shigatsu)
|
Aprile
|
Uzuki (卯月
"Mese u-no-hana")
Lo u-no-hana (卯の花)
è un fiore del genere Deutzia.
|
五月 (gogatsu)
|
Maggio
|
Satsuki (皐月
"Mese
dell'inondazione dei campi") o Sanaetsuki (早苗月
"Mese della semina
precoce del riso")
|
六月 (rokugatsu)
|
Giugno
|
Minazuki (水無月
"Mese senz'acqua")
Si intende "senz'acqua" rispetto al precedente mese,
che è invece caratterizzato da piogge torrenziali.
|
七月 (shichigatsu)
|
Luglio
|
Fumizuki (文月
"Mese della
cultura")
|
八月 (hachigatsu)
|
Agosto
|
Hazuki (葉月
"Mese delle foglie")
In giapponese antico era chiamato 葉落ち月
(Haochizuki, o "Mese delle foglie che cadono").
|
九月 (kugatsu)
|
Settembre
|
Nagatsuki (長月
"Mese lungo")
|
十月 (jūgatsu)
|
Ottobre
|
Kannazuki (神無月
"Mese senza
divinità")
Si riferisce al fatto che durante questo mese tutte le divinità
Shinto lasciano i loro templi e si riuniscono al Santuario di
Izumo: nel resto del Paese, quindi, non ci sono divinità.
|
十一月 (jūichigatsu)
|
Novembre
|
Shimotsuki (霜月
"Mese del gelo")
|
十二月 (jūnigatsu)
|
Dicembre
|
Shiwasu (師走
"La corsa del
sacerdote").
Si riferisce ai molti impegni dei sacerdoti per la preparazione
della festività del nuovo anno.
|
一月 (ichigatsu)
|
Gennaio
|
Suddivisioni del mese
In Giappone si usa una settimana
allineata con quella del calendario europeo. La settimana con i sette
nomi dei giorni tratti dal sistema latino fu introdotta in Giappone
attorno all'anno 800 d.c., assieme al calendario buddhista. Fino al
1876 tale sistema fu però sostanzialmente usato solo per fini
astrologici.
I nomi dei giorni, che derivano da
quelli dei pianeti visibili ad occhio nudo, furono in Giappone
collegati ai cinque elementi della cultura cinese classica (metallo,
legno, acqua, fuoco e terra) nonché alla luna e al sole (yin e
yang).
Nome giapponese
|
Trascrizione in caratteri latini
|
Elemento
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Nome italiano
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---|---|---|---|
日曜日 |
nichiyōbi |
Sole |
Domenica
|
月曜日 |
getsuyōbi |
Luna |
Lunedì
|
火曜日 |
kayōbi |
Fuoco (Marte) |
Martedì
|
水曜日 |
suiyōbi |
Acqua (Mercurio) |
Mercoledì
|
木曜日 |
mokuyōbi |
Legno/Albero (Giove) |
Giovedì
|
金曜日 |
kin'yōbi |
Metallo/Oro (Venere) |
Venerdì
|
土曜日 |
doyōbi |
Terra (Saturno) |
Sabato
|
Giorni del mese
Ogni giorno del mese ha un nome
costruito in modo semi-sistematico. Fino a 10 viene generalmente
usato il kun (numerale originariamente giapponese), sopra il
10 l'on (numerale derivato dal cinese), ma esistono alcune
eccezioni. La tabella che segue riporta i nomi dei giorni costruiti
con i numerali tradizionali, ma anche l'uso del numerali arabi (1日,
2日, 3日,
etc.) è molto diffuso nella vita di tutti i giorni, tanto da essere
quasi divenuta la norma.
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