Il dakyu (打毬
Dakyū)
è un antico gioco equestre giapponese.
Storia
Originario della Cina, le prime notizie
di questo gioco risalgono all'VIII secolo: la più antica
testimonianza scritta è in un documento del 727 d.C. Lo scritto
descrive una sfida disputata a Kasugano, nella provincia di Nara,
mentre nello stesso anno un editto dell'imperatore proibiva le
discipline equestri perché troppo popolari, impoverendo le forze
della cavalleria imperiale. È rimasto popolare tra l'aristocrazia
fino al periodo Kamakura, quando si estinse a poco a poco (l'ultima
partita è stata registrata nel 986).
Nel XVIII secolo il gioco riapparve, in
gran parte dovuto al sostegno di Tokugawa Yoshimune. A questo punto
si era evoluto da un gioco simile al polo (usando bacchette) a
qualcosa di più simile al lacrosse. Durante questo periodo, il dakyu
era considerato come un corollario per l'addestramento militare (allo
scopo di una formazione delle competenze necessarie per maneggiare
una lancia a cavallo). Questo aspetto è stato sottovalutato in epoca
Meiji, quando il gioco ancora una volta perso la sua diffusione. Oggi
sopravvive solo come assetto culturale; viene praticato come forma di
spettacolo, soprattutto in Cina, in occasione di rievocazioni
storiche.
Regole
Nella sua forma primitiva il gioco
consiste nel colpire una pietra sferica con lunghe pertiche di legno.
Le competizioni si svolgevano su campi non delimitati da alcun lato e
lo scopo era quello di spingere la sfera nella zona avversaria.
Nel XV secolo vengono stabilite delle
dimensioni per il campo (20 m di larghezza e 50 m di
lunghezza) e fissato a 5 il numero di giocatori per squadra.
Nel XVI secolo si sostituiscono gli
strumenti del gioco: dalle pertiche si passa a mazze con lunghe canne
terminanti con rete metallica che cattura e sposta la palla, come nel
lacrosse. Lo scopo è quello di tirare la palla dentro il cerchio
avversario (46 cm di diametro) posto a 2,13 m dal suolo.
Una partita è divisa in due tempi e termina quando una delle due
squadre arriva a 12 punti.
Stile Kagemiryu
Nello stile di gioco Kagemiryu o
Hachinohe, che risale al XVIII secolo, le squadre sono
composte da quattro cavalieri ciascuna. I giocatori corrono a
sospingere palline del diametro di 30 cm del loro colore nei
quattro obiettivi posti nel campo (due per ogni lato), tirando da una
distanza predefinita tra i 18 e i 27 metri dall'obiettivo. Un
obiettivo centrato è segnalato da percussioni, tamburi per la
squadra bianca, gong per la squadra rossa. La squadra vincente è la
prima a mettere tutte le palle in gol.
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