martedì 25 aprile 2017

Kunoichi

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Kunoichi (くの一 Kunoichi) è un termine che indica un ninja di sesso femminile o una praticante del ninpō. Erano spie, ladre, assassine e sabotatrici e agivano in segreto. Una donna ninja non solo destava meno sospetti di un uomo, ma aveva anche la possibilità di tentare di sedurre personaggi influenti per ottenere informazioni oppure al fine di assassinarli in tranquillità nel sonno.

Etimologia

Si pensa che il termine derivi dal nome dei kana che ricordano i tre tratti che compongono il kanji (onna, «donna»); nell'ordine in cui si scrivono, sono: (ku), (no), (ichi), che formano appunto il carattere . La scrittura "くノ一" include un carattere di ciascuno dei tre sistemi di scrittura giapponesi: prima hiragana, poi katakana e infine kanji. Mentre hiragana e kanji possono essere utilizzati nella stessa parola, in genere il katakana non può apparire insieme agli altri; ci sono alcune eccezioni, per esempio ゴミ箱 (gomibako, «bidone della spazzatura») e 消しゴム (keshigomu, «gomma da cancellare»). Ku No Ichi significa letteralmente "uno dei nove", a sottolineare che nel Clan Ninja l'elemento femminile aveva pari dignità a tutti gli altri, mentre non era così nella cultura dominante nel Giappone feudale.

Addestramento Kunoichi

Al contrario di molte rappresentazioni, le vere kunoichi non venivano addestrate con i ninja. Il loro addestramento si specializzava nel travestimento, sull'uso dei veleni e, soprattutto, sulla seduzione, sfruttando la loro femminilità a proprio vantaggio. Veniva loro insegnato il combattimento ravvicinato, piuttosto che l'uso di armi a distanza, ed attaccavano corpo a corpo solamente quando venivano scoperte.
Il loro travestimento ruotava solitamente intorno alle figure della geisha, prostituta, animatrice, chiromante e indovina, e cercavano di essere più vicine possibile alla vittima, che dopo aver sedotto, avvelenavano. Le kunoichi nascondevano le loro armi all'interno dei loro travestimenti, come gli aghi avvelenati nelle acconciature. Erano anche addestrate nell'usare oggetti comuni come armi, per esempio usare le loro scarpe di legno per fratturare ossa, nascondere una lama nel loro ventaglio o usare un ombrello come uno scudo.
L'arma da loro più usata era il neko-te, delle unghie metalliche che venivano poste sulle dita e legate tramite dei nastri di pelle. Venivano spesso bagnate con del veleno, per poi lacerare gli occhi del malcapitato.



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