Il Moraingy è un'arte marziale
tradizionale del Madagascar.
Storia
Il Moraingy ha avuto origine nella
costa occidentale del Madagascar durante la dinastia Maroseranana
(dal 1675 al 1896) del regno dei Sakalava. Con il tempo si è diffusa
in tutto il Madagascar, prevalentemente nelle zone costiere, ma la
sua popolarità ha sconfinato anche nelle vicine isole come Riunione,
Comore, Seychelles e Mauritius.
Arte marziale riguardante unicamente
l'uso delle mani nude, il Moraingy era inizialmente praticato
solamente da giovani di ambo i sessi, generalmente con un'età
compresa tra i 10 ed i 35 anni, mentre ora viene praticato da gente
di ogni età: nonostante ciò tuttora i lottatori vengono chiamati
kidabolahy (uomini giovani) o kidabo mpanao moraingy
(giovani che praticano Moraingy).
Essere lottatore di Moraingy in alcune
zone del Madagascar è anche uno status symbol e chi pratica tale
disciplina ha generalmente il rispetto da parte della popolazione.
Caratteristiche tecniche
Il Moraingy generalmente riguarda
scontri tra lottatori di differenti villaggi. Si combatte in ampi
spazi all'aperto come campi da calcio e il combattimento è
generalmente accompagnato da musica tradizionale come il Salegy.
Il Moraingy viene organizzato in
competizioni a più incontri uno-contro-uno, e prima dell'inizio
dell'evento i lottatori si radunano per scegliere ognuno il proprio
avversario.
È un'arte marziale che prevede
esclusivamente colpi, principalmente pugni ma è possibile anche
calciare l'avversario. Le tecniche più utilizzate sono il pugno
diretto (mitso), il gancio (mandraoky), il pugno basso
(vangofary) e il montante (vangomioriky). In fase di
difesa si tiene la guardia e si effettuano schivate.
L'incontro prevede un solo round e la
vittoria può avvenire se una delle seguenti condizioni si avvera:
- uno dei due lottatori esce dall'area di combattimento
- svenimento di uno dei contendenti
- impossibilità da parte di uno dei lottatori di continuare l'incontro per infortunio
- manifesta inferiorità di un lottatore sull'altro.
Nessun commento:
Posta un commento