Sasaki Kojirō
Sasaki Kojirō (佐々木
小次郎),
noto come Sasaki Ganryū, (prefettura di Fukui, 1583 circa –
Ganryū-jima, 13 aprile 1612) è stato un importante spadaccino
giapponese.
Vissuto a cavallo dell'epoca Sengoku e
l'inizio del periodo Edo, è principalmente ricordato per le
circostanze della sua morte, avvenuta nel 1612 nel corso di un duello
con Miyamoto Musashi.
Biografia
Nato in un villaggio appartenente alla
provincia Echizen, da giovane Kojirō incontra Toda Seigen,
istruttore di arti marziali del clan Asakura, che lo prende come suo
allievo, riconoscendo le sue abilità come spadaccino. Durante
l'addestramento si discosta dallo stile di Seigen, che predilige il
kodachi, e sviluppa una tecnica che fa uso di ōdachi denominata
Ganryū (letteralmente "Stile della Roccia"). La sua
lunga katana prende il nome di Monohoshi Zao. Grazie ad essa
sviluppa una tecnica, denominata Tsubame-Gaeshi (letteralmente
"Contrattacco della Rondine"), ispirata al volo
dell'uccello. Si distingue inoltre per indossare un haori di colore
rosso.
Nel 1610 giunge a Kokura dove ottiene
il permesso di Hosokawa Tadatoshi, futuro signore della città, di
aprire un dojo. Divenuto popolare, la sua fama inizia ad attrarre
l'interesse di numerosi studenti di arti marziali, incluso Miyamoto
Musashi, uno spadaccino ventinovenne che nell'aprile del 1612 lo
sfida formalmente a duello.
In questa rappresentazione
del duello Miyamoto Musashi utilizza due bokken
Il duello tra Musashi e Kojirō è
oggetto di numerose leggende. Nonostante le diverse descrizioni
differiscano nel dettaglio, l'esito dei racconti si conclude con la
vittoria di Musashi. Lo scontro fu fissato il 13 aprile 1612 su una
piccola isola a pochi chilometri da Kokura, chiamata in modo
differente dai nativi del luogo, e doveva tenersi tra le 7 e le 9
ante meridiem. Prima di recarsi nel luogo del duello, Musashi costruì
un bokken utilizzando un remo e si presentò con oltre tre ore di
ritardo (tra le 9 e le 11) davanti il suo avversario. Vedendolo
arrivare in ritardo, Kojirō imprecò furiosamente contro di lui,
estrasse la sua spada, lanciando rabbiosamente il fodero in acqua.
Con la sua spada di legno Musashi uccise Kojirō con un colpo ben
assestato alla testa, prima che lo sfidante potesse usare la sua
tecnica.
Varie ipotesi sono state proposte per
spiegare la vittoria di Miyamoto Musashi: si sostiene infatti che si
sia presentato in ritardo di proposito al fine di fiaccare
psicologicamente l'avversario, facendolo innervosire. Mentre il suo
avversario attendeva sotto il sole il suo arrivo, arrabbiandosi e
perdendo la concentrazione, Musashi si riposava in barca in attesa
dell'incontro. Questa tattica era stata già utilizzata in
precedenza, come ad esempio durante la sua serie di duelli con i
fratelli Yoshioka. Anche un abbigliamento poco curato e la sua spada
di legno hanno contribuito ad aumentare il risentimento in Kojirō.
Alcune teorie sostengono che Musashi
abbia protratto in avanti l'ora dell'incontro per sfruttare l'effetto
della luce solare (per accecare l'avversario) o delle maree (per
agevolare la sua eventuale fuga sfruttando la bassa marea). Sebbene
Sasaki Kojirō viene spesso descritto come sordo da un orecchio, è
molto probabile che vinse sfruttando la maggior lunghezza del suo
bokken rispetto alla spada di Kojirō.
Nonostante la sconfitta, l'isola dove
si tenne il duello venne ribattezzata Ganryū-jima in onore di
Sasaki Kojirō.
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