La parola danna
(旦那)
in giapponese significa padrone, ma in relazione con la geisha questo
termine significa cliente-marito.
Il danna è colui che si occupa
di tutto ciò di cui ha bisogno una geisha, paga le sue spese,
acquista i suoi costosissimi kimono, la sommerge di regali e a volte,
se è particolarmente generoso, le compra anche un'abitazione, o una
ochaya (casa da tè); per questo motivo di solito i danna sono
persone molto importanti e facoltose.
Tra le altre cose è anche il
finanziatore dei suoi spettacoli (la geisha deve pagare per potersi
esibire), quindi può essere considerato una sorta di mecenate.
Spesso i danna erano già piuttosto
avanti con gli anni, quindi alla loro morte una geisha poteva
trovarne un altro.
Colui che sceglieva una geisha per
diventare il suo danna stipulava un contratto con la proprietaria
dell'okiya, non molto diverso da un contratto di matrimonio, e
saldava tutti i debiti che la geisha aveva nei confronti della
"madre". La geisha aveva la possibilità di rifiutare un
danna, ma solo se era molto richiesta, in caso contrario rischiava di
non trovarne un altro, cosa che l'avrebbe legata per sempre a
lavorare per la "madre".
Il danna solitamente era già sposato,
ma in passato questo non era un problema per la vera moglie, anche
perché solitamente i matrimoni erano combinati dalle famiglie degli
sposi, non erano una scelta dettata dall'amore. In secondo luogo era
molto prestigioso avere per amante una geisha famosa, o a volte anche
più di una.
Ovviamente geisha e danna non vivevano
sotto lo stesso tetto, ma quando egli annunciava una sua visita la
geisha doveva dimostrarsi totalmente disponibile nei suoi confronti,
anche se in sua assenza poteva avere anche altri clienti.
Mentre in passato il danna era
necessario per una geisha, attualmente è una figura sempre più
rara. Capita a volte che una geisha si innamori (anche se non
dovrebbe farlo) e decida di sposarsi, abbandonando la professione e
magari diventando insegnante di danza o di shamisen.
Nessun commento:
Posta un commento