"...un po' di
pugilato, ma si utilizzano anche i piedi.
Un po' di lotta libera.
Senza regole, o quasi. Ma alla base c’è una rigida disciplina
morale.
Ecco cosa bisogna sapere
per scoprirlo..."
IL COMBATTIMENTO
NELL'ANTICHITÀ
PUGILATO DEI CESTI (o
etrusco-romano):
solo colpi di mano a bersaglio integrale
PIGMACHIA (o pugilato greco):
colpi di mano a bersaglio integrale
ORTEPALE (lotta eretta):
abbattimenti, sollevamenti, leve, strangolamenti, prese ai genitali
ORTOMACHIA (combattimento eretto):
colpi di mano, gomito, testa, gamba a bersaglio integrale,
sollevamenti, abbattimenti,
PANCRAZIO (combattimento eretto e a
terra): colpi come sopra
Le forme di combattimento (senza l’uso
delle armi) che derivano sia dalla tradizione greca da quella etrusca
e romana sono tre: il pugilato, la lotta ed il pancrazio (dal greco
pankratos, pan = tutto, kratos = forza).
Il pancrazio, che oggi viene recuperato
come attività da palestra, è definito dagli storici greci, come
un’unione di lotta e pugilato.
In origine si trattava di un tipo di
lotta estremamente violento e duro, che prevedeva anche ginocchiate,
testate e addirittura strangolamenti. Morsi e graffi erano consentiti
a Sparta, vietati invece ad Atene e ad Olimpia. Ma per quanto possa
apparire contraddittorio, lealtà e assoluto rispetto del proprio
avversario erano comunque elementi fondamentali. Il Pancrazio, già
conosciuto e praticato in Egitto e in tutta l’Asia Minore fin dal
II millennio a.C., incontrò grande successo in Grecia.
LE REGOLE
In teoria le regole di combattimento
sono pressoché assenti, visto che fra i due avversari vale qualsiasi
colpo, compresa la presa ai genitali. Fanno eccezione i graffi e i
colpi nelle parti molli, ad esempio negli occhi che sono proibiti.
Non ci sono categorie di peso ma, anche
se può sembrare strano, non vincono necessariamente i più robusti,
ma spesso chi tecnicamente e fisicamente è meglio preparato. Gli
istruttori devono trasmettere agli allievi l’autocontrollo,
scoraggiare chi non ha la determinazione per combattere e chi non ha
predisposizione al contatto fisico, ma anche gli esibizionisti e gli
esagitati. Fondamentale è trasmettere il rispetto assoluto per
l’avversario. Prima di iniziare a combattere si deve creare un
certo cameratismo, uno spirito di famiglia in palestra. I regolamenti
tecnici (inclusa la durata del combattimento ) sono in fase di studio
e dovrebbero essere codificati entro il duemila.
LA TECNICA
In ambito agonistico il pancrazio
prevede tre categorie, nelle quali le difficoltà crescono
progressivamente.
La TIRONEA, per i principianti.
I combattimenti sono a contatto controllato e gli atleti indossano
speciali protezioni. Tutti gli amatori possono cosi divertirsi e fare
un’adeguata esperienza senza incorrere in alcun rischio.
La
PROLUSIA per
chi ha già una buona esperienza nella categoria precedente.
Il contatto aumenta (è previsto anche
il K.O.) ma si continuano ad utilizzare le protezioni.
La PRIMARIA
è riservata ai più esperti.
Il praticante viene gradualmente messo
in condizione di sviluppare le sue capacità psico - attitudinali,
fisiche e tecniche senza rischiare inutilmente. Anche nell’antichità
l’approccio era graduale .Infatti per quasi 600 anni (dal 200 a.C.
al 396 d.C. anche i bambini romani e greci partecipavano alle gare di
pancrazio, pugilato e lotta. E fra i praticanti, oltre alle donne,
c’era anche il filosofo Platone. Non c’era e non c’è la
cultura del massacro. Infatti gli atleti avevano carriere
lunghissime. Scoprivano gradualmente le tecniche che portavano a
livello avanzato, senza arrivare subito al contatto più violento.
PER IMPARARE
Come allora, anche oggi tutti possono
imparare. Due i programmi fondamentali:
nell’APOLLINEO
il contatto viene mantenuto leggero e si
sperimentano tutte le tecniche disponibili:
nel DIONISICO, che si affronta
quando si vuole passare all’attività agonistica, si fanno una
serie di esami con un vero e proprio rito di iniziazione in modo da
valutare la predisposizione dell’atleta al contatto con gli altri
(non farsi male, non fare male all’avversario….....)
Nel pancrazio cosi come oggi viene
proposto, gli atleti indossano un paio di pantaloncini, un caschetto,
un paio di guanti imbottiti e un paradenti.
I termini tecnici utilizzati derivano
tutti dal greco e dal latino. Per le esibizioni si sta cercando di
riprodurre l’equipaggiamento originale utilizzato nell’antichità.
PERCHÉ’ SCOMPARVE
ll Pancrazio scomparve con la caduta
dell’Impero romano, e il conseguente smantellamento di palestre e
terme. Atleti ed insegnanti non trovarono più sostegno economico. E,
più in generale ,anche questa disciplina pagò l’avversione del
Cristianesimo a tutto quanto rappresentava il mondo pagano.
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