Hirokazu Kobayashi (小林
裕和 Kobayashi Hirokazu; 14 febbraio 1929 –
28 agosto 1998) è stato un artista marziale giapponese. È stato
l'allievo principale del fondatore dell'Aikido Morihei Ueshiba, detto
Ōsensei (Gran Maestro). A sua volta è stato insegnante, in
particolare in Occidente.
Biografia
Già dall'età di 7 anni, comincia a
studiare karate, kendō e judo. A 15 anni, diventa un pilota kamikaze
su una portaerei. Al momento del suo dislocamento, un difetto tecnico
impedì al suo aereo di partecipare alla battaglia. I restanti membri
dell'equipaggio persero la vita e, poco prima di poter fare un ultimo
tentativo, la portaerei venne abbattuta da un sottomarino ed affondò.
Kobayashi fu uno dei pochi sopravvissuti. Fu soccorso dopo essere
rimasto in acqua per circa 4 giorni e gravemente ferito.
Aikido
Nel 1946, il suo insegnante di karate
lo raccomandò ad Osensei Morihei Ueshiba, il fondatore della
disciplina dell'Aikido. Perciò Hirokazu si recò a Tokyo. Incontrato
e conosciuto Ueshiba, partecipa alla vita del dojo, conoscendo anche
un altro uke, Morihiro Saitō, con cui Kobayashi dividerà il suo
ruolo di sparring partner con Ueshiba. In questo periodo, Kobayashi
preferì utilizzare il bokken piuttosto che servire come uke,
avvicinandosi perciò all'aikiken, la lotta con la spada. Kobayashi
descrive il lungo periodo al dojo di Ueshiba non solo dal punto di
vista professionale di uke, ma anche come compagno e amico di Ueshiba
al di fuori del dojo. Nel 1954, Kobayashi lasciò Tokyo e si diresse
ad Osaka. 3 anni dopo, ottenne la qualifica come insegnante di
Aikido. Nel 1964, ottenne il 7° dan. Nello stesso anno, avvenne per
lui un cambiamento fondamentale: infatti, gli fu chiesto da Osensei
in persona di insegnare, per la prima volta in assoluto, l'aikido in
Europa. Kobayashi, dunque, si recò in Occidente e qui organizzò
numerosi corsi in altrettanti Paesi, in particolare Francia,
Germania, Belgio, Italia, Svizzera e Olanda.
Tecniche
Le sue tecniche vengono descritte come
brevi, ma potenti e precise per mezzo di piccoli movimenti. Il tutto
basato sul "Meguri", ovvero sfruttare i movimenti dei polsi
attraverso la rotazione minima del corpo per ottenere il massimo
risultato. In questo periodo, avrà numerosi allievi, da ogni parte
del mondo e in particolare in Europa, che hanno continuato e
continuano tuttora a divulgare il suo stile di aikido. Per esempio,
possono essere citati: i francesi Andrè Cognard, Jean-François
Riondet, Etienne Leman, Lucienne Berenger e Adrien Halm; gli italiani
Giampietro Savegnago, Vincenzo Sicali, Giovanni Polimeno,Pietro
Suriano, Nuccio Iuculano, Ezio Antonucci, Paolo Salvadego, Aldo
Gonzato, Italo Taddeo, Giovanni Desiderio, Andrea Gelai, Simone
Rolandi, Roberto Rossato ; i polacchi Jacek Wysocki e Robert
Gembal; il panamense Gabriel Vega; lo spagnolo Felipe Garcia; il
belga Yves Flon; i tedeschi Walter Oelschlaeger e Jürgen Rohrmann,
Reinhard Czempik; lo statunitense Michael Jacyna; il portoghese
leopoldo Ferreira; lo svizzero Jean-Marc Voegeli; gli indiani Avijit
Mitra e Debabrata Saha e il colombiano Michèle Lasserre.
Come membro dell'Aikikai, la principale
organizzazione per lo sviluppo dell'Aikido nel mondo riconosciuta dal
governo giapponese nel 1940, non volle mai creare una propria scuola
poiché voleva che l'aikido potesse essere per tutti e di tutti,
senza distinzione di federazioni e scuole.
Kobayashi morì nell'agosto del 1998,
dopo una lunga malattia. Prima di morire, diede il permesso ai suoi
allievi di costituire scuole autonome, creando così il cosiddetto
"Aikido Kobayashi".
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