Ii Naosuke (井伊
直弼; Hikone, 29 novembre 1815 – Edo, 24 marzo
1860) fu daimyō di Hikone (1850–1860) e in seguito tairō
(reggente) dello shogunato Tokugawa, posizione che mantenne dal 23
aprile 1858 fino alla morte, avvenuta il 24 marzo 1860. È celebre
per la firma del trattato di Harris con gli Stati Uniti d'America,
che garantì l'accesso ai porti giapponesi a tutti i mercanti e
marinai americani, e l'extraterritorialità ai cittadini
statunitensi. Fu anche un praticante dello stile Sekishū-ryū
(石州流)
della cerimonia del tè, e tra i suoi scritti vi sono almeno due
opere ad essa dedicate.
Sotto la sua guida, lo shogunato
Tokugawa superò una successione shogunale particolarmente combattuta
in seguito alla morte di Tokugawa Iesada, rimasto senza eredi
diretti. Ii riuscì inoltre a ripristinare il potere politico dello
shogunato per l'ultima volta prima del periodo Meiji. Venne in
seguito assassinato il 24 marzo 1860 durante l'incidente di
Sakuradamon (桜田門外の変
Sakuradamon gai no
hen) da parte di
un gruppo di 18 samurai (17 provenienti dal dominio di Mito e uno dal
dominio di Satsuma).
Biografia
Vita e formazione
Ii Naosuke nacque il 29 novembre 1815,
14° figlio di Ii Naonaka, daimyō di Hikone, e una concubina. In
quanto 14° figlio, non era in linea di successione per una posizione
prominente e venne quindi inviato fin da giovane in un tempio
buddhista dove poté vivere grazie ad un piccolo stipendio offerto
dalla sua famiglia. Per sua fortuna, i suoi 13 fratelli maggiori
vennero poi adottati da altre famiglie in bisogno di erede o morirono
prima di poter prendere il posto del padre come daimyō. E grazie a
ciò, quando il padre morì nel 1850, Ii venne richiamato dal
monastero e divenne il daimyō di Hikone. In quanto fudai daimyō
(daimyō vassalli diretti dei Tokugawa), ottenne una posizione
prominente nel bakufu, l'assemblea di consiglio dello shōgun.
Ii venne coinvolto fin da subito nella
politica nazionale, diventando rapidamente il capo di una coalizione
di daimyō. Nel 1853 si espresse in merito ai negoziati giapponesi
con il Commodoro Matthew C. Perry. Avendo capito immediatamente che
il Giappone era "di fronte ad una urgente emergenza militare",
Ii propose di approfittare della relazione tra Giappone e Olanda per
ritardare le trattative e nel frattempo costituire un corpo di forze
armate in grado di resistere ad un'invasione, e raccomandò di aprire
solo il porto di Nagasaki agli scambi mercantili con gli stranieri.
Si oppose al consigliere shogunale Abe Masahiro (阿部正弘)
che tentava di placare la fazione anti-stranieri e si mise a capo di
un gruppo di fudai daimyō allo scopo di deporlo e rimpiazzarlo con
Hotta Masayoshi (堀田正睦).
Ciò gli alienò molti daimyō riformisti, portandoli a rafforzare i
loro rapporti con la Corte imperiale.
Reggenza
Nel 1858, in seguito al maldestro
tentativo di Hotta Masayoshi di ottenere l'approvazione da parte
dell'Imperatore Kōmei del Trattato di Harris, lo shōgun Tokugawa
Iesada (徳川家定)
scelse Ii Naosuke per assumere la carica di tairō (大老
reggente, lett. "grande
anziano"). Si trattò di una decisione influenzata dal
ramo Kii del clan Tokugawa. La carica di Tairō, per quanto assegnata
raramente, veniva spesso assunta dalla famiglia Ii: tra il 1700 e
l'ascesa di Ii Naosuke 158 anni più tardi ci sono stati tre Tairō
appartenenti alla famiglia Ii e uno solo appartenente ad un'altra
famiglia. L'assunzione della carica di tairō da parte di Ii
contrariò molti dei shinpan daimyō (親藩大名)
incluso Tokugawa Nariaki. In qualità di tairō, Ii Naosuke ebbe
prestigio e potere secondi solo allo shōgun; poté inoltre contare
sul pieno supporto dei fudai daimyō e, con il loro appoggio, agì
con determinazione nel ripristinare il potere politico del bakufu,
sia nella politica interna che estera.
Ii Naosuke considerò il trattato di
Harris, negoziato da Hotta Masayoshi con al diplomatico americano
Townsend Harris, come nei migliori interessi giapponesi. In linea con
il protocollo chiese alle tre casate del Gosankyō (御三卿
, i tre rami della famiglia
Tokugawa) le loro opinioni sulla stesura. Tuttavia si trovò a
far fronte alle politiche ostruzioniste messe in atto dalla fazione
Hitotsubashi capitanata da Tokugawa Nariaki, padre di Yoshinobu e
discendente di Mito Komon.
Ii non era intenzionato a firmare il
trattato senza l'approvazione dell'Imperatore Kōmei, tuttavia i
daimyō della fazione Hitotsubashi tentarono in ogni modo di
impedirgli di presentare a questi il trattato, rifiutandosi di
appoggiare il documento. Allo stesso tempo Harris aveva iniziato a
fare pressione sugli ufficiali giapponesi per ottenere una firma del
trattato. Ii decise di non rischiare un aggravamento dei rapporti con
gli americani e il 29 luglio 1858, incoraggiato dal pieno supporto
dei funzionari del bakufu, ordinò la firma del trattato. In seguito
alla firma, il bakufu si trovò a negoziare simili trattati ineguali
con gli olandesi, i russi, i britannici e i francesi. Il ripristino
del potere e della sovranità giapponese, persi a causa dei trattati
firmati da Ii Naosuke, diventarono poi la base per una larga parte
delle politiche formulate durante il periodo Meiji.
A causa della fragile salute dello
shōgun Iesada, i membri della fazione Hitotsubashi tentarono di
costringere Ii a sostenere Tokugawa Yoshinobu come possibile
successore. La sua candidatura venne avanzata dalla fazione
riformista, capitanata da suo padre Nariaki, e i suoi sostenitori
posero l'accento sulla sua esperienza e abilità nelle decisioni
politiche. Ii era consapevole che il Giappone aveva bisogno di una
guida forte, ma al contrario dei daimyō riformisti, non era
preparato ad accettare una leadership estranea alle tradizionali
forme di governo. Il bakufu preferì quindi il dodicenne daimyō di
Kii, Tokugawa Yoshitomi, come erede dello shōgun: la sua giovane età
e l'inesperienza avrebbero reso più facile poterlo influenzare e
controllare.
In modo da porre fine alle interferenze
esterne nelle politiche del bakufu, poco dopo la firma del Trattato
di Harris Ii proclamò che la successione shogunale era una faccenda
privata del clan Tokugawa e che gli shinpan daimyō e
l'Imperatore non avevano alcun diritto di interferire. In tal modo,
in virtù della sua carica di Tairō Ii era ora libero di influenzare
la decisione in favore di qualsiasi candidato di sua preferenza senza
alcuna opposizione. Riuscì ad ignorare i daimyō che supportavano
Yoshinobu e nominò al suo posto il candidato dei fudai daimyō,
Yoshitomi, che prese il nome di Tokugawa Iemochi come 14º shōgun
Tokugawa.
La decisione di Ii non fu vista di buon
occhio da parte dei lealisti imperiali e in particolare dai samurai
di Mito. Verso le fine del 1858 i riformisti incontrarono
l'Imperatore con la speranza di poter fermare Ii. In risposta al
tentativo di Tokugawa Nariaki e dei suoi sostenitori di denunciarlo
alla Corte Imperiale, Ii emanò un decreto shogunale che gli permise
di dare inizio all'Epurazione Ansei (安政の大獄
Ansei no taigoku).
Durante il resto del 1858 e del 1859 il decreto colpì oltre 100
funzionari del bakufu, della Corte Imperiale e dei possedimenti di
vari daimyō. Otto dei funzionari epurati vennero giustiziati; gli
altri vennero condannati all'esilio. Durante l'Epurazione Ii Naosuke
costrinse i sostenitori di Yoshinobu a ritirarsi e pose la famiglia
Hitotsubashi agli arresti domiciliari. Riuscì inoltre a rimuovere
dalle cariche amministrative i funzionari che avevano espresso
malcontento per le sue decisioni politiche.
Kōbu gattai
All'inizio del 1859 un agente del
bakufu infiltrato alla Corte Imperiale, Nagano Shuzen (長野主膳),
propose a Ii Naosuke di effettuare una politica di Kōbu gattai
(公武合体,
"Unione della Corte imperiale e dello shogunato").
Questa mossa, che aveva l'obiettivo di collegare Kyoto ed Edo in modo
da supportare l'ormai decadente shogunato con il prestigio della
Corte Imperiale, si sarebbe concretizzata attraverso il matrimonio
fra lo shōgun e la sorella più giovane dell'Imperatore, la
principessa Kazunomiya Chikako (和宮親子内親王).
Ii comunicò le sue intenzioni alla Corte attraverso il suo
ambasciatore Manabe Akikatsu (間部詮勝),
che venne incaricato di verificare se la Corte avrebbe accettato il
matrimonio proposto fra Iemochi e la principessa Kazunomiya. Konoe
Tadahiro (近衛忠熙),
un prominente funzionario di Corte, inizialmente rispose con favore
alla proposta, affermando che un matrimonio fra i due era possibile.
Tuttavia, nel marzo del 1859 Konoe fu costretto a ritirarsi in
seguito all'Epurazione Ansei e l'idea del Kōbu gattai smise di
venire considerata almeno fino al 1861, dopo la morte di Ii Naosuke.
In quello stesso anno, in seguito ad un ulteriore deterioramento
dello shogunato, avvenne finalmente il matrimonio fra Iemochi e la
principessa Kazunomiya, che tuttavia ebbe breve durata, a causa della
morte dello shōgun nel 1866.
Morte e conseguenze
Nonostante l'Epurazione Ansei avesse
permesso di allontanare i funzionari ostili a Ii Naosuke e i suoi
avversari politici di alto rango, eggli non ebbe lo stesso successo
coi samurai di basso rango. Il suo regime dittatoriale di 20 mesi
finì improvvisamente il 24 marzo 1860.
Durante l'Incidente di Sakuradamon, Ii
venne attaccato da una banda di 18 samurai lealisti provenienti da
Mito e Satsuma e fatto a pezzi di fronte al Cancello di Sakurada (桜田門
Sakuradamon)
del Castello di Edo mentre si apprestava ad incontrare lo shōgun.
L'assassinio di Ii Naosuke, che era considerato l'emblema del potere
e dell'autorità del bakufu, rappresentò la fine di qualsiasi
speranza per la resurrezione del potere dello shōgun.
La sua morte diede inizio ad un'onda di
fanatismo lealista in tutto il Giappone e persino il poeta Tsunoda
Tadayuki (角田忠行,
1834-1918) scrisse una poesia congratulandosi con gli
assassini di Ii. In seguito vi furono altri tentati omicidi di membri
ed informatori del bakufu. L'ondata popolare di dissenso si scatenò
anche contro i funzionari con distanti connessioni a Ii Naosuke.
Shimada Sakon (島田左近),
servitore dei Kujō (九条家
Kujō-ke),
venne assassinato dai dissidenti per avere supportato il Trattato di
Harris ed aver aiutato l'agente di Ii, Nagano Shuzen, ad esporre
altri membri della Corte che vennero in seguito colpiti
dall'Epurazione Ansei.
Lo shōgun e il bakufu furono colti di
sorpresa dalla morte di Ii Naosuke, che fu tenuta segreta per alcuni
mesi dopo suo assassinio. Durante questo periodo, essi dapprima
sostennero che Ii svolgesse ancora l'incarico di Tairō, poi
proclamarono la sua malattia e le dimissioni, e infine ne
annunciarono la morte. I suoi assassini ricevettero in seguito
l'amnistia da parte del bakufu, un precedente che verrà poi
utilizzato da Yamagata Aritomo, membro chiave del Rinnovamento Meiji,
per dimostrare che qualsiasi azione può venire perdonata se
effettuata pensando al bene dell'Imperatore.
Eredità
Dopo la sua morte, Ii Naosuke fu sia
diffamato che difeso. Persino i suoi nemici ammisero che, assieme a
Tokugawa Nariaki, era stato una delle più importanti figure
politiche del tardo periodo Edo della storia giapponese. A causa dei
suoi metodi spesso tirannici utilizzati per mantenere il suo potere,
egli venne valutato negativamente sui mezzi di stampa, e dipinto come
una persona malvagia nella maggior parte della letteratura
contemporanea, per esempio nelle poesie di Tsunoda Tadayuki.
Nonostante ciò, storici come Miyauchi e Beasley considerano Ii come
un patriota che agì per il bene del Giappone e dell'Imperatore. Per
affermare ciò, si basano sulla proposta avanzata da Ii nel 1853 in
occasione dei negoziati con il Commodoro Perry, quando suggerì una
politica di conciliazione ed un contemporaneo rafforzamento militare
del Giappone, ritenendo che il Paese non era in grado di affrontare i
poteri occidentali (che fu poi la politica attuata dal Governo
Meiji). I successori di Ii non riuscirono ad abolire le sue
politiche, e la sua attitudine verso gli stranieri diventò la base
della politica giapponese nel periodo Meiji.
In seguito alla sua morte, la famiglia
Ii venne disonorata per molti anni; recentemente, tuttavia, l'operato
di Ii ha iniziato a venir riconsiderato con maggior favore. Il 7
ottobre 2009, Ii Naotake (井伊直岳,
vero nome Ii Takeo 井伊岳夫),
un discendente diretto di Naosuke, ha preso parte con i cittadini di
Fukui ad una cerimonia di riconciliazione per l'esecuzione di
Hashimoto Sanai (橋本左内)
durante l'Epurazione Ansei.
Ii è sepolto al tempio Gōtokuji
(豪徳寺),
a Setagaya, Tokyo.
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